Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Henya    10/01/2014    5 recensioni
Salve a tutti :) questo è il proseguimento della mia prima fanfiction "Never Lose Hope".
Anya , dopo essere partita con Rai per la Cina, ritorna a Tokyo dopo avere ricevuto alcune notizie dalla sua amica Hilary. Da qui ha inizio una lunga e ingarbugliata serie di eventi che, per chi già mi conosce, non saranno certo rose e fiori ^_^""
Spero possa piacervi :) Buona Lettura!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







"Mamma! Guarda quel cane!!"
"Ehi, non sporgerti troppo dal finestrino! Rientra subito!" le grido tirandola verso di me per la maglietta.

Sono passati solo tre anni da quando sono partita.

"Quante volte ti ho detto che in auto devi stare seduta composta !" le rimprovero riaggangiandole la cintura di sicurezza. "Non devi toglierla, capito?"
"Capito..." afferma un po' imbronciata.

Non è passato tanto tempo, è vero, eppure sto provando una strana sensazione nel ritornare.
E' stata  un pò dura abituarsi a vivere in Cina, ma  alla fine mi ci sono trovata bene, è stata solo questione di tempo.
E adesso rieccomi qui cara Tokyo: devo ammettere che mi sei un pò mancata!

"E' qui che vi devo lasciare?" chiede l'autista del taxi.
"Si si, è proprio qui!" rispondo sorridente .

Siamo proprio di fronte alla casa di Hilary. Mi batte il cuore dall'emozione e non vedo l'ora di riabbracciarla.

" Grazie mille e questi sono suoi!" dico all'autista porgendogli il denaro mentre lui porta fuori le due valigie dal portabagagli.
"Grazie a lei , e buonagiornata!" saluta andandosene.

Resto lì , di fronte al cancello a fissare quella casa , tenendo per mano la mia piccola Hope.

"Mio dio... quanti ricordi" sussurro tra me e me.
"Mamma! E' qui che abita la tua amica?"
"Sì,sì! Forza, suoniamo il campanello! Speriamo sia in casa..."
A dire la verità lei non sa che oggi sarei ritornata, ho preferito farle una piccola sorpresa.
Sono passati un bel pò di secondi da quando ho suonato , ma non ha ancora risposto nessuno.
"Non c'è, mamma?".
"Eh, non lo so, mi sa di no!" rispondo guardandomi in giro.

Forse avrei dovuto avvisare...

"Riprovo".
Ma ancora niente!
"Mi sa che non c'è proprio in casa!" che sfiga.
" E ora che facciamo? Io devo andare in bagno!"
Mi gratto la nuca alla ricerca di una soluzione.
"Bella domanda... che facciamo?" chiedo a me stessa. "OK, ..." dico abbassandomi per osservarla meglio negli occhi "devi solo riuscire a resistere finchè non arriviamo in una caffetteria qui vicino, ok?" le propongo sistemandole la sua folta frangetta color miele.
"Mm-mh!!" annuisce.
 "Ma dove hai messo il tuo cappellino, con questo  sole..." mentre frugo all'interno della mia borsetta, vedo proiettata davanti a me l'ombra di qualcuno che si trova alle mie spalle.
"Cerca qualcosa, signora?"
Al suono di questa voce sbarro gli occhi e mi alzo di scatto voltandomi.
E' lei.
"Hilary!!" esclamo entusiasta.
"Oh- mio- dio!" scandisce ogni singola parola. "Anyaaaa!".
Contemporaneamente apriamo le nostre braccia e ci uniamo in un forte abbraccio, ridendo e quasi piangendo.
"Mio dio non posso crederci!" esclama tenendomi per le spalle e osservandomi dalla testa ai piedi. "Sei proprio tu?!" . Continua a toccarmi quasi come se non fossi reale.
"Ma certo che sono io!!"
Mi riabbraccia facendomi anche dondolare : sembra quasi di ballare.
A prima vista potrebbe sembrare una reazione esagerata, ma vi assicuro che non lo è! La verità è che mi è mancata davvero, davvero, davvero tanto!
" Aspettavo una tua risposta alla mia lettera e invece ti ritrovo qui in carne ed ossa! "
" Hai ragione, avrei dovuto rispondere e avvisare, ma poi ho pensat..."
" NO!!" . M'interrompe d'un tratto sbarrando gli occhi.
" Che ti prende??"
" L- lei è... lei, lei è...". continuando a balbettare, fa due passi in avanti con un dito che punta verso la direzione di Hope, che poverina stava dietro di me a guardare questa buffa scena.
" Hope?" concludo io.
Osserva prima me e subito dopo Hope, per poi riguardare me e subito dopo di nuovo Hope, mentre quest'ultima la guarda un po' stranita.
Mi sa che non ci sarà bisogno di spiegarle che è una matta.
"Ma è , è bellissima, Anya! Siete due gocce d'acqua!!"

Beh due gocce d'acqua non direi proprio.

"Ma ha gli occhi violacei, sono meravigliosi!"

Ecco appunto...

"Ti ricordi di me?" le chiede sfiorandole una gote.
Lei , timidamente, corre a nascondersi dietro di me, tenendo stretta una mia gamba.
"Come potrebbe , Hilary! Era appena nata!" le ricordo ridendo.
"Ah già , è vero!" risponde dandosi quasi della sciocca.
"Ma guarda com'è timida!"
"Non farti imbambolare! All'inizio è sempre così..." affermo osservandola con un espressione pseudo-minacciosa.
"Ma che cosa facciamo ancora qui fuori! Scusami, ma lo shock è stato talmente forte... comunque, entriamo! Ti aiuto con le valigie!"
Prendiamo una valigia per uno e cominciamo ad avviarci verso l'entrata.

"Wow... non è cambiata di una virgola!" esclamo meravigliata.
Ripeto, dopotutto sono passati solo tre anni... mica un quarto di secolo! E  ripeto anche : la sensazione di ritornare qui è meravigliosa ugualmente.
" La casa non sarà cambiata ma le novità non mancano!"  dice invitandomi a seguirla in salotto.
" Ah già, adesso convivi con il tuo affascinante Ivanov!"
" E' vero!" risponde sognante.
Dopo esserci accomodate sul divano, Hilary corre a prendere qualcosa di fresco da bere.
" Mamma, devo andare in bagno!" mi ricorda Hope.
" Hai ragione, scusa l'avevo dimenticato! Hila, porto la piccola in bagno , ok?" le grido dal salotto.
" Certo, fa pure! Sai la strada vero?".
" Ovvio! Dai , andiamo!"

Appena ritorniamo al piano di sotto, quello che i nostri occhi vedono è una tavola imbandita di cose dall'aspetto super delizioso- invitante!
" Ma stai per dare un banchetto?!" le domando impressionata, riaccomodandomi sul divano.
" Eh? Ma no! Questi sono alcuni dolci che ho preparato in questi giorni!"
" Davvero? E da quando tu sapresti cucinare?" le chiedo sempre più impressionata.
" Beh, in realtà... non è che abbia imparato molto! Me la cavo un pochino con i dolci, mentre per il resto faccio sempre schifo! Sai che pena mi fa Yuri quando è costretto a mangiare ciò che preparo! Lui mi dice che non fa niente, ma in realtà si vede che le mangia controvoglia!" conclude un po' amareggiata.
" Beh significa che ti ama veramente, non credi?!"
" Sì, per questo lo adoro!"
" Mamma, posso prendere un biscotto?"
" Certo piccola, tutti quelli che vuoi!" interviene Hilary.
" Ma tornando alla lettera... " faccio finta di tossire per schiarirmi la voce " è vero che vi sposate?" domando maliziosa.
" Sì è verissimo!! Credimi , faccio fatica a crederci ma , ma è incredibilmente vero!"
" Sono rimasta di stucco appena l'ho letto! La mia amica Hilary che si sposa... e con chi poi? Con lo stesso Yuri a cui è andata dietro per anni al liceo! Sono felicissima per te, non sai quanto!!"
" Abbiamo fissato la data per il 25 Giugno, adesso non ci resta che organizzare tutti i preparativi! Anche se per ora dovrei concentrarmi sulla tesi, ma la mia testa è altrove!"

Hilary ha deciso di intraprendere la carriera di avvocato e presto si laureerà,  per non dimenticare che sposerà Yuri Ivanov: praticamente sta avverando tutti i suoi sogni che anni fa teneva chiusi in un cassetto. Sono strafelice per lei, se lo merita!

" Sono felice che tu sia qui, così potremo organizzare insieme se ti va! Ma adesso basta parlare di me, raccontami tu adesso qualcosa! Come ti sei trovata in Cina? E' successo qualcosa di nuovo? Aspetta,  adesso che ci penso...non manca qualcuno all'appello?" mi chiede d'un tratto inarcando un sopracciglio.
"Dov'è Rei?"

Ecco, mi sembrava strano l'avesse dimenticato! Eppure ha perso un pò di tempo prima di chiederlo.

" Ah già , Rei! Lui non non è potuto venire a causa dello studio! Avevamo deciso inizialmente di partire qualche giorno prima del matrimonio, non appena ci avreste comunicato la data, ma alla fine ho pensato di venire prima per aiutarti nei tuoi preparativi, per l'abito... insomma, non ce l'ho fatta più a resistere! So che per te questo è un momento speciale e mi sarebbe piaciuto esserne partecipe: ed eccomi qui!" concludo con sorridendo.
" Hai fatto benissimo! Ho bisogno del tuo sostegno , grazie!"
" Anche se sarà dura stare lontano anche da Rei!"
"Posso immaginare! Ma posso farti una domanda?" chiede misteriosa.
" Certo!" la invito a seguire , assaggiando uno di quei biscotti.
" Ma Rai come si comporta con Hope non essendo il padre?"
 A questa domanda un pezzo di biscotto mi va di traverso, costringendomi a tossire insistentemente.
" Oddio Anya! Bevi qualcosa o ti strozzerai!"
 Dopo avere bevuto alcuni sorsi d'acqua, respiro profondamente, ritornando al mio colore naturale.
"Ma fanno davvero così schifo?" mi chiede preoccupata.
" No!" ribatto fulminandola con uno sguardo. " Come puoi dire cer...." mi volto a guardare Hope e decido di abbassare il tono di voce parlando a denti stretti..." come puoi dire certe cose in presenza della piccola! Non sai che i bambini a volte registrano tutto e poi magari potrebbe fare strane domande!!"
" Scusa-scusa!" risponde pentita.
" Mammaa! Posso andare a lavare le mani?" ci interrompe.
" Certo tesoro, andiamo!"
" Ci voglio andare da sola!"
"Sicura?"
" Si- si!"
" Ok , ma non toccare niente!"
Le raccomando mentre lei comincia a salire uno ad uno i gradini, contandoli.
" Uno, due, tre, cinque, otto, tre" . beh, o almeno provandoci.
" Ma che dolce, prova già a contare!" afferma meravigliata Hilary.
" Sì, gliel'ha insegnato Rai" sussurro pensierosa.
" Deve essersi affezionato molto a lei!"
" Sì... sai, è come se fosse davvero sua figlia! Non ha mai dimostrato nessun rancore nei suoi confronti, per non parlare poi di come lo adora lei..."
" E questo forse non dimostra il fatto di cosa sia disposto a fare lui, pur di stare con te?"
La osservo alcuni secondi, con occhi persi nel vuoto. Questo è proprio vero!
" Già,  per questo non mi sono mai pentita di averlo seguito sino in Cina! Sono stati, forse i tre anni più belli e felici della mia vita!" le confido prendendo una sua mano , stringendola.
Lei solleva la mia mano, racchiudendola tra le sue " Non sai quanto mi renda felice  sentirti dire queste cose! So quanto hai sofferto, quante ne hai dovute passare..."
I miei occhi cominciano a divenire lucidi. Anche questo è proprio vero.
" Ok, basta ora ripensare al passato! Non rattristiamoci e godiamoci questa giornata! Anche Yuri sarà felice di vederti! Dovrebbe arrivare verso le otto!"
" Sono proprio curiosa di vederlo nelle vesti di Dottor Ivanov!" . A questo pensiero mi scappa quasi una risata.
" Eh sì, dovresti vederlo." Mi rivolge furbetta." Si è da poco laureato e studia già per la specializzazione in psichiatria. Nel frattempo lavora visitando pazienti all'ospedale" . Mi rivolge furbetta. " Anche se mi preoccupano un po' le infermiere che gli ronzano intorno!" aggiunge scocciata.
" Ma dai, non cominciare a farti venire gelosie infondate..."
" Già..."
Dopo alcuni secondi di silenzio...
" Ehi, mi è venuta un'idea! Perchè non mi aiuti a preparare la cena ! Ricordi ancora la ricetta di quello stufato di tua madre? Ho provato a riprodurla in tutti i modi ma quello che ne viene fuori è un qualcosa di orripilante..."
" Si, certo!"
" Ottimo, prepareremo questo per festeggiare il tuo arrivo! Yuri rimarrà di stucco! Devo solo uscire per fare un pò di spesa!"
" Ok, mi piacerebbe venire con te! Farò vedere a Hope alcune cose in città ! Ma dammi giusto il tempo di sistemare le mie cose e telefonare a Rai!"
" Certo, ti mostro la stanz..."
Veniamo prese di soprassalto dal rumore di qualcosa che sembrerebbe essere caduto a terra e frantumatosi in mille pezzettini.
Raggiungiamo le scale di corsa, per giungere al piano di sopra.
" Hope, ti sei fatta male?" grida correndo Hilary.
" Non hai oggetti preziosi in giro per la casa, vero Hila?" le domando preoccupata, salendo.









" Tesoro, ti è piaciuto quel negozio?"
" Si, mamma! Me la compri quella bambola?"
" Certo, però un'altra volta!"

Dopo essere andate al supermercato, abbiamo fatto un breve giro tra i negozi e adesso stiamo ritornando a casa.
"Hilary, visto che dovrò rimanere per un bel po', credi che dovrei trovarmi un lavoretto?"
"Ma come farai con Hope, scusa?"
" Ho pensato anche a questo e potrei provare a iscriverla ad un asilo, anche se penso sia un po' troppo tardi!"
" No, no! Ho sentito di una scuola materna che accetta bambini in qualunque periodo dell'anno!"
" Ah sì? beh dovrai dirmi dove si trova, allora!"
" Non molto lontano! Per quanto riguarda il tuo lavoro, invece, hai già qualche idea?"
" Veramente no!" rispondo un po' delusa. Non ho mai lavorato in vita mia. In Cina mi sono sempre occupata di Hope e della casa. Emozionante direte? Sì, molto! Ma non mi sono mai lamentata.
Adesso, però, non mi va l'idea di restare qui, rinchiusa in casa dalla mattina alla sera, anche perchè non farei altro che pensare a Rai.
Persa tra questi pensieri mi accorgo di star percorrendo proprio quella stradina dove si trova  quella che un tempo era casa mia.
Mi fermo ad osservarla, imitata da Hilary.
Provo una morsa al petto nel vedere che quella casa dove sono cresciuta è oramai diventata la dimora di qualcun altro.
" Sai Hope, la tua mamma abitava qui con i tuoi nonni!" racconta Hilary alla piccola.
" E' vero, mamma? Questa è casa tua?" mi domanda tirandomi per la maglietta.
" Era..." libero in un sussurro.
Putroppo i miei genitori, circa un anno fa, hanno passato un periodo un po' buio, non riuscendo a pagare tutte le spese e così sono stati costretti a vendere casa. Per mio padre è stato un duro colpo dover vendere, ma come si dice? A mali estremi, estremi rimedi.
Così hanno deciso di trasferirsi dai miei zii, decidendo di unirsi all'azienda familiare di tessuti che lui aveva da sempre rifiutato di "co-condurre" , a causa di alcuni disguidi con la sua famiglia.
Comunque, la cosa più importante è che adesso si trovino bene e vivano sereni. Qualche mese fa sono venuti a trovarmi in Cina e spero di avere l'opportunità di andare da loro, adesso che sono più vicina.
" Ti mancano, eh?"
" Tanto! Mi sarebbe piaciuto che Hope passasse più tempo con i suoi nonni!... Ma adesso è meglio andare, si sta facendo buio e la cena non si prepara certo da sola!"






                                                   *****************************************************




Faccio rientro a casa e quello che subito noto è un buon profumo di cibo e delle assurde canzoni provenire dal salotto.
Poso la giacca e prima di andare in cucina, do un'occhiata in salotto dove vedo una bambina seduta sul divano a guardare cartoni animati. La osservo un po' perplesso, ma lei non sembra essersi accorta della mia presenza, tutta presa a canticchiare.
Decido di andare in cucina da dove avverto parecchio movimento.
" Hilary, ma abbiamo ospiti stasera per caso?"
La vedo intenta nel rimescolare qualcosa in una pentola, mentre qualcuno sta cercando qualcosa nel frigo.
" Yuri! Non ti ho sentito arrivare! Guarda un po' chi è venuta a trovarci?"
Ecco che da qul frigorifero vedo spuntare...
"Anya?!" esclamo stupefatto.
" Ivanov! Ne è passato di tempo!"
" Non ci posso credere! Bentornata! Ti trovo bene!"
" Anche tu mi sembri in forma! Non sei cambiato di una virgola , però!"
Wow, non me lo sarei mai aspettato di rivederla.
Ma questo vuol dire che...
" Ma allora quella bambina di là è..."
Rimango a occhi e bocca spalancati non appena faccio luce sulla situazione:  la bambina che ho appena visto, seduta sul divano del mio salotto, a guardare la tv è la figlia di Hiwatari?!?  
" Si si, è proprio mia figlia!"
Incredulo torno indietro a verificare il tutto con attenzione, seguito dalle due ragazze.
Mi avvicino a lei, abbassandomi e ossevarla in ogni minimo dettaglio, mentre sento che le due se la ridono sotto i baffi.
" Santo cielo..." bisbiglio.
" Come ti chiami?" mi domanda timidamente con quella sua dolce vocina.
Preso ancora dallo shock, tardo a risponderle.
Il fatto è che ho una sensazione strana nell'immaginare che questa che ho qui davanti è proprio la figlia di Kai.
E' incredibile come gli somigli, a parte il colore dei capelli castano-miele è la sua fotocopia in formato mini.
" Yuri!" rispondo porgendole la mano sorridendo.
" Ciao , Yuri! Io mi chiamo Hope! Lo sai fare vola -vola?" mi chiede tutta contenta.
Mi volto con un punto interrogativo in testa verso Anya.
"Ah, ah!E' una cosa che gli fa sempre Rai! Non appena qualcuno le sta simpatico fa questa domanda!"
" Ah allora ho fatto un buon effetto! Anche se mi dispiace ma... non so proprio cosa sia questo vola-vola!" sorrido imbarazzato.
" Che cosa?" esclama rivolgendosi alla piccola " Yuri non sa che cosa sia vola-vola! Dobbiamo farglielo vedere!!"
 E così la prende in braccio e la lancia leggermente in aria, facendo molta attenzione a non farla cadere.
Continua a giocare e a ridere con la bambina, quasi come se si fosse dimenticata di noi. Rimango immobile ad osservare, e a pensare che Rai, per amore di Anya , deve avere cresciuto quella bambina mettendo da parte tutto quello che è successo in passato, mettendo un pietra sopra il fatto che quella che lui ha cresciuto è proprio figlia di qualcuno che ha sempre detestato.
 Chissà chi avrebbe fatto la stessa cosa al suo posto!




                               ********************************************************************




Mi alzo dal letto, facendo attenzione a non svegliare Hope che dorme tranquilla accanto a me.
Scendo lentamente le scale arrivando in cucina dove trovo i due futuri sposi , già puliti e ben vestiti , a fare colazione.
" Buongiorno ragazzi!" saluto ancora assonnata.
" Buongiorno Anya, come mai ti sei svegliata così presto?"  domanda Hilary.
" Beh, volevo uscire per andare alla ricerca di quall'asilo e di un lavoro! C'è ancora del caffe?"
" Certo, ti prendo una tazzina!"
" Ma perchè vuoi lavorare, scusa?" chiede Yuri.
" Perchè non mi va di non fare niente e penso sarebbe meglio per Hope frequentare un asilo, stare insieme ad altri bambini  invece di stare con me tutto il giorno!"
" Sì, sono d'accordo!" interviene Hilary servendomi un pò di caffè. " l 'asilo di cui ti parlavo è lo stesso che frequentava il tuo fratellino, quello vicino al parco!"
" E' vero, ci andrò subito! Ma per quanto riguarda il lavoro? Dove mi consigliate di andare? Ovviamente cerco dei lavoretti facili , e accessibili a gente non in possesso di un diploma!" aggiungo mettendo queste ultime parole tra virgolette.
" Direi che è proprio questo il problema! Ma so io chi potrebbe darti maggiori informazioni al riguardo."
" Chi?" gli rivolgo curiosa.
" Boris!"
eh??
" cioè Huznestov?"
" Sì , sì! Lavora in un' officina qui vicino ,  di solito lì vedo molta gente che mette annunci e poi lui sembra sapere sempre tutto di tutti! Io ed Hilary lo definiamo un ufficio informazioni!" conclude ridendosela insieme alla  futura moglie.
" Beh, se davvero è come dite , proverò ad andarci!" dico non molto convinta.
Non ho mai avuto grandi rapporti con Huznestov, e se è ancora il deficiente che ho lasciato qualche anno fa a scuola, beh... non capisco come possa essermi utile!
" Tranquilla, so che lo ricordi per le sue marachelle ai tempi della scuola, ma ti garantisco che , anche se non sembrerebbe,  puoi fidarti!"
 Mi raccomanda Yuri, quasi leggendomi nel pensiero.
"Adesso io devo scappare di corsa, ci vediamo stasera!" dice frettoloso. Scocca un bacio alla sua futura moglie, rivolge un sorriso alla sottoscritta e scappa via.
Mentre sono immersa nei miei pensieri...
" Mammaaaa!"
Ecco che dal piano di sopra suona l'allarme.




" E allora? Non sei contenta di andare all'asilo domani?" le rivolgo sorridente poco dopo essere uscite da quel posto e averl parlato con la preside.
" Sì , ma cosa si fa all'asilo?"
Hope non ha mai frequentato nessun asilo prima d'ora e non si è mai separata da me ; tuttavia, mi è sempre sembrata molto socievole, dunque non dovrebbero esserci particolari problemi, o almeno così spero.
" E' un posto molto bello e divertente, in cui si disegna, si colora, si gioca  insieme ad altri bambini piccoli come te!"
" Come quelli che abbiamo visto prima?"
" Sì, sì! Ti piace?"
" mh-m!" annuisce in modo convincente.
Beh, speriamo!
Percorsa un bel po' di strada, arriviamo in quella che dovrebbe essere, secondo le indicazioni della mia amica, l'officina di Boris.
Il posto sembra un po' deserto , la porta dell'enorme garage è aperta:  non mi resta che bussare.
" C'è qualcuno?" chiedo restando fuori.
" Mamma , dove siamo?"
Le nostre voci fanno eco all'interno.
" Shhh, aspetta! C'è qualcuno?" ripeto un po' più forte.
" E' aperto! Avanti" qualcuno dice.
Faccio qualche passo avanti ma le uniche cose che vedo sono auto, moto, e tanti attrezzi posti in giro disordinatamente.
D'un tratto da sotto una macchina posta più in fondo esce, scivolando come su di uno skate, un uomo, che alzatosi, mi raggiunge.
Rimango quasi a bocca aperta nel vedere arrivare di fronte a me un Boris Huznestov alto un bel po' di centimetri in più rispetto a qualche anno fa, con capelli più corti e con addosso quella tuta da meccanico che lascia intravedere una corporatura molto massiccia. Direi che adesso sembra più uomo rispetto a come lo avevo lasciato.
" Salve, posso aiutarla?" domanda pulendosi il viso macchiato di nero con uno straccio.
Resto a fissarlo, quasi imbarazzata. Possibile che non mi abbia riconosciuta?
" Huznestov, non ti ricordi di me?"
Comincia a fissarmi dalla testa ai piedi, lanciando anche qualche occhiata a Hope.
"Anya??"
" Sì, sì"
" Tu sares-... tu saresti Anya la Racchia?" chiede sorpreso.
Potevi rispiarmarti questo dettaglio!!
" Sì, proprio io..." rispondo facendo un 'espressione minacciosa.
" Wow! Scusami se non ti ho riconosciuta, ma sei parecchio cambiata!" Ma dove sarei cambiata? . "E questa sarebbe la figlia di Hiwatari, mamma mia spero non gli somigli proprio caratterialmente, perchè fisicamente siete uguali! " afferma ridendo.
Lo fisso malamente, facendoglio intuire che era una battuta di mio pessimo gusto.
" Ok, ho capito, lasciamo perdere!" si riprende tornando serio. " Ad ogni modo, che fine hai fatto? Dopo quel giorno a scuola nessuno ti ha più rivista!"
" Beh ho avuto i miei problemi..." mi limito a dire osservando Hope e accarezzandogli i capelli.
" Capisco..."
Passano alcuni secondi di silenzio imbarazzante.
" Ma... sei passata di qui per venirmi a trovare?" chiede ironico.
" No... cioè anche... ma principalmente perchè mi servirebbe un aiuto!"
" Qualche problemino all'auto? Questo bel fusto è qui per aiutarti!"
" Cos'è una specie di slogan?" affermo ridendo " No, in realtà, cerco lavoro e Yuri mi ha detto che tu ,insomma, sai un po' di tutto..."
" Questo bel fusto, saprà aiutarti anche in questo! Seguimi!"
Mi fa cenno di seguirlo e arriviamo in una parete, dove oltre ad essere affissi alcuni calendari poco casti...
" Bel calendario..." gli rivolgo con un pizzico di ironia.
Mi osserva un po' imbarazzato " Già, Marzo è il mio mese preferito!"
Noto alcuni annunci che offrono lavoro.
" Qui abbiamo..." comincia indicandomi le offerte allo stesso modo di come farebbe un venditore di batterie di pentole da cucina, in maniera più buffa però. " ...baby sitter a tempo pieno , solo un giorno libero, ben pagato! Ma considerando il fatto che fai già la mamma a tempo pieno, è da scartare a priori! A seguire troviamo..." stavo per aprire bocca, in modo da dare anche il mio parere, visto che è quello che più conta , ma ha preferito continuare a parlare, piuttosto che ascoltarmi!  Devo ammettere , però, che ha ragione,non avrebbe senso badare ad altri bambini. " ... call center per una compagnia telefonica, cameriera , badante per anziana signora e per finire... cercasi segretaria per studio medico, in possesso di almeno un di-plo-ma, cosa che perdonami , tu non possiedi, se non mi sbaglio!"
Grazie per avermelo ricordato...
" Già..." dico sbuffando " Tutto qui?"
" Per ora sì, mi dispiace! Ma vuoi un consiglio da amico?"
Faccio un cenno con la testa invitandolo a proseguire.
" Secondo me potresti provare ad andare in questa caffetteria, cercano una cameriera e inoltre e a pochi passi da qui, ci vado spesso anch'io!"
" Beh, si potrebbe provare! Magari ci passo ora stesso!"
" Potrei accompagnarti... tanto adesso sono in pausa!" , verifica guardando il suo orologio.
" Ok, se proprio vuoi..."
" Sai, conosco la cameriera, potrei metterci una buona parola!" aggiunge malizioso.
C'era da aspettarselo...



Dopo pochissimo minuti arriviamo nel posto e appena entrati  Boris mi invita a sederci al bancone. Dopo avere fatto un cenno ad una cameriera, questa porta gli occhi al cielo sbuffando.
"Ma non avevi detto che era tua amica?" gli sussurro.
" Non vuole farlo capire ma è pazza di me..." mi mormora a denti stretti " Dana! Come stai?
" Boris, che vuoi?" chiede con tono scocciato.
Pazza di lui eh?... ....
" Quello che voglio potrei dirtelo in privato..." ma perchè me lo sono portato dietro? " ... ma lei vorrebbe sapere qualcosa sull'annuncio".
Si accorge della mia presenza e fa finta di sorridermi simpaticamente. " Vorresti lavorare qui?".
Il tono in cui mi ha rivolto questa domanda mi fa pentire di essere venuta.
" Beh, sì..." rispondo non molto convinta.
" Beh sì o sì?"
Che simpatica!
" Sì, voglio lavorare qui!"
" Bene..." dice estraendo da un cassetto un foglio e una penna non prima di rivolgere uno sguardo minaccioso a Boris, che la osserva divertito.
" Nome completo?"
" Anya Sarizawa..."
" Hai partecipato ad un apprendistato e/o un corso di formazione specifico e/o un diploma di scuola media superiore di indirizzo alberghiero? " domanda leggendo velocemente, alzando subito dopo gli occhi verso di me.
" No!" rispondo prontamente e con l'aria di chi non sappia che cavolo sia tutto ciò!
" Sei in possesso di un diploma?" prosegue.
Caz...
" No..."
"Hai una buona memoria?"
Ma che c'entra?
" Credo di sì..."
" Godi di buona salute? Soffri di allergie? Malattie in particolare?" domanda sempre più inespressiva.
" Ma no!"
Ma che domande assurde sono mai queste! Devo solo fare la cameriera mica andare ad esplorare la giungla.
"Hai una buona conoscenza delle lingue, almeno dell'inglese?"
" Beh , giusto un p..."
Non mi dà neanche il tempo di proseguire che comincia a elencare una serie di cose insensate e a mettere crocette qua e là senza che io possa capire che diamine stia combinando!
" Aspetto curato... cortesia ... rapidità... bla bla! Fatto! Dirigente!?"
Alza la mano per richiamare un uomo , all'incirca sulla quarantina, che ha tutta l'aria di essere il " capo" di questa caffetteria.
" Sì, dimmi Dana!"
" Questa ragazza si è presentata per il posto di cameriera..."
Gli porge il foglio e il dirigente legge il tutto con attenzione mentre io continuo a ripetermi che sono fregata.
" mmmh  Bene, perfetto!"  Cosa?? " lei è assunta , Dana le spiegherà tutto nei minimi dettagli e se le servissero informazioni il mio ufficio è là in fondo! A domani, e mi raccomando signorina Sarizawa alle otto e mezza, puntuale!" mi raccomanda andando verso il suo ufficio.
Io ancora molto incredula , guardo quel foglio e vedo che le risposte segnate sono esattamente l'opposto di quello che avevo detto io.
" Scusa, ma perchè , io non capisco..."
" E' solo uno stupido questionario che fa compilare come se dovessimo fare chissà che cosa!  Fin'ora si è presentata gente dall'aria poco raccomandabile e sinceramente sono stufa di dover lavorare da sola, quindi ... "
Wow... vi giuro che non ho parole!
" Grazie, allora!"
" Lo so che lo hai fatto per farti bella con me... dai, fammi un caffè!" le rivolge Boris con aria soddisfatta.
" Ti sbagli! Se non avessi avuto bisogno , non l'avrei accetta per il semplice fatto che è amica tua! Così almeno da domani sarà lei a dover preparare il tuo stupido caffè! Domani parleremo dei tuoi turni e adesso se non vi dispiace avrei del lavoro da sbrigare, a domani!"
" Mamma mia ,che caratterino!" esclama Boris, ma lei è già andata via a svolgere il suo lavoro.
" Ma si può sapere che le hai fatto?" domando curiosa.
" Proprio niente!" risponde con aria da finto innocente.
" Ne sei sicuro?..."

E da domani si comincia: Hope all'asilo ed io a lavoro! Non ho ancora detto nulla di tutto ciò a Rai, sarà meglio telefonargli.















Hola, gente! Rieccomi qui, a riaggiornare , stranamente, a pochi giorni dalla pubblicazione del primo capitolo!
Dunque, questo ,diciam, non è che è un capitolo "introduttivo" non molto avvincente, che dà un quadro della  situazione : dove siamo, perchè ci siamo, e chi siamo! Tra questi " ci siamo" c'è pure Boris ( uno dei miei personaggi preferiti che non poteva mancare ^_^") che in questo ruolo di meccanico sexy mi piace proprio XD Yuri come avrete capito indossa il camicie da dottore ( *O*) e Hilary diventerà presto avvocato. ( era l'unica cosa che mi è venuta in mente per lei XD)
Anya ha ben pensato di trovare un lavoretto,  di portare Hope all'asilo . Credo abbia un senso, no?
Ad Hope ovviamente non potevo che donare gli occhi meravigliosi di Kai  *o*

Dunque mi farebbe molto piacere se mi diceste cosa ne pensate , se è convincente come inizio!
Spero proprio di sì!
PS : non dovrebbero esserci particolari orrori grammaticali e/ o di sintassi ( parlando come la cameriera super simpatica, nella storia citata) , ma se presenti, comunicateli XD

A presto e un bacio care lettrici! ( o lettori u.u)











 
 








   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Henya