Capitolo
18
The calm before the storm
Ancora una
volta ,come da diversi giorni a quella parte,
Blair si svegliò nel letto di Chuck, la testa appoggiata sul
petto del ragazzo
che invece ancora dormiva.
C'era per la
ragazza ormai una certa familiarità nella scena,
stare lì ad ascoltare il respirare ritmico di Chuck la
faceva sentire bene, si
sentiva a suo agio con lui, si sentiva a suo agio in quella stanza. Da
quando
si erano riconciliati dopo la lite per colpa di Georgina avevano
passato quasi
ogni momento libero in quella stanza solo loro due. Solo che se mentre
all'inizio non ci aveva fatto caso ora si rendeva conto che
benché lei e Chuck
passassero quasi tutto il loro tempo insieme, non lo passavano mai
insieme ad
altri. A scuola si vedevano sempre di nascosto, non nascondeva che il
tutto
fosse dannatamente eccitante, ma voleva poter baciare il proprio
ragazzo
orgogliosa sulle scale del Met. Era passato un po' di tempo e ancora
nessuno
dei due aveva propriamente affrontato la questione e ora Blair iniziava
a
domandarsi che cosa fosse lei per Chuck Bass, come avrebbe reagito lui
se lei
gli avesse chiesto di poterlo presentare al resto del mondo come il
proprio
fidanzato?
“Sei
preoccupata” l'affermazione la colse alla sprovvista,
non si era neanche accorta che si fosse svegliato.
Blair
osservò gli occhi di Chuck che la guardavano con vivo
interesse e decise che per quel giorno avrebbe lasciato perdere, non
voleva
confessargli i suoi dubbi e rischiare di farlo scappare. Non voleva
perdere
Chuck. Scosse la testa “Non è niente”
Il ragazzo
continuava a guardarla dubbioso “Avanti Waldorf
che cosa ti preoccupa? ”
“Niente,
stavo di nuovo pensando alla storia della collana”
sviò lei.
Chuck
inarcò un sopracciglio scettico, poi disse “Tu hai
l'onore di avere il grande Chuck Bass nudo nel letto e stai pensando ancora alla collana? Sul
serio Blair, mi
sento offeso” una finta espressione addolorata sul volto.
“Sai
non tutti sono dei pervertiti che pensano al sesso 24
ore su 24” una piccola frecciatina giocosa, le piaceva
prendere in giro Chuck.
“Sono
un diciassettenne in piena salute, ricco e bello a che
cosa dovrei pensare scusa?”
La ragazza
roteò gli occhi al cielo “A moderare il tuo
ego?”
Un
sorrisetto spuntò sul volto di Chuck “e poi come
potrei
competere con il tuo?”
Blair lo
guardò di traverso questa volta, “davvero Chuck se
stai cercando di sedurmi, questo è il modo
sbagliato!”
“Blair”
il tono vellutato della sua voce era come una dolce
carezza “dai non te la sarai presa per così
poco?”
Per tutta
risposta si beccò una linguaccia.
“Oh
andiamo, dovrei essere io quello offeso al massimo!”
Ancora
silenzio da parte della ragazza che guardava fisso
davanti a sé per non incrociare il suo sguardo da cucciolo
abbandonato. Era
troppo facile cedere a quello sguardo.
Chuck allora
decise di cambiare strategia. Blair poté
registrare l'esatto momento in cui ciò avvenne
perché vide distintamente
spuntare un ghigno sul viso del ragazzo. Non un ghigno qualsiasi, ma
quello di
chi sapeva di avere la vittoria in tasca.
Si sedette a
letto e con gesti studiatamente lenti si sporse
verso il comodino per prendere un fascicolo che poi sventolò
sotto il naso
della ragazza. “E' un vero peccato che tu non mi parli, avevo
delle
informazioni che volevo condividere con te”
Lei cercava
ancora di ignorarlo con tutte le sue forze, ma
lui continuò con voce suadente “riguardano
Georgina e la tua amata collana”
Ora senza
dubbio aveva attirato la sua attenzione.
“D'accordo
se non ti interessano le metterò via” poi finse di
pensarci meglio su “anzi credo proprio che le
butterò, tanto a me non servono”
Il ghigno
sul volto di Chuck si era allargato maggiormente,
sapeva che stava per cedere.
“Peccato
erano davvero interessanti”
Tre...
Due...
Uno...
“Dammele!”
Vittoria.
Ora c'era un vero sorriso soddisfatto sul viso del
ragazzo. “E io che pensavo che il gatto di avesse mangiato la
lingua.”
“Ti
sto parlando solo perché mi servono quelle informazioni,
semplice business Chuck, non ti preoccupare poi il mio ego non ti
importunerà
più.”
“Raccontati
quello che ti far sentire meglio Waldorf, ma lo
sai anche tu che ti sei fatta fregare come una novellina” poi
allungando la
mano per spostarle con delicatezza una ciocca di capelli che era scesa
sul viso
imbronciato di Blair aggiunse “e poi io volevo farti un
complimento, volevo
dire che solo tu sei in grado di tenermi testa e mi piace questa
cosa.”
Il volto
della ragazza si addolcì immediatamente.
“Sei
quasi perdonato Bass”
“Quasi?”
Chuck la osservava con fare sornione.
Blair
sbuffò “oh insomma vediamo che c'è in
questa busta e
forse potrei decidere per la completa assoluzione.” Detto
questo svuoto
immediatamente il contenuto sul grande letto matrimoniale, che in pochi
istanti
si riempì di foto di Georgina Sparks. Erano foto scattate in
diversi giorni e
ritraevano ogni singolo movimento della sua giornata, la ragazza rimase
un
attimo in silenzio cercando di capire che informazioni utili avrebbe
potuto
ricavare dalle foto, non riusciva a trovare nessun collegamento.
La voce di
Chuck interruppe la sua contemplazione “ Sei così
sexy quando sei tutta concentrata.”
“Se
devi intervenire almeno fallo per qualcosa di utile, lo
sai che ho poco tempo”
Il ragazzo
sbuffò “spero che almeno mi ricompenserai
meritatamente alla fine”
“Non
hai ancora detto niente di utile” lo provocò lei.
In risposta
Chuck si sporse maggiormente verso lei, allungò
la mano come per toccarle le gambe morbide che uscivano dalle lenzuola
candite,ma quando Blair era ormai certa che le sue dita avrebbero
toccato la
sua pelle, si ritrovò di fronte ad una grossa delusione, la
sua mano aveva
deviato all'improvviso verso le fotografie.
“
Controlla le date su queste foto Waldorf, ogni singolo
giorno da quando le ho messo Mike alle calcagna, Georgina è
stata fotografata
al Guggenheim, ora potrebbe essere una semplice coincidenza, potrebbe
essere
che quella psicopatica sia diventata una grande patrona delle arti, ma
per quel
che mi riguarda c'è qualcosa di strano. Non so cosa
onestamente, ma direi che
il Guggenheim merita una visita.”
Un grosso
sorriso si aprì sul volto di Blair “Direi che ti
sei guadagnato la tua ricompensa Bass.”
“Era
ora” e in un balzo fu sulle
labbra rosse della ragazza che si schiudevano invitanti.
***
Per la
seconda volta quella mattina Blair si svegliò tra le
braccia di Chuck, solo che non appena aprì gli occhi questa
volta qualcosa o
per meglio dire qualcuno la fece sobbalzare all'improvviso.
“Cornelia!”
esclamò ad alta voce e impulsivamente andò con la
mano ad afferrare il lenzuolo per coprirsi meglio.
Il fantasma
era davanti al loro letto che la osservava
divertita e compiaciuta allo stesso tempo. “Non ti
preoccupare ormai ho già
visto ciò che c'era da vedere”
Il volto di
Blair divenne improvvisamente rosso per la
vergogna “Ci hai visti!”
Cornelia
scrollò semplicemente le spalle “quante
storie”
La ragazza
lanciò un'ulteriore sguardo a Chuck per
assicurarsi che dormisse ancora e poi decise di proseguire la
conversazione in
bagno.
“Oddio,
che cosa ci facevi qui?” le guance di Blair erano
ancora leggermente imporporate.
“Stavo
guardando un vecchio film col portiere dell'hotel, era
uno dei miei preferiti di quelli con Clark Gable, ma il film
è finito e ho
pensato di fare un salto qui, mi annoiavo.”
La ragazza
si portò le mani sul volto, non poteva crederci,
quel fantasma a volte era davvero troppo.
“Ti
ha dato proprio una bella ripassata eh?” Cornelia
continuava a parlare come se niente fosse.
Il viso di
Blair esprimeva solo sgomento ormai
“Hai proprio visto tutto?”
“Sì,
bello spettacolo, non ti preoccupare”
“Non
te l'ha mai detto nessuno che non si guarda la gente
mentre fa sesso? C'è perfino una legge a riguardo.”
Ma il
fantasma decise di ignorarla come se niente fosse “
Avrei solo un piccolo suggerimento da darti, vorrei suggerirti un
trucchetto
che si faceva ai miei tempi”
Blair si
portò istintivamente le mani sulle orecchie inorridita
“ No,
niente suggerimenti per favore”
“Peggio
per te”
Poi sentendo
dei rumori provenienti dall'altra stanza la
ragazza disse “ora ti prego vai a farti un giro prima che
Chuck venga in bagno
e mi trovi a parlare da sola, quando torno a casa mi potrai persino
raccontare
la tua pratica sessuale anni 20”
E dopo
averle fatto l'occhiolino il fantasma sparì.
Blair
tirò un sospiro di sollievo e rientrò nella
camera da
letto dove trovò Chuck che parlava al telefono con qualcuno.
“Sì
Nathaniel sono solo”
Poi il
ragazzo rimase un momento in silenzio evidentemente in
attesa della risposta dall'altra parte.
“No,
no” si affrettò a rispondere “ non puoi
venire! Sto per
uscire, mio padre mi aspetta per qualche noioso affare.
Facciamo che passo io da te come finisco,
ok?”
Ancora un
breve silenzio
“No, che non sto con una ragazza, sono solo davvero.”
Chuck si portò una mano ai capelli in segno di frustrazione.
"Lo sai che
non mi piace tenere qualcuna nel letto dopo che abbiamo finito." Il suo
solito tono finto spavaldo.
Quando il
ragazzo terminò la telefonata trovò davanti a
sé
una Blair Waldorf che lo guardava con un'espressione che non sapeva
perché non
gli piaceva affatto. Portava guai. Grossi guai.
“E
così sei solo, eh?”
“Beh,
tecnicamente ero solo nella stanza visto che tu eri in
bagno.”
“In
realtà ero proprio qui con te, come lo sono sempre stata
nelle ultime 24 ore.”
Chuck la guardò sconcertato, non capiva che cosa stesse cercando di dirgli “E sono felice che tu stia qui con me"
"Sicuro? Non sarebbe meglio che io liberassi il letto ora che abbiamo finito?" una perfetta imitazione della sua voce
"Ma sei
impazzita?Era solo una scusa per Nathaniel, lo sai che non sa niente di
noi.”
L'espressione
di Blair se possibile si fece ancora più dura
“Già, perché informare il povero Nate?
O perché dirlo a qualcuno? Molto meglio
restare sempre qui e continuare a trattare il tutto come un piccolo
sporco
segreto.” Ora che aveva iniziato a parlare le parole le erano
uscite come un
fiume in piena, i piccoli dubbi che aveva cercato di scacciare dentro
di sé
erano tornati fuori ingigantiti.
Chuck si
affrettò a rispondere allarmato, fece qualche passo nella
direzione della ragazza, ma invano, più si avvicinava,
più lei indietreggiava “Ma che stai
dicendo?Non sei uno sporco segreto per me, sei molto molto di
più Blair e lo
sai, ma non posso mica raccontare tutto a Nate per telefono! E' il mio
migliore
amico e tu eri la sua ex ragazza, devo solo trovare il modo giusto per
dirglielo,
non voglio perderlo.”
La ragazza
rimase un secondo in silenzio, poi con le lacrime
agli occhi rispose “Beh allora o trovi in fretta il modo per
dirglielo o è me
che perderai.”
E
uscì sbattendo la porta.