A Neo short


L’armeria era molto grande, aveva una parte aperta sul cielo dove si costruivano e provavano i diversi macchinari, uno spazio chiuso e più piccolo per la costruzioni dei motori o la forgiatura di spade e altre armi e infine un grosso archivio con notizie e progetti sulle scoperte più innovative in fatto di meccanica ed elettronica frequentemente aggiornato, un dedalo di fogli ed alti scaffali dove era fin troppo facile perdersi.
Leo di solito non frequentava l’armeria, preferiva il bunker o la cabina, e non si avvicinava all’archivio, suo fratello Harley c’era rimasto intrappolato per tre giorni prima che lo trovassero, per quel progetto gli servivano però le ultimissime novità in fatto di elettronica e, visto che l’archivio del bunker era decisamente datato (dubitava fosse menzionata l’elettricità, internet o anche solo uno schermo a cristalli liquidi), si era recato lì.
Ma non era venuto senza una dolce compagnia che allietasse il suo lavoro.

Nico sospirò.

–Leo– disse in tono monocorde.
Leo alzò il viso dai suoi progetti, dalle formule scarabocchiate e dai disegni incomprensibili con un sorriso provocante.
–Sì amore?– chiese continuando a sorridere.
–Leo, la tua mano è sul mio fondoschiena– affermò Nico, impassibile.
–Lo so…– rispose Leo, sempre più divertito.
–Leo, la tua mano sta andando a fuoco– disse Nico, sempre calmo.
Leo spalancò gli occhi e ritrasse la mano velocemente.
–Oh Dei! Non di nuovo!– esclamò mentre si affannava a spegnere i pantaloni del figlio di Ade.

***


Nico era davvero felice che i letti della cabina 9 potessero ritrarsi, non aveva mai amato molto la cabina 13, sebbene l’avesse costruita lui, e preferiva la camera di Leo, tutta disordinata e macchiata di olio da motore, che la sua, vuota e piena di polvere.
Si portava sempre il suo amato cuscino nero, perchè ci era affezionato, e si divertiva a sentire Leo sostenere come quello fosse il suo rivale in amore.
Quella sera Leo non aveva voglia di scherzare o di ridere, se ne stava con la faccia affondata nel cuscino a fissare il vuoto, a Nico pareva quasi di vedere la sua testa fumare dai tanti pensieri.
Il che, in effetti, poteva corrispondere a verità.
–Mi dispiace per…quello– disse poi lui con la voce soffocata dal cuscino, Nico lo stava aspettando.
–Cosa?– chiese.
–Lo sai–
–No, non lo so–
Leo corrucciò le sopracciglia continuando a guardare per terra.
–La…cosa del fuoco. M-mi dipiace. So che il mio potere fa paura–
–Anche il mio, qual è il problema?–
–È diver- – provò a dire Leo.
–No non lo è– lo interruppe l’altro.
–Nic- –
–No. Seriamente Leo, guardami–
Il figlio di Efesto alzò la testa reggendosi sui gomiti, Nico lo guardò, serio.
–Io non ho paura di te–
Leo sgranò gli occhi, Nico aveva intuito le sue paure, questi fece un mezzo sorriso e proseguì.
–Hai già abbastanza paura di te stesso e io ho già abbastanza paura di me stesso perchè ne possiamo provare reciprocamente–
Leo lo guardò per alcuni secondi, poi sorrise.
–Ti amo Nick– disse e gli stampò un bacio sulla bocca.
Nico si fece un po’ rosso.
–Sì, sì, bella scusa stupido fidanzato, perchè ti devo sempre spiegare le cose più semplici?¬–
¬¬





















FANNY’S SPACE
Ed ecco qui una bella Neo! Personalmente non amo molto questo nome di coppia ma è sempre meglio di Valdangelo o della aberrante Ghostfire!
Cooomunque, spero che la storia vi sia piaciuta e che continuerete a seguirmi (e che magari lasciaste un commentino piccino picciò), la prossima sarà su Ethan del genere tristetragicapiangiamotutti ma spero la leggiate lo stesso, direi che la terza sarà una Luke/Percy e in futuro penso metterò anche una Jason/Mattone (oh sono adorabili quei due!) con notaspoiler annesso.
A proposito di spoiler, io non voglio davvero rivelarvi niente, ma non posso fare a meno di scrivere sugli ultimi libri, ma chi segue le traduzioni online di Giulia non avrà problemi.
Vi invito nuovamente a mandarmi ships o idee per le storie.
A presto
Fanny






PS per chi segue altri miei lavori, mi dispiace per la lentezza sono un essere spregevole.