Mi era mancata la tranquillità di questo posto. Mi era mancato venire qui, stendermi sull'erba ai piedi del lago e godermi a pieno il calore del sole e il canto delle ghiandaie imitatrici. Mi era mancato l'odore delle primule appena sbocciate. Già. Le primule. Nonostante fossero dei fiori stupendi e nonostante fosse passato molto tempo, non riuscivo a guardarli senza provare angoscia, sentendomi come se ci fosse una voragine nel mio petto. Rue. Prim. Entrambe troppo giovani. Troppo dolci. Troppo in gamba. Una lacrima scende sul mio viso, ma l'asciugo appena sento qualcuno toccarmi la spalla. Mi giro. E' incredibile. Dopo tanto tempo mi fa ancora lo stesso effetto. Appena incrocio il suo sguardo, una sensazione strana ma stupenda mi invade e mi riscalda il corpo. Mi perdo nel blu dei suo occhi. Cavolo, quanto è bello.
-Ehy.
-Ehy.
-Che stavi facendo?
-Niente di che. Pensavo.
-A che pensavi?
Il mio sguardo si spegne, diventando di nuovo triste. Sento le lacrime pungermi gli occhi. Peeta deve essersene accorto, perchè subito mi abbraccia circondandomi con le sue braccia possenti. Scoppio a piangere e lui mi stringe ancora più forte accarezzandomi i capelli. Dopo neanche cinque minuti mi rilasso. E' incredibile l'influenza che ha questo ragazzo, o meglio uomo, su di me. Riesce a calmarmi e a farmi stare meglio in poco tempo anche nelle situazioni più difficili.  
-Sono ruscito a calmarti. Vero o falso?
Mi scappa una risatina. Sono passati anni. Eppure ogni tanto continuiamo a fare questo giochetto. Tanto per assicurarci che Peeta rimanga lucido. E anche per passare il tempo.
-Vero.- rispondo. -Ci riesci sempre.
Lui sorride e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Tocca a te. 
-Ok. Vediamo. Saresti voluto nascere meno imbranato. Vero o falso?
Lui ride. E io mi rassereno. Amo il suono della sua risata. E' il suono più dolce e bello che io abbia mai sentito.
-Vero. Non è molto vantaggioso essere imbranato.
Rido anch'io.
-Ora tu.
Fa una piccola pausa.
-Vuoi sposarmi. Vero o falso?- dice cacciando fuori una scatoletta blu e aprendola facendo vedere un anello di diamanti.
Il mio cuore perde un battito, mi salgono le lacrime agli occhi e un sorriso spontaneo si fa spazio sul mio viso. E' la proposta di matrimonio più strana del mondo. Ma è anche la più romantica. E la migliore che potesse farmi.
-Vero. - dico continuando a sorridere.
Mi infila l'anello al dito. Poi si avvicina e mi bacia con tutto l'amore che ha da darmi.
-Ho un'ultima domanda per te, Peeta.
-Prego. Fai pure. 
-Tu vuoi un figlio. Vero o falso?
-Vero. Più di uno, veramente.
-Li avrai presto.
Sul suo viso si dipinge un espressione dubbiosa. Poi sembra capire.
-Ho anch'io un'ultima domanda per te, Katniss.
-Dimmi, tesoro.
-Sei incinta. Vero o falso?
Faccio un sospiro e lascio passare qualche secondo prima di rispondere. 
-Vero.