Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Kaninchen    11/01/2014    4 recensioni
E se Elsa non fosse l'unica ad avere dei poteri? Se anche Anna possedesse dei poteri di cui nessuno, nemmeno il re e la regina di Arendelle, ne era a conoscenza? E se qualcuno nell'ombra stesse tramando contro le due sorelle per un torto subito?
- In revisione -
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo VI

Rosso. Ogni cosa in quella stanza aveva preso le tonalità del rosso. C'era qualcosa di strano, senza alcun dubbio, quel rosso che vedeva era qualcosa di anomalo e soprattutto non proveniva dalle candele che illuminavano la stanza.

La giovane non fece in tempo a capire del perché vedesse la propria stanza di quel colore così acceso che dovette portarsi una mano sul proprio petto, all'altezza del cuore.

Batteva. Batteva veloce, troppo veloce.

Sentiva quel battito rimbombargli nelle orecchie, mentre la testa pareva volergli scoppiare da un momento all'altro. Sentiva il suo stesso sangue scorrergli nelle vene, veloce e selvaggio, pompato dal suo stesso cuore, che pareva volerle uscire dal petto.

Non riusciva a respirare.

Ma in qualche modo doveva reagire, doveva chiedere aiuto, lei l'avrebbe aiutata ne era certa, avrebbe trovato una soluzione a quello che le stava accadendo.

Allungò una mano verso la porta chiusa di quella stanza, prima di accasciarsi al suolo, aveva bisogno di aiuto.

Prese quanta più aria era in grado di contenere in quella situazione, prima di urlare il nome dell'unica persona a lei vicina in quel momento.

- ELSAAA!-

 

La regina, dall'altro lato della porta, sussultò nel sentirsi chiamare dalla sorella.

- Anna?... Anna, cosa succede??!!-

Elsa fu presa improvvisamente dal panico. Poco dopo che Anna aveva urlato il suo nome, aveva sentito una serie di forti rumori provenire dall'interno della stanza.

- Anna! Anna! Apri la porta, muoviti! Non fare scherzi! - ordinò la regina, battendo la mano sulla porta.

Quello che ne seguì fu un lungo silenzio.

La regina guardava quella porta terrorizzata, allontanandosi di poco, mentre intorno a lei presero a formarsi lastre di ghiaccio e piccoli fiocchi di neve cominciarono a scendere dal nulla.

Durò tutto pochi attimi.

I fiocchi di neve che scendevano da prima delicati, cominciarono a trasformarsi in una piccola tormenta che si abbatté violenta, sulla porta che conduceva alle stanze della principessa, sotto il comando della loro creatrice che guardava con rabbia e odio sempre più crescente l'ostacolo che la separava dalla sorella.

Al terzo colpo, la porta venne sradicata dai sui cardini, scontrandosi e spezzandosi con qualcosa che si trovava all'interno della stanza, totalmente oscurata.

La regina entrò con passo incerto nella stanza, cercando di riprendere il controllo di se stessa e del suo potere.

- Anna? Anna, rispondimi! Dove diavolo sei e perché è così buio qua dentro??-

La regina avanzò ulteriormente all'interno della stanza, sempre più impaurita dal fatto che la sorella non le rispondesse e dal caos che sembrava intravedere.

Un caldo respiro la colpì dall'alto, rischiando di far spegnere la candela che aveva recuperato poco prima dal corridoio.

Alzò la candela per capire da dove provenisse quel respiro e ciò che vide la fece indietreggiare di pochi passi impaurita.

Lunghe zanne bianche, incorniciate da una folta pelliccia argentea, erano state illuminate dalla fioca luce della candela e poco più su, due piccole sfere gialle che riflettevano quel poco di luce concessa.

La bestia non fece fare un ulteriore passo alla regina, che con una zampata venne scaraventata al lato della stanza, perdendo l'unica fonte di luce che le avrebbe permesso di individuare la sorella.

Elsa, immersa nel buio a cui quel mostro l'aveva relegata, pensava febbricitante ad una soluzione che le permettesse di trovare la sorella e al tempo stesso di scappare dalle fauci di quell'essere.

Un pensiero le mozzò il fiato, e se quella creatura avesse sbranato la sorella? Quel solo unico pensiero fece gelare il sangue nelle vene della regina delle nevi.

 

La creatura stava osservando quel piccolo essere che aveva intrappolato nell'angolo, la sua piccola preda. Si leccò i baffi pregustando già il sapore della carne mischiata al sangue, che quella piccola creatura le avrebbe donato.

Puntò le possenti zampe facendo un piccolo balzo, diretto verso quel bocconcino appetitoso.

 

Avvertendo uno spostamento d'aria, Elsa eresse velocemente intorno a se lunghe lance ghiacciate per bloccare almeno momentaneamente la belva. Doveva guadagnare assolutamente del tempo!

 

Nello stesso istante in cui la regina di Arendelle aveva eretto la sua barriera, un latrato strozzato aveva riempito l'aria.

Elsa non poteva crederci, l'aveva ferito!

Si alzò lentamente dalla sua posizione, accasciandosi subito dopo, con una smorfia di dolore impressa sul volto. Si portò una mano alla gamba sentendola umida sotto i polpastrelli, sangue...

La zampata che quella bestiaccia le aveva inferto poco prima doveva averla ferita, pensò adirata la sovrana.

Maledì mentalmente la belva e facendosi forza con le braccia e la gamba sana, si appoggiò al muro, nella speranza che quel mostro restasse bloccato ancora a lungo tra le sue lame.

Ma quello che la regina ancora ignorava, è che quella non era una bestia comune.

Elsa fece appena in tempo a vedere due sfere rossastre illuminarsi, che fu nuovamente scaraventata addosso alla parete da una forte esplosione poco distante, mentre frammenti di ghiaccio e mobilia la circondavano.

Questa volta però alla regina delle nevi non fu concesso il permesso di accasciarsi al suolo come poco prima, la belva infatti, vedendo il suo bocconcino, la afferrò tra le sue fauci con l'intento di finirla.

 

Stretta tra le fauci di quel mostro, Elsa si sentiva sempre più debole, le forze la stavano lentamente abbandonando, ma non poteva finire così! Se sua sorella era ancora in quella stanza e soprattutto se era ancora viva non avrebbe permesso a quella creatura di farle del male!

Concentrando le poche forze che le erano rimaste nel suo potere, la sovrana di Arendelle colpì in pieno volto la creatura, basandosi su quegli occhi fiammeggianti che sembravano guardarla divertiti.

 

 

 

Madame Bathory guardava estasiata ciò che stava avvenendo all'interno della stanza della principessa di Arendelle.

Sfiorò con le dita la superficie del liquido all'interno del pentolone increspandolo appena, come a voler toccare con le proprie quella creatura fiera e indomita, che in quel momento stava giocando con la regina di quell'insulso regno.

Quella creatura... doveva essere assolutamente sua...

- Allora??? Cosa è accaduto! - tuonò l'ex duca di Weselton.

La donna guardò infastidita l'uomo, intento a pulirsi il mantello dalla sporcizia residua.

- Oh, beh... possiamo dire che il suo desiderio di vendetta nei confronti della sovrana di Arendelle stanno procedendo piuttosto bene, anche se...-

- Anche se cosa?!!- ringhiò Edwin.

Aveva fatto un'unica richiesta e quella strega non era nemmeno riuscita a portarla a termine?!

- Diciamo che la maledizione non ha colpito la regina o almeno non direttamente... - sghignazzò divertita dall'inaspettato risvolto che quella faccenda le stava donando.

- Come sarebbe a dire??? Ero stato chiaro! Elsa, la regina di Arendelle si sarebbe dovuta mostrare per la strega che è!!! Tutti i regni avrebbero dovuto vedere che mostro si celava in quella dannata ragazzina!!! - urlò rosso dalla rabbia il duca.

La donna smise di ride e guardò seriamente l'ex duca, che impaurito dallo sguardo di quell'essere cominciò ad indietreggiare.

- Questo è vero, ma vorrei ricordarle che la causa di tutto questo è solo sua.-

- Come sarebbe a dire che la colpa è mia!! Io... -

L'ex duca di Weselton non terminò la frase, piegato in due da un dolore lancinante alla mano sinistra. L'uomo guardò la sua mano e il suo volto fu contorto dalla paura.

- Voi... cosa mi avete fatto!! La mia mano... cosa avete fatto alla mia mano!!! - ringhiò alla donna mostrandole la mano.

La donna guardò la mano del duca, dalla ferita che gli aveva inferto poco prima, stava uscendo un liquido nero che ormai aveva raggiunto la metà del palmo dell'uomo.

Sorrise soddisfatta del su genio, usare i clienti come scudi durante la pratica dei riti non gli era mai stato così utile.

- Io? Assolutamente nulla. Vedete il capello argenteo che mi avevate dato non era della regina Elsa di Arendelle... - rise dallo sguardo sconvolto del duca – Ma della sorella. -

- Cosa?? No, non è possibile! Quella ragazzina ha i capelli rossi! ROSSI! -

- Da quel che mi risulta non li ha sempre avuti rossi. -

Madame Bathory assottigliò lo sguardo e guardò ancora più intensamente l'uomo di fronte a lei.

- Vedete Edwin, la Magia Nera è un arte estremante delicata e precisa... - cominciò avvicinandosi al duca – se si indirizza una maledizione verso qualcuno, ma l'oggetto usato non appartiene a questo individuo, come dire... possono esserci delle controindicazioni e nel peggiore dei casi si può anche morire... -

Il duca di Weselton sbiancò a quella rivelazione, il suo intento era quella di eliminare quelle due ragazzine non di morire pure lui!

- Voi... Avevate detto che il sangue... Il sangue che ho offerto durante il rito, mi avrebbe protetto!- rispose infuriato.

- Oh, ma davvero... - rise divertita Madame Bathory – In realtà vi ho mentito, quel sangue serviva per proteggere me, non voi.-

Accecato dalla rabbia, Edwin afferrò la sua spada e la puntò verso la donna.

- Ditemi cosa fare per salvarmi! -

- Dubito che sia nelle vostre capacità... rassegnatevi e morite! - rise malignamente la donna.

Con un urlo disumano Edwin caricò il colpo, decapitando la strega che l'aveva condannato a morte, infierendo più e più volte sul corpo ormai senza vita della donna.

Sarebbe morto. Sarebbe morto senza poter assicurarsi che quelle dannate ragazzine sarebbero state spodestate del trono, additate come mostri e uccise, magari dal loro stesso popolo.

Smise di colpire il corpo di quel mostro e si voltò per uscire da quella maleodorante topaia, quando improvvisamente sentì la risata di quella strega alle sue spalle.

No, non poteva essere viva, l'aveva decapitata e infierito sul suo corpo era impossibile che...

Si voltò e ciò che vide lo sconvolse. Il corpo martoriato di quella strega non c'era più.

- Ahahaha, siete sorpreso duca? - rise sguainatamene la voce di Madame Bathory.

- Dannato demonio, io vi ho ucciso! - urlò terrorizzato.

- Mi pare evidente che non sia così... - rispose divertita la voce - In ogni caso mi avete dimostrato che forse, avete qualche possibilità di salvare la vostra patetica vita... -

L'uomo si girava in continuazione nel tentativo di intravedere la donna.

- E cosa dovrei fare??? -

- È estremante semplice mio viscido amico, prima che la maledizione raggiunga il vostro cuore... dovrete uccidere la principessa Anna. -

Edwin sgranò gli occhi, uccidere quella ragazzina? Non sarebbe stato un grosso problema per i suoi uomini, pensò il duca.

- Uh uh uh... mi dispiace interrompere, quella che sono certa sia un'interessante riflessione, ma dovrete essere voi, con le vostre mani ad uccidere la principessina, se volete liberarvi della maledizione. -



Note d'Autore:
Bene...
Credo non ci sia bisogno di dire molto su questo capitolo e spero di essere stata sufficientemente chiara nel racconto ò-ò
Volevo farvi un mini riassunto per capirci su cosa è avvenuto fin qui... ma ho cambiato idea <.<
Tanto con il prossimo capitolo vedrò di spiegarvelo comunque <.<
Lo so che vi avevo promesso un capitolo più lungo ma...
Personalmente credo sia già abbastanza carico è.é
Avete Elsa che sta per tirare le cuoia da un momento all'altro, divorata da un mostro.
Il nostro caro Edwin che fa a pezzetti Madame Bathory e poi si scopre che in realtà è più viva di lui!
Poi sempre quel poveraccio che per salvarsi la pellaccia deve ammazzare Anna...
Direi che vi ho sistemati fino a domani XD (che per l'inciso sarà l'ultimo aggiurnamento fino a fine gennaio probabilmente, devo rimettermi a studiare <<")
Ah, quasi dimenticavo! ò-ò
Dite che sia il caso di alzare da arancione a rosso o lo lascio così?
Spero comunque sia stato gradito ù.ù
Ed ora, vi lascio a qualsiasi cosa state facendo, alla prossima e.e
  
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