Grey Puppet
[Quando sei in torto, è sufficiente un semplice "scusa"]
Se si andava oltre le apparenze, i
fortunati potevano scoprire che la mentalità di Near non era poi
così complessa come poteva sembrare, ma che si basava su un
singolo principio: bene e male.
La politica di distinzione della razza umana, il criterio che per secoli aveva fatto da modello all'umanità.
Nella sua infantile ingenuità, era fermamente convinto che strade secondarie a queste non esistessero, o si imboccava una delle due vie principali o si rischiava di essere presi nel mezzo.
Il che comportava il venire travolti in pieno.
E lui aveva scelto, lui era la Giustizia.
E alla fine, la vittoria aveva guardato a lui come degno vincitore.
Solo lui.
Ma quel puzzle ancora non era completo, un tassello mancava e sapeva che non l'avrebbe mai trovato.
La sua unica sconfitta.
Fu allora, quando si rese conto di ciò, che realizzò che nel quadro che lui aveva accuratamente dipinto vi erano varie sfumature.
La classica eccezzione alla regola, che tanto classica non era.
Gli uomini non sono cattivi, ma mai potranno essere completamente buoni.
E il cosidetto "marciume", di cui Kira si occupava, all'inizio era un frutto maturo.
Certo che essere umani è faticoso. E lui era senza dubbio il più complicato di tutti.
Non aveva deciso una parte da cui schierarsi, semplicemente ne aveva creata una tutta sua, che fosse giusta o sbagliata era difficile da stabilire.
Ma era grazie a questa cosa indecifrabile, che aveva potuto superare L, vincendo la partita con Yagami Light.
E adesso, era davanti ad una tomba vuota, senza nome inciso, senza fotografie -perchè l'aveva fatta costruire, poi?- , accovacciato e con un peluche in mano.
Grigio, come la mescolanza del bianco e il nero, i due colori di base.
E c'era soltanto un motivo per cui era lì ed era alquanto stupido, a suo parere.
'Scusa, Mello'
La politica di distinzione della razza umana, il criterio che per secoli aveva fatto da modello all'umanità.
Nella sua infantile ingenuità, era fermamente convinto che strade secondarie a queste non esistessero, o si imboccava una delle due vie principali o si rischiava di essere presi nel mezzo.
Il che comportava il venire travolti in pieno.
E lui aveva scelto, lui era la Giustizia.
E alla fine, la vittoria aveva guardato a lui come degno vincitore.
Solo lui.
Ma quel puzzle ancora non era completo, un tassello mancava e sapeva che non l'avrebbe mai trovato.
La sua unica sconfitta.
Fu allora, quando si rese conto di ciò, che realizzò che nel quadro che lui aveva accuratamente dipinto vi erano varie sfumature.
La classica eccezzione alla regola, che tanto classica non era.
Gli uomini non sono cattivi, ma mai potranno essere completamente buoni.
E il cosidetto "marciume", di cui Kira si occupava, all'inizio era un frutto maturo.
Certo che essere umani è faticoso. E lui era senza dubbio il più complicato di tutti.
Non aveva deciso una parte da cui schierarsi, semplicemente ne aveva creata una tutta sua, che fosse giusta o sbagliata era difficile da stabilire.
Ma era grazie a questa cosa indecifrabile, che aveva potuto superare L, vincendo la partita con Yagami Light.
E adesso, era davanti ad una tomba vuota, senza nome inciso, senza fotografie -perchè l'aveva fatta costruire, poi?- , accovacciato e con un peluche in mano.
Grigio, come la mescolanza del bianco e il nero, i due colori di base.
E c'era soltanto un motivo per cui era lì ed era alquanto stupido, a suo parere.
'Scusa, Mello'
Aloha,
cugini! Dunque, questa shot l'avevo scritta subito dopo aver visto la
morte di Mello, basandomi sulla mia assurda credenza che il modo di
pensare di Near fosse simile a questo. Insomma, Mello non collabora con
lui e quindi non sta dalla parte del "bene", ma nemmeno si allea con
Light e quindi non sta dalla parte del "male", che carattere ha questo
ragazzo! Secondo, Near definisce se stesso la Giustizia e Kira il
giustiziere (gioco di parole di cui spero vi dimenticherete presto,
vista la brutteza), perciò il suo modo di vedere è un
pò ristretto, nel senso che si limita a quelli che stanno con
lui o contro di lui. Ma Mello fa la differenza, aiutandolo infine senza
però schierarsi effettivamente nei suoi confronti. Insomma, come
ragionamento fa venire il vomito e vi prego di perdonarmi, ma nella mia
testa c'è una tale dose di segatura che mi domando come ancora
possa funzionare. Comunque, l'untento della storia era questo, basare
il personaggio di N con questa convinzione delle due superpotenze e poi
farlo svegliare con il sacrificio di M, finendo con quella frase. Ah,
tra parentesi quella iniziale sono le esatte parole di Near, non
pensate che le abbia inventate io perchè non ho idee così
originali.
Bhè, prego con tutto il cuore che almeno un filino vi sia piaciuta e che la commentiate, anche perchè ho altre ficcy già finite su DN che ora che sono registrata posterò ma questa credo fosse la prima in assoluto su N e M che ho scritto.
Kiss x 1000!
Bhè, prego con tutto il cuore che almeno un filino vi sia piaciuta e che la commentiate, anche perchè ho altre ficcy già finite su DN che ora che sono registrata posterò ma questa credo fosse la prima in assoluto su N e M che ho scritto.
Kiss x 1000!