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Autore: Haruka36    31/05/2008    5 recensioni
Quando tutte le scelte prese sembrano le migliori, si può tornare sui proprio passi?
Cosa spinge Kagome, ormai moglie felice e amata, a tornare al proprio paese di nascita dopo sette lunghi anni?
Cosa accade quando tutti gli equilibri e le convinzioni crollano lasciando il posto solo alla confusione?
Lggete per scoprirlo!
Salve!Siamo roro e lilysol, in arte Haruka36,  questa è la nostra  prima fan fiction in società e speriamo che l'idea scaturita da due menti geniali come noi ( non esageriamo ndtutti) vi possa piacere!
Fateci sapere!
Bacioni
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il vento della vita


Prologo:


"Signore signori grazie per aver scelto la nostra compagnia, il volto diretto a Tokyo è ormai giunto a destinazione, si pregano per tanto i signori passeggeri ad allacciare le cinture di sicurezza e a prepararsi all'atterraggio, grazie!"


La voce gentile dell'hostess raggiunse i viaggiatori che, stiracchiate un po' le ossa e i muscoli iniziarono a raccogliere le proprie cose.

Un ragazzo seduto ai primi posti si voltò in direzione del finestrino dove una ragazza dai lunghi capelli corvini, dormiva placidamente.

"Kagome..." - la chiamò piano osservando i lineamenti dolci ancor più rilassati a causa del sonno.

"Uhmmm" – mugugnò quella facendolo sorridere.

"Siamo arrivati!"

La ragazza aprì stancamente gli occhi e il ragazzo si perse in quelle distese marroni che l'avevano affascinato fin da subito.

"Di già?" - chiese lei incredula.

"Tesoro se per te un viaggio di quasi tre ore è poco..." - le sorrise - "Che poi hai passato tutto il tempo a dormire è un altro discorso!"

"Uffa non mi prendere in giro!" - mormorò finitamente arrabbiata accoccolandosi contro la sua spalla.

Lui seguì ogni suo movimento, studiandola attentamente, affascinato da ogni singolo gesto che compiva, sembrava un sogno averla accanto.

"Perché mi fissi?" - domandò lei ad un certo punto.

"Sei bellissima!"

"Ti ho detto di non prendermi in giro!"

"Ma non lo faccio!" - disse stringendola più a sé – "Come ti senti?" - chiese infine.

"Un po' frastornata per il viaggio, ma bene!"

"E psicologicamente?"

"Come dovrei sentirmi scusa?"

"Non lo so, stai per rivedere i tuoi cari, i tuoi amici, lui..."

"Sei preoccupato vero?"

"Bè lui ha significato molto per te..."

"Akitoki..." - esordì lei prendendogli la mano e guardandolo intensamente – "É passato troppo tempo anche solo per rievocare un minimo di sentimento!"

"Vuoi dirmi che rivederlo non ti scombinerà, non mi lascerai per andare con lui?"

Lei lo guardò stupita, non poteva garantirli di non provare nulla nel rivederlo, tuttavia si limitò a sorridere rassicurante – "Certo che no!" - gli strinse la mano ancora più forte – "Inuyasha per me è stato importante, non posso negarlo, però è te che ho sposato..."

Lui ricambiò lo sguardo, poi le si avvicinò piano, baciandole dolce le labbra.




"Ripetilo!" - esclamò un ragazzo dagli insoliti capelli argentati e due buffissime orecchie canine sul capo.

"Inuyasha quante volte te lo devo dire, Kagome ieri mi ha telefonato comunicandomi che oggi tornerà e rimarrà per un paio di settimane..."

"M-ma perché non me lo hai detto prima?"

"Inuyasha erano le undici di sera come potevo dirtelo?"

"Ma perché torna così, all'improvviso, senza una ragione!"

"Non lo so e non mi interessa, sono esattamente sette anni che non la vedo e se finalmente ha deciso di ricomparire, io non mi oppongo di certo, anche se lo fa improvvisamente, senza preavviso! E poi Inuyasha non venirmi a dire che non sei contento, aspettavi da secoli questo momento!" - lo fissò con sguardo omicida – "Ma ti avviso, prova a tirare fuori quel discorso appena la vedi, e ti faccio fuori!"

"Sango sono anni che aspetto questo momento, proprio perché non vedo l'ora di chiarirmi, tu non sai come..."

"Lo so Inuyasha, credi davvero che io e Miroku non ci siamo mai accorti che te ne stavi fermo per ore a fissare la porta di casa sua?"

"Io..." - mormorò imbarazzato per essere stato colto in flagrante – "Quando arriverà?"

La ragazza controllò l'orologio – "Si è imbarcata a mezzo giorno e ora sono le cinque passate, penso che arrivi a momenti..."

Improvvisamente il campanello della porta squillò, segnalando al presenza di qualcuno.

Il cuore di Inuyasha iniziò a martellare così forte che la sua gabbia toracica non avrebbe resistito a lungo.

"Allora Inuyasha, vuoi avere tu l'onore?" - domandò Sango nervosa, ma sicuramente non quanto lui.

Le orecchie di Inuyasha di mossero impercettibilmente e il ragazzo si ritrovò ad annuire incapace di parlare, si avvicinò con i piedi di piombo alla porta, con mano tremante poi l'aprì, un piccolo raggio di sole lo investì, facendogli socchiudere gli occhi.

"Oh ciao Inuyasha!"

"Ah, Miroku sei solo tu!" - disse deluso – "Sango non è lei è solo Miroku!" - urlò poi in direzione dell'amica.

"Quindi Sango te l'ha detto, che bella sorpresa vero?"

"Già..." - grugnì.

"Non fare così non sei curioso di sapere perché sta tornando dopo secoli?"

Inuyasha non rispose e si limitò a fissare il terreno, più volte si era chiesto se fosse stato lui la causa dell'allontanamento di Kagome, ma ogni vola si rispondeva da solo, la colpa era di entrambi, se lui aveva torto, lo aveva soltanto in parte.

"Dove si sistemerà?" - chiese.

"Bè considerando il fatto che ci ha avvisati solo ieri del suo ritorno, non lo so, tuttavia se non ha un posto dove andare, può anche sistemarsi qui, con me e Sango, la casa può accogliere benissimo anche lei..."

"Capisco" – constatò – "Ah Miroku..."

"Si?"

"Occhio a come ti comporti con lei..."

"Inuyasha, Inuyasha, io ormai ho venticinque anni, e sono fidanzato con Sango da quando ne avevo quindici, ormai ci convivo pure, pensi davvero che mi possa interessare a qualche altra che non sia lei?"

"Considerando che lo fai sempre, si!"

"Ma Inuyasha...." - si lamentò, poi all'improvviso si bloccò – "Oh Kami!"

"Che c'è?"

"Un taxi si sta avvicinando!" - disse indicando la figura tremolante di una macchina gialla che svoltava l'angolo e si dirigeva verso di loro.

"No, no, non sono pronto ad incontrarla, non posso farcela!" - cominciò ad agitarsi Inuyasha.

"Calma Inu, è solo un taxi, probabilmente non è neanche lei!" - la macchina incriminata si fermò proprio davanti al cancello della villetta- "Come non detto è proprio lei, rilassati amico!" - esclamò contento dandogli una bella pacca sulla spalla.

"Io sono calmissimo!" - lo disse più che altro per convincere se stesso, ma come poteva essere calmo, programmava quel momento da anni e adesso, adesso che era giunto, lui non sapeva nemmeno come comportarsi.


Improvvisamente la portella gialla si aprì, due lunghe gambe, snelle e slanciate vennero fuori, poi fu il turno del busto magro ed infine una ragazza sulla ventina comparve in tutta la sua bellezza.

Inuyasha la fissava senza riuscire a staccare gli occhi da quella figura, il vestitino celeste, corto fino al ginocchio e sbracciato, la evidenziava in ogni forma, i capelli, più lunghi di come se li ricordava, ma dello stesso identico colore scuro, fluttuavano leggeri in quel vento afoso che li accarezzava, il viso, quello non lo vedeva bene e non riusciva a distinguere nitidamente i tratti e poi portava gli occhiali da sole, quindi non riusciva a vederle gli occhi.

La ragazza si avvicinò con passo timido, anche lei doveva essere nervosa, avanzò ancora un poco e in pochi secondi, che ad Inuyasha parvero secoli, si trovò di fronte a loro.

"Ehm, ciao!" - esordì incerta e facendo violenza su se stessa per non incrociare lo sguardo di Inuyasha.

Silenzio, un silenzio insopportabile oltre che altamente imbarazzante.

"Fa proprio caldo qui a Tokyo!" - continuò poi portandosi gli occhiali sul capo in un movimento fluido.

Inuyasha spalancò la bocca, era sempre stata bella, ma adesso era, era una Dea.

"Si è scoppiato da pochi giorni!" - le confermò Miroku.

"Ah fortunatamente ho portato vestit..."

"KAGOMEEE!!!" - una raffica castana le si catapultò letteralmente addosso.

"Sango?!" - esclamò lei abbracciandola con le lacrime agli occhi.

"Kagome che bello rivederti dopo tanto tempo, sei bellissima, sei stupenda!" - la guardò attentamente.

"Sango non esagerare!Anche tu sei bellissima!"

"Perché voi due non mi avete avvisato?"

"Noi..." - cercarono di giustificarsi quelli.

"Ma dimmi Kagome, come stai, cosa fai adesso?" - disse tornando a rivolgere la propria attenzione su Kagome.

"Sto bene e lavoro per un giornale."

"Kagome ti vedo distrutta!"

"Sono solo un po' stanca per il viaggio..."

"E poi sei troppo magra!" - continuò.

"Ma che dici!" - si lamentò lei portandosi le mani sulla pancia.

"Sarà, fatto sta che ti farò mangiare come una balena!" - la strinse ancora – "E voi due che fate ancora qui? Salutate Kagome per bene!"

"Si signora!" - esclamarono in coro facendo spuntare un sorriso divertito sulle labbra delle due giovani donne.

"Bentornata Kagome!" - Miroku le si avvicinò stringendola fra le braccia – "Sei semplicemente divina e..."

"MIROKU!" - urlò inferocita Sango – "Dove sta andando quella mano?"

Kagome si staccò ridendo – "Non cambi mai eh?"

"Ciao Kagome!"

La ragazza si voltò improvvisamente smettendo di ridere – "Ciao..."

Si guardarono per qualche secondo.

"Neppure mi saluti?" - chiese lui.

"Si hai ragione!" - sorrise e si avvicinò per abbracciarlo.

Inuyasha la accolse fra le braccia stringendola forte, Kami quanto gli era mancata – "Sono felice che tu sia tornata..." - le sussurrò contro l'orecchio per poi affondare il viso nel suo collo e ispirare il dolce profumo che solo lei emanava – "Io..."

Kagome si staccò bruscamente, tutta rossa in viso, con il cuore che andava a tremila, lasciano un Inuyasha più che interdetto.

"Ma Kagome e le valige?" - chiese prontamente Sango per evitare un momento di tensione.

"Se ne sta occupando Akitoki!"

"Akitoki?" - fece Sango.

"Si, scusate, avete ragione!" - si voltò di spalle e urlò – "Akitoki, tesoro!"

Inuyasha si irrigidì istintivamente, tesoro?!

Un ragazzo, alto, ben piazzato,castano, due occhi grandi dello stesso colore, si avvicinò carico di valige e si fermò in prossimità di Kagome stringendola per la vita.

"Passiamo alle presentazioni, lui è Akitoki Hojo, mio marito!"

Lo sguardo di tutti cadde automaticamente sulla mano sinistra di Kagome per cercare la conferma, era lì, una piccola fede dorata che le avvolgeva delicatamente l'anulare.

Poi ci fu un rumore così forte da far sobbalzare tutti quanti, Kagome si voltò di scatto, la porta dell'ingresso della casa di Sango e Miroku tremava ancora per la forza con cui era stata sbattuta.

Sango guardò Kagome che però aveva lo sguardo basso, colpevole, fisso sul terreno, poi passò a suo marito che ancora la teneva attanagliata per la vita, non riusciva a crederci, Kagome sposata, si voltò ancora in direzione della porta e sospirò, Inuyasha non l'aveva presa bene.




Salve a tutti gente!

Dopo averla pubblicizzata spudoratamente nelle nostra rispettive fan fiction roro e lilysol sono pronte a far conoscere al mondo intero la loro prima (e sicuramente non ultima) fan fiction insieme...

Allora siamo solo all'inizio e tutto è avvolta da un alone di mistero...

Cosa è successo fra Inu e Kaggy?

Cosa ha spinto una ragazza bella, dolce, solare, sorridente come lei a sposare un carciofo (termine che piace molto a roro e con cui io stessa ho cominciato a definirlo)come Hojo?

Speriamo che l'idea vi piaccia!

Fateci sapere

Bacioni a tutti


lilysol


&


roro


E adesso mia cara roro lascio a te la parola...


  
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