Era un triste pomeriggio d’inverno. Il cielo era coperto da nuvoloni neri, e la città era minacciata da un temporale burrascoso. Le strade della città erano deserte, tutti avevano paura. Da due anni, un killer uccideva la gente, senza scrupoli. Non importava se erano donne o bambini, uomini o vecchi, uccideva e basta. Nel corso di due anni, era morta più della metà della popolazione della città.
Randall stava indagando sul quel caso misterioso. Era il caso più difficile in cui si era imbattuto in tutta la sua vita. Le vittime non mostravano alcun segno di ferite sul corpo. Si pensava fosse una malattia.
Randall  stava nel suo ufficio, cercando di riflettere su ciò che stava accadendo in quel periodo. Da due anni si andava avanti così. Doveva assolutamente scoprire se la causa delle innumerevoli vittime , era una nuova  malattia.  Undertaker, che si occupava delle autopsie, gli aveva riferito che, alcune vittime avevano alcuni organi marci, altre, sembravano stare in ottima condizione. Il becchino, si era fatto un’idea dei sospettati: gli Shinigami.  Ma non ne era del tutto sicuro.


Il becchino più famoso di Londra, stava facendo un’autopsia a una giovane donna, che aveva trent’ anni circa. Una volta aperto l’addome, il becchino prese un guanto sporco di sangue, se lo mise sulla mano destra e si mise a toccare gli organi di quella giovane ragazza.
D’un tratto qualcuno busso alla porta. Il becchino, con il guanto rosso, si diresse alla porta, mentre gocce di sangue bagnavano il pavimento.
Sentì un forte odore di demone. Sentì anche un odore famigliare.
Aprì la porta.
Rimase a bocca aperta. Era sorpreso. Sul suo volto si dipinse un sorriso.
- Prego accomodatevi  - disse facendo entrare i due – Come pensavo, in realtà era una bugia – ridacchiò e guardo il più piccolo. Quest’ultimo si mise seduto su una sedia, senza nemmeno degnare di uno sguardo il becchino.
- Undertaker – fu Sebastian quello che iniziò a parlare dopo qualche minuto di silenzio – siamo tornati a Londra perché giunge voce che da due anni stanno morendo molte persone, e il mio bocchan vuole sapere chi è la causa di ciò – ci fu un momento di pausa, in cui il becchino guardò Sebastian incuriosito – Abbiamo bisogno di sap … -
- Ho capito, Akuma – lo interruppe il becchino – hehehe sapete cosa dovete fare se volete delle informazioni, io non do niente gratis -
- Non sei cambiato nemmeno di una virgola Undertaker – disse Ciel, guardandolo con la coda del occhio.
Il becchino si avvicinò al ex conte  - Tu invece sei cambiato. In tutti i sensi. Oltre ad essere diventato un demone, sei cresciuto, persino di altezza –  a lui piaceva molto prendere in giro quel marmocchio, che ormai era cambiato. Era diventato più alto, e poi, i suoi lineamenti, non erano più come quelli di due anni fa. Si stava trasformando in un uomo.
- Allora, caro ex conte Ciel Phantomhive, ho cambiato idea. Ti dirò quello che so, e in cambio non devi darmi nulla hehehe. Le vittime non hanno segni di ferite, su nessuna parte del corpo. Quando ad alcune di esse ho fatto l’autopsia avevano gli organi marci, altri non avevano niente -.
- Mmmh… potrebbe essere uno shinigami… -
- Sai Ciel, ci ho pensato anche io hehehe, è probabile -.
L’uomo dai lunghi capelli color argento, si tolse il guanto e lo fece cadere per terra. Prese un fascicolo e lo porse al ragazzo – tenga ex conte, lo legga e mi faccia sapere he he he - .
Il ragazzo prese quel fascicolo – lo leggerò e te lo consegnerò il prima possibile. Arrivederci -
- Arrivederci, parassiti -.
I due demoni se ne andarono.  Salirono sulla carrozza. Il più piccolo si mise direttamente a leggere ciò che gli aveva consegnato il becchino. C’erano anche molte foto, dei corpi delle vittime. Erano tutti in perfetta condizione… questa era molto strano. Da quel che sapeva, negli ultimi due anni, non si erano verificati sintomi di nuove malattie.  
- Bocchan siamo arrivati – la voce del suo maggiordomo, gli fece alzare lo sguardo da quei fogli. Era ritornato a casa. Quei tre non avevano dato fuoco alla residenza, come lui aveva detto.
Il giovane diede i fogli a Sebastian. Poi scese dalla carrozza. Era sempre uguale, non era cambiata di una virgola quella magnifica villa.
Sotto un grande albero, c’era Pluto. Stava dormendo, non si era accorto nemmeno del arrivo di Sebastian e di Ciel. Il demone più grande, aprì la porta della villa, e Ciel vi entrò. Anche l’interno della casa era come prima. 
Improvvisamente si sentì un esplosione provenire dalla cucina.
- Bald! Hai dato di nuovo  fuoc…- Finnian entrò in casa… non poteva crederci. Un enorme sorriso si dipinse sul volto del giardiniere –B-b-bocchan!!  È tornato! – andò subito incontro al ex conte, con le lacrime agli occhi – i-io sapevo che lei sarebbe tornato! –  esclamò pieno di gioia.
Arrivarono anche Baldroy e Mey rin. Anch’essi erano molto contenti nel rivedere Ciel e Sebastian.  I due dovettero stare per mezz’ora a sopportare quei tre che non facevano altro che parlare a voce alta, e a fargli domane di tutti i tipi.
- Che succede qui? – si udì una voce dolce, piena di dolore.
In cima alle scale, c’era una bellissima ragazza, bionda. I suoi lunghi capelli erano raccolti in due codine alte. I suoi occhi verde smeraldo trasmettevano molta tristezza, come il tono della sua voce.
- L-lizzy… - disse sorpreso Ciel, guardando quella ragazza che si ritrovava di fronte.
Mh… - la giovane guardò Ciel… i suoi occhi si riempirono di lacrime, e un sorriso si dipinse sul suo volto.

Saaaalveeee cari lettoriii ^^. Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento  :3. so che è un po' corto infatti il prossimo cercerò di farlo più lungo. Alla prossimaaaaaa