Aveva insistito tanto, e ho dovuto farlo. 
Io e Nishijima ci sposammo in un pomeriggio di Maggio.

14 Febbraio 20XX (San Valentino)

-Minene...Devo parlarti.

In quel momento stavo giocando con il primogenito, Hisashi.

-Eh? Che c'è?

Dal salotto ci spostammo in cucina.

-Ecco... vedi, volevo dirti...E' tanto che stiamo insieme, abbiamo due bambini e... insomma, mi vuoi sposare?

Disse Nishijima, tirando fuori un anello argentato con incastonato un ametista. Sgranai, gli occhi, incredula. Me l'aveva già chiesto il Nishijima del Secondo Mondo, durante la fuga da Undicesimo.

-Eeeeeeeehhhh?????

-Beh, pensaci, comunque. Sappi che per me conta molto. 

Girò i tacchi e iniziò a prepararsi per andare al lavoro. Non mi ero ricordata che quel giorno era San Valentino.

17 Febbraio 20XX 

-Va bene.

-Cosa “va bene”?

-Va bene, ti sposo.

Mi abbracciò, e mi baciò. L'uomo che avevo deciso di sposare.

-Che bello, Minene! Dobbiamo organizzare un sacco di cose! Il luogo, il ricevimento, il tuo vestito... Già, il vestito! Sarai stupenda, lo sento.

Non ci avevo pensato. Sposarsi significava anche quello.

-I-il vestito? Già... quello bianco... lungo... con il velo... i guanti... i tacchi…

Ero diventata pallida come un cencio e avevo già perso tutta la convinzione che avevo fino a pochi secondi prima. 

4 Marzo 20XX

Nei giorni seguenti capii che Nishijima voleva un matrimonio classico e decisi di optare per un vestito sullo stesso stile.
Andai da sola in un negozio di abiti da sposa, decisa e determinata. 
Ogni vestito che vedevo mi piaceva, non potevo dire che non mi piacesse, ma appena lo mettevo indosso perdeva tutto il suo splendore. Era come se da bianco diventasse nero. 
Visitai vari negozi anche in città vicine e ne trovai uno che, finalmente, mi stava bene. 
Non troppo semplice, non troppo elaborato. 

20 Marzo 20XX

-Minene, cosa vorresti nel menù?

-Nel menù?

-Sì, quello del ricevimento…

-Mmm... Non saprei... Quello che vuoi tu.

Non avevo la minima idea di cosa si mangiasse a un matrimonio...Andava bene qualunque cosa per me. 
-Dobbiamo anche fare una lista degli invitati...Minene, tu non hai parenti, ma se vuoi invitare qualcun'altro…
Qualcun'altro... Mi venne in mente un certo Survival Game.

1 Aprile 20XX

Li avevo rintracciati e invitati tutti. Tutti, meno che Secondo. Lei ormai era nel Secondo Mondo, felice assieme Primo, Yukiteru Amano. Spero che sia felice con Yukiteru come io lo sono con Nishijima.

15 Aprile 20XX

-Eh-eh... Ormai manca un mese...Solo un mese, Minene!

-Sì, ho capito, ma non ti emozionare al solo pensiero!

Nishijima aveva organizzato praticamente tutto. Ero felice.
Ero felice perché ero finalmente stata salvata.

28 Aprile 20XX

-Nishijima.

-Dimmi amore~

-Spiegami questo.

Sull'uscio della porta dell'appartamento c'erano due ragazze, che si erano presentate come le mie damigelle d'onore. 

-Saeko! Yuri! Siete arrivate finalmente! Vi presento Minene, la mia futura sposa. 

Le due ragazze mi strinsero la mano. Avevano circa la mia stessa età e avevano qualcosa che mi ricordava Nishijima.
 
-Minene, loro sono le mie sorelle, Saeko e Yuri. Saranno le tue damigelle.

Lo squadrai da capo a piedi. 

-Non arrabbiarti, ti prego! Ho fatto tutto da solo perché se te l'avessi chiesto avresti sicuramente detto di no e quindi…

-Nishijima, sei incredibile…

Dissi con un sorriso.

8 Maggio 20XX 

Quel giorno andammo a comprare i vestiti da damigella per Yuri e Saeko. Scoprii che Yuri era una truccatrice e Saeko un parrucchiera e mi dissero che mi avrebbero acconciato loro il giorno del matrimonio. Erano molto belle per essere le sorelle di Nishijima: erano più alte di me, più snelle ed entrambe con dei lunghi capelli lisci, Yuri color nocciola e Saeko di un rosso rame.
Mi fecero un sacco di domande, ma non sulla benda all'occhio sinistro e sul moncherino al braccio destro. Saeko cercava un modo in cui acconciare i capelli: li avevo tagliati corti poco prima che Nishijima mi chiedesse di sposarlo, e ora capisco come mai aveva insistito tanto sul tenerli lunghi. 
Ma non gli avevo dato retta...come al solito.

15 Maggio 20XX (Giorno del matrimonio)

Finalmente arrivò il grande giorno. Ci sposammo nel municipio della città di Sakurami, avevo rifiutato bruscamente un matrimonio in Chiesa. Erano tutti vestiti in pompa magna, seduti sulle sedie dietro me e Nishijima. Le damigelle e i testimoni erano seduti vicino a noi, poco distanti. Rimasi stupita quando vidi chi ci avrebbe fatto sposare: era Undicesimo, il sindaco della città, che aveva il compito di leggere le condizioni. Ero stata costretta da Nishijima ad andare a salutare tutti gli invitati, e così feci. In quel vestito, ero sì carina, ma mi muovevo in modo orrendo. Sembravo un elefante in una gioielleria. Avevo un guanto solo, l'altro non aveva senso metterlo, e reggevo il bouquet con la mano sinistra, quindi appena volevo salutare qualcuno con la mano, agitavo in aria il bouquet e mi rendevo ancora più ridicola.

-Ahem! Anche se siamo in Municipio, lo sposo ha chiesto insistentemente di avere un cerimonia simile a quella Cristiana, quindi... d'ora in poi procederemo in modo diverso.

-Nishijima! Questo non me l'avevi detto!

Dissi sottovoce. Non ero arrabbiata, volevo solo godermi questo giorno e non rovinarlo.

-Stai tranquilla…

-Vuoi tu, Masumi Nishijima, prendere come tua legittima sposa la qui presente Minene Uryuu, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?

-Sì, lo voglio.

Aveva proprio una faccia determinata.

-Vuoi tu, Minene Uryuu, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Masumi Nishijima, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?

-Sì, lo voglio.

-Per il potere conferitomi dalla città di Sakurami, vi dichiaro marito e moglie! Puoi baciare la sposa!

Nishijima stava per baciarmi, ma lo fermai. Avevo un'ultima cosa da dire.


-Ti amo, Masumi.