Violin

Lui adorava suonare il violino, fin da bambino. Almeno da quel che mi ha confidato.

Sentirlo suonare dal vivo, però, è qualcosa di incredibile.

Non mi sono mai interessato, sul serio, a questo genere di cose, ma Hakkai... Hakkai mi ha fatto scoprire cose che, nemmeno io, avrei creduto potessero piacermi o interessarmi.

Quel ragazzo ha uno charme particolare; una sensualità di cui, forse, non ne è nemmeno cosciente.

Sono seduto sul letto della sua stanza, mentre lo vedo muoversi a tempo della musica.

Vedere le lunghe dita della mano sinistra muoversi aggraziate sulle corde, mentre con la destra ondeggia l'archetto avanti ed indietro, dando suono ad una melodia dolce e soave con toni anche vagamente malinconici, mi ipnotizza. Il suo volto è completamente rilassato. Sembra quasi che stia facendo l'amore con la musica.

Non so nemmeno io che potere abbia e stia esercitando su di me, ma una cosa la so: è una visione a dir poco celestiale. Forse risulterei troppo melenso, ma non mi importa. Osserverei per ore quel ragazzo dai morbidi capelli castano scuro e gli occhi verdi come profondi laghi di montagna che, ora, sono coperti dalle palpebre, mentre si lascia andare alle note che compongono quella melodia.

Kami! Diceva di essere un tuttofare, una persona che era brava in tutto, ma non eccelleva in nulla ed ora mi sta dimostrando, inconsapevolmente, che aveva dannatamente torto. Stupido. Sì, è uno stupido perché, secondo un mio modesto parere, sta dimostrando una bravura incredibile nel suonare quello strumento.

Mentre mi perdo nei miei pensieri, continuo a fissare il mio uomo in silenzio, ritrovandomi anche a sorridere. Sarà che sono dannatamente e perdutamente innamorato di lui? Può essere.

Non mi accorgo che la musica è finita, da tanto ero perso nei miei pensieri, che, all'improvviso, mi trovo Hakkai seduto sulle mie gambe. Un bacio tenero avvolge le mie labbra, destandomi dallo stato di trance in cui ero caduto:

-Bentornato.- mi dice, mostrando quel suo sorriso che sa di farmi letteralmente perdere la testa:

-Oh, ciao!- rispondo, scuotendo appena la testa, ricambiando il sorriso:

-Piaciuto?- chiede, posando le mani sulle mie guance, poggiando la sua fronte alla mia:

-Sei davvero bravo! Ed io che pensavo, sul serio, non eccellessi in nulla.- lo prendo bonariamente in giro, mostrandogli un sorriso velato di malizia:

-E' vero.- risponde, inclinando appena la testa da un lato:

-Sì, certo...- dico, prima di zittire ogni altra replica con un bacio dapprima dolce e lascivo, poi sempre più passionale, facendo uscire la lingua, andando a leccare un labbro del mio compagno che, obbediente, apre la bocca, accogliendomi nel suo calore.

Avvolgo le mie braccia attorno al suo busto, portando con me il mio ragazzo, sdraiandomi sul letto.

Ci separiamo dal bacio per guardarci negli occhi intensamente. Vederlo sovrastarmi risveglia, in me, una passione che ha necessità di essere sfogata, liberata:

-Sei splendido...- mormoro, prendendo il suo volto tra le mani che lui copre con le proprie:

-Anche tu...- sussurra, riappropriandosi della mia bocca, con fare da perfetto diavolo tentatore.

Ho la netta impressione che la musica, da qui in avanti, cambierà decisamente ritmo, il ché non mi dispiace affatto.