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Autore: xaki    06/01/2014    5 recensioni
Questa è la lettera d'amore che ho scritto per una ragazza...mi sono accorta che lei non solo mi piace e la lettera parla del sentimento che provo adesso per lei.
Vi prego nelle recensioni niente commenti stupidi.
(in origine questa era la presentazione ma di lettere ne ho scritte altre e perció diventerá una raccolta...ma niente commenti stupidi lo stesso)
Genere: Drammatico, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Dolce piccola Giulia,

                                 ti scrivo perché tu mi hai detto che volevi sapere se mai una persona avesse provato amore per te.

Se vuoi la verità io non so se ti amo,ma so solamente soltanto che provo un sentimento fortissimo  nei tuoi confronti;ora ti spiego come tutto è cominciato.

Il giorno in cui è iniziata la scuola io avevo deciso già da tempo che ti volevo come mia compagna di banco,perché con te mi trovo bene,mi sento completa,so di cosa parlare e so che tu non mi giudicherai mai,quindi volevo te e non qualcun altro. Ma poi quando sono arrivata in classe e ti ho visto vicino a Sara mi si è aperto il terreno sotto ai piedi ed ho preso la saggia decisione di non sedermi vicino a nessuno,perché nessuno era te,nessuno poteva sostituiti nemmeno in minima parte.

Sono stati giorni tremendi anche perché ancora non avevo capito il motivo per cui io mi fossi così auto-isolata da tutti. Come sai un giorno quella santa di Michela mi ha chiesto se volevo stare vicino a lei e io mi ci sono messa.

Più il tempo passava e più io mi affezionavo a te e quando invitavi gli altri alle nostre uscite,per esempio il museo sull’antropologia criminale o quando eravamo andate a mangiare insieme al girarrosto o a casa tua,io mi sentivo violata;gli altri mi sembravano una presenza superflua e in quel momento li odiavo. Io volevo stare sola con te,solo con te!

Ma questi pensieri andavano e venivano,io avevo altre cose a cui pensare e li lasciavo chiusi nella mia testa senza badarci troppo: tu eri solo una mia amica con cui mi trovavo bene e volevo stare un po’ da sola con te,in fondo non era così strano!

Poi il giorno della svolta arrivò,il giorno in cui io ho capito,il giorno in cui ho rimesso insieme i pezzi,l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. Quella mattina doveva essere la più bella di tutto  il trimestre perché ci si scambiano i regali,si fa festa e non si pensa a nient’altro. Per me è stato così quando ho aperto il tuo regalo,perché mi piaceva tantissimo,era il più bel braccialetto che mi avessero mai regalato…ma quando ho visto che alle altre avevi regalato un libro e a Carlotta,che non ti caga mai,il mio stesso braccialetto,non ci ho visto più,me ne sono andata in bagno a piangere come una fontana e a tirare pugni contro al muro. Che cos’ ho che Sara ,Michela e Alice non hanno?? Perché mi hai regalato uno stupido braccialetto? Perché mi hai fatto lo stesso regalo di Carlotta? Di una con cui non parli mai? Perché…?

Con queste domande in testa,con una rabbia che al solo pensiero mi fa infuriare, sono andata a parlare ovviamente  con Michela. Le ho esposto la cosa e lei mi ha sorpreso rispondendomi: “ Che cosa ti importa del rapporto che ha con Carlotta? Magari non aveva la disponibilità economica per fare a tutti lo stesso regalo…Cosa ne puoi sapere? Non credi che tu ti stia arrabbiando per nulla? In fondo il regalo te lo ha fatto e conta solo il pensiero”

Michy è stata illuminante come sempre….in effetti che cosa mi importava del rapporto che tu avevi con gli altri? Perché ero così? Perché mi ero arrabbiata solo perché non ero la tua amica preferita?

Uscì dalla classe piena di domande senza risposta e stetti più che potei in corridoio per sbollire la rabbia,poi tornai in classe e mi richiusi nel mio angolo mentre tutti facevano festa,poi mi alzai e venni da te,ti guardai e …una scarica di corrente elettrica mi salì su per la schiena. Avevo capito tutto…io non ti guardavo nello stesso modo in cui guardo gli altri,ma in quel mondo:uno sguardo al tuo corpo,uno al tuo carattere e uno di piena malinconia di come sarebbe potuto essere tra noi. Ho capito che mi piacevi,quanto mi piacevi…Tutte le volte che mi era venuto l’istinto di baciarti,tutte le volte che ti guardavo di nascosto da occhi indiscreti,tutte le lettere d’amore che ti ho fatto leggere,tutti i video su i segreti di Brokebak Mountain che ti ho fatto vedere,mi tornò alla mente tutto,era un puzzle che si districava,erano dei nodi che si scioglievano.

Dio mio,non sapevo più se avrei resistito,volevo dirtelo,volevo parlare con te e quindi per questa ragione ti chiamai quel giorno dopo la scuola,il motivo per cui ti ho chiamato non era quello che ti avevo detto,il motivo per cui volevo che tu venissi da me quel giorno era quello di vederti,magari…di baciarti…so solo che  volevo parlare con qualcuno e quel qualcuno eri tu.

Ma tu non venni quel giorno e io mi senti morire di nuovo… Le ore passavano e tu non mi chiamavi per dirmi che saresti passata,la notte stava arrivando e tu non eri lì con me.

Scrissi una poesia quella sera:



Mentre cala la notte,

cerco di scacciare il pensiero di te,

il pensiero di me senza te...

Ma poi cedo ai miei istinti

e ripenso a te

ai tuoi capelli chiusi in una treccia,

ai tuoi occhi nocciola

e alle tue labbra sottili.



Queste visioni mi scombussolano,

tu ieri eri un'amica,

oggi sei quello che vorrei...

Vorrei baciarti,stringerti,viverti

ma tutto ciò che ottengo

è solo una misera immaginazione,

un flebile pensiero scostante e

totalmente assurdo.



Ho voglia di te,

oggi,

domani,

per sempre,

ho voglia di vederti sulla porta di casa mia

ridere a crepapelle per qualche battuta idiota.

Ho voglia di sentire la tua voce

dirmi che rimarrai per sempre con me

ho voglia toccare le tue labbra con le mie.

Ho voglia di te,

ne ho voglia davvero.

 

Poi la rilessi e compresi la bellezza della mia poesia,capii che c’era qualcosa di più…mi era venuta in modo così spontaneo che era quasi surreale,mi basta pensare a te per comporre una poesia quantomeno decente.

 

Il giorno stesso mi fidanzai con Chiara,a me lei piaceva…ma dopo una settimana mi accorsi che continuavo a pensare a te e quindi decisi di tagliare con lei,non perché fosse una ragazza brutta o stupida,solo non era te…non era quello che volevo davvero per me.

Io voglio te e basta,mi basti come basta la luna alle stelle,mi basti come  l’acqua alla fonte o come una madre ai suoi figli.

Questa non è una questione del “mi piacciono o non mi piacciono le ragazze”,questo è un sentimento vero,che si prova solo alcune volte e solo per certe persone.

So che io non ti piaccio,che sono solo una tua amica e che probabilmente con me non ci staresti mai,ma io ti prego,ti scongiuro di riflettere davvero,perché sto provando un sentimento così forte che forse non riesco a controllare,mi manchi così tanto che correrei da te in ogni istante della mia vita. Odio queste situazioni,odio il fatto di non poterti dire nulla perché avrei paura di ottenere un rifiuto,odio il fatto di poterti cercare solo tra i miei ricordi.

Dio! quanto vorrei parlarti ora e dirti tutto ciò che provo,dirti quanto mi dispiace per tutte le cose tristi che ti capitano,per l’azienda di tuo padre,per le tue insufficienze e per tutto il resto.

Vita crudele,ora come faccio? Come riuscirò a parlarti senza farti capire? Come riuscirò a guardare dentro le tue iridi marroni e dirti che ti voglio solo bene? Come riuscirò a non baciarti? Starò lì,in un angolo della classe,se ti parlerò lo farò ad occhi bassi cercando lontano qualcosa che in verità mi è così vicino,mi perderò tra i tuoi lunghissimi capelli e ti guarderò a lungo quando tu non ti accorgerai della mia presenza.

Questo mondo è diventato più triste per me,io sono una persona più triste perché inseguo la luna che non potrà mai essere toccata dal sole

Tu sei la stella,

più  luminosa e bella,

io solo il sole,

e questa è la mia anima che muore.

 

 

Per sempre tua

Bea

 


Spazio autore: poesiebea.blogspot.it se volete farvi un giro.
  
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