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Autore: DarkSimon Lecter    16/01/2014    0 recensioni
Uno Spartan, una missione, una vendetta. Un nuovo epilogo.
Genere: Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo decimo


Seduto al tavolo del consiglio Snow iniziò a raccontare la sua storia: l’attacco alla sua casa, la dottoressa, la squadra Toxic, la missione di recupero ed il naufragio avvenuto sulla Hope. Durante tutto il racconto i consiglieri di guerra rimasero in silenzio senza proferire parola ma quando la voce di Snow finì di echeggiare per tutta la sala, la figura incappucciata pose una mano sulla spalla del nuovo arrivato e con una voce molta profonda e metallica pronunciò delle parole che fecero calare una smorfia di terrore e sconforto, probabilmente era la notizia più inattesa ed inaspettata della sua vita. Il racconto della grande figura incappucciata andò avanti per diversi interminabili minuti.
Nello stesso istante  i compagni di Snow stavano cercando di sopravvivere come meglio potevano. Il clima rigido li metteva a dura prova, li sfiancava sia fisicamente che mentalmente. Il padrone del castello ogni giorno si dilettava a prendere uno degli spartan e ridurlo allo stremo, stavolta era il turno di Toxic. Lo spartan si rifiutava di gridare e di dare soddisfazione a quel pazzo sadico incappucciato che in preda all’ira si fece sfuggire qualche parola di troppo sul suo nome e sui suoi piani. Il suo nome era Nart. Questo nome ricordava al prode Toxic le storie che si raccontavano in accademia quando era ancora una giovane recluta, storie di terrore che avevano animano le serate nei dormitori, storie che lui stesso aveva sempre preso come leggende false. Eppure Nart era reale, era umano ed era estremamente malvagio.
Intanto Snow insieme al vecchio spartan giallo ed alla strana figura incappucciata stavano elaborando un piano per attaccare il castello gestito da Nart, infatti la figura incappucciata si era rivelata come Talan un prezioso alleato che conosceva molto bene Nart e le sue strategie.   All’alba avrebbero attaccato il castello con tutte le loro forze. Talan aveva un armatura forgiata da lei stessa, era completamente nera con alcuni canali ripieni di plasma rosso che le permettevano di far spuntare lame al plasma da qualsiasi parte della propria armatura, ciò faceva di lei un combattente formidabile adatta al combattimento in mischia, un combattente che sfruttava la propria forza ed il proprio fisico, utilizzava principalmente delle armi bianche fatte di plasma per combattere, era un combattente cosi forte da poter sollevare uno Scorpion e farlo a pezzi da sola. Dello spartan giallo si sapeva poco, forse anche perché ormai era più macchina che umano, infatti tutti i suoi arti e la maggior parte delle sue ossa è formato da componenti di natura artificiale, era estremamente strategico ed utilizzava le classiche armi degli Spartan: la magnum ed il DMR. A Snow venne donata una lama al plasma ed uno scudo al plasma insieme a due speciali guanti che erano in grado di dare una forte corrente elettrica  grazie ad uno speciale reticolo elettrificato sulle nocche. I tre strani individui erano pronti, mancavo pochi preparativi ed avrebbero mosso con l’idea di distruggere una volta per tutte quella dannata casa degli orrori.
Finalmente era giunta l’alba, un alba che avrebbe cambiato per sempre la vita degli uomini e dei compagni di Snow, forse erano tutti morti, lui non lo sapeva ma sarebbe andato a tentare di salvarli, erano tutto ciò che gli rimaneva. Giunti ad alcuni chilometri dal castello, insieme a tutto un esercito di uomini e mezzi ben motivati a dar manforte, lanciarono delle grosse quantità di fumogeno grazie a dei vecchi carri armati. Subito le sentinelle Covenant si allertarono, dai fumo alcuni colpi di grosso calibro iniziarono a bombardare il castello, il suono era assordante, i colpi si abbattevano senza sosta sulle mura e sul portone. Alcune squadre di Elite uscirono armati di lame al plasma ma in mezzo al fumo vennero velocemente trafitti da un infinità di schegge rosse, era Talan che con la sua armatura aveva fatto scempio dei primi nemici. L’attacco infuriava da alcuni minuti quando dal caos più infernale lo spartan giallo corse verso il muro e si apposto sotto di esso, poco dopo Snow corse verso il compagno e con un balzo sali su di esso, cosi facendo era sulle mura del castello e tra tanti nemici combatteva con furore sfruttando a pieno le proprie energie e le proprie attrezzature. I Covenant continuavano ad inviare truppe nella nebbia per fermare l’avanzata umana che ormai sembrava inarrestabile, fino a quando non uscirono alcuni cacciatori che distrussero i mezzi umani con estrema facilità, il resto dell’esercito tentava di combattere come poteva contro quei mostri ma solo con l’aiuto di Talan e dello spartan giallo furono fermati, ma la battaglia era solo all’inizio.
Snow cercava di raggiungere le segrete e mentre correva tra le alte mura del castello noto che nella torre al centro del castello 5 aste con degli elmetti spartan, Snow li riconobbe erano gli elmetti dei propri compagni, preso dalla rabbia getto a terra le armi da fuoco ed impugno la lama al plasma verso la torre ma prima che poté arrivarci incontro un alta figura incappucciata che impugnava due lame del tutto identiche alla sua, era Nart che rivelo il suo volto sfregiato ed orripilante. Lo spartan giallo e Talan raggiunsero Snow al centro del cortile e presto furono circondati da un centinaio di Elite e Brute armati di martello. Schiena contro schiena i tre soldati erano pronti a combattere quando Nart, con voce imponente, disse: “ unitevi a me, nel mio castello potremmo controllare questo pianeta! Ormai i Covenant hanno il controllo non potete fare altro che unirvi a loro, fate come me ed avrete ancora la possibilità di vivere…” Snow interruppe il discorso del nemico gettando il proprio elmetto verso di lui, e disse: “ su quell’elmo c’è scritto che Noi siamo nati per difendere il bene, la giustizia e quant’altro di buono e giusto esiste! Nonostante l’UNSC ci abbia scartato ed abbia approvato il decreto della sperimentazione umana per creare nuovi essere per controllare il sistema senza modificarlo noi non possiamo arrenderci! Tu sai la verità da prima di me Nart! Sai che l’UNSC ha accettato in segreto la pace con i Covenant e che ormai il sistema ha una falla, sai che tutto questo non è giusto e se ciò comporta combattere contro te, contro i Covenant, contro i Precursori e contro il comando dell’UNSC stesso io lo farò! Perché a tutti noi errori di laboratorio ci hanno spedito in pianeti lontani per eliminarci, ebbene io ti dico che non riuscirà e che io andrò avanti finché avrò fiato in corpo! Ed ora se tu vuoi restare vivo e continuare cosi come un falso re, fai pure ma io scelgo di combattere per ciò che è vero e giusto mi costasse la vita, perché io ho fatto una promessa e Snow le mantiene sempre” .  
Snow aveva ricevuto queste informazioni da Talan che durante il loro colloquio aveva fatto sentire a Snow alcuni intercettazioni che erano riusciti a rubare dal comando dell’UNSC, le notizie era confermate e tutto quadrava, l’umanità, o meglio chi era al comando, si era venduta per una pace precaria e vuota. 
Snow voleva fermare tutto questo. Fosse costata una nuova guerra combattuta da lui stesso, pianeta per pianeta, lui l’avrebbe fatto. 
L’esercito di Covenant carico i tre ribelli al centro i quali non avevano scelta che combattere tutti assieme, lo spartan giallo fu il primo ad essere ferito alla gamba da una lama di un Elite, prese il nemico e gli stacco la mascella di netto, salto dietro di lui e fu subito circondato ma quando un brute cerco di colpirlo schivo il colpo facendo si che il colpo andò contro un gruppo di Elite, il vecchio spartan giallo combatteva con coraggio in mezzo alla mischia.
Talan usava le proprie armi da taglio per fare a brandelli i nemici, per lei combattere in mischia era più un piacere che un compito arduo, nonostante il numero nettamente superiore di nemici si destreggiava maestosamente , elimino due brute con un solo colpo e scaglio una lama al plasma verso Nart, il quale fece appena in tempo a schivarla, il colpo lo aveva però bloccato ad un muro li vicino.
Snow usava la lama al plasma abbattendo molti nemici ma più ne venivano uccisi più sembravano arrivare, porto lo sguardo verso lo spartan giallo che ormai era sopraffatto ed a terra semi morto, i circuiti ed il sangue sparso in una grande unica pozza, morire per la propria causa, era ciò che voleva ma non era giusto. 
Talan si gettò verso il compagno morto e gli strappo velocemente dal petto un circuito, mentre gli altri Covenant infuriavano su di lei, cadde in ginocchio ed premette un pulsante sul circuito estratto: era una bomba, Snow fece appena in tempo ad  attivare lo scudo per proteggersi ma fece comunque un volo di una cinquantina di metri, dei nemici solo brandelli se non per pochi che si erano salvati e per Nart che era sopravvissuto dietro ad alcuni cadevi dei brute. Snow si rialzò, il sangue che gli annebbiava la vista, guardò il cielo azzurro e rivide sua moglie, strinse i pugni ed una scarica elettrica parti, guardò Nart con uno occhi di puro odio ed avanzò verso di lui con passi lenti e pesanti.
Nart  con le sue lame sferro i primi fendenti, a vuoto, Snow colpi più volte al fianco il nemico senza mai togliere lo sguardo dagli occhi del proprio avversario. 
Colpi più volte il viso sfregiato, ad ogni colpo una potente scarica percorreva Nart, il quale  fece cadere una lama per il dolore tuttavia era tutt’altro che sconfitto infatti colpi Snow con alcuni fendenti che squarciarono l’armatura dello Spartan.
Lo scontro era ravvicinato e brutale, i colpi volavano veloci e sempre più forti, ormai entrambi erano sfiniti ma quando Snow sembrava avere la meglio Nart gli piantò la lama al plasma nell’addome, Snow sputò sangue , Nart sorrise e Snow lo fissò con ancora più odio spinse la lama dentro di se e trattenne il nemico vicino, lo bloccò al muro con la mano sinistra mentre con la destra prese il coltello e lo infilò nel torace di Nart, la lama entrava piano e quando fu messa in profondità  fece partire l’elettricità dai propri guanti uccidendo Nart.
Entrambi caddero a terra, Nart era morto, Snow con una lama in metto al torace tentò di restare sveglio ma il buio lo prese, intanto gli uomini erano riusciti ad eliminare la poco resistenza rimasta e si recarono nel cortile dove videro dei valori spartan a terra.
Il castello era preso, i prigionieri liberti e salvi, anche la squadra Toxic era viva e vegeta nonostante tutto, gli elmetti che erano stati impalati erano solo una provocazione, una provocazione che era costata a Nart la vita.
 Cadaveri e feriti furono portati alla base madre a nord, Snow era sotto le cure di Valery193, Rufy sistemava gli impianti del castello mentre Toxic cercava di capire al meglio la situazione soprattutto per quanto riguardava la storia della pace fasulla , DDC era di guardia insieme a Martinex.
 Tutto era in ordine, solo Snow stava combattendo tra la vita e la morte.
  
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