Anime & Manga > No. 6
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Autore: floricienta    14/01/2014    5 recensioni
“Noi assomigliamo a Romeo e Giulietta.” Shion mise a posto un libro sullo scaffale e si voltò verso il suo coinquilino.
“Che stai farneticando?” Nezumi alzò un sopracciglio, evidentemente sorpreso da quell’affermazione.
“Tu parli sempre di fuori e dentro le mura, quindi è come se noi due appartenessimo a due casati diversi, due famiglie contrastanti come Montecchi e Capuleti. No.6 e West Block.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Nezumi, Shion
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti, ormai buonasera u.u Ho deciso di scrivere qualcosa su di loro perchè sono praticamente innamorata pazza del loro rapporto così ambiguamente tenero! E dopo essere stata in fissa con loro per tutta estate ecco che mi è venuto un altro momento di vita dedicato solo a Shion e Nezumi! *-* E' la prima volta che scrivo di loro due e spero che sia riuscita a rispecchiare i loro caratteri, anche se è stato un po' difficile...credo...
Spero che piaccia a qualcuno e che possa farmi sapere cosa ne pensa lasciando un commentino :) e ringrazio in anticipo chi metterà tra i preferiti, seguite, ricordate ecc..ecc..
Vi lascio alla storiella :)


Come Romeo e Giulietta


“Noi assomigliamo a Romeo e Giulietta.” Shion mise a posto un libro sullo scaffale e si voltò verso il suo coinquilino.
“Che stai farneticando?” Nezumi alzò un sopracciglio, evidentemente sorpreso da quell’affermazione.
“Tu parli sempre di fuori e dentro le mura, quindi è come se noi due appartenessimo a due casati diversi, due famiglie contrastanti come Montecchi e Capuleti. No.6 e West Block.”
Nezumi non poté trattenere un piccolo ghigno, poggiando il libro che stava leggendo sul tavolino e andando a semidistendersi sul letto.
“Quindi tutto questo finirà in tragedia?” il suo sorrisetto beffardo non accennava a spegnersi mentre fissava il volto serio dell’altro, come se ci credesse davvero in quelle parole che alle sue orecchie parevano così vere e allo stesso tempo così stupide, ma non era solito lasciare l’ultima parola agli altri, quindi si divertì a ribattere.
“Non è quello che intendo.” Shion abbassò lo sguardo solo per un attimo, come per trovare il coraggio per proseguire “Romeo e Giulietta, anche se venivano da famiglie opposte, non potevano vivere in un luogo dove non ci fosse stato l’altro...” prese un piccolo respiro, mentre Nezumi non aveva ancora staccato i suoi occhi grigi da lui “Allo stesso modo noi non possiamo stare lontani. Non posso restare in un mondo dove non ci sei tu.”
Nezumi era rimasto quasi pietrificato, per la prima volta nella sua vita quasi non sapeva cosa rispondere. Quando c’era di mezzo Shion tutto lo confondeva.
Io che non ho mai mostrato nessun sentimento, mi ritrovo a esitare di fronte a un ragazzino del genere. È in grado di far crollare il muro che ho sempre innalzato in questi anni con il suono della sua voce. Ogni volta che sono al suo fianco mi dimentico che il mio scopo è  distruggere No.6 e non penso ad altro che proteggerlo e tenerlo con me...
“Ma senti quello che dici?” schioccò la lingua, cercando di tenere un tono il più pacato possibile.
“Non voglio vivere in un altro posto che non sia questo.” Continuò il ragazzo dai capelli bianchi e Nezumi si sentì mancare il fiato, ma controllò le sue emozioni facendo uno scatto e andando ad afferrare il polso dell’altro, stringendolo abbastanza forte tra le proprie dita.
Shion lo guardò con il fiato sospeso, a bocca spalancata, non riusciva a capire se l’avesse fatto arrabbiare o se lo stesse addirittura per picchiare, l’unica cosa che percepiva era il suo sguardo. Quegli occhi che l’avevano attratto quattro anni prima e che non aveva mai dimenticato. In realtà non capiva neanche come riuscisse a sostenerlo senza distogliere i propri.
“Finiscila di dire queste cose con così tanta superficialità.” Non aveva alzato il tono della voce, anzi, sembrava quasi apatico, proprio lui che incantava tutti quanti con il suo canto e con le sue belle parole, pronunciate sempre al momento giusto.
“Non le ho dette con superficialità!” la stretta intorno al suo polso si rafforzò e non riuscì a contenere un piccolo mugolio di dolore.
Sei solo un bambino ingenuo. Perchè devi comportarti così? Perchè devi essere così dannatamente sincero? Non farai altro che soffrire ancora di più quando tutto questo sarà finito, quando saremo costretti ad abbandonarci... Non potremo vivere nello stesso luogo, lo sai vero?
Nezumi si lasciò scappare un sorriso amareggiato e lasciò il polso dell’altro, indietreggiando di un passo.
I loro occhi ancora incastrati. Il fiore viola che era rimasto intrappolato in una meravigliosa oscurità che riprendeva tutti i toni del grigio e non aveva paura di rimanerci, anzi, quello era proprio il suo desiderio più grande.
“Shion, sei davvero uno scioc-...”
“Io lo penso seriamente.” Lo interruppe, mostrando nel volto un leggero velo di tristezza mista a sicurezza, tenendosi il polso sul quale era rimasto il calore delle dita dell’altro.
E io lo so che le nostre strade si separeranno? Probabilmente ne sono consapevole, ma non posso pensare di lasciarti andare.
Nezumi inclinò lievemente il capo e si ritrovò ancora a sorridere, decidendo di stare al gioco.
“Però Romeo e Giulietta erano amanti.”
“Noi non lo siamo?” chiese spontaneamente e Nezumi dovette trattenersi dal non scoppiare a ridere davanti alla sua faccia, cosa che gli riuscì a malapena e si andò a sedere sul divano, incrociando le braccia dietro la testa poggiata alla spalliera e socchiudendo gli occhi, rivolti verso l’alto.
“Tsk, non sai neanche cosa significa la parola amore.”
“Certo che lo so!” si scaldò per un attimo, facendo qualche passo verso il suo compagno di stanza, che aprì un occhio per osservare le sue guance imporporite. “Ho letto tutti i libri di questo posto e ho scoperto e imparato tante cose...”
“Anche se avessi letto due o duecento libri” lo interruppe “Non si può imparare da essi cosa sia l’amore.”
“Perchè no?”
“È un qualcosa che devi sperimentare nella vita.” Riaprì entrambi gli occhi, puntandoli nuovamente in quelli viola dell’albino.
“Allora insegnamelo.”
“Idiota” schioccò la lingua “Non posso insegnartelo neanche io.”
“Perchè?” insistette.
Cavoli se sei duro a capire!
“Nasce da dentro e ognuno lo sente in una maniera solo sua, non c’è una lezione sull’amore.”
Shion abbassò lo sguardo, non ancora soddisfatto della risposta.
“Io non conosco nulla di te, o molto poco...”
“E questo cosa c’entra?”
“Mi stavo chiedendo se fosse possibile innamorarsi di qualcuno che non si conosce.”
“Come posso saperlo?” Nezumi fece spallucce.
“A te è mai successo? D’ innamorarti intendo...”
“No, mai.”
In realtà non so cosa sia questo sentimento che nasce in me quando mi sei accanto. O forse lo so benissimo, ma ancora una volta faccio finta di niente perchè altrimenti non potrei andare avanti con il mio piano di distruzione, finirei anche io sopraffatto da No.6.
Da te.
Dall’amore che provo per te.
“Quindi anche te in realtà non sai un bel niente.”
“Non dire stupidaggini!”
Shion sorrise e si sporse verso il viso dell’altro, accarezzandogli una guancia, senza staccarsi da essa, provocando in Nezumi un piccolo sussulto.
Per l’ennesima volta non sono riuscito a controllare il mio corpo.
“Anche Romeo e Giulietta non erano a conoscenza di chi fossero realmente.”
“Sono solo due personaggi di una tragedia.”
“Eppure si amavano nonostante tutto, con ogni loro forza, andando persino contro la propria famiglia.” Shion continuò senza importarsene della risposta dell’altro, tenendo sempre la propria mano sulla sua guancia, intrappolando anche qualche ciocca di capelli che ricadevano sopra di essa.
“Cosa vuoi dire con questo, Shion?”
“Che anche io farei di tutto pur di rimanere al tuo fianco.” Aveva detto quella frase tutta d’un fiato, con le gote rosse e con un sussurro che, se non fosse per lo sviluppato senso dell’udito che aveva il ragazzo dagli occhi grigi, sarebbe stato difficile sentire.
Nezumi allungò il collo, mettendosi seduto in maniera composta e avvicinandosi ancora di più al viso dell’altro. I loro nasi si sarebbero potuti sfiorare da un momento all’altro da quanto erano vicini e Nezumi fece presa sull’avambraccio di Shion, tenendo stretta la stoffa del maglione.
Questo ragazzo sarà la causa della mia rovina.
Si guardavano ancora, specchiati nelle iridi altrui e i loro battiti erano accelerati, mentre i fiati mozzati. Non sapevano cosa li stava trattenendo ancora.
Shion posò anche l’altra mano sul volto del ragazzo e lo baciò.
Un semplice bacio labbra contro labbra, il più innocente che una persona potesse dare, innocente proprio come Shion, che si staccò dopo qualche secondo.
Nezumi si alzò dal divano, aiutandosi facendo leva con la mano sul maglione dell’albino.
Mantennero il contatto sui reciproci corpi e Nezumi andò a sfiorare con la punta delle dita il segno rosso che l’altro aveva sul volto, quel vortice che girava intorno a tutta la sua pelle, simbolo del fatto che era riuscito a sopravvivere alla vespa parassita.
Premette leggermente su quel punto e riavvicinò le labbra a quelle di Shion, baciandole nuovamente in maniera dolce, ma Nezumi non sembrava così puro come lo era l’albino, quindi voleva sentire un qualcosa di più e approfondì il bacio, inclinando la testa di lato e accarezzando l’interno della bocca dell’altro.
Anche per Romeo e Giulietta l’amore è stato la causa della loro morte, sono stati avventati e tutto è finito in tragedia. Io non posso permettermi che ciò accada, ma anche se sono a conoscenza di questo non posso reprimere quello che Shion mi fa provare.
Sei proprio un bastardo.
In poco tempo finirono sul divano, iniziando ad esplorare i propri corpi e a gemere sotto i propri tocchi. Nezumi si chiese anche dove Shion avesse imparato a fare certe cose, era sicuro che non avesse idea di cosa fosse davvero il sesso, forse perchè il loro non era semplice sesso. Il loro era...
Amore.
Nezumi si appropriò di quel corpo, marchiandolo con quella che sarebbe stata la loro distruzione. Ormai non si poteva più tornare indietro, ma forse ad entrambi non importava nulla, volevano solamente sentire l’altro con l’anima e il corpo, amandosi in quella piccola stanza sotterranea che era diventata il loro rifugio d’amore.
 
Si trovavano ancora sul divano, abbracciati e appagati. Shion teneva il viso schiacciato contro il petto di Nezumi che gli carezzava dolcemente la chioma bianca e lo stringeva sulla schiena.
“Dove hai letto tutte quelle cose che hai messo in pratica poco prima?”
“Nezumi!” esclamò imbarazzato e l’altro schioccò la lingua “Da nessuna parte.”
Nezumi rise di gusto, traendo il ragazzo ancora più vicino al suo petto “Il prossimo passo è la nostra morte.” Fece sarcasticamente, riferendosi alla tragedia dalla quale era partito tutto e come risposta ricevette un piccolo pizzicotto.
“Non dirlo neanche per scherzo.” Sussurrò Shion contro la pelle del ragazzo.
Purtroppo non è uno scherzo. Certo, non morirà nessuno di noi due, in realtà non è detto da queste parti e a causa di quello che dobbiamo fare, ma è inevitabile che questo amore non andrà da nessuna parte. Eppure io non riesco a chiedertelo, non riesco a guardarti negli occhi e dirti se ne sei consapevole perchè ho paura. Non della tua risposta, ma ho paura che con la tua risposta sia io quello a diventarne consapevole e non voglio soffrire ancora per la perdita di qualcuno. Per questo ti ho chiesto di lasciare da parte i sentimenti, per questo non volevo avere nessun rapporto con te. Si finisce sempre col perdere se ci sono di mezzo i sentimenti.
“Cos’hai Nezumi?” i suoi pensieri furono spezzati dalla domanda di Shion e non si era neanche accorto che questo lo stesse guardando dritto negli occhi.
“Sono solamente un po’ stanco.” Rispose con il suo fare seducente, con quella voce dal tono quasi femminile che ammaliava chiunque lo sentisse, per poi dargli un bacio a fior di labbra.
“Io credo di aver scoperto cosa sia l’amore.” Affermò l’albino, posando un ulteriore bacio sulla fronte dell’altro per poi fissarlo nel mare grigio dei suoi occhi.
Nezumi sorrise dolcemente e non poté controllare il battito del suo cuore e neanche quel brivido che gli percorse tutta la schiena.
“Sei il mio Romeo apparso sotto il balcone...”
“La finestra vorrai dire.” Sorrise ancora, ripensando al loro primo incontro di quattro anni prima e Shion lo seguì, baciandolo ancora e ancora.
“Posso rifarti una domanda?” chiese ancora l’albino e l’altro annuì semplicemente “Sei mai stato innamorato?”
Nezumi si sentì nuovamente trafitto. Mentire sarebbe stata la cosa più comoda, avrebbe concluso facilmente quello che stava per nascere e forse avrebbe fatto in modo che Shion si arrendesse, così da rendere meno complicato ciò che continuava a credere che sarebbe avvenuto, ovvero la loro separazione.
Siamo Montecchi e Capuleti, No.6 e West Block, non possiamo esistere nello stesso luogo... Non in questo mondo e Romeo e Giulietta l’avevano capito.
Ma nello stesso tempo non voleva affermare il falso, non a Shion, non dopo quello che era appena successo. La sua dichiarazione d’amore era la cosa più bella che avesse mai ricevuto nella sua vita.
Forse la tua visione utopistica di tutto, la tua estrema speranza ci porterà bene. Riuscirai a infonderla anche dentro di me e la tragedia si trasformerà in commedia.
“Sì.” Ammise dopo qualche attimo “Proprio in questo momento.”
Si ribaciarono con passione e si cullarono a vicenda fino a quando il sonno non prevalse.
“Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire.”  (1)





Fiineee!!
(1): "Romeo e Giulietta" - William Shakespeare
Oook i pensieri di Nezumi sono stati un po' contorti, ma questo perchè è Shion che non gli fa capire più niente e quindi anche lui si sente scosso da quello che prova e i suoi pensieri sono tutti in subbuglio e alla fine con quella citazione credo si intuisca come ancora non sia del tutto convinto, nonostante non ne possa fare a meno :) sì è un po' triste come cosa...
In realtà non ho nient'altro da dire se non che spero davvero che vi sia piaciuta. Per queste poche pagine ci ho messo ore e ore cercando di renderla decente e anche in grado di far commuovere qualcuno o almeno sussultare xD Avrò modificato le frasi un milione di volte e non sapevo proprio come concluderla! Alla fine è uscita così!
Grazie a tutti e ci vediamo la prossima volta! (se mai ci sarà ahah)
Un bacio.
Flor :)
 
 
  
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