13/01/2014
1 recensioniFandom: Free! Iwatobi Swim Club.
Personaggi: Makoto Tachibana, Haruka Nanase, Ren e Ran Tachibana.
Coppie: Makoto/Haruka.
Avvertimenti: shonen-ai.
Note: basato sul prompt "Makoto adotta una gattina trovatella e non ha occhi che per lei, Haruka ne è geloso" sulla masterlist della Notte Bianca #3 su lj.
Hotaru in Giapponese significa lucciola.
Firefly.
Tutto ciò che aveva intenzione di fare quella mattina Haruka, era quello di rimanere a poltrire a casa. Era domenica, i compiti di scuola li aveva finiti, e aveva tutta l'intenzione di non fare niente per tutto il giorno. Ma alla chiamata del suo ragazzo, Makoto, che gli chiedeva di fare una passeggiata quel pomeriggio, non seppe dire di no. Così, verso le tre e mezza, uscì e si ritrovo il Tachibana sulla scalinata fuori casa. Ma quest'ultimo stringeva tra le mani qualcosa.
“Cos'è.”
“Ah, Haru, ti stavo aspettan-”
“Cos'è.” accentuò ancor di più quella doveva essere una domanda.
“Beh … è una gattina, Haru. Si chiama Hotaru, non è bellissima?” Makoto fece un sorriso smagliante, mostrando la gatta all'amico.
Hotaru non aveva più di tre mesi, dal pelo candido tranne per una macchia nera sull'orecchio ed era davvero minuscola, tanto da poter stare nella mano di Makoto.
Haru fece una smorfia, ma l'altro non lo notò per niente, perso nel coccolare l'animale.
Per tutta la camminata, il Tachibana non fece altro che parlare di come aveva trovato la gattina - “Sai Haru, l'ho trovata nel parco qui vicino, e appena mi ha visto si è avvicinata. Avevo dietro qualcosa da mangiare e gliel'ho dato, e mentre tornavo a casa mi ha seguito. L'ho subita tenuta con me. Avresti dovuto vedere le facce di Ren e Ran appena entrato in casa” e continuava e continuava.
Haru sbuffò. Quel gatto gli stava urtando i nervi – sopratutto perché Makoto non gli aveva dato nemmeno un bacio o qualcosa di simile si dall'inizio dell'uscita, e ciò era grave.
Solo alla fine della camminata, quando l'ho riaccompagnò a casa, gli diede un bacio a fior di labbra sulla porta, ma Hotaru provocò un miagolio contrariato.
In quel momento rinominò la gatta come “rivale in amore”. E avrebbe vinto lui, ci poteva giurare.
-
Qualche giorno dopo gli adolescenti si ritrovarono a casa Tachibana, da soli. Tutta la famiglia era uscita in città e Makoto aveva chiamato Haru per essere in compagnia.
Giocarono un po' a videogiochi, finché Hotaru non arrivò e balzò davanti alla vista di Makoto, che mise in pausa il gioco per prenderla … e non lo sbloccò per tutta la serata.
“Vado a prendere una cosa, scusami” si alzò Makoto, lasciando Haruka da sola con la gattina.
“Tu” gli si rivolse con tono grave “Guarda che Makoto è mio” la fisso male. La gatta inclinò la testa e esalò un “Miao?” interrogativo. Haru la fulminò.
“Eccomi” tornò l'altro, con in mano un paio di ghiaccioli e delle crocchette. Gli porse un ghiacciolo, e offrì le crocchette ad Hotaru.
La serata passò così: Haruka e la gattina litigarono sileziosamente, su chi riusciva ad accaparrarsi prima gli sguardi e le carezze del Tachibana.
Quando arrivò l'ora di andare a letto, Haru capì di aver vinto la battaglia. Si mise addosso a Makoto, e il gatto non poté fare altro che osservare senza poter salire sul letto.
Alla fine il Nanase ne uscì con qualche graffio sulle mani, ma ciò che aveva ottenuto era il suo fidanzato tutto per se.