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Autore: TheHellraiser    15/01/2014    5 recensioni
E' il mio primo tentativo di fiction horror, non siate cattivi xD. Parla di un bambino e della classica leggenda dei "mostri sotto il letto" e cose simili. Non è banale come sembra, promesso :P
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il piccolo Mike si rimboccò le coperte fino a coprirsi il viso. Forse, quello li avrebbe tenuti lontani. Da come suo fratello Andy li aveva descritti, erano orribili. Squamosi, con grandi occhi gialli da rettile, pronti ad avventarsi con i loro artigli acuminati su chiunque fosse stato così incauto da addormentarsi sul letto sotto il quale abitavano. Sì, erano loro, i mostri sotto il letto. Sapeva che suo fratello gli aveva raccontato quella storiella solo per fare il bastardo, come al solito, e non farlo dormire per un paio di notti, ma comunque Mike non riusciva ad addormentarsi. Nella stanza completamente buia, la sua immaginazione faceva materializzare fantasmi, demoni, e pur sapendo che erano solo frutto della sua immaginazione... aveva comunque paura. Il piccolo Mike non ce la faceva più a vedere mostri in ogni angolo. Si alzò, titubante, prese il suo orsacchiotto di pelouche e si avviò per l'oscurità. Per lui, i suoi passi sembravano risuonare nel corridoio, anche se in realtà erano attutiti dalla moquette.

Cosa succede, Astaroth?

Niente, Lug. Dormi pure, tranquillo.

Il piccolo Mike arrivò finalmente fino alla camera della mamma, e tirò piano un lembo del suo pigiama per svegliarla. Lei sbadigliò, socchiuse gli occhi e guardò Mike con sguardo assonnato. Mike deglutì. La mamma avrebbe tenuto lontani quei mostri?

-Mamma, ho tanta paura dei mostri sotto il letto- piagnucolò il bambino, stringendosi forte al suo orsacchiotto di pelouche. La mamma sbuffò. Era evidente che aveva capito cosa fosse successo. Si massaggiò le tempie, chiamando a gran voce il figlio maggiore senza nemmeno alzarsi.

-Andy! Vieni subito qui!- sbottò, innervosita. Dalla stanza accanto si sentì un brontolio sordo. La mamma chiamò Andy nuovamente, con tono più nervoso di prima. Un altro lamento assonnato provenne dal buio del corridoio.

-Mamma, e se l'hanno mangiato i mostri?- sussurrò piano il bambino, preoccupato per il fratello maggiore. La madre scosse la testa, carezzandogli la testa con fare rassicurante. Finalmente Andy si presentò sulla porta della camera della madre, assonnato ed evidentemente seccato.

-Che c'è, mà!? Sono le due!- brontolò Andy. La madre lo guardò, sbuffando.

-Andy, devi smetterla di mettere quelle strane storie in testa a tuo fratello. Adesso vai là con lui finchè non si addormenta!- disse la madre con un tono che non ammetteva repliche, rimettendosi poi a dormire. Andy sbuffò sonoramente, e fece cenno al fratello di andare con lui. Prese una torcia elettrica dalla sua stanza per poter controllare meglio lo spazio sotto il letto, mentre Mike stava saldamente aggrappato ai pantaloni del suo pigiama. Tornarono nella camera del piccolo Mike. Andy prese una mazza da baseball che il fratellino teneva appoggiata al muro e si abbassò per controllare sotto il letto.

-Fratellone, stai attento, ok? ...La mamma dice la verità? Non ci sono mostri, vero?- chiese il piccolo, titubante. Andy sogghignò.

-Ci sono, invece. E ce ne sono anche nell'armadio. Più grossi e più feroci- ghignò Andy. Il fratellino sussultò e si strinse più forte a lui. Andy scoppiò a ridere e sospirò, accendendo la torcia e alzando la coperta che impediva di vedere sotto il letto.

Astaroth?

Cosa?

Ho paura, Astaroth. Stanno venendo a prendermi, lo so!

Hai solo fatto un incubo. Dormi, Lug.

Andy esplorò rapidamente lo spazio sotto il letto con il fascio della torcia, mostrando lo spazio semivuoto al fratellino. Solo qualche poster avvolto su sè stesso e impolverato stava lì sotto.

-Niente mostri, visto? Ora lasciami andare a dormire- sbuffò Andy. Mike, terrorizzato, puntò il dito verso un angolino nascosto, sotto un poster.

-Lì... C'è qualcosa, fratellone!- disse il bambino, con vocetta stridula. Andy sospirò nuovamente, seccato, e toccò con la punta della mazza da baseball quello strano oggetto, che sembrava poco più che un misero mucchietto. Un vecchio cuscino, forse? Il "cuscino" emise una sorta di pigolio e puntò verso di loro un occhio giallo.

-Ho... Ho paura!- disse Mike.

-Ma che dici, non vedi che è solo un... che cazz-?

L'oggetto iniziò a pigolare più forte quando Andy ci puntò sopra la torcia.

Astaroth! Brucia! Brucia! Fa male! Fa male! Te l'avevo detto!

L'animaletto cercò di ripararsi dalla luce della torcia con le lunghe zampe squamose, ritirandosi ancora di più nell'ombra. Andy, istintivamente, gli diede un forte colpo con la mazza da baseball per farlo uscire. La creatura emise un urletto stridulo.

-Fratellone! Uccidilo, uccidilo! è... cattivo!- urlò Mike, tirandosi indietro repentinamente fino a sbattere contro l'armadio. Andy, di canto suo, forse anche più agitato del fratellino, continuava a colpire la creaturina squamosa, poco più grande di un cane di medie dimensioni, con la mazza da baseball. La creaturina non dava segno di volersi difendere, se non parando davanti a sè le sue zampe. Il musetto da lucertola guardava Andy con sguardo implorante.

Astaroth! Sono loro, i mostri sopra il letto! Mi fanno male! Astaroth, aiutami!

Lug? Ti stanno facendo del male? Ora gli farò vedere io!

-Cosa succede, qui!?- sbottò la mamma entrando repentinamente nella stanza. Ma ancora prima che potesse cominciare la predica nei confronti dei figli, le ante dell'armadio su cui era appoggiato Mike furono spazzate via, come colpite da un vento di tempesta. Con un ruggito gutturale, un'altra bestia emerse dall'armadio. Era una specie di enorme lucertola bipede, con occhi gialli e belluini e zanne acuminate e grondanti di bava appiccicosa. La bestia si avventò su Andy afferrandolo con la coda e stringendo, stringendo, stringendo, fino a costringerlo a mollare la torcia. Andy tentò di picchiare la coda della bestia con la mazza da baseball, ma quella sembrava insensibile ad ogni colpo. Fu distratta solo per un attimo dai piccoli pugni di Mike che lo percuotevano.

-Lascialo! Lascia andare!

L'animale rimase a fissare la madre dei due negli occhi, immobile, con il suo sguardo predatore. Mike era immobile, terrorizzato dalla misteriosa e feroce apparizione. Dopo un paio di secondi che sembrarono eterni la bestia balzò sulla madre afferrandola con le due zampe anteriori artigliate per la testa e per i piedi, tirando poi sempre più forte.

-Mi fai male! Mi fai male, ti prego, smettila!- urlò la donna, un attimo prima che la sua pelle emettesse un sonoro strappo e il suo corpo venisse letteralmente diviso in due. La bestia gettò via ciò che rimaneva del corpo della madre, incurante del sangue sparso ovunque, e riportò il suo sguardo belluino su Andy ricominciando a stringere le sue spire.

-Mike! Mike, scappa!- urlò Andy con tutta la voce che aveva in corpo, mentre sentiva il suo torace accartoccarsi come una lattina. Mike non riuscì a muoversi, immobilizzato dalla visione della bestia. Riuscì soltanto a stringere più forte il suo orsacchiotto, imbrattato del sangue di sua madre. Andy strabuzzò gli occhi, mentre la presa della coda frantumava le sue ossa come se fossero gelatina.

Astaroth, ho tanta paura!

Tranquillo, Lug. Ci sono io qui!

Andy emise un ultimo suono strozzato sentendo il sapore del suo stesso sangue in bocca. Mike chiuse gli occhi, mentre la creatura scioglieva la presa sul corpo ormai senza vita di Andy. Se io non vedo lui, lui non vede me. Era questo che si ripeteva Mike, stringendosi a sè con terrore. Sentì il fiato del rettile sulla sua pelle, le sue zampe che lo sollevavano. Mike socchiuse gli occhi.

-Lo sapevo... Lo sapevo che eravate veri...

Furono le sue ultime parole, prima che la bestia lo scagliasse al muro facendogli fare un sonoro splak. Nella stanza non rimase più alcun suono. Solo il puzzo della morte pervadeva ogni cosa, così come il rosso del sangue. La grossa bestia si avvicinò al letto, raccogliendo il piccolo animale con le zampe e carezzandolo con gentilezza emettendo un mugolio.

Se... Se ne sono andati?

Sì, Lug. Tranquillo.

Te l'avevo detto che i mostri sopra il letto esistevano! Sono orribili! Non hanno le squame, sono filiformi e pallidi, e hanno i raggi che bruciano la pelle! Emettono brutti versi!

No.

Come... No? Li hai visti!

L'animale tornò nell'armadio, accucciandosi in mezzo ai vestiti in disordine e coprendo gli occhi gialli della piccola creaturina con una delle sue zampe.

No Lug, tranquillizzati, dico sul serio. Non è successo niente, hai solo avuto un brutto sogno. I mostri sopra il letto non esistono, non più. Non possono farti del male, finchè io sarò qui con te.

Grazie, Astaroth.

Non c'è di che, amico mio. Ora, dormiamo?

  
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