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Autore: ContessaDeWinter    15/01/2014    0 recensioni
Spoiler finale Terza Stagione!
Sherlock suona il violino per lui, John lo sa.
Lo suona quando lo sente urlare, nella notte.
Lo suona quando John ha paura.
Quando non riesce a staccarsi dai ricordi.
Quando non ha nulla da perdere."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mistakes
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Magnussen ha sbagliato, benché le sue successive rivelazioni si erano dimostrate veritiere.
Ha sbagliato il principio, del ragionamento. Proprio come tutti gli altri comuni mortali dal quoziente intellettivo mediocre e lineare. Nonostante la sua enorme conoscenza, non ha saputo mettere a fuoco la situazione.
Non è riuscito a vedere oltre.
Come uno stolto che osserva ombre sul muro, senza mai chiedersi perché lo stia facendo.*
 
“Il punto debole di Sherlock Holmes è il suo migliore amico. Il punto debole del suo migliore amico, lei, Dottor Watson, è sua moglie, Mary Morstan. Perciò se ho costei, ho anche Sherlock Holmes.”
 
John era rimasto scosso da quelle parole, turbato nel profondo, quasi fosse stato attraversato da una scarica di corrente elettrica. Aveva guardato Sherlock, concentrato ad analizzare lo spietato businessman. Avrebbe voluto avvicinarsi e scuoterlo per la spalla destra, almeno un po’.
Ma non lo fece.
 
Sherlock suona il violino per lui, John lo sa.
Lo suona quando lo sente urlare, nella notte.
Lo suona quando John ha paura.
Quando non riesce a staccarsi dai ricordi.
Quando non ha nulla da perdere.
O, semplicemente, suona per ringraziarlo del tea servito ogni mattina, su un vassoio d’argento, bevuto insieme nella pace che solitamente non regna al 221B di Beker Street.

Sherlock lo guarda sempre.
Con quella scintilla negli occhi che John si ostina a non osservare mai realmente.
Lo scruta con devozione, quando sono vicini ed entrambi percepiscono la tensione sulla pelle.
E John alza sempre gli occhi, alla fine, esasperato e stanco di combattere sé stesso, fissando quelli dell'altro.
Perché,
davvero, non può fare altrimenti. 

Ed il cuore batte un po' di più.
 
 
I piedi incollati al suolo e la mente rivolta a scrutare un passato vissuto a metà.
Era stato così cieco?
 
Il punto debole non era mai stata Mary, benché ella fosse la donna più importante della sua vita e portasse in grembo suo figlio.
Un’altra persona lo aveva salvato dall’inferno, dall’oscurità più profonda, dal dolore della guerra che penetra la pelle e disorienta, che strazia e uccide e lacera senza pietà. Il ricordo del campo di battaglia, del sangue versato, del pericolo (così intrigante, così assuefante).
 
Come poteva essere stato così cieco?
 
Sherlock era il suo punto debole.
 
 

_NdA_
E quindi, sì, sono here. *evita i pomodori*
Quando ho visto questa scena sono rimasta un po' così, perché Mary non è sempre stata presente nella vita del nostro dottore. Prima di lei, John aveva un unico punto d'appoggio, un unico appiglio nella sua vita, un'unica vera famiglia: Sherlock. Mi è sembrato corretto dar giustica al JohnLock momentaneo ;')
Spero vi sia piaciuta questa schiocchezza.
Un bacio,
_ContessaDeWinter


[*]: Si riferisce al mito della Caverna, di Platone.
  
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