L’amore che
non muore mai
PROLOGO
La osservava silenzioso. Il respiro regolare.
La testa leggermente piegata di lato. Si era addormentata sul divano mentre
guardavano un film, il loro film. Quante volte si erano incontrati per vedere
quella stupida commedia italiana dove tutti finivano felici e contenti? “L’ultimo
bacio”. Quel film che aveva per titolo una canzone che per loro era
diventata qualcosa di unico e speciale, la loro canzone. Lo avevano scelto come
loro film solo perché la colonna sonora era perfetta per loro, per lei. Quelle
note erano forti e dolci allo stesso tempo, proprio come lei. Era un vulcano in
piena attività quella piccola ragazza che dormiva sul suo divano. I capelli
rossi, ormai lunghi e mossi, ricadevano morbidi sulle sue spalle, faceva
sorridere vederla così, strette in un abbraccio immaginare. La frangia
ricopriva le iridi col cioccolato. Le guance erano rosa come quelle di un
neonato e le labbra erano schiuse, ma non in una smorfia di piacere, ma
sofferenza. La stessa sofferenza che vedeva ogni giorno nei suoi occhi.
Si conoscevano da una vita, o quasi. Ormai erano otto anni. Erano stati
colleghi di studi a Fukuoka e poi insieme avevano scelto di trasferirsi lontano.
A Tokyo, la più importante metropoli giapponese. Lui si era trasferito per far
compagnia a lei. Lei, non lo avrebbe ammesso mai, per cambiare aria e
dimenticare un amore finito male. Avevano deciso di vivere in due appartamenti
differenti, ma entrambi nel quartiere di Shinjuku vicino la Waseda University.
Lo aveva deciso sempre lei, ma a lui stava bene. Almeno così ognuno avrebbe
mantenuto la propria privacy, ma una volta alla settimana, era tassativo
incontrarsi. Dovevano avere la loro serata tutta per loro, e questa era una di
queste.
- Kaori è meglio se stasera
resti a dormire da me.
La ragazza neanche lo sentì. Si accucciò meglio tra le braccia
dell’amico e continuò a dormire mentre lui la portava nella sua camera da
letto.
Magica
quiete velata indulgenza
Dopo
l’ingrata tempesta
Eccomi tornata. Quella che sto scrivendo è una storia già pubblicata,
ma in una sezione diversa, tra gli originali. Per certi aspetti, anche per
questo prologo, i primi capitoli saranno simili a quelli della fic che sto
scrivendo (il titolo è L’ultimo bacio e nel caso qualcuno volesse leggerla è
nella sezione originali!), ma a partire dal III capitolo tutto cambia.
Per intenderci, la fic che ho già scritto fa solo da bozza a
quest’altra. Non credo di commettere alcun plagio dato che la storia è mia e,
soprattutto, non credo di andare contro il regolamento dato che vi ho avvertiti.
Nel caso in cui ci fosse qualcosa che, secondo voi, non va vi pregherei di
avvertirmi subito e procederò con la cancellazione di questa fic, ma non
dell’altra dato che è stata pubblicata precedentemente.
Adesso vi saluto e vi auguro buona lettura.