Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Skye Jonson    08/01/2014    2 recensioni
Jade: una Sutcliffe che non passa l'ultimo esame? Una VERGOGNA!
Jenny: una Michaelis che non ha ancora fatto un contratto? Una VERGOGNA!
Alex: una cameriera maleducata? Una VERGOGNA!
Ma tutti hanno i loro difetti...e i loro segreti. La vendetta è un piatto che va servito freddo, giusto? Ma quando per raggiungerla hai bisogno di un demone, la vendetta non è mai stata così calda.
Indagini con un conte dall'anima scura, un maggiordomo misterioso e una cameriera altrettanto strana. Un demone infastidito da tutto che infondo non è poi così cattivo e, dopo dieci anni, finalmente la verità. Che collegamento c'è tra tutto questo? Semplice! Il contratto della Shinigami!
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Jade fissava la strada con impazienza. Con mooolta impazienza. Infondo, come non biasimarla? Quello era il suo ultimo esame, la pratica, e lei era l'unica senza un compagno. “L'unica sfigata” pensò lei, arrabbiata e irritata dalla situazione. Aprì il libretto che le era stato assegnato e lo richiuse di scatto. Faceva questo gesto chissà ormai da quanto! Erano le quattro e mezza del pomeriggio: mancavano due minuti. Due miseri minuti e poteva considerarsi una shinigami completa!

"Così Grell non potrà più dire che è lui lo shinigami della famiglia!" osservò ad alta voce. I suoi genitori erano morti quando aveva sei anni, mentre Grell ne aveva quattordici. Non ricordava molto di ciò che successe in quegli anni. Ricordava soltanto di aver trovato i suoi genitori legati a una sedia, morti bruciati. Nella stanza, lo notò subito, vi erano quattro sedie. Due occupate dai cadaveri della madre e del padre, le altre due erano riservate a lei e al fratello, probabilmente. Dopo un po' riuscì a scendere in strada e aveva aspettato suo fratello. Ma passarono ore e ancora non si faceva vedere. L'aveva forse abbandonata? Jade scosse la testa, cercando di non pensarci “Devo pensare all'esame. Se non lo superassi, posso solo immaginare ciò che Grell farebbe...” Anche se erano passati ben 10 anni ormai, non poteva evitare di pensare a quell'evento. Almeno ogni tanto. La shinigami si sporse per l'ennesima volta. Si trovata sul tetto di un palazzo piuttosto alto, ma la vista perfetta le permetteva di vedere tutto. E così, la shinigami aspettò che la morte facesse il suo dovere e scendesse su quel ragazzino. Già immaginava le urla, i gemiti spaventati, il sangue ovunque. Avrebbe fatto la sua entrata trionfante, avrebbe preso l'anima scura di quel conte e poi...e poi....bhè, quante cose sarebbero accadute da lì in poi! In realtà accaddero molte cose a Jade, ma non furono quel tipo di cose che si aspettava.

***

Jenny era particolarmente isterica quel giorno. “Penso proprio che lo ucciderò...sì, lo ucciderò e addio cena di mio fratello.” pensò con poca positività lei, sbuffando rumorosamente. Come avrete già capito, Jenny era poco entusiasta di quel “favore” che il fratello le aveva chiesto. Badare ad un ragazzino nervoso per un intera giornata? Accompagnarlo a fare delle compere? Stare con lui...in pubblico?! Pura follia! Ma invece eccola lì, capelli lunghissimi neri legati in una crocchia bassa e un vestito preso a caso dallo scarso guardaroba. A dirla tutta, neanche Ciel era poi così contento di essere lì. “Quella ragazza è davvero insopportabile. Riferirò a Sebastian.” Con il medesimo scatto d'ira, Jenny aprì la porta del negozio con un sbuffo e urlò, dimenticando ovviamente di essere in un negozio e non al mercato del paese:

"Ciel! Mu-o-vi-ti!" sillabò minacciosa. Il ragazzino, alzando gli occhi al cielo per minimo la quinta volta finì di fare ciò che stava facendo. Ovviamente, la commessa di turno li aveva osservati per tutto il tempo e quando Ciel si era diretto verso la porta aveva bisbigliato:

"Tua madre sembra molto arrabbiata. Non pensarci..."

"Non...sono...sua...madre..." grugnì Jenny. Essendo un demone, aveva sentito tutto. In strada, incominciò a lamentarsi, ma con nessuno in particolare, visto che Ciel era totalmente perso nei suoi pensieri:

"Quella lì si che era fuori di testa. Pensare che sono tua madre! Questa sì che..." avvertì qualcosa, e si bloccò. Ciel intanto era andato avanti nella camminata e vedendo che restava indietro si voltò, chiedendole che (diamine) avesse. Non era niente di buono, ciò che aveva avvertito. Voltò la testa di scatto, verso destra, e vidi un'enorme carrozza venire verso di loro. Ad un tratto si ribaltò e in quel momento avvertì anche la presenza di qualcuno, ma non riuscì, purtroppo, a capire di chi fosse. Doveva agire in fretta, non pensare. Urla, gemiti di terrore, e lo stridere delle ruote sull'asfalto. Corse verso il ragazzino, lo afferrò per le ascelle e lo lanciò lontano, sul marciapiede. Poi ci fu l'impatto. Fumo e folla ovunque. Jenny, ormai a terra a causa dell'urto subito, riuscì a sentire alcuni brandelli di discorsi:

"...hai visto come ha salvato il suo fratellino?"

"A messo a repentaglio la sua vita, è davvero..."

"...bravissima sarebbe dire poco..."

"Sto bene..." mormorò lei, alzandosi e togliendosi un po' di polvere dalla lunga gonna "...tranquilli, potete andarvene, sto benissimo."

Ne seguì un lungo applauso. E il demone era diventato più infuriato di prima, essendosi rovinata il vestito per quel “moccioso”.

***

Ma Jenny non era l'unica ad aver vissuto una brutta esperienza.

"Che cosa?!" fu l'urlo di Jade, dopo aver visto l'incidente. Aprì con foga il libretto e vide un grosso cerchio verde che circondava la foto del ragazzino. SAVE AND SOUND. Questa era la scritta che appariva accanto al suo nome. “Ma cos'è? Una specie di scherzo?” pensò lei, cercando di restare calma. Poi, una verità terribile si fece strada nella sua mente:

"Non ho passato l'esame." disse a sé stessa, fissando il vuoto con occhi vitrei. Si sedette sul cornicione, a peso morto. I corti capelli rossi (ereditati da suo fratello) furono per un breve istante sospinti dal vento. Poi tornarono alla loro posizione naturale. Sbatté le palpebre, rivelandoci i suoi grandi occhi verde-gialli, frequenti negli shinigami. Volte lo sguardo verso la strada. Una grande folla stava applaudendo una ragazza, la quale era appena uscita da sotto la carrozza. “Senza neanche un graffio...”. Jade aggrottò le sopracciglia e, in quel preciso istante, la ragazza vestita di scuro alzò lo sguardo verso di lei. La shinigami ebbe un sussulto. Era la prima volta che guardava negli occhi un demone. Ma non sembrava poi così minacciosa. La ragazza aveva incrociato le braccia e le sorrideva, maliziosa. In tutta risposta, Jade le lanciò un occhiata di fuoco e le diede le spalle. Guardò il cielo: stava mano a mano perdendo il suo colore originale, e l'arancione, il rosa e il rosso si stavano facendo strada verso il grande blu. “Infondo, non è poi così male.” pensò, cercando di tirarsi su di morale “Che cosa potrà ma succedere?”

Chi lo avrebbe mai immaginato che, a meno di due anni di distanza da questa scena, avremmo visto Jade combattere con un angelo sul ponte di Londra, mentre quest'ultima era in fiamme?

 

 

  
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