Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: _ F i r e    09/01/2014    2 recensioni
Francia. Estate del 1921.
Alix e James sono amanti. Niente giri di parole.
Un amore infantile, nato dalla povertà che li ha legati sin da quando erano piccoli.
Uniti dal filo invisibile, un filo rosso che li tiene vicini in una villa fin troppo grande per James e la moglie, che con i suoi dubbi si avvicinerà alla realtà.
Dal Capitolo:
A malapena percettibile, quasi fosse un sussurro del vento, il fruscio dell’acqua la sollevò dai suoi pensieri, James sembrava fatto con il materia dei sogni, inconsistente come il fumo. Le dita della mano sinistra si impossessarono delle ciocche setose e scure dei suoi capelli, tirandole appena. Le labbra si incontrarono, le lingue di esplorarono.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Storico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 

Alix gettò la testa indietro lasciandola ricadere a penzoloni sul bordo della vasca, la sigaretta stretta tra le labbra e un sorriso gioviale dipinto sul viso. Il corpo di James era abbandonato tra le sue gambe, con una mano accarezava dolcemente i ciuffi biondi mentre con l’altra reggeva la sigaretta che aveva allontanato qualche istante prima dalle labbra per espirare il fumo.
-Quando tornerà Camille?- domandò indifferente osservando il panorama campagnolo che si apriva di fronte a lei dove la finestra della villa di campagna svelava un ambiente pulito e incontaminato. Le tende bianche e candide, scosse dal vento estivo danzavano delicate, uniche complici del loro delitto.
A malapena percettibile, quasi fosse un sussurro del vento, il fruscio dell’acqua  la sollevò dai suoi pensieri, James sembrava fatto con il materia dei sogni, inconsistente come il fumo. Le dita della mano sinistra si impossessarono delle ciocche setose e scure dei suoi capelli, tirandole appena. Le labbra si incontrarono, le lingue di esplorarono.
Alix
quasi si chiese come sarebbe stato ucciderlo con quel bacio, togliergli l’aria, senza smettere di esplorargli la bocca.
Avvinto a lei.

Disperatamente, morbosamente innamorato di lei: così lo voleva.
Lo voleva.
Suo e di nessun altro.
Morente di lei.
I corpi erano uniti, i fianchi nudi combaciavano, pelle olivastra e  in un netto e delizioso contrasto. Ma prima che potessero dilagare in altro, dando sfogo a quelle passioni represse la giovane cameriera, Marie-Anne richiamò la sua padrona, obbligandola a spostare l’attenzione dall’amante alla minuta ragazzina inchinata sull’uscio della porta
-Padrona, la sign.rina Camille Smith è arrivata. Vorrebbe vedere suo marito…- James sollevò lo sguardo e rispose prontamente:-Datemi un attimo Marie-Anne arrivo subito, il tempo di vestirmi-
La donnina sparì dietro la porta senza proferire parola.
-Bello scherzetto James, devo farti i miei complimenti- borbottò Alix osservando la figura del ragazzo muoversi scattante nel salone dove la vasca era posizionata.
-Io pensavo sarebbe arrivata domani, è lei che ci ha giocato un bello scherzetto Alix, non io- rise lui tirandosi indietro i capelli bagnati.
Si avvicinò e baciandola casto rispose:-Ci vediamo dopo al party per il suo ritorno dall’America-
-A dopo!- ringhiò offesa immergendosi.

 

James fece il suo ingresso in camera da letto dove Camille stava seduta con le mani strette in grembo, era nervosa, lo vedeva dal modo in cui si scostava i capelli dietro l’orecchio e come li risistemava accanto al viso cercando di apparire più bella di quanto in realtà non fosse. Un meraviglioso angelo, il viso tondo, dall’ovale perfetto, gli occhi azzurri e limpidi, corte ciocche bionde che le carezzavano dolcemente le guance rosee di natura.
-Ehm…- James si schiarì la voce giocoso sedendosi accanto alla fidanzata che nervosa lo guardò negli occhi, se non fosse stato che portavano due cognomi completamente differenti chiunque li avrebbe scambiati per fratelli.
-Allora, come avete passato le vacanze in America?- domandò James mettendosi a gambe conserte accanto alla ragazza. Camille si sentiva a disagio, non sapeva bene come spiegarlo, ma aveva un presentimento, un presentimento che le toglieva il respiro e insinuava il dubbio nella sua mente già confusa. Molte voci le erano arrivate da quando era partita. Che James la tradisse era quella che la preoccupava di più di tutte, anche perché sapeva benissimo con chi avrebbe compiuto quel gesto. Con la sua amica di infanzia, quella con cui, in mezzo alle strade di una nebbiosa Parigi di fine ‘800, James divideva le scarpe. Quella con cui si era rialzato e aveva messo insieme una fabbrica tessile diventando uno degli uomini più influenti di tutta Francia.
-James?- lo chiamò piano, sotto voce, scandendo appena il nome del ragazzo, lettera per lettera:-Non è che mi tradisci?-
James sbiancò, divenne pallido come un lenzuolo:-No Camille- sorrise dolcemente circondando il corpo minuto della fidanzata con le braccia, poteva sentire la pelle calda della ragazza premuta contro lo spazio tra la spalla e il collo:-Stai tranquilla, non c’è nessun’altra nella mia vita…- le mormorò in un orecchio.
-Non lo farai mai vero?- domandò Camille lasciandosi sfuggire un singhiozzo.
-No mai…- le accarezzò i capelli, fece scrorrere le dita tra le ciocche di capelli ricci, ne districò i nodi portandoseli alle labbra, baciandole:-Ora preparati mia cara, ci vediamo alla festa va bene?-
-Certo- Camille estrasse dalle tasche un fazzoletto di seta e se lo passò con delicatezza sulle guncie rosse. In uno scattò d’impeto baciò il giovane marito con trasporto.
James rise spontaneamente uscendo dalla stanza grattandosi la nuca e fischiettando allegro.
Camille lo aveva guardato con attenzione, non aveva mai conosciuto un ragazzo così bravo a mentire, indossava costantemente quella maschera di vetro che non si levava mai, una volta Alix le aveva detto che bisogna conoscere una persona fino in fondo per porter apprezzare veramente ogni sua sfumatura.

James entrò in camera sua sbattendo con violenza la porta, Alix era seduta a gambe incrociate sul letto,aveva addosso una vestaglia beige con diverse decorazioni floreali sull’ anca destra , sfogliava una  rivista di moda e studiava con dedizione ogni abito che le passasse sotto il viso. Di certo non si preoccupava dei problemi che aveva lui, infatti non lo notò nemmeno.
La stanza del giovane era una delle più complesse dell’intera struttura, si sviluppava su due piani, le scale a chiocciola portavano ad un balconcino, dove accostato al muro si estendava un immenso guardaroba.
James si appoggiò alla ringhiera e strillò a pieni polmoni. Urlava frasi senza senso che obbligarono la giovane Alix ad alzare lo sguardo dalla rivista che fino a quel momento aveva avuto tutta la sua attenzione.
-Che hai da gridare così forte!?- Alix si mise in piedi sul materasso guardando verso l’alto, le sopracciglia aggrottate e le labbra piegate verso il basso.
-Avevo bisogno di sfogarmi un pò, mia cara!- cominciò a lanciare le camicie dai cassetti, l’espressione contrariata della giovane si trasformò ben presto in una risata cristallina.
Gli sembrava di avere sotto di lui una creatura evanescente, una fata che si premurava a tenere nascosta dalle grinfie morbose del mondo, Alix rideva, rideva e ogni volta che apriva la bocca rideva sempre più forte girando in quell’improbabile pioggia.
-Sei pronta per questa sera?-
-Certo…- ammiccò Alix sedendosi tra la marea di camicie:-Che ne dici di venirmi a trovare quaggiù…-

James scosse la testa sorridendo divertito:-Non ti preoccupare che vengo!- scese le scale velocemente e le si lanciò, letteralmente, addosso.
Alix teneva i pugni stretti contro il suo petto, i visi erano vicini, i respiri simili, i battiti del cuore ormai procedevano allo stesso ritmo.
-Prima o poi glielo dovrai dire…- mormorò Alix passandogli le braccia dietro al collo abbracciandolo con dolcezza.
-Non lo so…- la baciò:-Ti terrò nascosta Alix, sei mia-

 

Alix si guardò allo specchio, l’abito seguiva perfettamente ogni forma del suo corpo, l’argento delle perline che pendevano dall’abito facevano risaltare la pelle olivastra, i capelli lisci le lambivano il collo solleticando appena il punto vicino al prezioso gioiello che James le aveva regalato qualche mese prima.
Sapeva che avrebbe amato solo lei, lo sapeva.
E con quella convinzione fece ingresso nella sala sotto lo sguardo stupito di tutti.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _ F i r e