Cara amica ti scrivo, così non ci penso più
Ogni volta che ti penso, tagli a fondo ancor di più.
Vorrei poterti dire, che qualcosa cambierà
Ma se davvero ti farò tornare, il tuo affetto mi ucciderà

Tante volte vorrei poter credere di non pensarci, di non essere così sensibile da farmi raggiungere ancora da quel sentore di arte che ti porti dietro. La stessa parvenza da incompresa che mi affascina e repelle allo stesso tempo. Lo stesso dolore perennemente ingombrante che mi ha portata via da te.
C'era qualcosa, forse c'è ancora in fondo alla tua anima, che mi sapeva capire. Quel frammento di me che ti porterai dietro qualunque cosa farai, che mi porterò dietro qualunque cosa farò. Perché se una persona è stata importante, in una certa misura l'assorbi, fa parte di te.
E non so fare finta di niente, quando una canzone, una frase scopre di nuovo le corde di quell'amicizia, di quando sapevi capire. Quella comprensione per cui son sempre tornata, quell'appartenenza. E capirai, prima o poi, perché non considero più le tue esche; perché non lascio aprire quel piccolo varco che potrebbe rompere il muro.
Perché non voglio ritrovarmi annientata di nuovo, a chiedermi cos'ho di sbagliato. A passare il tempo a revisionare sensi di colpa artificiali. A intossicarmi di colpe che non ho.
Non credo che si possa dimenticare, né far sempre finta che tu mi faccia bene.