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Autore: Tom Riddle    12/01/2014    0 recensioni
Andrea è un ragazzo del distretto 10, che viene scelto per gli Hunger Games. Sopravviverà o morirà?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Quando mi risvegliano per fare da guardia al piccolo accampamento, sento un po’ di fracasso.
-Perchè le hai fatto prendere uno zaino!?- urla Antonio. Cerco di capire contro chi sta urlando.
-Mi aveva detto che forse ci sarebbe voluto un po’ più che tutta la notte- risponde la voce di Claudia, tranquilla.
-Perchè urlano?- domando a Fortuna che mi ha risvegliato.
-Mary. Ha detto a Claudia che sarebbe andata a trovare un piccolo posto dove accamparci, ma Antonio pensa che sia scappata- risponde. Poi vedo Antonio venire nella nostra direzione.
-Svegliate Giovanni e Rossella, ce ne andiamo adesso- dice.
-Non credo che qualche tributo sia qui in giro, si sarebbe già fatto vedere, quindi rimaniamo ancora qui- ribatte Fortuna.
-Ce ne andiamo e basta- dice Antonio.
-Non sei il capo, va a dormire- dice Fortuna, calma. Lui la guarda arrabbiato e se ne va. Si arrampica su un albero, e credo si addormenti.
-Tocca a voi fare la guardia- ci avverte Claudia andandosi a nascondere tra le radici di un albero.
-Che ore saranno?- domando.
-Forse sono quasi le sei- risponde Fortuna. -Tra poco sorge il sole-
Passiamo il tempo a guardarci intorno, non parliamo. Quando comincia a spuntare il sole, svegliamo gli altri. Non appena sveglia, Rossella si rimette a fare i nodi. Ma a cosa le servono?
-Le servono per fare delle piccole trappole per gli animali- mi sussurra Antonio, quasi come se mi avesse letto nel pensiero.
-Ce ne andiamo?- domanda Giovanni. Pochi istanti dopo, vediamo arrivare qualcosa, su nel cielo. Un paracadute! I mentori, con i paracadute, ci inviano delle piccole cose che ci potrebbero servire, ovviamente pagati con i soldi che offrono gli sponsor.
Quando tocca terra nessuno osa avvicinarsi, quasi come se quella fosse una bomba. Poi Fortuna si avvicina. Lo prende in mano e lo analizza.
-E' per Giovanni- dice. Prende quello che c'è dentro: è una piccola scatolina. -Dice che fa passare la ferita alla gamba in un paio d'ore-
Mentre Giovanni si spalma la cremina della scatolina, sento un piccolo rumore. Drizzo le orecchie: c'è qualcuno nei dintorni.
-Avete sentito?- domando. Rossella dice di starmi zitto, poi corre verso la foresta. Torna poco dopo con un animaletto tra le mani.
-Almeno le trappole funzionano- commenta Claudia. Mettiamo l'animaletto in uno degli zaini, e poco dopo ci incamminiamo.
Arriviamo nel punto dove passava il fiume, ma ora non c'è niente.
-Gli Strateghi avranno fatto ritirare le acque del fiume- deduce Fortuna. Sul terreno noto dei passi, forse sono di Mary.
-Seguiamo i passi- ordina Antonio.
-No, andiamo a nord- ribatte Fortuna. Antonio ci guarda, e capisce che siamo d'accordo con lei. Vorrei seguire quei passi, se sono di Mary potremo ritrovarci, chissà dov'è.
Camminiamo per un paio d'ore, e riusciamo a procurarci tre scoiattoli. Non è neanche il tramonto quando decidiamo di accamparci.
-Voi dite che è morta?- domando. Tutti mi guardano. -Intendo Mary-
-Se lo fosse avremo sentito il cannone. Sarà in giro- risponde Antonio.
-E secondo te dove sono gli altri tributi?-
-Non so, forse nella foresta-
Quella sua risposta non è di aiuto. L'arena è una foresta, quindi dire che sono nella foresta non è una grande scoperta.
-Domani dove andiamo?- domanda Rossella.
-A nord- risponde Fortuna.
-Ma dove ci stai portando?- interviene Giovanni.
-L'arena ha una fine, potremo usare il campo di forza come fece Haymitch Abernathy nell'Edizione della Memoria di quattro anni fa- spiega Fortuna.
-E se finiamo abbrustoliti?- chiede Claudia.
-Mandiamo te avanti, così se deve suonare il cannone per uno di noi, suona per te- dice Antonio, ironico.
Mangiamo, e poi scende la notte.
-Ragazzi, oggi non è morto nessuno, secondo voi gli Strateghi cosa staranno pianificando?- domando.
-Se non ci uccidono qualcuno stanotte, domani potremo vedere un'apocalisse- dice Antonio.
Mangiamo solo due degli scoiattoli, gli altri due li conserviamo per domani.
-Ci serve acqua- dice Giovanni, con voce roca. In effetti ci serve. E' un giorno che non beviamo, e se non troviamo dell'acqua entro domani sera, credo che moriremo tutti.
-Ci dovrà essere qualche corso d'acqua nella foresta, non credete?- dice Rossella. -Domani seguiremo gli animali-
-Potrebbero anche portarci in un accampamento di qualche altro tributo, noi andremo sempre a nord- ribatte Fortuna, andandosi a nascondere tra le radici di un albero.
-Cominciamo io e Claudia a fare da guardia, stanotte. Andate a dormire- dice Rossella. Antonio si arrampica su un albero, ed io e Giovanni andiamo a metterci dove si è messa Fortuna.
Prima di addormentarmi in cielo appare il simbolo di Capitol City, l'inno e poi di nuovo il simbolo. Non è morto ancora nessuno.

  
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