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Autore: Vals Fanwriter    10/01/2014    5 recensioni
Sebastian/Thad | AU, angst e feelings a palla.
Dal testo: "Sì, ti osservo da un po’ e ti seguo, per sapere cosa fai e con chi sei, chi c’è nella tua vita e se appartieni a qualcuno. Sono stato attento, molto attento. E so che non ti piace la confusione in biblioteca, mentre studi; [...] e ti vedo spesso con le cuffiette nelle orecchie, soprattutto quando aspetti l’autobus, e sembra quasi che tu non riesca proprio a fare a meno di dondolarti sui talloni mentre ascolti la musica"
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Misdemeanour'
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Pairing: Sebastian / Thad.
Genere: Sentimentale / Romantico / Generale / Commedia / Triste.
Avvertimento: AU / Angst / Feelings a morire.
Rating: Giallo (per le tematiche).
Capitoli: 19/20.
Note d’Autore: Alla fine.
 
mis

Capitolo 19.
 
 
 



Da: bite_mytongue@gmail.com
A: thad.ph@gmail.com
Oggetto: Almeno sei tornato.
 
Avevo spento il computer ed il cellulare perché avevo bisogno di smettere di pensare e riempire la tua casella di posta senza ricevere risposta. Ma non ha funzionato. Ho continuato a pensare a te tutta la notte e forse, quando al mattino mi sono addormentato, ti ho anche sognato. Eri lontano anche nel sogno…

Quindi no, non ho dormito poi così tanto. Come faccio a dormire sapendo che le cose tra di noi sono distrutte in maniera così irrimediabile? Mi sembra che sia tutto inutile, che tutto quello che ti dico sia inutile e che non serva a farmi credere da te; ma non riesco ad arrendermi, non riesco a buttare tutto nel dimenticatoio e a lasciarti andare.

Ti ho già detto che mi sono portato dietro il senso di colpa per quello che stavo facendo in ogni momento, mi ha perseguitato ogni giorno ed ogni notte. Ed è vero, avrei potuto trovare un minuto per dirtelo, per smettere di fingere, ma ogni volta diventava sempre peggio, perché tu ti innamoravi di me… di entrambi i me… Pensavo che far sparire “Lui” avrebbe reso le cose più facili, ma non è stato così.

Mi vergogno da morire per quello che ti ho fatto… Non hai idea di quanto sto male a saperti così lontano da me…

Io sono sbagliato quando non sei con me, Thad… Adesso mi sento sbagliato…



Quando ti ho stretto, quella sera, ho pensato che in qualche modo dovevo rimediare, che essere lì per te bastasse a farti stare meglio. Non era tutta una messa in scena, io…

Io sono veramente innamorato di te, Thad. Quei sorrisi erano davvero per te. Se non fosse stato così io non avrei mai fatto tutta questa confusione. Mai…

Avrei preteso come al solito e avrei semplicemente fatto lo stronzo. Me ne sarei fregato di te. Dopo tutto questo, sarei sparito e avrei provato a farmi qualcun altro.

Avrei fatto così, un tempo, ma se sono ancora qui, significa che voglio mettere le cose a posto… che voglio stare con te… Voglio tornare con te e voglio vederti. E voglio stringerti, cazzo.



Volevo davvero vegliare sempre su di te.
 

 
Sebastian.
 
 

 
 


 
Da: thad.ph@gmail.com
A: bite_mytongue@gmail.com
Oggetto: Non so per quanto rimarrò.
 
Come faccio a crederti?

In questo momento, ho due immagini in testa che non riesco a sovrapporre, che non riesco a fondere in un’unica figura completa, anche se è quello che sono.

Da una parte c’è Sebastian, il modo “giusto” in cui l’ho conosciuto e in cui si è sviluppata la nostra “relazione”, la parte reale e concreta di tutta la storia. Dall’altra poi c’è Lui, evanescente e misterioso, con tutte le sue ombre e i suoi segreti e di cui so poco e nulla, le settimane di paura e ansia e infine la redenzione, per così dire.

Magari, sovrapporre Lui a Sebastian non è neanche così difficile: di lui non sapevo nulla e adesso invece mi sembra di essere un passo più vicino ad afferrare il suo carattere nella sua completezza, riempire i vari buchi che aveva la sua personalità nella mia testa; mentre sovrapporre Sebastian a Lui fa male. Sebbene siano la stessa persona, sebbene siate la stessa persona, il ragazzo con cui sono uscito in queste settimane è diametralmente opposto a quello a cui ho scritto negli ultimi mesi.

Non riesco a pensare a lui, a pensare a Sebastian, sapendo che appena pochissimi mesi fa quella stessa persona mi scriveva quelle cose per email, mi seguiva per i corridoi e studiava ogni mia mossa.

Mi sembra che, non lo so, che adesso tutto sia sbagliato, che l’immagine di Sebastian sia stata inquinata dai brutti ricordi delle email e che ciò che di buono c’era in Lui sia stato cancellato dal modo in cui Sebastian mi ha mentito.

Mi gira la testa. E ho di nuovo la nausea.
 


 
 


 
Da: bite_mytongue@gmail.com
A: thad.ph@gmail.com
Oggetto: Non andartene.
 
Sono sempre stato una persona poco affidabile, Thad. Sono stato tutta la vita a pensare che fosse tutto un gioco e che nulla valesse la pena di essere vissuto con serietà. Sono sempre stato una persona che prendeva tutto alla leggera e che conquistava e pretendeva, senza mai chiedere il permesso. Lo sai, ero quella persona che ti scriveva le prime email minacciandoti e facendoti paura. Ero io, ero già Sebastian. Ma poi è accaduta questa cosa, e io e te abbiamo iniziato a parlarci e conoscerci e ho capito quanto fossi prezioso. Mi hai fatto innamorare di te, Thad. Sono innamorato di te. Lo sono stato sia come “Lui”, sia come “Sebastian”.

Le motivazioni per cui ti ho mentito possono essere irragionevoli e immature, ma te le ho già spiegate e non voglio ripetertele ancora. Tuttavia ho bisogno di dirti di nuovo quanto sei importante e quanto mi hai cambiato, quanto volessi – per davvero – ricominciare da zero con te e cancellare per sempre quella persona che ti aveva fatto del male.

L’ho fatto in modo sbagliato, ma ero sincero, in un modo o nell’altro. Ti ho mentito, ma ero sincero. Non voglio perdere quello che abbiamo, non voglio perdere te. Non voglio nemmeno pensare che non potrò mai più vederti sorridere, o abbracciarti, o tenerti per mano, o guardarti – e non nel modo in cui facevo all’inizio, ma in quel modo che dice “sei la cosa più bella che esista al mondo” – o dire il tuo nome, o sentire te che dici il mio.

Non voglio. Se inizio a pensarci mi sento male…



Ti prego.
 

 
Sebastian.
 


 
 
 


Da: thad.ph@gmail.com
A: bite_mytongue@gmail.com
Oggetto: Fa’ sì che io rimanga, allora.
 
Tu lo faresti?

Mi daresti un’altra possibilità, se la situazione fosse invertita? Se fossi stato io a mentirti e a ferirti, dove prenderesti la forza e la voglia di metterci una pietra sopra e ricominciare?

Il punto è che io non so più se posso fidarti di te. Sì, okay, mi hai mentito a fin di bene, ma lo hai fatto comunque. E non mi sembra proprio che io adesso stia bene, tra le altre cose.

E la mia fiducia è così: ci vuole poco a guadagnarla, lo ammetto, ma una volta che la mandi in frantumi non la riavrai così tanto facilmente.

Io non so proprio se ci riuscirò, è una cosa che non posso assicurarti.

E sono io a pregare te, smettila di girare il coltello nella piaga: tu pensi davvero che a me non faccia male sapere che ho perso tutto e ricordare tutto quello che ho perso?

 

 
 


 
Da: bite_mytongue@gmail.com
A: thad.ph@gmail.com
Oggetto: Come posso fare?
 
Non sto cercando di farti male ulteriormente, sto cercando di farti capire che mi importa per davvero e che le mie non sono parole al vento. Che non sono una persona superficiale come può sembrare. Con te non lo sono e non riesco ad esserlo. Ho cercato sempre di darti tutto il mio meglio da quando sei entrato veramente nella mia vita e…

Forse è vero. Forse anche io, al tuo posto, non avrei la pazienza necessaria a cercare di dimenticare tutto e perdonarti. Mi sentirei indubbiamente tradito e non riuscirei più a guardarti in faccia. E mi impegnerei, senza sosta, a trovare una serie di motivi validi per poterti odiare.

Ma adesso sono io quello che non merita più fiducia, la stessa persona che crede poco e niente nell’amore e nelle sdolcinatezze. E tu sei l’unico al mondo che mi fa credere che queste cose esistano davvero, che me le fa provare. Sei quello che…



Quanto sembra patetico se lo dico adesso?
 

 
Sebastian.
 


 
 
 


Da: thad.ph@gmail.com
A: bite_mytongue@gmail.com
Oggetto: Non penso di dovertelo dire io.
 
Un po’, in effetti, visto che di occasioni per dirlo prima ne hai avute tante. Per dirmi ogni cosa, intendo.

Ma non mi va di tornare di nuovo su questo concetto e ribadirlo di nuovo, mi sembra di ripetere sempre le stesse cose e inizia a diventare stancante.

La verità è che io non voglio perdere tutto, Sebastian, stavo bene con te e mi fa male l’idea di dover rinunciare a quello che ho avuto in queste settimane in cui ci siamo frequentati. È inutile girarci intorno, però, sai che non mi piace tergiversare, non so se sono e sarò in grado di passare oltre. Tutto qui.

Sono arrabbiato con te, lo sono ancora tanto, lo sono tanto da sentirmi mancare il respiro se ci penso troppo, lo sono al punto da dover stringere i pugni con violenza per non mandare tutto al diavolo e chiudere con te una volta per tutte.

Lo sono davvero, più di quanto io lo sia mai stato con chiunque altro.

Ma mi manchi lo stesso.
 


 
 


 
Da: bite_mytongue@gmail.com
A: thad.ph@gmail.com
Oggetto: No, non devi.
 
Lo so che sei arrabbiato con me…

Ma io voglio che torni tutto come prima, anzi, meglio di prima. Senza bugie e sotterfugi, solo noi due.

Adesso sai tutto di me e sei perfettamente in grado di decidere se ti vado bene oppure no…

Perciò, facciamo così, me ne sto in silenzio e ti lascio pensare per un po’… Mi costerà un sacco, perché lo sai che non mi piace il silenzio, ma lo farò per te.

Ti lascio del tempo e, quando avrai messo in ordine i pensieri, troverò un modo per dirti a voce quello che ho pateticamente omesso, ma allo stesso tempo sottinteso, nella penultima email.

Non renderebbe sotto forma di pixel…



Tu, se hai bisogno di chiedermi qualcosa, qualunque cosa, puoi farlo. Io aspetto.
 

 
Sebastian.





 
 
Oggi – lasciatemelo dire – sono soddisfattissima del banner che è venuto fuori, anche se fa tanto “Dottor Jekyll e Mr Hyde”, ma è figo e- C’era quella email di Thad che me l’ha proprio strappato dalla testa. Tipo che: “Deve essere così e basta, quindi mettiti all’opera” e detto fatto. Ho fatto sclerare anche Robs quando gliel’ho fatto vedere. #proud

Tuttavia questo non mi aiuta (non ci aiuta) a sopportare questo capitolo e a sopportare quella vocina nella mia testa che continua a ricordarmi che il prossimo è l’ultimo. Lo so, la sto rendendo più difficile di quanto già non sia, ma- Capitemi.

Per gli ultimi chiarimenti, io e Robs vi rimandiamo a venerdì prossimo. Per adesso vi offriamo le nostre spalle per piangere. We feel you. ;;

*lancia amore random*

 
Robs&Vals

 
   
 
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