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Autore: Theresa    07/01/2014    0 recensioni
Gli artigli affondarono nella sua carne fino all'osso prima di ritirarsi.
La vista di Hanabi si annebbiò e le sue forze si prosciugarono.
Il cane lupo la lasciò e corse verso la compagna ma non si fermò, girò e saltò addosso al ragazzo...
Andrè cadde e Asky affondo le sue zanne nel fianco del ragazzo, di nuovo il silenzio fu squarciato da un urlo mentre Hanabi cercava di riprendere il controllo del suo corpo...
...Andrè era a pochi metri da terra all'interno della bestia, la ragazza guardava terrorizzata, incapace di muoversi, incapace di capire cosa fare per salvarlo.
A Dracu basto muovere una mano e lo stregone cominciò a contorcersi e a urlare, persino i suoi contorni sembravano sfasarsi come se ci fosse un interferenza contorni sembravano sfasarsi come se ci fosse un interferenza con l'immagine.
Tornò il silenzio mentre cadeva a terra, si sentì chiaramente il tonfo di quando atterrò.
Hanabi si trascino fino a lui...
premetto che la storia inizia dalla fine dell'anime anche se ho un po' cambiato la trama.
La storia forse non è adatta ai deboli di cuore ma non ne sono sicura, è la prima volta che pubblico.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Hiro Shimono, Liz Thompson, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hanabi'
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3 MATTINATA STRANA
 
La sera precedente Kid aveva invitato i ragazzi a dormire da lui,era stata un’idea di Liz, lei lo aveva proposto prima che lui potesse fermarla e ovviamente gli altri aveva accettato senza tanti complimenti.
Fortunatamente era riuscito a mantenere la sua dimora in ordine anche con quel pazzo di Black Star.
Sapeva perfettamente di essere strano e di avere una mani assurda ma l’aveva sempre avuta.
Erano le 6.00 di mattina quando uno degli specchi del salotto si accese e vi apparve il sommo shinigami.
Gli specchi della casa del ragazzo erano gli unici al quale il Sommo Shinigami poteva accedervi liberamente senza bisogno che qualcuno componesse il numero.
-Oibooooooooooooooooooo! Svegliaaaaaaaaaaaaaaaaa!- La sua voce squillante perforò le orecchie dei ragazzi che chiedevano disperatamente di dormire ancora un po’.
Pian piano i ragazzi si misero seduti e si stropicciarono gli occhi in cercando di capire cosa stava succedendo.
Pure Black Star sembrava uno zombie come gli altri, ancora troppo intontito per sfoderare la sua solita vitalità.
-Vi sarei grato se vi recaste a casa di Hero e dite a lui e alla sua arma di recarsi nella camera della morte, ho delle cosa da discutere con quei due. Su su, andate e non perdete tempo.-
Lo specchio si spense mentre i ragazzi elaboravano ciò che gli era stato detto, pian piano si alzarono sbadigliando.
Kid li obbligò a mettere a posto tutto quello che era fuori posto e dopo aver controllato meticolosamente che tutto fosse in ordine e simmetria il ragazzo si diresse con gli altri verso la periferia, dove vive Hero.
-Poteva andarci anche uno solo di noi.- Disse.
-E lo dici adesso!- Gli gridarono in coro gli altri che avrebbero di gran lunga preferito restare a dormire ancora un’altra prima di svegliarsi per andare a scuola.
-Non ci avevo pensato e neanche voi.- Nessuno gli rispose.
La casa di Hero era abbastanza lontana dal centro di Death City dove si trovava la casa di Kid.
La città si era sviluppata intorno alla scuola per anni, poi erano state erette le alte mura circolari intorno alla città e la città aveva smesso di svilupparsi.
L’appartamento in cui viveva il ragazzo insieme alla sua arma si trovava al terzo piano, cioè l’ultimo, di una palazzina leggermente fatiscente, nella periferia della città se ne potevano trovare parecchie di case di quel genere, ve ne si trovavano anche di peggio, la città era molto grande e come in tutte le città non tutti vivevano nel lusso.
Sebbene la periferia non fosse un bellissimo posto in cui vivere la criminalità era quasi inesistente, nessuno avrebbe fatto qualcosa di male nella città degli shinigami.
Salirono lungo delle scale in ferro che si arrampicavano lungo il muro rosso e suonarono il campanello.
Stavo stretti nel piccolo pianerottolo ma per loro fortuna la porta si aprì pochi secondi dopo.
Una donna grassottella li fece entrare senza dire niente, probabilmente perché con loro c’era il figlio del Sommo Shinigami.
L’appartamento di Hero era un piccolo appartamento formato da cinque stanze.
Lo aveva affittato quando aveva iniziato la scuola due anni addietro e poi era riuscito a comprarlo grazie ai soldi che guadagnava lavorando e perché la vecchia signora che lo affittava era stufa di dover adempiere ai vari doveri burocratici che derivavano dall’affitto dello stabile.
La casa era impeccabile, non c’era un solo granello di polvere in giro, probabilmente la signora grassottella era la donna delle pulizie.
-Chi siete? Perché cavolo siete in sette!?-
Sentirono la voce di Kiara provenire da una delle stanze.
Tutti si stupirono del fatto che la ragazza li avesse sentiti, probabilmente era ancora mezza addormentata come aveva sottolineato la sua voce impastata dal sonno, in più non capivano come fosse riuscita a contarli.
Maka si diresse verso la stanza senza tanti preamboli e gli altri la seguirono meccanicamente senza neanche chiedersi perché lo facevano.
La master spalancò la porta, la stanza aveva ancora le tapparelle abbassate ed era immersa nella penombra.
Ci vollero alcuni secondi perché i ragazzi riuscissero a distinguere i contorni della stanza e ciò che la riempiva.
-Il Sommo Shinigami vi vuole vedere. Alzati.-
Disse Maka con tono autoritario.
Nessuno capiva lo strano comportamento della ragazza, era sempre stata disponibile con tutti, chiunque essi fossero ma sembrava non sopportare la presenza della rossa, come se provasse una certa repulsione verso quella ragazza per non si quale motivo.
Maka era la prima a chiedersi perché non riusciva a rimanere nello stesso posto con Kiara senza sentire la voglia di prenderla a calci, senza avere la sensazione che quella ragazza avesse qualcosa che non andasse e che nascondesse qualcosa.
Kiara si tirò su a forza dal letto e poi fulminò i ragazzi, nessuno doveva entrare in camera sua.
Loro rabbrividirono.
Uscì dal letto e si infilò la gonna e la camicia che giacevano di fianco al suo letto dalla sera precedente.
-Hero alzati!- Gridò.
Era irritata, quell’irruzione nella sua camera l’aveva messa di mal umore.
-Perché?- Chiese il ragazzo, lui voleva dormire, poteva dormire ancora un’ora prima di doversi alzare.
-Sono entrate sette persone in casa nostra e non hai sentito niente!-
-Scusami se non possiedo un udito come il tuo!-
-Alzati e chiudi la bocca!-
Qualche secondo e Hero si presentò alla porta della camera della ragazza senza neanche essersi vestito, indossando i pantaloni del pigiama.
-Mi sono alzato, visto?- Disse seccato, poi fece un cenno di saluto agli altri e si diresse verso il bagno.
-Fammi spazio, covme pensi possa lavavmi i denti!?- Gli grido la ragazza che in qualche modo era arrivata insieme a lui in bagno.-
-Che palle! Questa è casa mia!- Sbottò il ragazzo.
-E io sono tua ospite!- Rispose lei.
-Pervertito! Non cambiarti di fianco a me!- Gli gridò la ragazza.
-Se mi lasciassi il bagno, e poi mi hai già visto in boxer!- Brontolò lui uscendo e andandosene in camera sua.
Hero si cambiò mentre Kiara si sistemò i capelli in due code davanti allo specchio.
Le guardò soddisfatta prima di uscire dal bagno.
Hero e Kiara arrivarono in cucina insieme, addentarono un toast, pagarono la signora grassottella e non smisero mai di litigare.
Quando uscirono dall’appartamento stavano ancora battibeccando per cose futili e non si fermarono fino a quasi metà strada quando la ragazza decise che non voleva più perdere il suo tempo a parlare con lui.
Kid non riuscì a fare a meno di chiedersi come due persone che litigassero così tanto e che in quel momento non sembravo sopportarsi potessero essere in sintonia.
Kiara si voltò improvvisate verso lo shinigami che era rimasto dietro di loro insieme a Liz.
Sorrise, quando i loro sguardi si incrociarono lui cercò di vedere la sua anima, gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma non riuscì a sostenere il suo sguardo.
I suoi occhi erano senza fondo, senza radici e non solo non poté carpirne i segreti ma non riuscì a sostenere quell’oblio senza fine.
Non gli era mai capitato di dover abbassare lo sguardo.
Kiara perse l’equilibrio improvvisamente, Hero la prese prontamente mentre Soul e Black Star che si erano lanciati per prenderla si scontrarono e caddero a terra doloranti.
-Tutto bene?-
La ragazza non rispose al suo master che la guardava con aria apprensiva, non sembrava nemmeno essersi accorta di quello che era successo.
Lo shinigami e Liz si scambiarono un’occhiata straniti dalla preoccupazione di Hero, a tutti poteva capitare di inciampare su quei marciapiedi mal ridotti.
-Che coppia perfetta!-
Esclamò l’arma dello shinigami e lui sorrise, aveva pensato la stessa cosa.
Hero e Kiara si guardarono intorno in cerca della fantomatica coppia.
-Chi?- Chiese alla fine Kiara non vedendo nessuno che sembrasse una coppia.
Lui rise della sua ingenuità.
-Kiara, l’orecchino che volevi, è il mio così non romperai più con questa storia.-
Hero porse alla rossa un orecchioni fatto di legno scuro e lei lo ringraziò.
Il litigio sembrava finalmente concluso agli occhi dei due spettatori che erano rimasti indietro rispetto agli altri.
-Quanto siete tenere! Dovremo fare un’uscita a quattro.-
-Ma stai parlando con noi, Liz ?- Gli chiese Kiara.
-Ovviamente.-
I due si guardarono e quasi scoppiarono a ridere.
-Io non uscirei MAI con lui!-
-Idem! E poi tu, non eri incazzata con me e non mi dovevi più parlare?-
Kiara fece una smorfia senza dire niente.
Continuarono a camminare senza più rivolgersi la parola poi nuovamente Kiara si girò.
-Ma hai detto uscita a quattro? Con chi usciresti Liz?-
-Non ne ho idea.-
-Scommetto che ce l’hai invece, vorresti uscire con Kid, ammettilo.- Ridacchiò la rossa.
Sia lo shinigami che la bionda arrossirono.
-Ma cosa ti viene in mente!?- Esclamò la bionda.
-Non potrei mai, e poi lui non vuole uscire con me, giusto?-
-Be...no,cioè...-
Kiara rise dell’imbarazzo dei due.
Erano rimasti nuovamente in quattro, alla domanda della ragazza si erano fermati.
Kiara cambiò improvvisamente espressione, sembrava che si sentisse in colpa e guardò Hero.
-Facciamo così, io uscirò con Liz e tu Shinigami uscirai con Kiara.-
-E’ deciso!- Disse Kiara prima che loro potessero ribattere ed insieme ad Hero si allontanarono raggiungendo gli altri.
-Se non vi vanno bene le coppie potete dirlo.- Dopo avergli gridato questo la rossa si rivolse verso Hero e gli bisbigliò qualcosa che loro non poterono sentire.
Liz guardò Kid per vedere se aveva avuto qualche reazione poi spostò il suo sguardo su Hero, sorrise.
-Allora ti va? Si insomma, uscire con Hero?-
-Perché no? E’ un bravo ragazzo.- Gli rispose la sua arma riprendendo a camminare per raggiungere gli altri.
Lui la seguì ma il fatto che lei avesse intenzione di uscire con il ragazzo gli lasciava uno strano vuoto che non riusciva a spiegarsi.

Come sempre mi scuso per errori di battitura o se ho dimenticato qualche parola, lo rileggo venti volte ma ce ne sono sempre.
Spero che qualcuno legga quello che scrivo e che lo recensisca :)
  
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