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Potrei scrivere centinaia di versi questa notte,

affidarli alle onde del vento,

alla furia della tempesta

nella quale sono immerso.

Potrei scrivere centinaia di versi questa notte

E ascoltare il silenzio della solitudine che mi divora.

Mio angelo, cerco inutilmente di raggiungerti,

mentre fuggi nel mare in tempesta.

Tu, che hai riempito la mia vita

E ora l’hai svuotata.

Ti vedo ovunque.

I tuoi occhi mi osservano dal cielo infinito,

il tuo sorriso mi s’irradia negli alberi in fiore,

quale mia eterna primavera,

tutto è impregnato di te,

tranne che la mia anima.

La mia anima ti cerca e non ti trova.

Vai,
fuggi colombella mia,

fuggi verso le illusioni e i sogni,

perché trabocchi di vita.

Lasciami qui, non pensare a me.

Io ho la solitudine come compagna.

Quelle volte che i tuoi occhi d’oro m’osservarono,

i tuoi capelli corvini s’intrecciarono nelle mie mani.

Quelle volte in cui il tuo dolce sorriso,

di miele e di zucchero mi inebriò.

Mi basta questo per vivere:

l’aver vissuto per un giorno con te.

Fuggi,

fuggi, colombella mia,

la vita ti sta aspettando,

io ti aspetterò qui,

nel mare in tempesta

e mi consolerò se tu sarai felice.