09/01/2014
2 recensioniWow, è un sacco che non posto in questa sezione (ma avendo passato mesi di blocco in cui non ho scritto nulla, e trovandomi ora ossessionata da SnK... be'...).
In ogni caso, dato che ho iniziato ad usare le domande del giorno di Ask.fm come prompt impropri per scrivere, approfitto per caricare qui la piccola OS che mi è uscita ieri sera poco prima di mezzanotte. XD
Note: Ambientata dopo l'ultimo capitolo uscito (mesi fa, ch').
Disclamer: vedi pagina autore.
Ja ne,
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Unexpected Heart-to-Heart
«Sei innamorato di qualcuno, Misaki-kun?»
Il ragazzo quasi si stozzò con la bibita che stava bevendo. La domanda lo colse di sorpresa e, mentre si puliva la bocca con il dorso della mano, fu improvvisamente grato del fatto che lui e Manami fossero da soli - suo fratello e Mahiro a qualche metro di distanza, occupati sulle altalene, ed Usagi-san alla ricerca di un distributore automatico o un chiosco per fare rifornimento di sigarette -... Akihiko l'avrebbe guardato con un'espressione a metà fra il malizioso e lo speranzoso, mentre Takahiro con una confusa e preoccupata.
Trovarsi nel mezzo di una situazione simile era l'ultima cosa che desiderava, in special modo così l'improvviso e senza dargli una chance per prepararsi. —Benché fosse deciso a dire tutto a suo fratello, Misaki aveva anche raggiunto la conclusione che aspettare dopo la laurea fosse la scelta migliore.
Non era pronto ad affrontare l'argomento. Affatto.
Il ventiduenne era sicuro di aver mantenuto la calma esteriormente - in fondo non voleva preoccupare la donna seduta al suo fianco - ma quando una mano, delicatamente, gli si posò sull'avambraccio, attirando la sua attenzione, Misaki vide Manami fissarlo con una vena di preoccupazione negli occhi marrone chiaro.
«... Misaki-kun? Tutto bene?»
«Aaah... uh, sì, tutto bene, Nee-chan.» Misaki si sforzò di ridacchiare per dissipare le preoccupazioni della donna, al contempo rilassando le mani poggiate alle ginocchia, che, senza accorgersene, aveva chiuso a pugno.
«... È colpa mia?» Chiese Manami, chiaramente ancora turbata dalla reazione del ragazzo ad una domanda che le era parsa piuttosto innocua, «È a causa della mia domanda? Mi spiace se ti ho messo a disagio, Misaki-kun...» continuò, stringendo appena la presa sull'avambraccio di Misaki.
«Eh...? No, no, non è colpa tua!» Si affrettò a chiarire il più giovane, scuotendo la testa, «È solo che... ah... mi ha sorpreso, tutto qui.» il sorriso accennato di Misaki stavolta parve convincere Manami.
Sorridendo un poco, la donna decise quindi di ripetergli la domanda, «Sei innamorato di qualcuno, Misaki-kun?» perché doveva ammettere a se stessa di avere delle idee, e voleva verificare se erano fondate o se il suo istinto l'aveva tradita.
Misaki, dal canto suo, era ora più imbarazzato che altro; il rossore che poteva avvertire diffondersi lentamente sul suo viso era mortificante, ma pareva non avere il potere di controllarlo in alcun modo. «... Ecco... s-sì.» Rispose, voce poco più di un sussurro.
«Ooh, e, per caso, l'altra persona... ricambia?» Volle sapere Manami, incapace di trattenere la curiosità, le sopracciglia sollevate in attesa di sapere di più.
Misaki si agitò sul posto, mordendosi il labbro inferiore nell'indecisione se rivelare altro o no, «... Uuuh... penso di s—cioè... sì.» confessò poi, il viso ormai divorato dal rossore di imbarazzo.
Genuinamente contenta per il suo giovane cognato, Manami sorrise e diede una pacca di incoraggiamento alla mano sinistra di Misaki, la più vicina. «Sono felice per te, Misaki-kun.» Disse, poi, alzando lo sguardo per un momento, la donna vide Usami-san tornare nuovamente verso di loro con passo deciso ed impaziente - quasi fosse irritato dal fatto di essere stato via troppo a lungo per i suoi gusti.
«Quando vorrai presentarmi— ah, presentarci la persona che ti ha rubato il cuore, saremo più che felici di incontrarla ed accoglierla in famiglia.» Disse ancora, trovando l'espressione stupita di Misaki adorabilmente tenera.
Con il cuore che batteva a mille e una miriade di pensieri che si rincorrevano nella sua testa, Misaki non riuscì a trovare nient'altro con cui rispondere, salvo un «Ti ringrazio, Nee-chan.», prima che l'arrivo di Usagi-san lo strappasse dalla conversazione - con una certa dose di sollievo, nonostante tutto -, permettendogli di calmarsi.
Sperava davvero che la sua confessione sarebbe andata davvero così bene.
Ma poteva aspettare ancora qualche mese, prima di farsi venire un infarto per via della preoccupazione.