14/01/2014
3 recensioniLSD: Letteralmente Suonati e Demenziali.
“Aspetta un attimo! Io non sono per niente come quel pennellone blu che soffre di combustione capillare che sta in tv! Vero Nico?”
Percy e Annabeth si guardarono allibiti, mentre intorno a loro scoppiava una disputa olimpica. (e quando mai)
Atena, dall’alto dei suoi occhi magnetici discuteva con Ares e Afrodite.
“Ares, non sei così bello. Dal vivo sei così orribilmente vintage, lo sai che la pelle è passata di moda da una marea di tempo, oh dei, se non ci fossi io.” commentò Afrodite impettita, parlottando mentre sorrideva smielata.
“E lo dici a me?” tuonò Ares “Sembro uno.. un-“
“Sfigato?” suggerì Percy, subito sotterrato da un Frank Zhang versione orso bruno. Il figlio di Poseidone protestò da sotto la montagna di peli, mentre Atena guardava Annabeth e mimava con le labbra:
‘Ma dove tartaro l’hai pescata quella testa di vongola?’ mentre sua figlia arrossiva e scuoteva la testa, andando verso Percy, prima di mollargli un sonoro schiaffo e lasciarlo lì.
“Sei nel tuo periodo, Annie?” chiese confuso, facendo scoppiare in una mezza risata il padre di Leo, che stava osservando la scena.
“E’ NEL SUO PERIODO. ATTENZIONE AL GUFO CHE LE SVOLAZZA SULLA SPALLA. POTREBBE ESSERE L’ULTIMA COSA CHE VEDETE.” urlò Percy, scappando nella direzione opposta della sua ragazza, che correva lanciando quello che le capitava a caso.
Una torcia lanciata a tutta velocità superò Era, che più avanti osservava disgustata la clip di Eracle da bambino, e si infranse su una colonna, subito seguita da una ciabatta di feltro che raggiunse in poco tempo i 450km/h. Strappando anche un risolino di giubilo ad Afrodite, che commentò: ‘Era così fuori moda, ottimo lavoro bambolina’, mentre Piper e Hazel fingevano di vomitare alle sue spalle.
Zeus si avvicinò a sua moglie, facendo scomparire la nuvoletta che teneva la televisione.
“Ahia. Brutta storia, eh?” chiese interessata Talia, osservando suo padre impallidire alle sue parole.
“Zitta, faccia di pigna.” sibilò Era, ma la ragazza dai capelli neri non demorse.
“Vecchia racchia e pure vergine.”
“Testa di calamaro.”
“Assomigli più tu alla vacca che la stessa vacca.”
“Se ti metto vicino ad una calamita fai il giro del mondo, ragazzina.”
“E’ bello avere un marito fedele, eh? Oh, no, giusto.”
“Non oseresti.”
“Vuoi chiederlo a mia madre, divina rompiscatole?”
“Non ci tengo, principessa delle stelline di capodanno.”
“Ai suoi ordini, Baronessa De Scassapalles”
“OK, BASTA COSI’” intervenne Nico, trascinando via Talia, che ancora urlava battute poco conce.
“E poi.” cominciò Ermes, adocchiando un piatto del buffet. “Io non porto gli occhiali alla John Lennon. Non sono così hippy.” e si allontanò cantando obladi-oblada.
“Io almeno non ci sono.” commentò Efesto “Non posso fare brutte figure.”
“Non sei quello tutto rosso?” chiese Ares.
“Quello con la barba ispida."
“E la toga sporca.”
“E che per qualche motivo vive su una nuvola appesantita.”
“Forse dal suo peso.” suggerì confidenziale Percy, che non appena si fermò ricevette una ciabattata a tutta velocità dalla parte opposta della sala. Cadde a peso morto, scatenando le risate di Jason. Dopo qualche minuto, si udì un CLANG sonoro. CLANG! CLANG! Una ragazza spuntata da chissà dove (e spaventosamente simile all’autrice) lo aveva appena colpito con una padellata, lasciandolo moribondo e sussurrante ai piedi di Piper. Borbottò un ‘posso ucciderlo, ma non in pubblico’ prima di accorgersi che tutti gli occhi erano su di lei.
AUTRICE: mbè? Non mi piace quella specie di superman sotto testosteroni. Io posso farlo ù.ù
Piper la osserva sconvolta.
L’autrice saluta enfaticamente Percy e Annabeth, mormorando di troll maledetti.
AUTRICE: Che mi guardate? Sono bella, lo so, ma ora andiamo avanti con questo AU rincoglionito e finiamola. Azione!
E discende da una nuvola circondata da brillantini e musica epica.
Tutti gli occhi tornarono su Efesto, che balbettava.
“Almeno non sono grosso come Ares.” annunciò.
Piper tossì, in presa ad una ridarella incontrollabile, e si chinò su Jason per nascondersi.
“E non sono neanche brutto.” commentò fiero.
Da una qualche parte sotto i loro divini piedoni un’anima in pena urlò. BUUUUUGIAAA (?).
“Insomma! C’è qualcosa che volete dirmi?” chiese imperioso il dio, rivolgendosi a Leo, che sembrava l’unico ancora in grado di respirare senza grugnire.
“Oh, ecco. Ehm. Insomma. Quantunque. Diciamo che. Io potrei anche. DEVOANDAREINBAGNOCIAO #sodone”
“Voi mi state dicendo che sono grosso e brutto?” chiese adirato Efesto, rivolgendosi a Zeus.
“Non te lo stiamo esattamente dicendo…” rispose lui asciugandosi una lacrima.
“Ma fondamentalmente si, te sei il tipo scemo, grosso e brutto che vive su una nuvola.” continuò qualcuno nella folla.
Tutti si girarono verso Percy, che si nascose dietro Piper scuotendo freneticamente la testa.
“Ah…già..Fanculo.” bestemmiò il dio (al liceo classico questa è stata la mia versione, ragazzi. Imparate che gli dei non bestemmiano MAI, soprattutto in presenza di un pulcino guerriero che ha deciso di assediare Troia. Casomai dovesse (mai mai mai) servirvi.
Ps. Non vi servirà mai nella vita.)
“Scusa, e perché non ti metti a dieta?” chiese Afrodite sgarbata.
“Niente dolci!”
“Niente carboidrati!”
“E assolutamente niente cibo!”
“…che vita di merda.”
“ZITTO.”
“Voglio morire.” commentò Ef, gesticolando e uscendo dalla sala.