Ormai erano passati mesi da quando Sebastian aveva lasciato quel maledetto messaggio.

ERCHOMAI. Sto arrivando.

Quelle due semplici parole avevano fatto sì che Clary perdesse il sonno poiché appena si addormentava, sognava ancora di combattere contro Sebastian o meglio, tentava di farlo, ma lui era troppo forte per lei.

Ma dopo qualche settimana riuscì a riprendere il sonno perché i suo pensiero si fermava su Jace.

Ormai lui ogni giorno andava nella città Silente per imparare a controllare il fuoco del paradiso che scorreva nelle sue vene. Ci era anche riuscito ma per la troppa euforia bruciò un Fratello Silente, per giunta uno di quelli che lo odiavano, e quindi decisero che si sarebbe allenato ancora per molto tempo. Jace non si sarebbe mai aspettato che i Fratelli Silenti provassero emozioni; pensava a loro come creature dal corpo "umano" con un cuore di pietra.

L'unica cosa che riusciva a farlo andare avanti con le esercitazioni e che gli impediva di non mollare, era Clary.

Sperava di poterla riabbracciare per ore, e non per secondi come facevano. Sperava di poter baciarla delicatamente e dopo più appassionatamente, senza rischiare di ustionarla.

Sperava di poter rifare tutto ciò. Voleva che tutto tornasse come era prima che Lilith lo legasse a Sebastian. Ma sapeva bene che ciò era impossibile, poiché non si può cambiare il passato.

Si può ricordare il passato, vivere il presente e cambiare il futuro. Ma spetta a noi scegliere se cambiarlo in bene o male, e solo Raziel sa' cosa sceglieremo. Però lui sapeva di preciso in cosa voleva cambiarlo. In bene. E sapeva ancora meglio che per far si che ciò accadesse, occorreva che Sebastian morisse. E sarebbe stato lui ad ucciderlo.


ANGOLO AUTRICE: okay, spero che vi piaccia la storia. Penso che scriverò ogni settimana se avrò un'idea. VI prego non siate troppo cattivi dato che è la mia prima storia.