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Autore: JeckyCobain    10/01/2014    2 recensioni
Aomine X Kise
Vacanze natalizie. Kise ha invitato Aomine a pattinare con lui, solamente per poterci passare un po' di tempo insieme. Da soli.
Ma le cose andranno davvero come aveva progettato lui?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Daiki Aomine, Ryouta Kise
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ray of Shine
 

Freddo. Neve. Ghiaccio. In poche parole: inverno.

A volte però, oltre tutto questo freddo e oltre tutta questa nebbia che si dirama in ogni singola via della nostra città, spunta un raggio di sole.

Un raggio di sole che ci spinge ad uscire, e a passare del tempo con chi amiamo.

Infatti oggi splende il sole alto nel cielo, e ho chiesto ad Aominecchi di uscire con me. Ovviamente gliel'ho chiesto con una scusa amichevole, lui non sa ancora che mi piace da impazzire.

Dopo tanti tentativi sono riuscito a convincerlo ad andare a pattinare sul ghiaccio, e così ora mi sto preparando per andare a prenderlo.

Mi allaccio le scarpe, metto il giubbotto, afferro la borsa e infilo le cuffiette: sono pronto!

Il cuore mi batte forte, perché stare con lui mi mette sempre un po' agitazione, così per allentare la tensione comincio a correre un po'.

Mi scarica, mi distende, sopratutto con la musica nelle orecchie, anche se quando arrivo davanti a casa di Aomine non ho più fiato, e mi appoggio al cancelletto, sfinito.

Suono il campanello, ma nessuno mi apre. Suono ancora. Niente.

Il cancelletto è aperto, così entro.

“Permesso!” urlo, in modo che se sta ancora dormendo almeno mi sente.

Quando mi appresto ad entrare, la porta d'ingresso si apre di scatto e davanti a me si presenta lui a petto nudo. Io arrossisco un po' per l'imbarazzo: so che è normale tra noi ragazzi vederci nudi, sopratutto dopo gli allenamenti di basket, però con Aomine è tutto diverso, il mio mondo è completamente capovolto!

“Ehi Kise, sono in ritardo” sbuffa lui “Oppure sei arrivato tu troppo presto?”

“A-Aominecchi” esclamo “Prenderai freddo così!”

“Tranquillo, ora mi vesto in un attimo! Entra intanto!”

Con il cuore in gola faccio un passo dentro casa sua, e vengo inondato da un meraviglioso profumo. È il suo profumo, lo riconoscerei tra mille.

Lui sparisce in un'altra stanza, e un secondo dopo riappare con in mano una maglia e un cardigan blu, in tinta con i suoi capelli. Li indossa velocemente, afferra giubbotto e sciarpa, e poi con un cenno del capo mi dice “Andiamo?”.

 

Quando arriviamo alla stazione troviamo i nostri amici Kagami e Kuroko.

“Kagamicchi, Kurokocchi! Che piacere vedervi!” esclamo sprizzante di gioia. Aomine non sembra essere del mio stesso pensiero, e anzi, pare molto scocciato.

“Kise-kun, buongiorno” risponde Kuroko con il suo solito tono di voce.

“La smetterai di chiamarmi con quel ridicolo soprannome una buona volta?” dice invece Kagami, con un'aria che mi ricorda piuttosto quella di Aomine in questo momento.

“Lo sai che Kise chiama così tutti quelli che apprezza” gli riferisce Kuroko. E in questo momento sembra essere l'unica persona che abbia voglia di parlare, così inizio un breve discorso con lui.

“Dove siete diretti, Kurokocchi?”

“Alla pista di pattinaggio sul ghiaccio”

“EH? Davvero? Pure noi!” esclamo stupito.

All'inizio mi sembra una buona cosa, ma più ci rifletto, più penso che forse non lo sarà affatto.

Il mio doveva essere un appuntamento con Aomine, un momento di totale relax solo io e lui, e perché no, magari anche un modo per potergli dichiarare finalmente ciò che provo.

Ma se ci sono anche Taiga e Testuya, le cose cambieranno?

Solo il passare del giorno potrà darci risposta.

 

In treno il tempo passa in fretta, e presto arriviamo alla pista di pattinaggio.

Mentre i miei pensieri vagano sul modo in cui potrei confessare i miei sentimenti ad Aomine o su come potremo passare maggior tempo possibile lontani dagli altri due, mi ritrovo di fronte due facce familiari: Midorima e Takao stanno già pattinando, anche se non sembrano avere molta dimestichezza in pista.

La mia faccia si tinge di bianco quando li vedo: non è possibile che in un momento in cui volevo stare da solo con il ragazzo che mi piace arrivino tutte queste persone!

E per giunta, come se tutto ciò non bastasse, si aggiungono anche le occhiate e i bisbigli delle ragazze: a volte essere belli e famosi è davvero un dramma!

“A che stai pensando, Kise?” dice seccato Aomine.

Io mi giro, come risvegliandomi da un sogno ad occhi aperti: “Eh? Ah, niente, niente! Vogliamo andare?” gli chiedo con un sorriso indicando la pista.

Una volta in pista io sfreccio con uno scatto in avanti, con molta semplicità. Andare sui pattini non è per niente difficile (Forse però è dato dal fatto che me la cavo in qualsiasi tipo di sport)!

Ma quando mi giro per vedere dov'è Aomine, lo trovo aggrappato alla ringhiera con una faccia strana. Non posso che mettermi a ridere, ma lui mi sbraita contro, come è nel suo stile.

“Che ti ridi te? Vieni a darmi una mano piuttosto!”

Io, probabilmente con uno sguardo da pesce lesso molto divertito, vado dal mio amato, che implora aiuto.

“Aominecchi, non sai andare sui pattini?” ridacchio

“Se sapessi andare non starei attaccato qui, non credi?!”

“Forza, dammi la mano, ti aiuto io!” dico porgendogli la mia mano.

“Cosa?” lui arrossisce leggermente, e mi guarda con un'aria stranita.

“Dammi la mano Aominecchi, ti aiuto io” chiedo nuovamente con un sorriso: il più bello che riesco a fare.

“Ma... noi...” dice lui abbassando lo sguardo, evidentemente in imbarazzo.

“Tranquillo, nessuno lo verrà a sapere” dice una voce alle mie spalle.

È Kagami, che con fare divertito guarda la scena. Insieme a lui c'è Kuroko, che invece ha un espressione impassibile, come al solito.

“Aomine-kun, non devi vergognarti se non sai andare sui pattini” dice quest'ultimo.

“Ma guarda qua, vuoi dirmi che non sai pattinare, Aomine?” esclama un'altra nuova voce. Questa volta è Midorima, che comunque non sembra reggersi in piedi molto meglio.

“Ma guardati, parli tu Midorimacchi!” gli dico io un po' arrabbiato: nessuno può permettersi di parlare male ad Aomine.

“Tsk! Takao, forse è meglio che ce ne andiamo lontano da questi idioti” replica lui facendo gesto al suo amico di andarsene. Ma mentre mi passa di fianco mi sussurra in un orecchio: “Datti da fare, Kise”.

Io divampo di colpo, e cerco di dirgli qualcosa perché un comportamento del genere è inammissibile, ma lui si è già dileguato.

“Kuroko, lasciamo che sia Kise ad insegnare ad Aomine come si pattina, andiamo!” dice Kagami afferrando il braccio di Kuroko. Il ragazzo non oppone resistenza, e così se ne vanno anche loro.

“A più tardi!” esclamo.

Ora le uniche persone rimaste ad intaccare la mia bella giornata in solitudine con Aomine, sono le ragazze che continuano a fissarmi. Ma cerco di non badarci troppo, anche se non è proprio il massimo passare la giornata così.

“Allora Aominecchi, vuoi farti aiutare sì o no?” gli chiedo un'altra volta.

Lui allora sbuffa e con un “E va bene!” afferra la mia mano.

Per un po' pattiniamo così, mano nella mano, anche se lui è molto instabile, e spesso rischia di cadere. Ma ci sono io a sostenerlo, e lui dopo un po' sembra divertirsi.

“Aominecchi stai diventando bravo! Che ne dici di fare un giro da solo, ora?”

“Cosa? No, non se ne parla! Tu stai qui con me, che tu lo voglia o no! Senza di te non riesco a stare in piedi”.

È una frase dal significato così ambiguo che mi fa tremendamente piacere, così annuisco, e continuiamo a pattinare mano nella mano.

“Il prossimo giro però lo fai da solo, altrimenti non imparerai mai!”

Al giro successivo lo lascio andare, e sembra cavarsela abbastanza bene. Almeno finché non mi si schianta addosso.

Tra tutte le cose che gli ho insegnato, ho dimenticato di dirgli come si frena, e così mi è accidentalmente caduto tra le braccia mentre tentava di fermarsi. È stato a dir poco imbarazzante.

“A-Aominecchi...” dico rosso in volto

“Scusami, non volevo!” risponde lui cercando di rialzarsi. “Ti sei fatto male?” chiede porgendomi la mano.

“Tranquillo, è tutto apposto.” confermo infine afferrandogli la mano e tirandomi in piedi.

In realtà non è per niente apposto, dato che dentro di me c'è qualcosa che mi porta ad apprezzare questo ragazzo sempre di più.

 

Il resto della giornata passa così, tra una caduta e l'altra, un giro della pista, e di tanto in tanto qualche occhiata languida da qualche bella ragazza.

E così arriva l'ora di tornare a casa, mentre io non ho ancora avuto occasione di parlare francamente ad Aomine.

Probabilmente questo non era il giorno adatto, penso tornandomene tristemente verso la stazione. Però mi sono divertito, e ho passato una bella giornata con il ragazzo che mi piace, quindi direi che è un premio di consolazione meritato.

In stazione ritroviamo Kagami e Kuroko, e prendiamo entrambi il treno di ritorno. Quando saliamo, io e Aomine ci sediamo vicini, ma ad un certo punto sprofondo lentamente nel sonno.

Quando mi risveglio noto di aver preso sonno appoggiato ad Aomine, e lui sembra aver fatto lo stesso con me. Ma le situazioni imbarazzanti non sembrano finire: Kagami e Kuroko ci guardano con aria dolce, mentre io tutto ciò che riesco a fare è alzarmi di scatto da quella posizione assurda, e cercare di nascondere l'evidente imbarazzo sul mio volto.

“Mh, siamo arrivati?” dice Aomine svegliandosi e grattandosi le palpebre. “Devo aver preso sonno” aggiunge poi sbadigliando, come se nulla fosse successo.

“Sì, ci siamo quasi” rispondo io, guardando fuori dal finestrino per non mostrare il mio viso che va a fuoco.

Una volta scesi salutiamo Kagami e Kuroko, e ci dirigiamo verso casa.

Il sole sta tramontando alla fine della via, e così anche le mie speranze di potermi dichiarare ad Aomine se ne vanno lentamente, quando lui mi dice “Ehi, Kise”.

Un raggio di sole lo illumina in controluce, e io lo guardo con aria speranzosa.

“Grazie mille per oggi, mi sono divertito” sul suo volto appare un sorriso, difficile a dirsi per uno come lui. Io ricambio con un sorriso altrettanto pieno di felicità, e quando siamo davanti alla porta di casa sua, prendo tutto il coraggio che ho e provo a confessargli i miei veri sentimenti.

“A-Aominecchi” gli dico. “Devo dirti una cosa importante!”

“Uh?” risponde lui stupito, girandosi verso di me.

“Io, cioè tu, ecco...” abbasso il volto rosso in imbarazzo, ma mi viene sollevato da un dito sotto il mio mento. Aomine porta il mio sguardo verso il suo, e con gentilezza mi da un lieve bacio.

“Anche per me è lo stesso, non servivano parole per dimostrarlo” dice con il suo solito tono scocciato.

Io non riesco a fare a meno di sorridere, e lo guardo avviarsi verso la porta. Quando è a un passo dall'entrare e io me ne sto per andare, mi chiede: “E domani dove hai intenzione di portarmi?”.

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Angolo autrice:
Ciao a tutti, dopo mesi di assenza sono tornata con questa breve e fluffosa OS su Kuroko no Basket (anime bellissimo ahjcxknsh <333 ; u ; )
Eee, niente, amo la AoKise, e mi sentivo in vena di scrivere qualcosa di carino, e ho intenzione di farci anche una Doujinshi, tempo permettendo! ^^
Spero vi sia piaciuta!

Un bacio,
Jecky

   
 
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