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Autore: Ery_27    11/01/2014    0 recensioni
Ciao a tutti, mi chiamo Azul Brown e ho 19 anni. Vivo a Los Angeles con mia madre Emilia e con mia sorella Megan di 4 anni, voglio a entrambe un bene dell’anima e vado molto d’accordo con loro. Vi chiederete dov’è mio padre, beh.. lui è morto 3 anni fa a causa di un incidente e dal quel giorno la mia vita è cambiata per sempre. Ogni tanto penso a tutti i momenti passati insieme, ma la vita passa e lui anche se non è qui fisicamente ci sarà sempre per noi … Faccio il 5 superiore e fra 1 mese finalmente posso tornare a dormire fino a tardi! L’unica cosa che mi dispiace è lasciare i miei compagni, con cui ho passato i giorni più importanti e speciali della mia vita… Sono una ragazza alta, bionda con i capelli ricci e gli occhi azzurri, questo spiega il mio nome… Ho un carattere un po’ aggressivo con le persone che mi stanno antipatiche e un ultima cosa, mia madre ha un compagno che io non sopporto, è un riccone e si chiama Juan.. Sembra gentile, ma non mi va a genio!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Arrivati alla festa c’erano tutti bambini piccoli oddio! Solo a guardarli mi faceva male la testa.
“Benvenuti!” Ci accoglie una signora a me sconosciuta.
“Salve Jennifer” La saluta cordialmente Peter. “Lei è la mamma di Luca, Azul!” Mi dice Peter presentandomela.
“Piacere Azul!”  Ci salutiamo con due baci sulla guancia ed entriamo.
“Tu devi essere Megan!” Dice Jennifer indicando mia sorella.
“Si!” Risponde lei timida.
“David mi ha parlato molto di te, vai a giocare è lì!”
“Ok grazie” Risponde lei andando verso di lui.
“Prendete ciò che volete e divertitevi” Dice lei sorridendo e andando ad accogliere altri invitati.
“Sento che sarà una noia mortale!” Dico a bassa voce.
“Non se ce ne andiamo e torniamo a prendere a Megan più tardi” Dice Peter avendo sentito quello che avevo appena detto.
“Non ci pensare nemmeno!” Questo è uscito pazzo.
“Va bene scusa!” Dice lui rattristato.
“Ciao ragazzi!!” Ci saluta Luca.
“Ciao amico!” Dice Peter dando una pacca sulla spalla a Luca.
“Ciao Azul!” Dice lui dandomi due baci sulla guancia.
“Ehy” Dico sorridendo.
“So che come festa è un po’ noiosa, ma ci tocca stare qui!” Dice lui ridendo.
“No tranquillo!” Risponde Peter.
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Passò anche quella serata, Megan, era stanca, ma sarebbe rimasta lì per secoli, siamo riusciti a riportarla a casa e appena arrivati Peter l’ha portata in camera per farla addormentare e io mi sono addormentata sul divano.
Pov Peter
La mattina dopo mi risveglio sul letto di Azul. Aspetta, ma se io sono qui, lei dov’è??  Megan non è nemmeno nel suo letto, forse è già sotto con lei.  Scendo sotto di corsa e la vedo lì, perfetta anche mentre dorme sul divano. Poi vedo un biglietto, lo apro.
Messaggio:
Azul, Peter siamo usciti per questioni urgenti di lavoro di Juan, Megan era sveglia ed è con noi, non torneremo prima di domani, non distruggetemi la casa! Baci Emilia.
Vedo Azul svegliarsi. “Buongiorno dormigliona! Le dico avvicinandomi a lei.”
“Giorno.. Ma che ci faccio sul divano?” Chiede lei stordita.
“Ti sei addormentata qui ieri notte.” Rispondo io.
“E gli altri dove sono? Che silenzio che c’è!” Dice lei.
“Sono usciti per questioni di lavoro..”
“E Megan?” Continua lei.
“E’ anche con loro.” Rispondo io.
“E quindi siamo soli?” Dice lei svegliandosi di colpo e strofinandosi gli occhi.
“Si, ma non ti mangio tranquilla!” Dico io ridendo.
“Meglio stare lontana da uno come te!” Dice lei.
“Colazione?” Chiedo io.
“L’hai fatta tu?” Mi chiede lei.
“No l’ha lasciata tua madre!” Rispondo io. “Ma a pranzo cucino io ok?”
“Preferisco di no, magari ci metti veleno” Dice lei alzandosi e ridendo.
“Tanto cucino lo stesso!” Dico io.
“Ok, tanto se poi mi avveleni stasera prendiamo la pizza e tutto passerà!” Dice lei continuando a ridere.
“Davvero pensi che io voglia avvelenarti?” Gli chiedo io.
“Certo che sì!” Continua a ridere.
Penso che oggi sia l’occasione giusta di parlare di quello che è successo 2 giorni fa, perché per me quel bacio ha significato molto..
Pov Azul
Perfetto! Io che voglio evitarlo e mia madre che ci lascia soli in casa.. Che sfortuna!
Mentre facciamo colazione uno di fronte all’altro Peter apre quel maledetto discorso.
“Dobbiamo parlare un po’ Azul, e questo mi sembra proprio il momento giusto.” Inizia lui.
“Io penso proprio che non ci sia niente da chiarire” Dico facendo finta di non capire di cosa voleva parlare.
“Invece sì! Dobbiamo parlare di quel bacio!” Dice lui alzandosi e sedendosi accanto a me.
“E’ stato un errore Peter.” Dico io. E’ stato meraviglioso, ma non può funzionare..
“Non è stato un errore, tu provi per me quello che io provo per te.” Dice lui.
“Ti prego Peter non insistere.. non parliamone più” Dico io
“E va bene, non parliamo, passiamo ad altro” Dice lui avvicinandomi a sé e tenendomi stretta.
Cerco di dimenarmi dalla sua presa. “Non possiamo fare lo stesso errore dell’altra sera.” Dico cercando di convincere anche me stessa. Voglio le sue labbra sulle mie, ora!
“Non è stato un errore.” Dice quasi sussurrando poggiando le sue labbra sulle mie.
Sentiamo il campanello e ci stacchiamo. “Vado io.” Dico alzandomi. Apro la porta ed è Sofia.
“Sofi!” Dico abbracciandola.
“Scusa il ritardo, dovevo sbrigare alcune cose con mia madre.” Dice lei.
“Tranquilla entra.” Dico io. Meno male che è arrivata, perché con Peter, sola, una giornata intera non sarei resistita.
“Ciao Peter” Dice Sofia salutandolo con due baci sulla guancia.
“Ehy” Dice Peter contraccambiando il saluto un po’ scocciato.
“Andiamo su, vieni” Dico io a Sofia.
“Si, ci vediamo dopo Peter.” Dice lei salendo le scale.
“A dopo..” Dice lui. Sembra un po’ rattristato, ma non importa, non posso cedere.
“Allora? Perché mi hai chiamato?” Mi chiede Sofia.
“Perché non voglio stare sola con Peter.” Rispondo io.
“Per quello che è successo due giorni fa?” Chiede lei.
“Esatto.” Rispondo io.
Siamo state tutto il tempo nella mia stanza, all’ora di pranzo ha cucinato Peter, devo dire che cucina bene e subito dopo siamo tornate in camera. La giornata procede bene, nessun momento sola con lui. Devo resistere.
“Azul..” Dice Sofia.
“Dimmi” Rispondo io.
“Io stasera dovrei andare a mangiare a casa dei miei zii” Dice lei preoccupata.
“No!! Proprio stasera??” Dico io agitata.
“Esatto.” Risponde lei.
“E va bene vai, tanto prima o poi devo affrontarlo!” Dico io rattristata.
“Domani mi racconti! Tanto che può succedere in queste ore?” Dice lei rassicurandomi.
“Si hai ragione” Dico io rassicurando anche me stessa.
L’accompagno alla porta, la saluto e le dico “Prega per me”, lei si mette a ridere e se ne va. Chiudo la porta alle mie spalle e trovo Peter di fronte a me.
“Finalmente faccia a faccia.” Dice lui.
“Emh.. la pizza!!” Dico io cambiando discorso.
“Che pizza?” Dice lui.
“Non l’hai ordinata?” Chiedo io sperando che mi dica di no per svignarmela in camera.
“Ah sì! E’ già sul tavolo!” Dice lui.
“Perfetto” Dico ironica.
“Andiamo?” Chiede lui.
“Dove?” Chiedo persa nel suo sguardo.
“A mangiare la pizza!” Dice lui.
“Ah.. sì.” Dico andando verso il tavolo.
“Da bere niente, ti piace la birra?” Chiede lui.
“Emh.. no.” Dico io.
“Provala! Tieni!” Dice porgendomela.
“E va bene.” La prendo e ne bevo un sorso, non sapeva male.
A metà serata, mi accorgo che ho fatto male a bere la birra, perché io sono una che si ubriaca facilmente e dato che non l’avevo mai provata davo i numeri.
"Cosa ti attrae di me?" Mi chiede Peter ad un tratto scrutandomi con una tanta attenzione che non posso fare a meno di arrossire.
"Gli occhi" rispondo senza pensare, perchè è chiaro che una donna sana di mente non l'avrebbe sicuramente detto.
Peter sorride chiedendo una spiegazione.
"Hai occhi più verdi che io abbia mai visto" Ma cosa diavolo mi prende? Ho bevuto il siero della verità??
La sua espressione si ammorbidisce, mentre mi sorride sorpreso. "Davvero?" Chiede stupito.
"Beh.. si.." Rispondo imbarazzata.
"Tu hai dei bellissimi occhi azzurri" Risponde fissando i miei occhi..
E' una situazione alquanto strana, dato che io e Peter non ci scambiamo mai complimenti..
"Lasciamo perdere gli occhi.." Propongo arrossendo abbassando lo sguardo. E meno male che  non ho nominato la sua bocca!
"Ok.." Dice sorridendo mettendo la mano sulla mia guancia.. Mille scosse mi attraversano in tutto il corpo.
"Peter.. che fai?" Gli chiedo dato che non toglie la mano dal mio viso..
"Shh!" Dice avvicinandosi ancora di più..
IL fatto che il secondo dopo la sua bocca si trovi sulla mia non è una sorpresa. Avrei
dovuto fermarlo prima, rifletto mentre abbandono le mie labbra sulle sue..
Ci stacchiamo. "Peter non credo.."
"Smettila" dice lui. Io mi giro dall'altro lato, ma lui mi guarda con la coda dell'occhio.
"Lo vedo che mi stai fissando.." Gli faccio notare nervosa..
"E' vietato guardarti? Sei l'unica persona qui dentro, non posso guardare nessun altro"
"Mi dai fastidio!" Dico voltandomi verso di lui.
"Però a te piaccio sul serio" Afferma, come se fosse la cosa più naturale da dire..
"Come scusa?" Chiedo convinta di aver sentito male.
"vuoi dire che non è vero?" Chiede lui.
"E' completamente falso!" Dico arrabbiata. "Che sciocchezze riesci a dire certe volte!"
"Te lo posso provare" Mi risponde.
"In che modo?" Gli chiedo. Ecco la domanda che non dovevo fare, mannaggia a me.
"Ok ora rilassati" Mi dice avvicinandosi. Come se fosse facile!
"Sarò rilassata quando me ne tornerò in camera" Dico io ancora più nervosa. "Cosa vuoi dimostrare? Domando seriamente preoccupata.
Con una mano mi sfiora la guancia. Ecco, mille farfalle nello stomaco.
"Lo senti?" Mi chiede.
Certo che lo sento, probabilmente lo sentirei anche se fossi morta.
"Cosa dovrei sentire? Domando facendo finta di niente cercando di allontanarmi.
"Il tuo cuore" mi risponde
"Sono una che ha il battito cardiaco accelerato. E allora?"
"Hai finito di dire stupidaggini? Mi dice lui.

La mia faccia deve essere una risposta sufficiente, perchè l'attimo dopo mi sta baciando con più foga di prima. E' chiaro che vuole dimostrare che sono in suo potere. E dannazione lo sono davvero.
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Che ve ne pare?? Spero vi piaccia, alla prossima bacii <3
  
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