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Autore: melinda08    17/01/2014    0 recensioni
Mentre Marie cerca di rimettere insieme i pezzi della propria vita, la famiglia White tenta di occuparsi di tutti i problemi che Walt ha lasciato con sé.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'agente scortò Flynn e Marie a casa di Skyler, dove quest'ultima si teneva stretta la sua bambina. Holly era stata trovata in una caserma di vigili del fuoco, e dopo le valutazioni mediche era stata prontamente restituita a sua madre.
Gli occhi di Marie incontrarono quelli di sua sorella; in quel momento non sapeva neanche cosa dire. All'improvviso le vite di entrambe le famiglie erano cambiate, per sempre, e non potevano immaginare cos'altro il destino avesse in serbo per loro.
"Marie..." iniziò una Skyler sul punto di piangere. Holly prese a chiamare "mamma" e Skyler cercò di consolarla.
"Non c'è niente che tu possa dire che può aggiustare le cose. Né ora, né mai."
"Non avevo idea... Giuro che non avevo idea che fosse capace di una cosa simile..."
"Oh, sì che lo sapevi" sputò acidamente Marie. "Lo sapevi e hai mentito per tutto questo tempo. Hai mentito a me, hai mentito a tuo figlio, e per cosa? Per proteggere quel mostro che chiami marito? Ti è mai passato per la testa che anch'io avessi un marito da proteggere? Dimmi, Skyler, cos'ha fatto Hank per meritarsi quello che gli è accaduto? Tuo marito è scomparso, ma sappiamo tutt'e due che è solo questione di tempo prima che lo trovino. E mio marito? È lì fuori tutto solo e nessuno eccetto Walt sa dove sia. Tutto ciò che Hank voleva era giustizia; e che mi dici della giustizia per Hank? Ti sei mai fermata a pensare come questa storia avrebbe colpito tutti tranne te? No! Tu volevi che, dall'esterno, tutti vedessero questa tua famiglia perfetta che cercava come meglio poteva di tirare avanti. Ma cos'eravate veramente? Era tutta una balla. Walt non ti ha mai amato. Amava solo se stesso e al diavolo tutti gli altri! Tu hai ancora una famiglia da proteggere. Hai uno splendido e sensibile figlio e una bellissima bambina. E che cosa ho io? Cos'ho?"
Skyler annuì con le lacrime agli occhi. Sapeva che non c'era assolutamente nulla che potesse dire che avrebbe potuto anche solo iniziare a compensare l'enorme perdita che Walt aveva causato a Marie.
Lei aveva perso suo marito, da tempo. Ma Marie aveva ragione; aveva ancora i suoi figli. Ma Marie... Cos'aveva ora? Per così tanto tempo Hank era stato il suo mondo, il suo protettore, aveva rappresentato tutto per lei. Adesso quello che Walt aveva fatto era fatto, e non c'era modo di tornare indietro.
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Marie si sistemò nella sua stanza d'albergo per quella notte, non del tutto sicura se fosse mai riuscita a rimetter piede nel posto che aveva chiamato casa assieme a suo marito. Aveva saputo fin dall'inizio che lui era entrato in una professione pericolosa, ma c'era qualcosa di così crudele nel fatto che avesse perso la vita per una delle persone al mondo di cui si era maggiormente fidato che lei non riusciva proprio a comprendere.
Quali erano stati i suoi ultimi pensieri? Aveva capito che la fine era vicina? Aveva provato a chiamarla un'ultima volta? Aveva avuto paura, morendo da solo chissà dove?
Non poteva essere vero. Non poteva e basta.
Walt era un bugiardo. E se non avesse detto la verità nemmeno riguardo a Hank? Forse, per qualche macabra ragione, sapeva dove si trovava e aveva semplicemente deciso di mentire ancora una volta, magari per guadagnare del tempo mentre fuggiva.
Ecco, sì. Hank stava bene, sarebbe tornato a casa da lei. Probabilmente era a casa proprio in quel preciso istante che la aspettava, chiedendosi dove fosse. 
Aprì la porta e disse alla sua scorta di polizia di portarla a casa. In un primo momento questi si rifiutò, ma dopo aver notato quanto fosse determinata, la riportò nel luogo che aveva condiviso con Hank per tutti quegli anni.
In piedi sulla soglia, si guardò intorno, pregando che lui venisse fuori da qualsiasi posto si stesse nascondendo. Lentamente fece qualche passo, esaminando attentamente il luogo per trovare una qualche traccia di suo marito.
"Hank?" chiamò, all'inizio sommessamente, non volendo credere che tutto ciò fosse reale.
"Hank!" Corse in camera da letto, chiamando il suo nome finché la voce non le divenne roca.
Il garage. Doveva essere in garage. Così, lentamente ma fiduciosamente, aprì la porta del posto in cui Hank trascorreva gran parte del suo tempo libero. Birra. Minerali. Scatole su scatole. Lui era lì; tutto in quello spazio urlava il suo nome. Ma la presa di coscienza la assorbì piano piano... Suo marito non sarebbe mai più tornato a casa.
Cadendo in ginocchio, Marie colpì il pavimento e non le importava se si fosse mai rialzata da lì. Hank l'aveva salvata da se stessa durante alcuni dei momenti più difficili nella sua vita, e non avrebbe mai avuto l'occasione di ringraziarlo per averla amata anche quando non era stata poi così carina.
Come sarebbe riuscita a sopravvivere alla notte, non lo sapeva proprio. Ma per ora, era completamente sola, e il pensiero la spaventò come mai nulla l'aveva spaventata prima in vita sua.C

CAPITOLO 3

 

L'agente scortò Flynn e Marie a casa di Skyler, dove quest'ultima si teneva stretta la sua bambina. Holly era stata trovata in una caserma di vigili del fuoco, e dopo le valutazioni mediche era stata prontamente restituita a sua madre.

Gli occhi di Marie incontrarono quelli di sua sorella; in quel momento non sapeva neanche cosa dire. All'improvviso le vite di entrambe le famiglie erano cambiate, per sempre, e non potevano immaginare cos'altro il destino avesse in serbo per loro.

"Marie..." iniziò una Skyler sul punto di piangere. Holly prese a chiamare "mamma" e Skyler cercò di consolarla.


"Non c'è niente che tu possa dire che può aggiustare le cose. Né ora, né mai."


"Non avevo idea... Giuro che non avevo idea che fosse capace di una cosa simile..."


"Oh, sì che lo sapevi" sputò acidamente Marie. "Lo sapevi e hai mentito per tutto questo tempo. Hai mentito a me, hai mentito a tuo figlio, e per cosa? Per proteggere quel mostro che chiami marito? Ti è mai passato per la testa che anch'io avessi un marito da proteggere? Dimmi, Skyler, cos'ha fatto Hank per meritarsi quello che gli è accaduto? Tuo marito è scomparso, ma sappiamo tutt'e due che è solo questione di tempo prima che lo trovino. E mio marito? È lì fuori tutto solo e nessuno eccetto Walt sa dove sia. Tutto ciò che Hank voleva era giustizia; e che mi dici della giustizia per Hank? Ti sei mai fermata a pensare come questa storia avrebbe colpito tutti tranne te? No! Tu volevi che, dall'esterno, tutti vedessero questa tua famiglia perfetta che cercava come meglio poteva di tirare avanti. Ma cos'eravate veramente? Era tutta una balla. Walt non ti ha mai amato. Amava solo se stesso e al diavolo tutti gli altri! Tu hai ancora una famiglia da proteggere. Hai uno splendido e sensibile figlio e una bellissima bambina. E che cosa ho io? Cos'ho?"


Skyler annuì con le lacrime agli occhi. Sapeva che non c'era assolutamente nulla che potesse dire che avrebbe potuto anche solo iniziare a compensare l'enorme perdita che Walt aveva causato a Marie.


Lei aveva perso suo marito, da tempo. Ma Marie aveva ragione; aveva ancora i suoi figli. Ma Marie... Cos'aveva ora? Per così tanto tempo Hank era stato il suo mondo, il suo protettore, aveva rappresentato tutto per lei. Adesso quello che Walt aveva fatto era fatto, e non c'era modo di tornare indietro.

 




Marie si sistemò nella sua stanza d'albergo per quella notte, non del tutto sicura se fosse mai riuscita a rimetter piede nel posto che aveva chiamato casa assieme a suo marito. Aveva saputo fin dall'inizio che lui era entrato a far parte di una professione pericolosa, ma c'era qualcosa di così crudele nel fatto che avesse perso la vita per una delle persone al mondo di cui si era maggiormente fidato che lei non riusciva proprio a comprendere.


Quali erano stati i suoi ultimi pensieri? Aveva capito che la fine era vicina? Aveva provato a chiamarla un'ultima volta? Aveva avuto paura, morendo da solo chissà dove?


Non poteva essere vero. Non poteva e basta.


Walt era un bugiardo. E se non avesse detto la verità nemmeno riguardo a Hank? Forse, per qualche macabra ragione, sapeva dove si trovava e aveva semplicemente deciso di mentire ancora una volta, magari per guadagnare del tempo mentre fuggiva.


Ecco, sì. Hank stava bene, sarebbe tornato a casa da lei. Probabilmente era a casa proprio in quel preciso istante che la aspettava, chiedendosi dove fosse.

 
Aprì la porta e disse alla sua scorta di polizia di portarla a casa. In un primo momento questi si rifiutò, ma dopo aver notato quanto fosse determinata, la riportò nel luogo che aveva condiviso con Hank per tutti quegli anni.


In piedi sulla soglia, si guardò intorno, pregando che lui venisse fuori da qualsiasi posto si stesse nascondendo. Lentamente fece qualche passo, esaminando attentamente il luogo per trovare una qualche traccia di suo marito.


"Hank?" chiamò, all'inizio sommessamente, non volendo credere che tutto ciò fosse reale.


"Hank!" Corse in camera da letto, chiamando il suo nome finché la voce non le divenne roca.


Il garage. Doveva essere in garage. Così, lentamente ma fiduciosamente, aprì la porta del posto in cui Hank trascorreva gran parte del suo tempo libero. Birra. Minerali. Scatole su scatole. Lui era lì; tutto in quello spazio urlava il suo nome. Ma la presa di coscienza la assorbì piano piano... Suo marito non sarebbe mai più tornato a casa.


Cadendo in ginocchio, Marie colpì il pavimento e non le importava se si fosse mai rialzata da lì. Hank l'aveva salvata da se stessa durante alcuni dei momenti più difficili nella sua vita, e non avrebbe mai avuto l'occasione di ringraziarlo per averla amata anche quando non era stata poi così carina.


Come sarebbe riuscita a sopravvivere alla notte, non lo sapeva proprio. Ma per ora, era completamente sola, e il pensiero la spaventò come mai nulla l'aveva spaventata prima in vita sua.

 

  
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