TI ASPETTIAMO
Emma si svegliò, non era dove doveva essere, non ricordare del perchè si trovasse in giardino, forse l'ennesimo attacco di sonnambulismo?
Quella volta non fu come quando, la settimana prima si tagliò i polsi, non era come quando, il mese scorso aveva ucciso un gatto a bastonate, non era come quando con il coltello provò a staccare un dito a sua sorella di cinque anni.
Quando cercò di tornare in casa, si accorse con orrore che la maniglia era sporca di sangue, entrò di corsa, andò in cucina. Vide sua madre, era rivolta verso il tagliere, canticchiava mentre, affettava qualcosa. La ragazza si avvicinò, urlò non appena si accorse che sua madre si stava affettando una mano. Dopo l'urlo la donna si voltò, truccata come un pagliaccio, con un sorriso agghiacciante munito di denti aguzzi. A denti stretti disse ad Emma: " Ti aspettiamo... hahahaha". La ragazza si accasciò a terra, dondolando su sè stessa e pronunciando a bassa voce come un mantra " è un' altra allucinazione... è un'altra allucinazione".
Dopo qualche secondo sentì una mano sulla spalla,si girò era sua madre che le chiese "Emma, tutto bene?. "Si"-rispose non troppo convinta la ragazza-"sto bene", si alzò, squadrò per un secondo la madre, e si avviò verso la sua stanza, si vestì ed uscì di casa senza fare colazione.
Mentre passeggiava verso la scuola, rimuginò si ciò che era successo dieci anni prima.
Era accaduto in un circo, ad un certo punto si esibirono i clown, in sottofondo si sentiva una voce che presentava il numero che di lì a poco sarebbe andato in scena, ad un tratto un clown che doveva tuffarsi in una piscina da una piattaforma situata a circa una ventina di metri da terra, accadde qualcosa, l'uomo inciampò e cadde sfracellandosi al suolo. Nell' aria echeggiò l'urlo terrorizzato delle persone che avevano assistito alla scena il tutto reso più raccapricciante dall'allegra canzoncina del circo che Emma da quel giorno cominciò ad odiare.