Impossible
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Capitolo
1 – La ragione per cui sto male –
Aprì
lentamente la porta scorrevole entrando nell'infermeria della scuola. Cercò con
lo sguardo dorato una figura incontrandola subito dopo. Gli dava le spalle; il
fisico magro e poco formoso era nascosto da un camice bianco, i lunghi capelli
biondi erano legati in una coda bassa. Sentendosi osservata si girò puntando
gli occhi azzurri, per nulla sorpresi, sul ragazzo in piedi davanti alla porta.
-
Angel! Cos'hai fatto questa volta? - chiese la dottoressa
-
Non mi sento molto bene. - si lamentò passandosi una mano sulla pancia coperta
dalla divisa scolastica. La dottoressa lo guardò dubbiosa e lui si affrettò a
difendersi: - Questa volta sto male davvero, mi creda! -
La
ragazza sospirò. Apollo Angel andava da lei praticamente ogni giorno con la
scusa di star male, e lei aveva interpretato questo suo malessere come un modo
per non frequentare le lezioni o saltare le verifiche in classe. Ormai era
qualche mese che lei, Silvia De Alisia, 24 anni, lavorava in quella scuola, la
DEAVA, come infermiera.
-
Forza, stenditi sul lettino e riposati un pò. - disse Silvia dolcemente
Il
ragazzo si chiuse la porta alle spalle e si avvicinò a uno dei lettini, si
tolse la giacca della divisa e le scarpe e si infilò sotto le coperte candide
coprendosi fin sotto il mento.
-
Dottoressa? - la chiamò
-
Mmm? -
-
Io sto male davvero! - dichiarò guardandola
Silvia
non potè far altro che sorridere dolcemente a quegli occhioni da cucciolo
indifeso che il ragazzo mostrava: - Ti credo, tranquillo. Ora dormi. -
Il
ragazzo annuì chiudendo gli occhi. Lei si mise ad osservarlo chiedendosi come
faceva, ogni volta che lo vedeva, a sembrargli sempre più bello. I capelli
rosso fuoco erano come al solito spettinati, gli scostò una ciocca dal viso
accorgendosi del suo respiro regolare. Si era addormentato. Con la punta delle
dita percorse la linea della cicatrice a X che il ragazzo aveva sulla guancia
destra. Sospirò dirigendosi nella stanza accanto, sempre adebita
all'infermeria, chiuse la porta e si accasciò contro di essa abbracciandosi le
ginocchia e portandole al petto. Ormai ne era sicura! Per quel ragazzo provava
un sentimento molto forte e molto sbagliato. Lui aveva solo 16 anni ed era uno
studente. Lei 24, e lavorava nella sua scuola. Avrebbe dovuto reprimere quello
che provava, ma doveva farlo, il suo era un amore impossibile...
˜
™
Apollo
si svegliò guardandosi intorno. Quanto aveva dormito? Si mise seduto
stiracchiandosi; guardò l'orologio appeso alla parete di fronte a se, aveva
dormito circa mezz'ora. Si passò una mano fra i capelli spettinandoli più del
normale. Si guardò in giro ma lei non c'era. Lo sapeva che era sbagliato, ma
cosa poteva farci? Si era innamorato di Silvia dal primo istante in cui l'aveva
vista. Sapeva che il suo era un amore impossibile, ma non poteva continuare così!
Si stava ammalando per davvero a causa di quell'amore, secondo lui, non
corrisposto. Pur di averla sarebbe stato disposto ad avere anche una relazione
segreta con lei, finchè non avesse finito la scuola. L'amava troppo, questo era
il problema. E ogni giorno lui andavi, da lei, fingendo di star male, saltando
le lezioni a scuola, facendo calare inesorabilmente il suo rendimento
scolastico. Tutto solo per vederla anche solo per un attimo. Se qualcuno avesse
saputo perchè faceva tutto questo l'avrebbe preso di certo per un pazzo, ma lui
era innamorato! E per amore si è disposti a fare di tutto. Sbuffò ributtandosi
sul letto. Era Silvia De Alisia la ragione per cui stava così male!
Fine 1° capitolo
Allora che ne pensate?^^ Vi avviso fin da ora che il pc dove pubblico su EFP si sta inesorabilmente rompendo e che quindi se volete leggere le mie storie vi conviene andare sul mio blog( http://thegoldmoon.splinder.com ) xkè non so quando potrò aggiornare quì! Scusate, ma questo è l'unico pc della casa che mi fa pubblicare su EFP.