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Autore: sara_sessho    10/01/2014    6 recensioni
«Anya, ma abbiamo organizzato una festa in costume per caso?».
«Di cosa stai parlando?».
«Ci sono dei tizi vestiti in modo strano in giardino e non ho idea da dove siano sbucati».
E se i nostro amati personaggi de "Lo Hobbit" finissero nel nostro mondo, attraverso un portale misterioso? Cosa succederà alle tre protagoniste di questa storia, vedendo la loro vita stravolta da questo arrivo inaspettato? Lo scopriremo solo vivendo... O leggendo.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fili, Kili, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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~ Prologo: Nani in Giardino

 

 

 

 

 

 

Era un tranquillo pomeriggio di fine giugno e una leggera brezza estiva entrava dalla finestra del salotto.

Stavo leggendo un libro sul divano, completamente ignara di quello che stava per succedere.

«Anya, io e Gwen tra poco andiamo a fare la spesa per stasera, ti andrebbe del pollo?».

«Sarebbe perfetto e già che ci siete, prendete anche le crocchette» risposi senza distogliere lo sguardo dal libro.

Gwen e Ariel erano mie amiche da sempre e vivevano con me da un anno, dal giorno dell’incidente che mi aveva portato via tutte le persone più importanti della mia vita: i miei genitori, mio fratello e il mio ragazzo. Io ero l’unica sopravvissuta e mi odiavo per questo.

«Anya, ma abbiamo organizzato una festa in costume per caso?» la voce di Ariel mi distolse dai miei pensieri.

«Di cosa stai parlando?».

«Ci sono dei tizi vestiti in modo strano in giardino e non ho idea da dove siano sbucati».

«Che cosa?» chiesi allarmata, raggiungendo le altre in cucina.

Effettivamente, c’erano quindici persone nel mio giardino con vestiti adatti per un festival medievale.

Senza pensarci due volte, aprii la portafinestra ed uscii.

«Come avete fatto a entrare in casa mia? Il cancello è chiuso e nessuno ha suonato» chiesi titubante.

«Ragazzi, ma dove è finito Bosco Atro?» chiese uno di loro ai compagni, ignorandomi bellamente.

Gwen mi raggiunse di corsa «Anya, hai sentito? Hanno detto Bosco Atro» mi sussurrò.

«Devono essere completamente suonati» aggiunse Ariel, avvicinandosi anche lei.

«Scusate, ma chi siete?» provai a chiedere nuovamente.

Finalmente mi guardarono, smettendo di parlottare tra loro.

«Perdonate la scortesia, io sono Gandalf e questa è la Compagnia di Thorin Scudodiquercia».

«Sì, sono decisamente suonati» commentò ancora Ariel.

«Salve, mi spiace dirvelo, ma siete nel posto sbagliato» risposi.

«Sì, il manicom-» tirai una gomitata ad Ariel, prima che potesse terminare la frase.

«Ci siamo già accorti che questo non è il posto giusto, grazie» disse un altro in modo scorbutico. Doveva essere Thorin Scudodiquercia, dato il cipiglio fiero e regale. In teoria, ovviamente.

«Non siete nemmeno nella Terra di Mezzo, se è per questo» aggiunse Gwen.

Ci guardarono tutti sorpresi, come se fossimo delle povere pazze.

«Non vorrai sul serio crederci, vero Anya?» mi chiese Ariel perplessa, vedendo come li guardavo.

«Guardali bene, sono loro, sono anche dell’altezza giusta» dissi, osservandoli più attentamente.

«Ma certo!» esclamò all’improvviso, quello che aveva detto di essere Gandalf. Era inconfondibile, soprattutto per il cappello e la barba «è molto raro, ma temo che abbiamo appena oltrepassato un Portale delle Dimensioni, che ci ha fatti finire in un altro mondo».

Con la coda dell’occhio vidi Ariel passarsi una mano sulla faccia. Sorrisi leggermente perché, tra tutte e tre, lei era quella realista e scettica e una tale situazione la stava mettendo in crisi.

«Se siamo finiti in un altro mondo, perché loro conoscono la Terra di Mezzo e Bosco Atro?» chiese Thorin, riportando l’attenzione di tutto il gruppo su di noi.

Gwen e Ariel mi picchiarono dentro, facendomi capire che ero io quella che doveva parlare con loro «Ecco, vedete, la vostra storia è raccontata in un libro, molto famoso nel nostro mondo» iniziai a dire, cercando le parole adatte.

«Questo significa che voi conoscete la nostra missione?» chiese un altro nano.

Annuii «Sappiamo di Erebor, del tesoro, di Smaug e via dicendo».

«Sapete anche come andrà a finire?» continuò un altro.

«Sì».

«Forza, ditecelo, avanti» iniziarono a urlare tutti.

Gwen si fece avanti per parlare, ma la fermai alzando una mano.

«No». Si zittirono tutti all’improvviso, appena pronuncia quella parola.

 «Perché no?» mi chiese Gwen, aggrottando le sopracciglia.

«Perché nessuno ha il diritto di conoscere il proprio futuro né il proprio destino e venirne a conoscenza porterebbe delle conseguenze» sospirai leggermente «A tutti piacerebbe poter controllare il fato, ma non si può».

Gwen non proferì parola, sapendo a cosa mi riferissi, così come Ariel.

«La ragazza ha ragione» disse Gandalf «non dobbiamo saperlo».

Ci fu un lungo momento di silenzio, in cui ci fissammo reciprocamente.

All’improvviso sgranai gli occhi «Scusate, siamo state estremamente maleducate, non ci siamo presentate, io sono Anya e loro sono Gwen e Ariel» dissi, indicandole.

«Che nomi strani che avete» commentò uno dei più giovani.

«Beh, non quanto i vostri» assottigliai gli occhi «Tu sei Kili, giusto?».

«Come hai fatto a riconoscermi?».

«Beh, sei uno dei più giovani e l’unico con pochissima barba» risposi sorridendo.

Il nano vicino a lui rise, probabilmente lo prendevano spesso in giro per quel fatto «Tu sei suo fratello Fili, invece».

Andai avanti per un po’ a cercare di indovinare tutti i nomi, finché Ariel non m’interruppe «Devi andare avanti ancora tanto o possiamo risolvere questa situazione?».

«Oh sì giusto, hai ragione» le dissi «Qualche idea?».

Dopo qualche secondo di silenzio, Gandalf si fece avanti «Per quanto ne so, i Portali delle Dimensioni si aprono per un motivo preciso».

«Ah sì? Quale sarebbe?» chiese Gwen.

«Non lo so» rispose lo stregone «In ogni caso, non è un caso se siamo finiti qui e dobbiamo scoprire il perché».

«Per quanto rimarremo da questa parte?» chiese Fili.

«Può darsi pochi giorni oppure settimane, mesi addirittura».

«Non abbiamo tutto quel tempo, il dì di Durin si avvicina sempre più» esclamò all’improvviso Thorin.

«Non ti devi preoccupare di questo» cercò di tranquillizzarlo Gandalf «Quando qualcuno attraversa un Portale, il mondo dal quale proviene rimane fermo, come se si ghiacciasse in quel momento».

«Quindi ora che facciamo?» chiese un nano con la barba bianca. Se non ricordavo male, doveva essere Balin.

«Staremo in questo mondo, finché non troveremo una soluzione».

I nani si guardarono qualche secondo «Ma dove andiamo, non sappiamo nulla di questo posto» disse timidamente Ori.

Mi voltai verso Gwen e le rivolsi una muta richiesta con lo sguardo; lei mi sorrise e annuì. Feci lo stesso con Ariel che, dopo aver scosso la testa ripetute volte in diniego, annuì per rassegnazione.

«Se a voi sta bene» cominciai a dire, avvicinandomi al gruppo «Potete stare qui».

Si voltarono tutti a guardarmi «Davvero ci daresti il permesso di dormire nel tuo giardino?» chiese Ori.

Mi morsi l’interno della guancia per non ridere «No, intendo che potete restare in casa mia».

«Sicura che ci stiamo tutti?» continuò Balin.

«Sicurissima, ci sono moltissime stanze da letto» risposi «un tempo era un hotel, una specie di locanda intendo».

Senza indugiare oltre, feci cenno a tutti di seguirmi dentro casa.

Appena entrarono, iniziarono tutti a guardarsi attorno, avvicinandosi con cautela a oggetti che non avevano mai visto. In particolare, Bilbo e Gloin si fermarono a fissare il microonde.

«E’ una specie di forziere?» chiese lo hobbit.

Scossi la testa, sorridendo «No, è uno strumento che serve per riscaldare cibi in modo veloce».

Mentre tutti continuavano a fare il giro del salotto, Gwen e Ariel mi si avvicinarono.

«Anya, noi andiamo a fare la spesa, avremo bisogno di molto cibo per i prossimi giorni» mi disse Gwen, facendo un cenno con il capo verso ai nani in salotto.

Appena loro uscirono, raggiunsi gli ospiti «Bene, ora vi porto al piano di sopra, così potrete distribuirmi nelle stanze». Non feci in tempo a finire la frase, che iniziarono a correre tutti su per le scale. Gli unici che rimasero giù con me furono Gandalf, Bilbo e Thorin. Quest’ultimo mi guardò un secondo, per poi raggiungere con calma gli altri al piano superiore.

Sospirai leggermente, prima di avvicinarmi alle scale seguita da Bilbo e Gandalf «Sono sempre così esuberanti?» chiesi.

«Sì, decisamente» mi rispose lo hobbit, sorridendomi.

 

Alla fine, i gruppi nelle stanze erano: Dwalin, Balin, Gloin e Bifur in una delle due stanze con quattro letti, mentre Kili, Fili, Bofur e Bilbo nell’altra. Bombur e Oin erano nella doppia, da quello che mi aveva detto Bilbo, Bombur di notte russava, perciò l’unica soluzione era stata metterlo con Oin che era praticamente sordo. La stanza da tre la presero Nori, Dori e Ori, mentre Thorin e Gandalf si misero nelle due singole: il primo in quella in fondo al corridoio a destra, l’altro in quella in fondo a sinistra.

 

 

Mentre li guardavo saltare sui letti, mentre ridevano e scherzavano, mi resi di una cosa: avrebbero portato guai. Guai molto grossi aggiungerei.

In sostanza, mi ero cacciata in un grandissimo casino e avevo trascinato con me Gwen e Ariel.

 

L’unico pensiero che mi passò in quel momento fu: merda.

 

 

Angolo dell'Autrice (demente):

Salve a tutti gente, eccomi con una nuova fanfiction, fresca di ispirazione postesame universitario. Che dire, l'avventura è appena cominciata e le cose da raccontare saranno tante.

Spero leggerete questa storia (se state leggendo quest, vuol dire che avete letto il capitolo senza sentirvi male) e spero vi piaccia. Perciò se vorrete farmi sapere cosa ne pensate, lasciate un commento.

Un bacio e alla prossima,

sara_sessho


   
 
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