Le tre rose di Aphro.
Atene,
Grande Tempio.
Com'era
consuetudine fare ogni anno, i cadetti avevano allestito una recita
nell'arena, per deliziare i Saint più grandi ed il Grande
Sacerdote,
che in quel momento aspettava l'entrata in scena dei bambini seduto
sul primo anello delle tribune, proprio di fronte al palco
improvvisato per quel giorno.
C'era
trepidazione nell'aria. Nessuno osava proferire parola prima dello
spettacolo, così che i bambini non si sentissero troppo a
disagio.
Così,
dopo circa una quindicina di minuti, i Gold Saint prossimi
all'investitura salirono sul palcoscenico, iniziando a recitare.
Lo
spettacolo trascorse leggero fino alla battuta di un bambino dai
capelli color acquamarina. Seppur piccolo, la sua chioma gli ricadeva
lungo la schiena, fasciandogli i lineamenti morbidi del viso.
Teneva
in mano tre rose di colore diverso: una rossa, una bianca ed una
nera, e camminava spedito fino al centro dell'impalcatura, con
sguardo fisso sul Sacerdote, che lo osservava attraverso la maschera
scura che sempre indossava, ed un'espressione convinta, fino a che
non parlò.
<<
Io sono Aphrodite! >> Dichiarò solenne.
<< E sono venuto
fin qui per punirvi...in nome dei Pesci! >>
Silenzio.
L'attimo
di quiete però, venne scavalcato dalle risa del pubblico
verso
quella battuta, mentre il povero bambino si guardava incredulo
attorno, non capendo il perché di tanto scalpore.
Ridevano
tutti in sala, tranne Saga, che nonostante avesse l'espressione
divertita sotto la maschera, non lasciava trapelare nessuna emozione
e se ne rimaneva seduto composto a fissare il viso di Aphrodite, sul
punto delle lacrime.
Dalle
quinte però, il sussurro di Aiolia arrivò con
decisione alle sue
orecchie.
<<
Pss, Phro!! >> Lo richiamò. <<
Non era quella la tua
battuta! Dovevi dire: “Dolce ma letale il tocco della mia
rosa di
sublime bellezza!” >> Dichiarò, ma
le risa inopportune di
qualcuno lo interruppero, facendolo voltare dietro di sé,
dove un
Deathmask fin troppo divertito si reggeva lo stomaco e si asciugava
le lacrime.
<<
Ecco chi è stato... >> Sbuffò
Aiolia, cercando di rimediare.
…
Cinque
anni dopo, nella casa del Cancro.
<<
Te lo sto imponendo, non chiedendo! >>
Deathmask,
con la sua solita aria da folle, reggeva tra le mani un completo di
alta sartoria, mentre il ragazzo di fronte a sé lo guardava
scetticamente, reggendosi il mento con due dita, dubbioso.
<<
Che ci guadagno? >> Sbuffò infine, dopo aver
constatato che
l'amico non lo avrebbe lasciato in pace fino a che non avesse fatto
come gli era stato ordinato.
<<
Ma è chiaro! >> Ridacchiò il
padrone di casa. << La mia
stima. La mia venerazione! E se lo fai, ti farò fare una
cosa di cui
andremo fieri per tutto il resto della nostra esistenza.
>>
Il
suo sguardo si infiammò, e bastò a convincere
Aphrodite, che si
andò a cambiare nella stanza adiacente.
Dopo
circa un ora, il bel Saint dei Pesci, raggiunse l'arena dove era in
corso il combattimento fra Eris ed un cadetto con scarse
probabilità
di vittoria.
Salì
indisturbato tutti gli anelli delle tribune, fino ad arrivare a
quello più alto, dove poteva osservare il combattimento e
cogliere
il momento giusto per intervenire, secondo i voleri di Deathmask.
Quando
il povero ragazzo sfortunato, colpito in faccia da Eris, cadde a
terra, in attesa del colpo di grazia, il Saint lanciò la sua
rosa
rossa in campo, fino a farla conficcare nel terreno in mezzo ai due
ragazzi, che la guardarono increduli.
Insomma,
c'era solo una persona che avrebbe potuto lanciare una rosa, e quella
era proprio nel punto più alto dell'arena, con il mantello
nero a
completare il vestito che svolazzava cullato dal vento.
<<
Rivelati! >> Gridò Eris verso la figura
mascherata, che
rimaneva in silenzio in attesa che Deathmask gli dicesse cosa fare.
Il
Grande sacerdote però, che non se la bevve, si
alzò adirato dalla
sua postazione, iniziando a parlare con voce cupa, che fece
accapponare la pelle a tutti i presenti.
<<
Aphrodite! >> Lo richiamò, svelando la sua
identità. <<
Spero tu abbia una motivazione più che valida per il tuo
comportamento. Me la verrai a riferire personalmente tra un ora.
Puntuale! >> Fece autoritario, riportando l'attenzione ai
due
ragazzi nell'arena.
<<
Continuate! >>
Questa
volta, nella casa dei Pesci, Aphrodite stava ricoprendo di insulti
l'amico, che se la rideva a crepapelle sdraiato sul freddo marmo del
pavimento.
<<
Hai vinto la scommessa, e tu che ancora mi credi! >>
Continuò
fra le risa e le lacrime.
<<
Sono uno di parola! >> Sbuffò il padrone di
casa, dalle labbra
perfettamente colorate di un rosa accattivante.
<<
Io credo che tu debba sbrigarti, o il Sacerdote non te la
farà
passare liscia! >>
Lasciò
la sua casa per dirigersi verso il tredicesimo Tempio, con le risate
rumorose di Deathmask ancora ad infastidirgli l'udito.
Una
volta di fronte all'uomo mascherato, che da sotto il volto
artificiale lo osservava sbigottito, si inginocchiò,
mettendo tutto
l'orgoglio sotto i piedi per esseri presentato in quelle condizioni,
per colpa di una scommessa vinta e persa allo stesso tempo.
<<
Aphrodite! >> Iniziò Saga, lasciando trapelare
un accenno di
divertimento della voce.
Attese
qualche attimo prima di continuare a parlare, in modo che il suo tono
tornasse oscuro e potente come al solito.
Invano.
<<
No, non ce la faccio. Ritieniti fortunato Gold Saint dei Pesci, non
riesco ad accanirmi contro di “voi”!
>> Interruppe
il discorso, lasciando che un Aphrodite del tutto interdetto si
alzasse dalla sua posizione.
<<
Cioè, posso tornare alla mia casa? >>
Inarcò un sopracciglio,
aprendo leggermente le labbra immacolate in un'espressione
meravigliata, che disturbò non poco l'autorità.
<<
Vattene! >> Lo cacciò con un gesto della mano.
Pisces
uscì dal grande portone dorato, meditando i possibili
significati di
quel “voi”, non riuscendo
però a venirne a capo.
Intanto,
il povero Saga, che si era lasciato andare sul trono con un
sospiro...
<<
Forse era meglio se lasciavo in vita Aiolos... >>
Fine
---
Ecco svelato il motivo per cui Aphro porta il rossetto u.u
xD Ok, non linciatemi, ma
l'ispirazione per il demenziale mi viene naturale! E dopo i vari Saint
passati sotto il mio foglio di Openoffice, mancava solo Pisces!
Il titolo non c'entra nulla, ma era troppo perfetto xD (ripreso dalle
"Tre rose di Eva" )
Colgo l'occasione, di
nuovo, per ripetere, ancora, che io AMO i personaggi di Saint Seiya e
che scrivo queste one shot/flashfic demenziali/comiche solo per far
fare due risate ai lettori. Spero sempre di riuscirci e non passare per
una matta!
Detto questo, spero mi
facciate sapere cosa ne pensate :3
Un bacione a tutti!