Come vetro tra i clamori della disperazione

 
 

{Sono stata zitta quando tutto ciò che avrei voluto dirti era che tu dovevi essere solo mio.
Non ho aperto bocca, ma gli occhi ti raccontavano mille storie che non hai voluto leggere, ma dovevo ricordarlo,
che leggere non ti è mai piaciuto.}

 
Il pallore delle mie guance si tramuta in puro rossore quando ai miei occhi appare il tuo viso. È sempre così, quando ti vedo. Scateni in me un caos di emozioni che neanche io so decifrare, ma la verità è che non so se questo caos è un miscuglio o è solo amore.
Ma tu non provi nulla di tutto ciò, perché tu non ami me, ma lei. Lei, che coi suoi occhi d’oro ti ipnotizza per ore e ore, cosa che i miei occhi non faranno mai. Il cuore ti batte forte quando sei con lei, mi dici, ma non sai quanto forte batte il mio quando ci sei tu.
Nonostante tu stia insieme a lei, (il cuore) batte ugualmente forte. Ma non per amore, questa volta. Il cuore non batte solo per amore. Batte forte per il dolore in esso racchiuso, vorrebbe esplodere per piangere tutte le sue lacrime di sangue. E, invece, si limita soltanto a battere forte. Ed è in quei momenti che vorrei urlarti che tu sei solo mio, e di nessun altro. Che, nonostante il mio silenzio, i miei sguardi dicevano tutto al posto mio. Ma tu non sei mai stato bravo in queste cose, perché il tuo cuore ormai appartiene ad un’ altra, che non sono io.
Perché, allora, non apri gli occhi?
 
 

{Sono stata zitta quando la rabbia mi saliva su per la gola pronta a urlarti in faccia gli errori di una vita complicata.
Io che non sono mai stata brava a dire le cose, sono stata zitta, zitta mentre te ne andavi via da me
 spaccandomi il cuore in mille pezzi.}

 
Crack.
Un rumore così veloce, ma pieno di dolore. Il mio cuore si è rotto, spargendo i pezzi in tutta l’anima, quando vi ho visti felici insieme, quando le hai rubato un bacio a fior di labbra davanti i miei occhi. È una punizione questa, per tutti gli errori che ho commesso nella mia vita? Mi si stanno rinfacciando contro tutti in una volta, e il dolore è enorme.
Vorrei soltanto piangere, ma non posso. Non davanti a te.
Chissà che sapore hanno le tue labbra, quanto belle sono le tue attenzioni. Ma il nostro rapporto è semplicemente composto da litigi e occhiatacce, che adesso non sarei capace di mandarti. I miei occhi sono impegnati a trattenersi, per non piangere, per non scoppiare e mostrarsi deboli.
Ho sempre pensato di essere una tipa tosta, così da farlo pensare anche agli altri. Ma non ne sono più così sicura, ormai. Non sono sicura che Kurumi Mimino sia qualcuno a cui tenere testa, perché non riesco a tenere testa nemmeno a me stessa e ai miei sentimenti.
Vorrei prenderla per i capelli, la tua ragazza, ma sarebbe davvero scandaloso. Prima, perché è mia amica e, secondo, sarebbe la pura prova che sto impazzendo, perché non mi appartieni e mai mi apparterrai.
E adesso sto in silenzio, mentre tu ti allontani sempre di più, perché non ho più il coraggio di muovere la lingua da quando il mio cuore si è frantumato come vetro tra i clamori della disperazione.








Note: Buonsalve! Neanche otto giorni e mi ripresento con qualcosa di molto depressivo. Ho impiegato quasi un'ora a scrivere questa specie di shot e pubblicarla tramite tablet. Non ve lo consiglio. Uhm, è la seconda volta che scrivo qualcosa sulla Kurumi/Shiro - o, almeno, una specie - e devo dire che non mi dispiace. Anche perché sarà sempre un amore impossibile.
Le frasi presenti nel testo, collocate nel centro, non sono di mia proprietà, ma della carissima Federica Maneli, compositrice di frasi e aforismi.
Voglio dedicarla a tutti quelli che mi seguono perché vi voglio bene. <3 
Recensite, vi aspetto tutti! Uh, non so perché, ma ... ho tanta voglia di scrivere qualcosa su un pairing a richiesta! Non deve per forza essere delle Yes!, sia chiaro. Quindi, se volete, richiedete e vi sarà dato! 
A presto, gente di città e periferia.
  Ayako