Crossover
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Autore: Dark00    02/06/2008    0 recensioni
In viaggio verso Ovest il gruppo di Sanzo viene costretto ad unirsi ad un oscuro personaggio, Dark Schneider, il quale li accompagnerà durante la ricerca dei sutra dell'origine celeste. Perchè i Sanbutsushin hanno deciso di affiancare lo stregone al già strampalato gruppo di Sanzo? E soprattutto come si potrà fa fronte al sempre più imminenete risveglio di Gyuma-o? Lo scoprirete leggendo questa mio crossover tra Saiyuki, Bastard!! e Evangelion.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo 7

Capitolo 7


Il viaggio poté riprendere passato un altro giorno dalla rinascita di Dark Schneider, rinascita non solo fisica ma soprattutto psicologica. Come se il gelo dell’inverno, che ormai non attanagliava più il pianeta da più di diciassette anni, fosse finalmente passato e il tepore della primavera si diffondesse nei loro animi, l’umore del gruppo era notevolmente migliorato. Il giorno prima era trascorso senza grandi eventi: Goku e Gojyo avevano litigato per buona parte della mattinata, finché il kappa non vide in un’avvenente camionista di mezz’età, un compagno di giochi migliore del piccolo demone. Sanzo fu visto uscire ben tre volte dalla sua stanza, una per andare in bagno e due per andare a comprare le sigarette al vicino distributore automatico. Hakkai, che si era rifiutato di trascorrere la giornata in quella camera satura di fumo, passò la maggior parte del tempo nella sala ristorante a discutere con Dark Schneider di meccanica ondulatoria dei flussi di energia, e di fisica magica; al contrario dei giorni precedenti, ora la discussione procedeva spedita, sebbene da un lato lo stregone fosse restio a parlare più approfonditamente del ruolo della Nerv nell’intera vicenda, mentre dall’altro Hakkai si ostinava a dargli del lei. Come uditore della complicata conversazione si aggiunse Goku, verso l’ora di pranzo, il quale, ogni tanto, sé ne usciva con un “Sono d’accordo!”, “Anch’io la penso così!”, “Son momenti!”, pronunciato a bocca piena, mentre ogni cinque minuti implorava il demone cortese di prendergli qualcos’altro da mangiare. In ogni caso i due demoni convennero sul fatto che il sorriso di Dark Schneider apparisse totalmente sereno.

Non mancava molto alla fine del viaggio, all’agognata meta, al castello di Hotou, ove li attendeva il compito più arduo: impedire il risveglio di Gyuma-Oh. Se il tempo continuava come quella mattina, bello e soleggiato, probabilmente ce l’avrebbero fatta in meno di una settimana, cinque o sei giorni al massimo. La strana pietraia, teatro dei tanti avvenimenti di quei giorni, lentamente degradò in terreni più fertili, dove, finalmente, si videro spuntare, ai lati della strada, erba ed alberi, le cui verdissime foglie estive, rinvigorite dalle piogge dei giorni precedenti, donarono un po’ di riparo dagli impietosi raggi del sole ai cinque viaggiatori. In ogni caso quel bucolico paesaggio non sarebbe durato molto: infatti già in lontananza era possibile distinguere, tra le nubi, le aspre cime delle montagne che circondavano la valle circolare ove era situato il castello maledetto. Tutto sommato il viaggio procedeva spedito ed abbastanza tranquillo. Un piccolo fiume scorreva a pochi metri di distanza dalla strada, seguendone il percorso, e Goku iniziò ad insistere affinché si fermassero un attimo, per pescare qualcosa.

“Sanzo, daiii, ci fermiamo?”

“Taci, stupida scimmia!”

“Ma ho fameeeee!”

Crack!

“Ahioooo!”

“Finitela, sono al telefono! Non sento nulla! Scusa, Misato. Stavi dicend..”

Crack!

“Ahio, ma sei impazzito,Sanzo”

“Non si parla così ad un venerabile religios…”

Screeeek!

Improvvisamente la jeep inchiodò e si trasformò in drago, lasciando tutti quanti col sedere per terra.

“Hakkai, maledetto imbecille, ma che cavolo combini?”, inveì il kappa, che per sua sfortuna era caduto sopra ad alcuni ricci.

“Evidentemente Haku-Ryu ha deciso di fermarsi a mangiare un po’ di pesce.”, sorridendo.

“Evvai!!!”, gioì la scimmia.

“Stupido animale, torna subito un’auto!”, gridò il bonzo, mentre cercava di mollargli una sventagliata, senza però riuscirci. Il piccolo drago sapeva volare, Sanzo no! Dunque un’altra tappa forzata costrinse i cinque a fermarsi. Mentre Goku ed il piccolo drago bianco corsero felici verso il fiume, ed il bonzo si accese una sigaretta, Dark Schneider continuò la sua conversazione telefonica.

“… le perturbazioni energetiche si fanno sempre più forti, probabilmente manca poco all’attivazione di Gyuma-Oh. Inoltre abbiamo bloccato delle azioni di hacking al sistema Magi. Sono state molto violente, Ritsuko è diventata scema ad impedire che il Magi System venisse danneggiato….”

“Qualche buona notizia?”

“Effettivamente. Il sistema che hai sviluppato ha superato la fase di testing, ed è stato installato. Abbiamo inviato i primi segnali di controllo via Dummy wireless, e sono stati accettati. Ancora poche ore e la fase di sperimentazione sarà terminata. Manca solamente la connessione col pilota, anche se ormai non ha più molto senso parlare di piloti. Ti senti pronto?”

“Prontissimo, non appena avete finito con i segnali campione, connettetemi subito.

In base all’art. 8213 del regolamento di emergenza dichiaro che questa registrazione telefonica ha, a tutti gli effetti, valenza di autorizzazione alla mia connessione con l’unità Haldiel. Me stesso. Il Dottor Dark Schneider. Archivio Voce n° 127.”

“Molto bene. In questo caso in bocca al lupo.”

“Crepi.”

Un attimo silenzio passò, durante il quale sul volto dello stregone si dipinse una scura atmosfera di preoccupazione.

“Immagino che non voglia darci chiarimenti a proposito, vero?”

“Immagino che non imparerai mai a darmi del tu, vero? Comunque quando sarà il momento avrete tutte le informazioni in mio possesso. Abbiate pazienza.”

“Su, daiiii basta parlare, è pronto! E’ pronto! Haku-Ryu è bravissimo a pescare, ha preso una ,marea di pesci.”

“Più che altro è stato previdente – lo canzonò il Kappa – sapendo che razza di otre sei ha pensato bene di far mangiare qualcosa anche a noi.”

“Come ti permetti brutto…”

In quel momento Dark Schneider cadde in ginocchio, lasciando che il profumato pesce croccante che Goku gli aveva appena passato finisse per terra. Un sottile rigagnolo di sangue gli fuoriuscì dall’orecchio, mentre fu colto da violenti conati di vomito e convulsioni.

Il kappa e Goku gli si avvicinarono prontamente, preoccupati, ma lui li scacciò.

“Stai bene, che ti succede? Hakkai, vieni, corri!”

Sollevando la testa, con una spaventosa espressione sul volto, sputò una copiosa quantità di sangue, poi si calmò, fissando il vuoto con gli occhi più chiari del solito. Se non fosse stato immortale sicuramente i suoi compagni lo avrebbero dato per spacciato.

Storditi da quella reazione inaspettata lo distesero sull’erba, proprio mentre il telefono iniziò a squillare insistentemente. Goku era diventato cereo in volto, mentre gli stringeva con forza una mano e gli scostava i capelli dalla fronte madida di sudore.

“Che hai, parla, per favore.”

“Goku stai calmo.”

“No!, Spegnete questo rumore. Hakkai, fa…”

Una mano sporca di sangue gli tappo la bocca, ed attraverso un sorriso distorto lo stregone, ancora a terra gorgogliò:

“Abbassa la voce, mi sta scoppiando la testa.”

In quel turbine di sensazioni il trillo del telefono risultò più che mai snervante, ma fortunatamente Dark Schneider riuscì a rispondere, una volta che le involontarie contrazioni si erano fermate.

“Che cazzo mi succede, Misato?”, con voce debole.

“La connessione è avvenuta. Come ti senti?”

“Da cani. Non dovevano mancare delle ore? Avete già elaborato tutti i risultati del Dummy System?”

“Non ce ne è stato il tempo. Haldiel ha fatto tutto da solo!”

“Stai scherzando? Com’è stato possibile?”

“In teoria non sarebbe stato possibile, ma è avvenuto comunque. Probabilmente è dovuto al fatto che avevate già avuto un contatto profondo, ancor prima degli esperimenti, fattostà che ora siete come un unico individuo. I valori sono tutti nella norma; l’indice di connessione è pari al 99,88888967%. Solo Kaworu riuscì a fare di meglio.”

“ Hai idea di quello che rischio,con una connessione fatta tanto frettolosamente? Come ha fatto l’unità S^2 ad attivarsi autonomamente in un campo di contenimento classe 10? Non ha senso – improvvisamente le sue pupille si dilatarono - ……….a meno che....”, mettendo in viva voce.

“L’unità S^2 di Haldiel ha semplicemente reagito all’attivazione di un’altra unità S^2. Mi dispiace. Gyuma-oh è stato risvegliato!”

Con calma spettrale chiuse il telefono e guardò, con occhi vuoti, gli amici allibiti. Soffermandosi su Sanzo cercò di dire nella maniera più comprensibile:

“Non c’è più tempo da perdere. Rimettiamoci in viaggio. Sanzo, non sei solito dire SE INCONTRI UN BUDDA UCCIDILO?. Ora finalmente hai la tua possibilità di eliminare un dio.” Dette queste parole chiuse gli occhi, senza più prestare attenzione alle domande che Sanzo gli aveva iniziato a porre, mentre lentamente la sua faccia si stava trasformando in una maschera di sangue, per la rottura di alcuni capillari del naso.


Quelle poche parole, pronunciate debolmente, risvegliarono nel gruppo ansie e timori che mai, fino a quel momento, avevano conosciuto. Fino ad ora il viaggio era stata una sorta di scampagnata, costellata di scocciature come gli attacchi dei sicari, o le pause di pioggia che tanti brutti ricordi avevano rievocato, ma comunque, in fondo piacevole, anche per il più scorbutico dei viaggiatori. Ma in quel momento tutto cambiò. Gyuma-Oh si era destato! Non erano riusciti ad impedirlo, ed ora lo dovevano abbattere. Dopo un’altra ora di viaggio a tutta velocità tra le montagne in lontananza si iniziarono a vedere grosse nubi, addensatesi probabilmente sulla verticale del castello, ed inquietanti bagliori arancione, che Goku trovò simili a quelli che aveva visto avvolgere il corpo di Dark Schneider sotto la pioggia. Il piccolo demone era seduto dietro, cullando sulle proprie ginocchia la testa dello stregone, che giaceva rannicchiato, con gli occhi chiusi, facendogli cadere sulla fronte piccole lacrime di cristallo; nessuno osò parlare,nemmeno Gojyo, costretto a stare molto più stretto del solito per far spazio al compagno semidisteso. Era chiaro a tutti che la scimmia stesse soffrendo come mai prima d’ora.


“Non vuoi diventare un tutt’uno con me?”

“No.”

“Io dividerò il mio cuore con te, comprenderò il vostro animo. Tu dividerai il tuo cuore con me, comprenderai il nostro animo. Non senti questo dolore?”

“Ormai non più, non sono più in grado di sentirlo chiaramente. Unisciti con me e proverai un dolore infinitamente superiore,a quello che hai appena sentito. A te la scelta. Non ho i mezzi per oppormi.”

“Non voglio più provare questo dolore dell’animo.”

“Che tipo di dolore?”

“Il dolore di essere soli.”

“Solitudine? Ti senti solo?”

“Io sono solo, ed anche tu!”

“No, non è vero. – ripensando alla propria famiglia – io non sono solo.”

“Allora perché il tuo cuore è intriso di amarezza, anche tu provi dolore dell’animo.”

“Non lo fare.”

“E’ troppo tardi.”

“E sia. Oramai sei mio schiavo”


Queste parole risuonarono nella mente dello stregone, insieme ad alcuni ricordi, che sempre lo avevano accompagnato in quei giorni.


Anno 2015, cittadina di Matsushiro, prefettura di Nagano.

Operazioni di recupero del pilota dell’unità Eva-03: Toji Suzuhara.

Il pilota era miracolosamente scampato all’incidente, sebbene in seguito gli sarebbero stati amputati un braccio ed una gamba. L’unità Eva-03 era stata fatta a pezzi dallo 01, controllato dall’appena nato Dummy System, non essendo il pilota ufficiale, Third Children, Shinji Ikari, psicologicamente in grado di eliminare un ragazzo come lui, cui, come a lui era stato riservato quell’amaro destino. Pilota di Evangelion. Dopo il macello la squadra di recupero capitanata dal maggiore Misato Katsuragi, dalla dottoressa Ritsuko Akagi, e dal dottor Dark Schneider, dovette occuparsi di insabbiare il tutto e rimuovere i resti di quello che ormai non era più un Eva, ma un angelo a tutti gli effetti. Il tredicesimo: Haldiel, come indicato dalle pergamene del Mar Morto. Per le sue straordinarie doti magiche, il primo sopralluogo sui resti fu affidato al dottor Dark Schneider che, sebbene non fosse uno dei Children, scelti dall’in realtà inesistente istituto Marduck, aveva comunque in precedenza mostrato di possedere un buon controllo su Eva ed Angeli, nei numerosi test di connessione e durante gli esperimenti su quella creatura che tutti consideravano Adam, e che invece altri non era che Lilith. Poi il contatto, il primo tra uno stregone ed un angelo considerato, dalle alte sfere della Nerv come un modo per sottomettere e non distruggere gli angeli: non c’erano riusciti quindici anni prima, ma ora avevano la magia dalla loro parte. Si sbagliava, l’angelo, se pensava che gli uomini gli avessero aperto il loro animo: semplicemente loro lo avevano violato, come già nel vecchio continente polare. Un cammino arduo, difficilmente realizzabile in meno di qualche anno. I resti dell’angelo, recuperati, insieme alla componente S^2, non quella squallida imitazione creata dall’uomo, ma il vero e proprio cuore del messaggero, furono studiati, mentre lo stregone, costretto ad aprire il suo spirito, fin nelle pieghe più recondite, all’angelo, fu nominato responsabile ed insieme unica cavia del progetto di controllo mentale della nuova unità Eva-03, che sarebbe stata ricostruita partendo dai resti delle vecchia unità distrutta. Un nuovo tipo di controllo, non più l’utilizzo dell’Eva come una marionetta, ma la coesistenza ed il confronto tra le volontà di entrambi. Il pilota sarebbe stato in parte Angelo, l’Angelo sarebbe stato in parte pilota, senza bisogno né di Dummy plug, né di Plug Suit. Il contatto tra i due sarebbe stato molto più profondo. Un sistema rivoluzionario, nato non tanto dalla necessità di combatter gli angeli con un arma ancor più simile a loro di quanto già non fosse un Eva, ma dalla necessità di proteggersi contro la cupidigia e la stupidità umana. La stupidità e l’arroganza di un unico uomo, che probabilmente aveva venduto il destino dell’intera umanità ad un gruppo di demoni senza scrupoli. Quale arma migliore che un vero angelo ed uno stregone immortale dai poteri pressoché illimitati.


Dopo poco più di tre quarti d’ora di quello strano sonno, Dark Schneider si risvegliò, vedendo come prima cosa gli occhi lucidi, ma sorridenti di Goku, e sopra di lui tre grossi draghi che volavano in circolo.

  
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