Videogiochi > Assassin's Creed
Ricorda la storia  |      
Autore: Mr Crossover    09/01/2014    2 recensioni
Connor ha ucciso suo padre e ora cerca senza sosta Lee per chiudere i conti, tuttavia è turbato da molte domande sul padre. Ma per fortuna, grazie a un aiuto da parte di Achille dall'altro mondo, potrà incontrare qualcuno che gli darà qualcosa di più delle risposte desiderate.
(Questa storia è tra l'intervallo di tempo dall'uccisione di Haytham alla caccia finale di Lee)
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Connor Kenway, Edward Kenway, Haytham Kenway
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Connor rientrò alla Tenuta dopo l'attacco a Forte George e il fallito tentativo di uccidere Charles Lee di cui però fu Haytham, il padre di Connor, a prendere il suo posto dopo un aspro scontro da cui uscì vincitore il figlio.

Nonostante Connor disprezzasse suo padre, sperava tutta via di potersi riconciliare con lui una volta ucciso Lee, ma sebbene l'avesse avvertito, Haytham, accecato dalla causa dei Templari, cercò di fermarlo e di ucciderlo, e Connor capì quindi che non c'era più speranza per suo padre, quindi fece ciò che avrebbe dovuto fare tempo prima.

Una volta ritornato a casa, Connor fece chiamare il dottor White per farsi curare le ferite riportate dalla battaglia e mentre il medico lo visitava, Connor ripensò alle ultime parole del padre e più precisamente a quelle in cui esprimeva il suo orgoglio nel vedere l'uomo che era diventato.

Solo quelle parole ebbero l'effetto di colpire leggermente il giovane Mohawk mezzo sangue, mentre le altre erano solo parole di un folle e infatti le ignorò con una dura serietà.

Sebbene il suo desiderio di uccidere Charles Lee fu aumentato, era tuttavia turbato da una domanda: Cos'era suo padre prima di diventare un Templare? Perché si era schierato con loro? E perché ne era cosi fedele se era chiaro che avrebbe potuto capire che erano solo dei mostri assetati di ordine e controllo su tutti, quando invece ognuno può vivere in una vera pace solo se è libero?

Un mucchio di domande da cui Connor voleva una risposta per riuscire a capire se per il padre c'era davvero speranza o no. Ma purtroppo non sapeva da dove cominciare. Stavolta inoltre era da solo: Achille se ne era andato qualche mese prima, e l'unica cosa che gli aveva lasciato era solo la lettera in cui gli esprimeva le sue ultime volontà.

Nonostante questi pensieri, Connor passò i prossimi sei mesi a cercare di rintracciare Lee per poter chiudere i conti una volta per tutte.

Un giorno, in una delle prime giornate di Aprile, si recò alla tomba del suo mentore e amico, e con un espressione affranta e confusa gli comunicò cosa lo turbava e poi disse "Vorrei tanto che tu potessi aiutarmi... Darmi degli indizi... Ho cosi tanti pensieri che mi stanno incatenando. Devo sapere la verità su mio padre. Sapere se potevo salvarlo da se stesso e di riconciliarmici. Perché dopo tutto era l'unico familiare che mi era rimasto... E nonostante il suo atteggiamento e il suo scopo, io provavo affetto per lui. Ciò che non capisco è perché teneva lui nascosti i suoi sentimenti per me. Devo saperlo. E solo allora potrò prendere una ferma e dura decisione." disse cosciente del fatto che però forse non avrebbe potuto ottenere le risposte che cercava.

Dopo aver detto questo, Connor venne raggiunto da Robert Faulkner che dopo avergli appoggiato una mano sulla spalla rimase anche lui per qualche momento in silenzio a pregare sulla tomba di Achille.

Qualche minuto dopo, Connor tirò fuori dalla tasca la lettera con le ultime volontà di Achille e la guardò un momento per ricordarsi dei momenti passati col suo vecchio e caro amico.

Questa volta però, mentre la leggeva, notò una cosa strana: sul fondo del foglio c'erano degli strani segni che sembravano solo schizzi. All'inizio Connor pensò che fossero solo schizzi di inchiostro accidentali, ma poi ti ricordo che con Achille nulla era mai come appariva. Per questo si concentrò e esaminò i segni utilizzando l'Occhio dell'Aquila: grazie al suo sesto senso vide che sul fondo i segni lasciavano due parole "Anne Bonny".

Sentendo quel nome, Faulkner si voltò a guardare Connor con stupore, "Cosa hai detto?" disse e Connor gli riferì ciò che aveva scoperto.

Una volta finito Faulkner gli spiegò che Anne Bonny era una famosa piratessa di cui aveva sentito molto parlare da ragazzo, ma che ora si era ritirata dalla pirateria da molto tempo.

Connor rimase molto incuriosito: perché Achille aveva nascosto il nome di un pirata tra le sue ultime volontà? All'istante gli venne un presentimento "E se questa donna avesse le risposte che cercò? Forse Achille sapeva che mi sarei sentito cosi? Mh.. Non capisco. Però c'è solo un modo per capire: devo trovare questa donna." pensò tra sé, dopodiché chiese a Faulkner se sapeva dove si era ritirata questa donna.

Faulkner gli rispose solo che aveva sentito dire che aveva messo su famiglia con un musico, ma non sapeva proprio dove aveva trovato residenza. Una cosa però gli tornò subito in mente, Connor sempre curioso gli intimò di parlare e Faulkner gli raccontò che qualche anno fa, mentre Connor era in missione, Achille venne da lui e gli chiese un passaggio per il South Carolina. Sebbene non avesse niente contro, gli chiese cosa ci voleva andare a fare e il vecchio rispose che voleva andare a trovare una vecchia amica.

Sebbene rimase confuso da questa strana richiesta, Faulkner acconsentì e dopo qualche giorno di viaggio, a bordo dell'Aquila, raggiunse la colonia richiesta e attraccarono su un piccolo villaggio sul mare di cui una stupenda residenza si ergeva sulla collina. Una volta sceso Achille, spiegò a Faulkner che voleva recarsi da solo in quella casa. Faulkner non riusciva a capire e il vecchio, vedendolo confuso, gli disse solo di non scordare mai ciò che aveva visto perché sarebbe tornato utile a Connor quando sarebbe stato il momento. Dopodiché si avviò da solo per la casa.

Dopo qualche ora il vecchio tornò con un aria pensosa ma serena e disse a Faulkner che potevano tornare a casa, evitando le sue domande su cosa aveva fatto e ripetendogli solo quello che gli aveva detto prima.

Una volta terminato il raccontò, Connor capi subito che Achille voleva farlo incontrare con Anne Bonny, però non capiva perché l'aveva fatto cosi in segreto. Mettendo da parte questi pensieri, Connor diede ordine a Faulkner di preparare la nave e di tracciare la rotta verso quel villaggio.

Dopo qualche settimana di navigazione, verso la fine di di Aprile, Connor raggiunse il villaggio e vide subito la residenza. Una volta sbarcato, Connor diede ordine all'equipaggio di tenere pronta la nave al viaggio di ritorno e si recò da solo verso la casa con fare deciso.

Appena arrivato alla porta principale della casa Connor bussò e gli aprì un uomo che sembrava avere più di cinquant'anni. Dopo avergli chiesto ovviamente cosa volesse Connor gli rispose che cercava Anne Bonnie e gli mostrò la lettera di Achille dicendogli che aveva letto il suo nome sudi essa e che aveva sentito da un amico che forse si trovava lì.

Vedendo il nome di Achille, l'uomo si fece da parte e intimò Connor ad aspettare in salotto.

Mentre si accomodava nel salotto, la sua attenzione cade su un dipinto li vicino: C'era un uomo biondo con la barba insieme a una donna, un bambino e una ragazza, probabilmente la sua famiglia. Sebbene fosse la prima volta che vedeva quel dipinto, gli suscitava tuttavia uno strano presentimento.

Dopo qualche minuto di attesa, l'uomo che aveva aperto la porta a Connor entrò assieme a una vecchia donna che aiutava a camminare. Guardandola, Connor capi che poteva essere più vecchia di Achille, mentre lei guardando lui, fece un sorriso sereno. "Sei tu. Sei arrivato finalmente. Io sono Anne Bonnie e ti aspettavo da molto tempo." disse mentre il suo accompagnatore l'aiutava a sedersi.

Per qualche secondo, Connor la guardò confuso: sapeva che sarebbe venuto?

Dopo averlo guardato con un espressione stranamente orgogliosa, Anne cominciò a parlargli "Connor. So che vuoi sapere perché sei qui e perché Achille ha fatto in modo che venissi. A proposito ho saputo che non c'è più. Mi dispiace molto. Era un buon amico, ma per te doveva essere come un padre."

"Grazie Anne." rispose Connor.

"E ho saputo anche di tuo padre, Haytham. Mi spiace. Ma ormai era troppo tardi per lui. Lo era da molto tempo." disse poi l'anziana donna.

"Cosa vuoi dire?" rispose Connor e Anne cominciò prima a parlargli di cosa aveva fatto Achille in casa sua nel giorno in cui era andato da lei: Era trascorso molto tempo dalla visita precedente di Achille, fu prima che conoscesse Connor, quando l'ordine degli assassini venne decimato da Haytham che però risparmiò Achille. In quel momento Achille voleva arrendersi e andò da lei a confidare i suoi timori. Anne aveva continuato a ricevere informazioni su Haytham ma questa notizia fu sconvolgente, perché voleva dire che forse non sarebbe più potuto essere salvato. Tuttavia fu più sconvolgente per lei sapere che Achille voleva arrendersi. Aveva cercato di convincerlo a non rinunciare ma sembrava ormai che avesse deciso.

In seguito ricevette delle lettere da lui con le ultime novità: aveva incontrato Connor, il figlio di Haytham, un ragazzo deciso, umile e con una forte volontà d'animo. Sentire queste notizie gli fece riempire il cuore di sollievo e gioia. Poi nel sentire che era diventato un Assassino valoroso e votato alla libertà, le fece tornare in mente molte cose oltre a farle tornare la speranza.
In seguito venne lui di persona a trovarla dopo molto tempo. Le disse che in quel periodo Connor aveva incontrato suo padre e che sperava di ricondurlo alla ragione. Lui e Anne discussero sul fatto che ormai era troppo tardi: Haytham aveva abbracciato il credo Templare da molto tempo e perciò doveva morire. Tuttavia Anne trovò ammirevole questo desidero di Connor di tentare l'impossibile. Il vero motivo della visita però era un altro: Nel caso Connor avesse avuto dubbi e domande sull'atteggiamento del padre, Anne avrebbe dovuto dargli delle risposte. E siccome Achille non sentiva la morte lontana, decise che avrebbe fatto in modo di condurlo da lei in segreto.

Connor rimase sbalordito da questo discorso "Che cosa sai tu su mio padre? Perché pensavi che potesse essere salvato?" chiese.

"Perché io conoscevo bene suo padre, cioè tuo nonno." e dicendo cosi indico l'uomo biondo del dipinto che Conor aveva visto "Edward."

"Lui... Lui è... Mio nonno?" disse Connor.

"Si. Lo conobbi sessant'anni fa nel epoca d'oro dei pirati. Lui... Come te... Era un Assassino." proseguì Anne.

"Cosa?" disse Connor guardandola incredulo e la donna cominciò a parlargli di suo nonno: quando lo incontrò all'inizio era un uomo che pensava al profitto come tutti i pirati. Ma poi in seguito a delle vicende avvenute coi Templari, di cui lui si opponeva solo per sostenere la sua causa personale, cambiò il suo obiettivo e divenne comprensibile, altruista e desideroso di rimediare agli errori che stava commettendo. Tanto è vero che ebbe una breve relazione con lui, ma poi si sposò e venne a vivere dov'è ora. Edward voleva difendere la libertà dei pirati, ma poi capi che la libertà era un diritto di tutti e si unì agli Assassini. Anne parlò di lui ad Achille e da quel momento aveva provato stima per lui. Edward sperava che anche suo figlio avrebbe voluto sostenere la libertà. Ma circa cinquant'anni fa, ricevette una notizia dolorosa che le faceva ancora male al sol pensarci.

E detto questo, la donna disse all'uomo accanto a lei, che era suo figlio, di prendere quella lettera e di mostrarla al loro ospite.

Un minuto dopo, Connor ricevette la lettera e la lesse: ciò che c'era scritto era incredibile. Suo nonno venne assassinato a Londra nel 1735 quando Haytham aveva solo dieci anni e i responsabili erano i Templari. La tutela di Haytham passò poi a Reginald Birch, gran maestro dei Templari di Londra.

Dopo aver letto questo, Connor guardò di nuovo Anne attendendo che parlasse di nuovo e lei lo fece. "Devi sapere che prima che Edward morì Haytham era stato educato come Assassino, ma poi, come hai visto, Birch lo fece diventare l'uomo che hai ucciso. Però ci fu un evento, vent'anni fa che confermò questa cosa." Connor ascoltò con moltissima attenzione, "Tuo padre venne a sapere dalla sorella, la ragazza del ritratto, che era stato Birch a uccidere Edward, quindi volle vendicarsi di lui e lo uccise. Quando seppi questa notizia, io e Achille sperammo che Haytham abbandonasse i Templari, ma non fu cosi. Sebbene abbia vendicato il padre, non volle fare onore alla sua memoria, no, rimase fedele all'ordine. In quel momento capimmo entrambi che ormai era troppo tardi per lui, e che tutto l'onore che Edward aveva conquistato era ormai macchiato dalle azioni di tuo padre. Se Edward avesse visto cosa fosse diventato Haytham, sono certa che lo avrebbe disprezzato come hai fatto tu. Ma di sicuro avrebbe provato rabbia verso se stesso, perché non era riuscito a proteggerlo e i Templari ne hanno fatto uno di loro."

Connor non riuscì a credere a ciò che aveva sentito: ogni sua speranza di salvare il padre era morta da molto tempo. Capì dunque che con essa era morto anche suo padre e che l'uomo che aveva incontrato dodici anni prima non era mai stato suo padre, ma un Templare di prim'ordine.

"Ma ora ci sei tu. Tu puoi riscattare l'onore di tuo nonno e renderlo fiero tanto quanto lo sono io e quanto lo era Achille. Però compatisci tuo padre. Non poteva più vedere la verità, ma tu puoi onorare l'uomo che poteva essere all'inizio. Pensa questo di lui e non scordarlo mai." concluse Anne.

Connor si alzò e rimase in un cupo silenzio a pensare con lo sguardo abbassato. Anne vedendolo cosi alzò con fatica in piedi, "Madre, no!" disse uno dei figli ma lei gli intimò con la mano di stare fermo, "Ormai mi resta poco, ma voglio dare a Connor un ultima cosa." e detto questo prese una scatola e gliela porse, con fatica immensa. "Era di tuo nonno. Tienila tu. Ne sei degno più di chiunque altro." disse, Connor aprì la scatola e vide una collana molto simile a quella che porta. "Me l'aveva mandata cinquantacinque anni fa in memoria dei vecchi tempi." e detto questo barcollò. Connor la prese subito per sostenerla mentre il figlio le venne vicino toccandole la schiena per portarla a letto, ma lei aveva delle ultime cose da dire "Non cambiare mai, Connor... Non lasciare che la disperazione ti cambi... Mantieni vive le tue speranze... Fai in modo che anche i tuoi figli lo sappiano.... Non lasciare che l'onore della tua famiglia venga macchiato di nuovo... Promettilo..." Connor la guardò comprendendo che stava morendo ormai. Aveva visto la morte cosi tante volte che aveva imparato a capire quando era giunta. "Lo giurò." disse a voce bassa.

Anne lo guardò commossa, "Sei uguale a tuo nonno in ogni senso. Sei un vero Kenway... Tu... Puoi spargere i semi di un futuro migliore... Io credo in te... Cosi come Edward... lì nell'altro mondo..." e cosi dicendo perse i sensi. Connor le tocco la vena del collo e sentì che non pulsava più, quindi guardò il figlio della donna con aria dispiaciuta e lui cominciò a piangere.

Qualche settimana dopo si celebrarono i funerali. A presiedere ci furono gli otto figli di Anne con le loro famiglie e Connor con la collana del nonno in mano. Connor avrà conosciuto Anne per poco ma la speranza e la fiducia che nutriva per lui erano bastate a farle guadagnare la sua stima. E le era anche grato, ora che sapeva la verità su suo padre e la storia di suo nonno sapeva finalmente qual era il suo scopo: mantenere vivo l'onore della sua famiglia e fare in modi che i Templari non trionfino mai, non dopo quello che avevano fatto.

Il giorno dopo, Connor ritornò sulla sua nave e con la collana del nonno al collo diede ordine di far rotta verso casa con aria decisa. Nella sua mente ora libera dei pensieri su suo padre era ritornata a concentrarsi su Charles Lee e ora oltre al desiderio di ucciderlo per le malvagità che aveva fatto, si era aggiunto anche il quello di distruggere ogni traccia e lascito del Templare che aveva preso il posto di suo padre.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Assassin's Creed / Vai alla pagina dell'autore: Mr Crossover