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Autore: Sciarpata di verde    07/01/2014    1 recensioni
[Piccola Sherlock/Molly, un ipotetico incontro, non è un vero crossover, ma la situazione è presa spunto da un anime. Leggete l'angolo autrice]
- Sono curiosa! – esclamò lei, perché si! Lei voleva sapere! Nessuno le spiegava mai niente perché tutti la consideravano invisibile, e il solo esser considerata ed individuata le faceva battere il cuore, la entusiasmava come non mai.
- Ti prego – continuò Molly prendendogli le mani – Dimmi come hai fatto!
Per Sherlock fu troppo, lo stava soltanto sfiorando, ma lui balzò un po’ all’indietro come spaventato ed improvvisamente quelle parole si tramutarono in suoni soavi che poteva udire solo lui.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Molly Hooper, Sherlock Holmes
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: Salve! Prima di leggere la storia vorrei dirvi che non è proprio un crossover… lo si potrebbe considerare tale perché la situazione è presa spunto da un anime che amo e che si chiama “Hyouka”. Tra l’altro vi consiglio di vederlo, è molto carino e tratta, insomma… di indagini… intuizioni… e cose così XD  vabè, ci siamo capiti! Quindi, date le similitudini tra i due (Sherlock e Hyouka) mi è venuto in mente di scrivere questo mix, ed ho immaginato un ipotetico (ma molto ipotetico) e anche un po’ surreale primo incontro tra Sherlock e Molly. La canzone si chiama Enchanted degli Owl City, l’ho sentita in un video che mi ha ispirato particolarmente: http://www.youtube.com/watch?v=CSa9WUz5QCI&list=FL-TFbVRJGG-NE-BJgN0h49g. Spero gradirete ciò che ho scritto nonostante i personaggi potrebbero sembrarvi un po’ OOC. Buona lettura! Enjoy! Spero di non aver scritto una grande cavolata! XD

 

Enchanted

 

La campanella suonò alle 12.30. I primi giorni di scuola erano sempre noiosi. Forse lo erano anche tutti gli altri giorni in verità, pensò Sherlock. La temperatura non era tanto bassa, e tutti ne approfittavano per passare un po’ di tempo all’aria aperta, nel cortile della scuola. Nonostante fosse ora di tornare a casa, molti rimasero. Sherlock Holmes si fece dare dal bidello le chiavi dell’aula di chimica e biologia, dove risiedeva un club di cui solo lui faceva parte.

Quando aprì la porta i raggi di sole entrarono dalla finestra investendo il suo viso, e fu costretto a strizzare gli occhi per la luce intensa. L’odore di disinfettante inondò le sue narici. Raggiunse il suo solito banco con sopra un microscopio, già pronto per essere utilizzato. Guardò alcune ampolle e fialette appoggiate sistematicamente su di un ripiano vicino alle finestre, anch’esse sfiorate dai raggi di luce.

- Queste prima o poi andranno in ebollizione se continuano a stare al sole – disse al vuoto della classe. Ma non se ne importò più di tanto, pensò solo che avevano un’insegnante stupida e tornò a dedicarsi al suo vero interesse, e prese così ad analizzare una serie di sostanze.

 

There I was again tonight forcing laughter, faking smiles
Same old tired, lonely place
Walls of insincerity
Shifting eyes and vacancy vanished when I saw your face
All I can say is it was enchanting to meet you

 

Non molto lontano una ragazzina dai capelli castani, un po’ tendenti al color miele correva per i corridoi cercando di raggiungere qualcosa. E fu in quel momento che aprì di botto la porta dell’aula di chimica e biologia affannando. Un profumo di gelsomino improvvisamente stuzzicò leggermente l’olfatto di Sherlock che le lanciò un’occhiata per niente interessata per poi tornare a concentrarsi su altro.

Lei invece fu sorpresa di trovare ancora qualcuno in classe. Affannò ancora un po’ appoggiando le mani sulle ginocchia per riprendersi. Stava già tornando a casa quando si era ricordata d’aver lasciato il cappello in classe.

- Oh mio dio! Sto morendo! – aveva detto a bassa voce per non dare fastidio all’altro che sembrava molto concentrato. Si appoggiò una mano al petto, si stava finalmente calmando il respiro.

Si rimise dritta guardando in tutti gli angoli dell’aula.

- Non chiude la scuola dopo la campanella – disse all’improvviso il ragazzo ancora concentratissimo.

- Cosa? – aveva poi chiesto la ragazza che non gli aveva affatto prestato attenzione.

- Perché mi devo sempre ripetere? – domandò a se stesso l’altro – La scuola non chiude dopo la campanella, ci sono i club. – alzò la voce.

- Ah… come fai a sapere che io… - fu interrotta.

- Hai corso molto velocemente per tornare a prendere il cappello che sta sotto quel banco – indicò un banco senza davvero guardare – Tieni molto a quel cappello, ma non giustifica l’estenuante corsa, evidentemente credevi che la scuola stesse per chiudere e che magari qualche bidella se lo sarebbe potuto prendere durante le pulizie, così hai corso più che potevi, giusto? –

- Si… giusto – lei rimase stupita da quel che gli aveva appena detto quel ragazzo. Di certo non sembrava normale, ma di certo sembrava interessante!

La ragazza così si avvicinò al banco poco fa indicato, si chinò e riconobbe il suo cappello, tirò un sospiro di sollievo, lo prese e lo indossò sorridendo.

- Piacere, io sono Molly Hopper – gli porse la mano, ma lui non ricambiò il gesto, a mal appena la guardò.

- Sherlock Holmes – rispose solo.

Lei un po’ sconsolata riabbassò la mano.

 

Your eyes whispered "have we met?"
Across the room your silhouette starts to make it's way to me
The playful conversation starts
Counter all your quick remarks like passing notes in secrecy
All I can say is it was enchanting to meet you
Oh Molly I was so enchanted to meet you too

 

- Sei di prima D vero? – scrisse qualcosa sul suo block notes.

- Si! Come fai a…? – si sorprese ancora lei.

- Perché se non sai che la scuola non viene chiusa dopo le lezioni evidentemente sei nuova, di prima superiore, perché tutte le matricole appena arrivate cercano di presentarsi a chiunque gli capiti per fare amicizia. Inoltre quest’aula la usano solo le sezioni D ed E, oggi la I E ho notato sulla bacheca che non aveva lezione di chimica o biologia, ergo: sei di prima superiore della sezione D.

- Oooh! – Molly si illuminò e gli si avvicinò, forse troppo perché Sherlock si girò guardandola un po’ male.

- Che cosa pazzesca! – bisbigliò.

- Cosa? – si girò stordito.

- Quello che hai detto! È incredibile che tu l’abbia capito così! – cominciarono a scintillarle gli occhi. Okay, era la prima volta che qualcuno gli faceva un complimento, invece di insultarlo…

Sherlock sentì la sua testa girare. Forse si era stancato troppo quel giorno, e di certo non dormire per due giorni per un esperimento, non aiutava! La fissava, ma quando incontrò i suoi occhi grandi e luminosi sentì qualcosa di strano dentro di lui. Era la prima volta che succedeva una cosa del genere!

- N-non era niente… - balbettò. E lui non balbetta, e nemmeno si sminuisce! Si, era decisamente strano.

- Come non era niente! Hai capito più tu di me senza avermi neanche parlato, piuttosto che le persone da me oggi incontrate! Come hai fatto?! – lei tutta emozionata, gli si avvicinò ancora. Era la prima volta che incontrava una persona così interessante nella sua vita! Cavolo, voleva sapere tutto di lui! Adesso, si sarebbe seduta su uno di quegli sgabelli, la testa appoggiata sulle sue mani e l'avrebbe ascoltato parlare per ore ed ore! Non capita tutti i giorni di incontrare una persona così… così… pazzesca!

 

This night is sparkling, don't you let it go
I'm wonderstruck, blushing all the way home
I'll spend forever wondering if you knew
I was enchanted to meet you too

 

- Sono curiosa! – esclamò lei, perché si! Lei voleva sapere! Nessuno le spiegava mai niente perché tutti la consideravano invisibile, e il solo esser considerata ed individuata le faceva battere il cuore, la entusiasmava come non mai. Era una ragazza emotiva e un singolo pensiero poteva renderla felice.

- Ti prego – continuò Molly prendendogli le mani – Dimmi come hai fatto!

Per Sherlock fu troppo, lo stava soltanto sfiorando, ma lui balzò un po’ all’indietro come spaventato ed improvvisamente quelle parole si tramutarono in suoni soavi che poteva udire solo lui, quegli occhi così profondi lo incatenarono sul posto, i suoi capelli divennero morbidi e setosi, poteva quasi toccarli. Era come se le sue emozioni fossero state talmente forti da riuscire ad abbattere quelle mura costruite dalla ragione che Sherlock aveva, come se fosse stato inondato da qualcosa di inesistente, di impalpabile ed inconsistente. Qualcosa che non riusciva a capire, ma che percepiva benissimo. Come se ogni parte di lei improvvisamente l’avesse incatenato sul posto, come se tutt’intorno ci fosse stata un’aria diversa… eppure non era successo niente di che! Lui aveva fatto le sue solite osservazioni, neanche tanto precise, quel giorno era fiacco, e lei si era stupita… inutilmente!

Aveva reso l’aria profumata, avevo attirato la sua attenzione, l’aveva incatenato coi suoi capelli, aveva gli occhi che parevano gemme tanto luccicavano! E quel tocco, quella mano che li univa scottava da morire! Era calda e morbida la mano di Molly, mentre la sua affusolata e rigida, non riusciva a separarsene! La testa gli girava vorticosamente, tutto stava girando! Finché non svenne.

 

Please don't be in love with someone else
Please don't have somebody waiting on you
Please don't be in love with someone else
Please don't have somebody waiting on you

 

- Sherlock?! – lei lo aveva preso, prima che cadesse per terra e lo aveva steso dolcemente. E dopo un paio di minuti si era ripreso.

Lei stava piangendo, non sapeva cosa aveva fatto per causargli tale calo di pressione, e preoccupata aveva cercato di risvegliarlo picchiettandolo un poco, quasi con paura di ferirlo, e l’aveva chiamato varie volte, finché non si era ripreso da solo.

- Molly… - aveva bisbigliato lui.

- Scusami… - aveva sussurrato.

Poi il ragazzo si accorse del tepore sulla propria guancia e capì che era la mano della ragazza che lo accarezzava materna. Era la prima volta che si sentiva confuso in vita sua. I suoi occhi indugiavano, non sapevano dove guardare, ma come un incantesimo gli occhi preoccupati di Molly ri-attirarono la sua attenzione, sta volta illuminati solo dalle lacrime che aveva versato.

- S-stai bene? – mormorò lei.

- Si. Grazie – e lentamente si rialzò. L’aria di nuovo rarefatta da quel profumo.

- Vorresti essere la mia assistente? – chiese all’improvviso.

- Cosa?

- Si… mi piace pensare ad alta voce. I mobili non sono grandi interlocutori…

- Oooh! – si illuminò di nuovo dimenticando le lacrime di poco prima – Mi piacerebbe tantissimo!! Quando cominciamo?

Lei si rialzò aiutando anche Sherlock che era un po’ tremolante.

- Quanto sai di chimica?

Ed improvvisamente quel laboratorio non sembrò più tanto vuoto.

This night is sparkling, don't you let it go
I'm wonderstruck, blushing all the way home
I'll spend forever wondering if you knew
This night is flawless, don't you let it go
I'm wonderstruck, dancing around all alone
Molly I'll spend my whole life wondering if you knew
I was enchanted to meet you too

 

 

Fine.

 

 

   
 
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