E mi guardi, con i tuoi occhi di luce,
che mi attraversano,
che mi scrutano.
Intravedo anche
la tenebra, in essi.
Mi giudicano.
Sono all'altezza di sostenere
il tuo sguardo?
Me stessa non è mai parsa tanto
un libro aperto.
Distolgo lo sguardo,
verso un punto indefinito
della stanza.
Sono troppo
sporca, per te.
Il tuo animo nobile
non deve essere
contaminato
da così tanta umanità.
Devo preservarlo
da me stessa.
Come un fuscello,
mi affloscio a terra.
Porto le mani
a coprirmi
il volto.
Incandescenti,
mi bruciano.
Ma è fuoco buono,
servirà a purificarti.
E allora rido,
lasciando che il calore
mi porti via da te.
E purifichi il tuo cuore.
E il tuo amore,
oh bel fanciullo.
Eterno.
/Angolino dell'autrice.
Buonasera, o buongiorno, dipende dall'ora in cui state leggendo questo mio piccolo sclero.
Oggi, durante l'esercitazione in classe di greco, io, zitta zitta, mi sono messa a scrivere questa cosuccia, cercando di non farmi vedere da quella prof stronzrebureobijrei çwç
La vita al Classico è così difficile(?). Per cui la allievo scrivendo almeno qualcosina nel frattempo :3
Beh, ringrazio chiunque abbia avuto la pazienza di leggere entrambi i miei scleri. E chiunque lascerà un commentino piccino piccino(?).
AkaRen. C: