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Autore: LonelyWriter    13/01/2014    0 recensioni
L'ingresso di Eric nell'accademia collide con una serie di eventi misteriosi, che renderanno il suo cavalierato più difficile del previsto. Da quando un uomo che si fa chiamare L'emissario ha fatto la sua comparsa al castello del re, la quotidiana monotonia degli abitanti di Lilrest si trasforma lentamente in un incubo ad occhi aperti.
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-"Ma tu..."- Fece una pausa per recuperare fiato. -"Chi sei?"-
Ggli si avvicinò, ignorando il sangue che spillava dal polso del capitano, imbrattandogli gli schinieri.
-"Io, sono l'emissario."- Il suo tono suonava così ovvio che si sentì stupido ad averlo chiesto.
La sensazione fu cancellata subito dopo dalla spada dell'emissario, che pitturò un altra lunga lingua di sangue sul pavimento lucido, recidendogli la testa.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Per nulla distratto dai due pazzi che avevano appena rischiato la vita usando il ponte come scivolo, il maestro d’arme si sistemò la coda di capelli grigi prima di proseguire 
il discorso.

 -“Benvenuti all’accademia nera!”- Esordì spalancando le braccia.  

Dietro di lui un imponente maniero, costruito con pietra nera, svettava minaccioso in netto contrasto con il cielo azzurro.
Era composto da tre grandi sezioni rettangolari di diversi piani, due delle quali disposte diagonalmente rispetto alla facciata principale. Da ogni ala spuntavano poi le torri
che si congiungevano con quella centrale, tramite archi di pietra. Il cortile era incredibilmente spazioso, il selciato di ingresso formava un grosso rettangolo, che terminava
ai lati nell’erba che accompagnava il lungo e spesso muro che circondava il castello, e proseguiva di fronte, in una stradina sinuosa che conduceva alla porta principale. 
Poco distante sulla destra si vedevano dei campi in terra battuta, con dei manichini e dei paglioni da tiro ai bordi. Più in lontananza si scorgeva il luccichio di un lago.
Sulla sinistra invece si ergeva un muro di pochi metri con una porta, che somigliava ad una casa senza tetto. Dietro al quale si intravedeva una serra,
un grande parallelepipedo di vetro che lasciava filtrare gli sgargianti colori della flora al suo interno. 

-“In questa accademia vi sono sei scuole tra cui poter scegliere. Il  combattimento con spade ed affini, l’arceria, l’assassinio e lo spionaggio, i genieri, l’alchimia
ed infine la magia. Se non volete participare ad alcuna di queste, potete usare la botola che vedete vicina al ponte. Non starò qui a spiegarvi cose che imparerete presto
da soli, vi porterò invece alle vostre stanze. Le reclute del primo, del secondo e del terzo anno, occupano il secondo piano del castello. Formate tre gruppi.
I soldati e gli arceri alla mia sinistra, gli assassini, le spie ed i genieri al centro e tutti gli altri a destra. Muoversi!”- 

In modo frettoloso, tutti coloro che indossavano un armatura si distaccarono verso sinistra, producendo un clangore metallico. Un minuto gruppo, tra cui Erik e Rick
si mosse alla destra dell’uomo, ed altri rimasero fermi al cemtro. Eric potè così notare la presenza di qualche altro ragazzo non di sangue nobile e di qualche di ragazza.
I nobili che non indossavano un armatura vestivano raffinati abiti di seta, dai quali spesso rimuovevano la polvere con gesti altezzosi.
Mentre i ragazzi di campagna rimasti nel gruppo dei soldati indossavano una cotta di maglia un po arrugginita e della misura sbagliata. 

-“Ogni sezione ospita due scuole. Il gruppo di sinistra si stabilirà nell’ala che voi vedete alla vostra destra, nel cortile potete vedere i campi di addestramento.
Io sono il maestro d’arme dell’accademia, vostro tutore ed insegnante, nel combattimento ravvicinato. Fino a quando non vi sarete meritati di sapere il mio nome,
vi rivolgerete a me come “signore”. Voi al centro dormirete nella sezione centrale del castello, e solo saltuariamente sarò vostro insegnante.
Infine voi a destra utilizzerete l’ala alla vostra sinistra, ed io non vi insegnerò nulla. Nel salone di ingresso troverete i vostri rispettivi insegnanti. Potete seguirmi.”- 

Detto ciò marciò verso l’ingresso del castello, seguendo la stradina di ciottoli. Entrarono nel salone di ingresso passando attraverso il gigantesco portone,
completamente spalancato. L’enorme stanza era decorata da spessi arazzi appesi alle colonne nere, le quali reggevano l’imponente struttura.
Al centro dei neri striscioni che pendevano dalle colonne centrali era disegnata in stoffa bianca la testa di un drago,  con un cavallo a destra ed uno a sinistra,
raffigurati impennati. Sopra e sotto la testa del drago vi era una lunga spada infuocata. Era il simbolo dell’accademia. Il castello sembrava deserto, tanto era silenzioso. 

Altri due figuri attendevano al centro del salone. Una donna dai lunghissimi capelli biondi, alta e snella, ed un nano molto muscoloso e con una grande barba nera,
lunga quanto i propri capelli. Il gruppo di soldati proseguì verso destra seguendo il proprio maestro e si allontanò sferragliando. 

La donna condusse il gruppo dei silenziosi assassini e genieri verso le scale che partivano dal centro della facciata interna, mentre il nano fece strada al gruppo di maghi
ed alchimisti verso la rispettiva sezione del castello. Eric si aspettava un anziano uomo mingherlino dalla lunga barba bianca come insegante di magia,
non certo un muscoloso nano che dell’aspetto del mago non aveva nulla. Salirono al secondo piano, dove diversi corridoi paralleli rappresentavano l’ingresso alle camere.
Con una voce stranamente acuta il nano attirò la loro attenzione.

 -“Sono l’insegnante di magie difensive, accompagnerò voi maghi per i prossimi tre anni. D’ora in poi chiamerete ogni insegnante di magia o alchimia “magistro”.
Come gia saprete, agli insegnanti d’arme e affini ci si rivolge con “signore”. 
hi segue la scuola di magia potrà scegliere al terzo anno, tra due sottocategorie di scuola: arcano o curatore. E dopo i successivi sei anni di studi, se avete scelto arcano,
potrete dedicare l’ultimo anno alla magia di difesa o quella di attacco. Gli studenti di alchimia hanno una scelta simile, potrete diventare curatori o alchimisti d’attacco.
Per chi sceglie alchimia d’attacco all’ultimo anno avrete due scelte, potrete seguire un ultimo anno di alchimia o scegliere trasformazione.
In ogni camera vi sono sei studenti, questa sezione non è molto popolata, poichè maghi ed alchimisti scarseggiano. Vi ricordo che in questo piano incontrerete anche
gli studenti del secondo e del terzo anno, che sicuramente vi diranno di più su questo posto, tuttavia sono in camere separate da quelle del primo anno.
Non vi sono distinzioni di sesso nella selezione delle camere, sarà meglio per voi che impariate a vivere serenamente con le poche dame del castello,
che sono reclute quanto lo siete voi ragazzi. Infine i piani superiori sono proibiti per gli studenti dei primi tre anni,
al terzo piano ci sono i dormitori degli studenti dal quarto al nono anno,  ed all’ultimo gli studenti del decimo anno. Piani più alti si trovano solo nelle torri.
Le torri laterali sono le stanze degli insegnanti e quella centrale è dedicata allo studio della magia ed altro. Saprete di più durante la vostra permanenza qui.
Questo pomeriggio potrete, e dovrete, incontrarvi con tutti gli altri studenti del primo anno nel salone d’ingresso.
Uno studente del quarto anno verrà  qui prima di allora a darvi istruzioni ed eventualmente consegnarvi le vostre uniformi.
Non potrete uscire dalla camera se non chiamati. Questo vale d’ora in avanti finchè non vi sarà detto il contrario. Il primo pasto per voi verrà servito stasera.”-

 Dopo il lungo discorso divise gli studenti nelle camere. Dato lo scarso numero di reclute fu facile che Eric finisse insieme a Rick.
L’unica ragazza del gruppo invece finì nella seconda stanza. Solo tre stanze vennero usate. Eric ricordò che il gruppo dell’ala destra era composto da almeno un centiaio
di giovani. Entrò nella stanza che gli avevano assegnato insieme ai compagni. Tre di loro erano di sangue nobile, mentre lui, Rick,
ed un ragazzo alquanto muscoloso erano chiaramente di campagna. La stanza era spartana, tre letti per lato con dei sottili materassi di paglia ed una sgualcita coperta di lana,
una finestra al centro della parete di fronte, ed un grosso orologio meccanico sopra la porta d’ingresso. Segnava mezzogiorno.

 -“Beh, io vicino a quelli non mi ci metto, prendiamo questi letti qui.”- Mormorò uno dei nobili, andandosi a sedere su uno dei letti. 
Gli altri due annuirono e presero i letti dal suo stesso lato.

 -“Accidenti quanto sono scomodi!”- Si lamentò uno di loro. -“E questa coperta è ruvida e punge.”-

 Eric sorrise e si sdraiò comodamente sul suo materasso, era abituato a dormire su giacigli di paglia. Per lo meno i nobili non ricevevano alcun trattamento di favore.
Erano reclute come tutti. Si chiedeva però cosa volesse dire il magistro, quando aveva detto che “eventualmente” sarebbero state consegnate loro delle uniformi.

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