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Autore: Ashley Holmes    13/01/2014    3 recensioni
SPOILER 3x03, "His Last Vow".
-- John era il suo punto debole, ma lui non era quello di John. [...] Aveva già perso troppo nella sua vita. Si era rassegnato ad aver perso la propria felicità, e sapeva di non poterla più riconquistare, a quel punto. Ma non avrebbe mai perso quella di John. --
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sì, caro fandom, lo so che dopo ieri sera nessuno aveva bisogno di ulteriore angst, ma non ho potuto evitare. Spero in ogni caso che vi piaccia (?), buona lettura! 
Ashley.
I personaggi non mi appartengono, non sono né Mark Gatiss, né Steven Moffat. Ho un cuore e un briciolo di pietà per delle povere anime innocenti, io.
 
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Lo guardò, osservando i suoi lineamenti illuminati dall'alto dei fari degli elicotteri. Probabilmente per l'ultima volta. Di nuovo, per l'ultima volta. 
Ne era consapevole, l'avrebbe perso. Se ne sarebbe dovuto andare, li avrebbero separati. Avrebbe visto svanire un'altra volta la possibilità di stare al suo fianco, anche solo come amico, non importava, anche se non avrebbe mai avuto ciò che desiderava, ciò di cui aveva bisogno.

Ma non poteva fare altro. Doveva riuscire a chiudere quella situazione, doveva far sì che finalmente John avesse pace. Era quello che meritava.
Non voleva, non poteva condannarlo a sopportare altre preoccupazioni. John aveva il diritto di vivere il resto dei suoi giorni tranquillo, senza persecuzioni da parte di pazzi assassini, senza altro dolore. Una vita costruita attorno al proprio focolare familiare.
Con Mary. La bambina. Probabilmente anche altri, dopo di lei.
John non aveva bisogno di lui, John ne avrebbe avuto abbastanza di loro.

John era il suo punto debole, ma lui non era quello di John. (1)
Lui sarebbe semplicemente sparito, ne dipendeva la felicità di John. Del suo John.
Aveva già perso troppo nella sua vita. Si era rassegnato ad aver perso la propria felicità, e sapeva di non poterla più riconquistare, a quel punto.
Ma non avrebbe mai perso quella di John.
Non l'avrebbe mai permesso.

Questa volta non hai nessuna possibilità di fare l'eroe. - No. Non lo era mai stato.
Un eroe non dovrebbe far soffrire così la persona che ama. Ma poteva farlo di nuovo, e non avrebbe esitato.

- Non sono un eroe.- fece un passo in avanti, distogliendo lo sguardo dal viso di John e volgendolo a quello di Magnussen. Aveva salvato John, l'avrebbe fatto a qualsiasi costo, ma non era un eroe.
Un eroe non dovrebbe far soffrire così la persona che ama. Ma poteva farlo di nuovo, e non avrebbe esitato.


- Sono uno psicopatico iperattivo. - (2) protese il braccio in avanti. Ora percepiva gli occhi di John puntati su di sé, mentre compiva di nuovo un'azione che li avrebbe divisi.

- Buon Natale!-  premette il grilletto.

Un attimo, un battito di ciglia e il corpo di Magnussen cominciava a cadere, la vita che defluiva dal foro formato dal proiettile.
Sherlock sentì la voce di John articolare un "Cristo, Sherlock.", che ruppe il silenzio seguito allo sparo.
Non ne era più sicuro, ora.
Doveva ancora uscire dalla sua vita e già se ne pentiva. Il rimorso gli bloccò la gola, il cuore iniziò a martellare contro il petto. Avrebbe voluto abbracciarlo, stringerlo tra le proprie braccia e non lasciarlo andare mai più. Ma non lo fece.
Doveva renderlo il meno doloroso possibile.
Restò immobile con le mani sollevate sopra la testa, intimando John a fare lo stesso.
I laser delle armi che i soldati puntavano su di lui gli illuminavano il volto, ma Sherlock non riusciva nemmeno a rendersene conto.

Stavano per portarlo via da John. Aveva appena riacquistato un po' della sua vita ed ora gli sarebbe stata sottratta nuovamente. Avrebbe dovuto sospendere lo scorrere degli eventi, avrebbe ripreso ad assistere passivamente al passare delle giornate. Ora, non avrebbe più avuto un motivo per comportarsi diversamente.

Perché sei così cieco, john?

Perché non hai mai potuto accettarmi, accettarci?

Era spaventato. Era di nuovo solo.
E questa volta aveva la certezza che al suo ritorno il cuore di John non lo avrebbe accolto.
Non ci sarebbe più stato un posto per lui, lì.

Non c'era più un posto per lui da nessuna parte.

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Ecco, uccidetemi. 
Grazie mille per aver letto, davvero. Se qualcuno mi potesse anche portare uno di quei fantastici shock blanket sarebbe molto gradito, ora.
(1) : Libera citazione di Magnussen. Lui e le sue deduzione dei pressure points. Vogliamo parlare del fatto che lo abbia detto davanti ad entrambi, parliamo di quanto Sherlock si debba essere sentito indifeso ed esposto? No, non ce la faccio.
(2) : Mi do alla traduzione libera, sì. Ma sul serio, sono l'unica che pensa che "Psicopatico ad altà funzionalità" proprio non si possa sentire? Ecco.
Con questo mi dileguo, grazie a tutti quelli che leggeranno! 
Ashley.
  
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