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Autore: Neko_cecy97    10/01/2014    1 recensioni
Alana è una normalissima ragazza, con un migliore amico speciale, i complessi tipici dell'adolescenza, e il classico Grande Amore irraggiungibile. Insomma, una vita non molto entusiasmante, senza particolarità. Ma un "magico" incontro le farà cambiare idea, catapultandola in situazioni sempre più complicate ed avvincenti
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo I : Holiday – Green Day

“Sai, mi sei sempre piaciuta e…”

“ Alana, svegliati! Va bene che sei in vacanza, ma sono quasi le undici!”

La voce di sua madre la riportò alla realtà. Stava sognando Alexander, compagno di classe nonché eterno amore di Alana. Ma per lui era solo un’amica, o almeno così dava a vedere. Del resto, il classico narcisista che bada solo alle apparenze come poteva interessarsi a lei, così maledettamente normale? Con i soliti capelli castani, i comunissimi occhi scuri, non particolarmente alta, né dotata per quel che riguarda il seno.

Era diversa dalle altre ragazze. Le sue coetanee parlavano sempre e solo di tre cose: moda, trucco, ragazzi. E a lei non interessava niente di tutto questo. Il più delle volte addirittura di trovava a disagio con le sue compagne di classe. Mentre loro parlavano della recente festa in programma, alla quale ovviamente non avrebbe messo piede, Alana pensava al libro finito la sera prima, e a cosa avrebbe potuto iniziare a leggere quel giorno.

Insomma, la descrizione perfetta della tipica “Brava ragazza”, per nulla interessante.

L’unica sua particolarità era il nome.

“Inizia un’altra giornata… E siamo a cinquantadue.”

Non vedeva Alexander dalla fine della scuola. Di preciso da cinquantadue giorni.

Con una gran fatica la ragazza si alzò, e dopo una veloce controllata al cellulare, si avviò verso la cucina per bere un caffè. Quel giorno si sarebbe dovuta trovare con Michael, il suo migliore amico. Ma  prima avrebbe dovuto affrontare una lotta con il latino, suo eterno amico/nemico. Come si fa a odiare una materia, ma andare meglio che in altre? Questo Alana si chiedeva ogni volta che prendeva in mano l’ IL, libro sacro per tutti i latinisti, ma che Alana desiderava soltanto bruciare.
Accompagnata dalle note di Paradise  City dei Guns N’ Roses, Alana, apparentemente sulla versione di Cesare che aveva davanti, in realtà ripensava al sogno della notte trascorsa.

 Sapeva benissimo che era irrealizzabile, ma nonostante tutto un po’ ci sperava. L’aveva aiutato parecchie volte nello studio e nei compiti, l’aveva consolato, sostenuto, e perfino consigliato nei conflitti amorosi; credeva di essere riuscita a farsi spazio nei suoi sentimenti,  anche solo come amica. Ma a quanto pare non era così. Non si sentivano dall’ultimo giorno di scuola, quando si erano salutati con un semplice “Ciao”, nemmeno troppo entusiasta. E per questo lei era stufa, stufa di aspettare settembre per rivederlo. Di scrivergli non se no parlava nemmeno.


“Insomma, se gli interesso dovrebbe farsi sentire!”

Alana e Michael stavano bevendo un frappé sulla loro solita panchina nei pressi dell’oratorio, dove tra poco sarebbero dovuti entrare per provare lo spettacolo. Facevano sempre così prima delle prove, ormai era diventato un rituale irrinunciabile.

“Magari è timido…”

“Chi, Alexander? Si vede che non lo conosci…”

Michael la fissava con la bocca spalancata e gli occhi nerissimi, nettamente in contrasto con i capelli biondo scuro, sembravano emettere lampi.

Conosceva Alana da dieci anni ormai, e nonostante avesse due anni più di lei si era sempre trovato a suo agio, forse perché lei era molto più matura per la sua età, o forse era lui più “indietro” rispetto agli altri diciannovenni. Ma sulla prima ipotesi aveva dei dubbi, anche perché ultimamente (di preciso dall’inizio delle ultime vacanze) l’ amica faceva discorsi monotoni. Il soggetto era sempre lui, Alexander.  Dopo due mesi passati a sentire Alana piangersi addosso, secondo Michael era arrivato il momento di reagire.

“ E allora visto che lo conosci così bene, non ti sei chiesta il perché non ti scrive? Sveglia! Ti sfrutta e basta per i compiti, e tu da brava scema che lo aiuti!”

 Michael era sincero, e nonostante il tono aggressivo diceva queste cose solo per proteggerla da illusioni. Era un lato del suo carattere che Alana adorava.

“ Cos’è , credi che non lo sappia? Che per questo non mi insulti ogni volta che, dopo essermi ripromessa di lasciarlo perdere, immancabilmente con il pensiero torno a lui? Per una volta, lasciami sognare! Già ci ha pensato mia madre stam… Oh cavolo! Le prove! Saranno già iniziate!”

“Scema! La prossima volta guarda l’orologio!”
 
“Non che tu te ne sia accorto prima di me!”

Si insultavano, mentre correvano verso l’oratorio, ma questo era il bello della loto amicizia: nonostante quello che si dicevano, sapevano sempre di poter contare l’uno sull’altra.

Salve a tutti ^^ Sono una scrittrice abbastanza in erba, con tanta voglia di fare, ma poco tempo a disposizione cWc 
Questo è il primo capitolo di una storia ideata quest'estate, della quale finora sono riuscita a partorire solo questo capitolo, più un altro, che però non mi convince :/ 
Detto questo, spero vi faccia piacere leggere questa storia come a me fa piacere scriverla :)

Neko- Cecy
  
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