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Autore: panic_inmymind    12/01/2014    4 recensioni
1958, guerra del Caucaso.
Leela, ragazza di 17 anni , viene portata in un villaggio definito più "sicuro" da loro che rischiavano la vita ogni giorno.
È sola al mondo, i sui genitori son stati uccisi dal Governo nel 1955 e lei ha sempre dovuto badare a se stessa.
Genere: Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Capitolo 1 

1958, guerra del Caucaso. 
Leela, ragazza di 17 anni , viene portata in un villaggio definito più "sicuro" da loro che rischiavano la vita ogni giorno. 
È sola al mondo, i sui genitori son stati uccisi dal Governo nel 1955 e lei ha sempre dovuto badare a se stessa. 
È un posto caldo , c'è odore di polvere da sparo nell'aria , non le piace questo fatto.

-signorina , lei è nuova ? -chiede una voce dietro di lei

-si , mi chiamo Leela Knowitch , vengo dal villaggio di Haaga. Mi hanno detto di recarmi qui con una lettera. Hanno detto che è più sicuro- disse incominciandosi ad agitare per l'arma che lui aveva con se.

L'uomo , o il ragazzo , non ne riusciva a decifrare l'età perché quella barba incolta e quel mitra nelle mani la nascondevano, si inizio ad avvicinare , sempre più , fino a stare ad un passo da lei. 

-piacere , sergente Right , al vostro servizio. - disse inginocchiandosi e facendole baciamano. 
-piacere ... Mio ...- disse molto incerta lei. 

-Chiamami Kato, signorina- disse ancora lui facendole l'occhiolino , cosa che impaurì ancora di più Leela che non sapeva assolutamente come comportarsi. 
-dove potrei mettere i miei averi , signore?- 
-per di quà- indico lui una strada stretta che portava ad una piccola cameretta. 
-solo per me?- 
-no ma certo che no. Abbiamo in arrivo altri rifugiati. Dopo che saranno arrivati verrete divisi nel villaggio Alpha e nel villaggio Beta. - 
-perché ci dividete? Io non conosco nessuno ! Cosa farò ? Oh ma non posso rimanere qua con lei ? - chiese quasi pregandolo di farla rimanere. Aveva già perso i suoi cari , non voleva perdere quell'unico amico che si era fatto.
-oh ma signorina , certo che no. Io dovrò combattere . - 
Fu colta alla sprovvista , non aveva compreso qual'era il mestiere del giovane , anche se lui glielo aveva espressamente detto. Magari starà stata troppo presa a guardare i suoi occhi azzurro cielo. O non saprei. 
-su, si sbrighi , dobbiamo andare nel Cuore. - 
-certo - disse lei distogliendosi dai suoi pensieri. 
- per di qua...- 
Camminarono per un po' , fino ad arrivare ad una grande porta in ferro , chiusa con una grande catena. Gli ci volle un ora per aprirla per quanto era arrugginita e malmessa , ma almeno era sicura. 
Una volta aperta si trovarono in un grande giardino circolare , davvero immenso , circondato da mura con filo spinato. "Oh mamma" penso lei in un misto tra stupore e paura. 
Era un mondo completamente diverso. 
C'era una biblioteca , tanti bambini che scorrazzavano ridendo e giocando e molte persone intente a passeggiare e A pettegolare. 
Rimase stupita da quanta bellezza era racchiusa in quel semplice villaggio. 
"Mi troverò bene" pensò 
E così fu infatti. 
Passarono settimane e lei ormai era molto integrata nel gruppo. 
Aveva fatto amicizia con Lejra, la vecchietta che le raccontava sempre della sua infanzia; con Lola , una giovane mamma che aiutava con il suo bimbo , niko. E molte altre signore e signori. Ma in particolare aveva approfondito la sua amicizia con Kato.
Leggevano molto insieme, lui le regalava sempre dei piccoli fiorellini che andava a raccogliere da fuori al Recinto. 
Dopo un po' di tempo , circa tre mesi , arrivò un ordine da Koss*. Era stata istituita una nuova legge contro di loro e dovevano assolutamente agire. 
In un tempo di cui nemmeno lei si rese conto , erano stati divisi gli uomini dalle donne. I Sergenti avevano indossato la tenuta anti proiettile e inforcato le proprie armi e li stavano smistando. Anche Kato era fra loro. 
Lei lo vide. 
Lui vide lei. 
Lei accennò ad un sorriso rincuorante a cui però non ebbe risposta. 
Ci rimase male , ma in parte lo comprese. In fondo , stava andando in guerra , mica a giocare. 
Aveva sempre notato quei due grandi portelloni verdi che c'erano nel Recinto , ma non si era mai chiesta a cosa servissero. Ora loro donne stavano uscendo da uno di quelli. 
Avevano paura, ma erano sicure che la situazione si sarebbe risolta a breve. Chiudendo il portellone , dal momento che era l'ultima, Leela si accorse che c'erano degli scalini in pietra bianca e poi che non si poteva entrare dall'esterno . Cammino in fila con le altre per un bel po' di tempo in un bosco fitto fitto che copriva completamente la visuale. 
Poi però scesero in una cava. 
Era quello il loro luogo sicuro. 



Spazio autrice Ciao! Spero che questa storia piaccia , anche se non sarà molto lunga perché l'ho già scritta e pensata. Più che pensata l'ho sognata sta notte e scritta stamane. Non è una storia particolare, ma fa capire il vero senso dell'amore . Spero possiate apprezzare e che possiate lasciare un vostro pensiero. Mi farebbe piacere 💟 Se vi va potreste passare dalle mie altre storie. Baci. Ale 💟
  
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