Fanfic su artisti musicali > Emblem3
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Autore: luxvato    09/01/2014    8 recensioni
«Cosa ti manca di più?»
Guardai Courtney, che se ne stava tranquillamente sdraiata sul letto a fissare il soffitto.
«Beh, sinceramente non saprei» dissi rigirandomi il telefono tra le mani. « mi mancano tante cose»
Lei si girò e mi fissò per alcuni secondi.«Il tuo muro è pieno di foto con quel ragazzo..lui non ti manca?»
Lanciai uno sguardo al muro dove c'erano tante foto con Wesley e Aria, poi guardai di nuovo Courtney.
«Beh, si..lui mi manca» mi sorrise, ricambiai. «E' comprensibile che ti manchi un'amico»
«Non è un'amico, è il mio ragazzo»
«Ohw..capisco, non mi dirai che vi siete detti 'addio'» ridacchiai. «No, per niente,il nostro non è un'addio, è solo un'arrivederci»
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Sequel di '3000 miles', mi farebbe piacere se lo leggeste c:
it isn't a ''goodbye''.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Wesley Stromberg
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19.


Per quasi tutta la notte non avevo fatto altro che pensare a quella sua strana richiesta di incontrarci,le domande su cosa volesse da me erano frequenti nel flusso dei miei pensieri.
Perchè vuole vedermi? 
Perchè non si è rifatto una vita in questi quattro anni? 
Cosa ho di così speciale? Io non ho niente che mi renda così 'importante per qualcuno'. 

La classica battaglia mente e cuore era iniziata sin dai primi istanti di quella giornata.
Mi alzai dal letto alle 6.30, anche se non avevo praticamente chiuso occhio, Jason dormiva accanto a me.
Vorrei provare quello che tu provi per me, pensai, accarezzandogli una guancia.
Indossai uno short scuro a vita alta, un corpetto bianco con la stampa a fiorellini rosa abbianate alle converse rosa.
Lasciai sciolti i lunghi capelli rossi, avevo cambiato tinta tantissime volte in quei mesi, ma il rosso era quello che preferivo di più, un leggero trucco e mi avviai nel luogo del cosidetto appuntamento con Wesley.
Erano quasi le sette e dieci, sentivo che il momento era vicino, iniziai a pensare a tutto, perfino alla scelta che avevo pensato di fare, ovvero di dirgli di no, andare via e tornare alla mia solita noiosa vita di New York.
Appena notai la spiaggia, l'ansia mi travolse.
Voglio andare via da qui. 
Voglio andare via da Wes. 
Voglio andare via da tutto, ma non ci riesco! Più ci provo e più mi ritrovo incatenata.
Sento di impazzire.

«Signorina, siamo arrivati» la voce dell'autista mi riportò alla normalità.
«Oh, si...si, mi scusi»
«Si sente bene?» mi chiese, annuii e poi gli allungai i soldi che gli dovevo.
Scesi  dall'auto e restailì, ferma mi avvicinai al luogo dell'appuntamento e non ci trovai nessuno.
Perfetto posso anche andare ,pensai , ma le mie gambe si rifiutavano, non volevano muoversi. 
Ero molto curiosa di sapere cosa voleva dirmi, ma sapevo che facendo così potevo solo farmi del male da sola, e di andare contro il mio pensiero di dimenticarlo. Perché, nonostante fossero passati alcuni anni, non l'avevo dimenticato io.
Sospirai e mi sedetti sulla sabbia fresca e attesi qualche minuti.
Ormai sono qui, tanto vale aspettare, pensai.
«Sei venuta» disse, una voce alle mie spalle.
«Già» dissi, alzandomi e guardandolo. 
Fece un passo avanti, per avvicinarsi , ma io indietreggiai , per tenerlo lontano.
«Se devi dirmi qualcosa, dilla e finiamola» dissi.
«Forse tu devi dirmi qualcosa»
«Mi stai prendendo in giro?»
Sorrise e guardò verso l'orizzonte, infilandosi le mani in tasca;
Miseriaccia, è ancora più bello di come lo ricordassi.
«Posso darti un bacio?» disse, guardandomi, poi rise.
«No! E smettila di ridere» dissi, infastidita.
Si zittì e rimase in silenzio, guardandosi intorno, senza accennare una parola.
«Una cosa, forse, te la dico: me ne torno da Jason» dissi, voltandomi.
«Io resto qui fino alle dieci e so che tornerai»
Non mi guardò, anzi, aveva lo sguardo perso nel vuoto.
«Sei troppo convinto " Emblem Three"»
Idiota! Sia lui, che io che ci sono pure venuta. Non avrei dovuto scomodarmi e lasciare Jason da solo, il mio angelo; lui che mi ama sul serio. 

«Dove sei stata, Alyce?» disse Jason, appena misi piede in casa.
«A fare un giro» feci spallucce e mi accomodai sul mio divano.
«Sei andata da Wes, in spiaggia»
Comparve davanti ai miei occhi, con le braccia incrociate ed era parecchio incazzato.
«Ma cosa? No» 
«Non mentirmi Brooke, so benissimo che in questi anni tu non l'hai mai dimenticato, rivederlo è stata come una boccata d'aria, lo so»
Il suo sguardo mi spaventava, per questo, cercai di evitarlo non poche volte, cosa che lo fece incazzare ancora di più.
«Ti calmi? Sono uscita a fare una passeggiata» dissi, guardandolo negli occhi.
«Sei andata da quel cazzone di Wesley, cazzo ammettilo!» alzò la voce, cosa che mi rese abbastanza nervosa, la paura che avevo lasciò il posto alla rabbia che da tempo tenevo in me.
Mi alzai, stufa delle sue urla isteriche. 
«Okay, okay! Sono andata da Wesley, ma tu come cazzo fai a saperlo?» 
«L'ho sentito dire da Drew al matrimonio di Aria, sei solo una troia!»
Sgranai gli occhi, guardando il ragazzo davanti a me.
Ma prendi una camomilla..
«Sono andata a parlare con lui, non abbiamo mica scopato, non mi sembra il caso di darmi della troia» 
«Lo sei, e ora fuori di qui» disse, indicando la porta di casa. «Esci fuori, vai da lui, corri da lui e stai con lui per tutta la tua inutile vita da sfigata»
«Uno, questa è casa mia, due, vado subito da lui, è lui quello che voglio accanto a me per il resto della vita e non te, addio e vattene a fanculo, quando torno voglio trovare la mia casa libera»
Detto questo, uscii di casa, portandomi le chiavi appresso, corsi verso la spiaggia, Wesley non si era mosso, proprio come aveva detto.
«Wes» dissi, arrivando a pochi passi da lui, si voltò verso di me e sorrise.
«Sapevo che saresti tornata» si alzò e venne vicino a me.
«E già..scusa per prima»
Lui annuì, poi mi abbracciò, dandomi anche alcuni baci sulla testa. 
«Mi ha fatto paura Jason..tramite Drew ha scoperto che venivo qui e mi ha dato della troia»
«Ssssh, tranquilla, ora sei con me e stavolta per sempre» 
Mi limitai ad annuire e mi lasciai coccolare da lui, e stavolta nulla avrebbe potuto separarci, assolutamente nulla.
  
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