La campanella era finalmente suonata. 

Nicola prese subito una sigaretta dal suo giubbotto di pelle. Era strano per uno come lui indossare un giubbotto del genere.  Voleva assomigliare al suo ragazzo. Ma in realtà aveva un animo completamente di diverso,troppo dolce.
In fretta e furia,scese giù in cortile. Non vedeva l’ora di riabbracciarlo e annegare nei suoi occhi color nocciola.
Lo trovò lì,appoggiato ad un albero,assieme ad altri amici. Nicola era un tipo molto geloso,ma per il suo ragazzo,aveva deciso di contenersi. Appena intravisti i riccioli neri pece del suo ragazzo,Maurizio,salutò i suoi amici,e si recò dal suo ragazzo.

Si abbracciarono,cercarono di non essere notati,per poi andare nel loro rifugio segreto. Era un vecchio scantinato della scuola,ormai in disuso.  Solo Maurizio possedeva la chiave. Con la scusante di “mettere a posto i palloni da basket” era riuscito a fare una copia della chiave. Era il loro posto,l’unico in cui mostravano il loro vero lato. La passione tra i due non li permise di star fermi.

“Ti voglio così tanto” disse Maurizio.

Non era molto bravo con le parole,perciò lo baciò immediatamente. Un bacio più appassionato del solito,infatti Nicola capì che qualcosa stava andando storto.

“Che è successo?” disse Nicola.

“Emh preferirei non parlarne..”

“Andiamo,Mauri,sai che a me puoi dire tutto.”

“Ho paura.”

“Di che cosa? Non capisco.”

“Ho paura che tu ti stanchi di me,della nostra situazione. Ti sei mai chiesto perché stiamo facendo tutto questo? Ci stiamo nascondendo da tutti…”

“Amore mio,non provare mai più a dire una cosa del genere. Io ti amo troppo per lasciarti andare. Ci stiamo nascondendo? Anche per me è difficile,vederti sempre con quella lì,vedere quando l’abbracci,quando vi baciate. So che è tutto finto,è una copertura,ma mi sta trucidando. Voglio dire al mondo che sei il mio ragazzo,vorrei gridarlo a tutti. Però poi ci ripenso,penso a te,a quando il sole illumina i tuoi capelli,a quando ci baciamo,a quando la tua mano penetra nei miei riccioli e li stringe forte. E amo tutto questo sin troppo da rinunciarci solo per uscire allo scoperto. Mauri,io ti amo.”

“Ti amo anche io,cazzo. Ti prometto che appena diventeremo maggiorenni,ti caricherò su un aereo e ti porterò a New York.  Ti voglio sposare,ti devo sposare. Devi essere mio per sempre”.

“Lo sarò,te lo prometto. Con o senza anello. Ormai sei l’unico,sono il tuo schiavo,hai rubato il mio cuore.”


La campanella suonò,uscirono dallo stanzone e ritornarono in classe,l’uno pensando l’altro.