Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Ashihei    17/01/2014    3 recensioni
Bryan Hale ha una vita vuota. Pensa di essere inutile e di non avere un futuro.
Tutto questo cambierà quando la madre,terapista in un centro di recupero,porterà a casa per molto tempo un ragazzo,Dell,che ha bisogno di disintossicarsi.
Bryan è allergico all'amore e cinico verso tutto e tutti,ma in fondo è un ragazzo di cuore,come l'ospite indesiderato che invaderà i suoi spazi e che inizierà ad amare,contro ogni sua aspettativa.
~~~~~~~~~~~~~~
“Accarezzò la finestra con le dita,mentre fuori pioveva a dirotto.
Le gocce colpivano l’altro lato del vetro,per poi scivolare giù.
La stanza era illuminata solo dal fuoco nel camino,che scoppiettava mentre si nutriva di legna.
Se ne stava lì,a guardare il mondo esterno,mentre tutto veniva bagnato da quella forza naturale che aveva sempre odiato: la pioggia.”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Accarezzò la finestra con le dita,mentre fuori pioveva a dirotto.
Le gocce colpivano l’altro lato del vetro,per poi scivolare giù.
La stanza era illuminata solo dal fuoco nel camino,che scoppiettava mentre si nutriva di legna.
Se ne stava lì,a guardare il mondo esterno,mentre tutto veniva bagnato da quella forza naturale che aveva sempre odiato: la pioggia.
Il suo sguardo aveva qualcosa di anormale: era come se non stesse realmente osservando ciò che aveva davanti,ma anzi,si perdeva tra i pensieri che ballavano nella sua testa.
I suoi occhi erano spenti. Sembrava che un alone li stesse ricoprendo.
Le sue occhiaie diventavano sempre più profonde per ogni notte nella quale non dormiva o riusciva ad addormentarsi solo per un paio d’ore.
Quel giorno la scuola superiore in cui andava era rimasta chiusa per il tempo atmosferico che avrebbe impedito a molti studenti di partecipare alle lezioni,così aveva deciso di rimanere a casa per riposare. Ma non ci riuscì,infatti la coperta che aveva preso dall’armadio era stesa per terra,inutilizzata.
Aveva portato in salotto anche il libro che aveva comprato e che aveva già cominciato,ma non aveva voglia di leggere,semplicemente. Tutto ciò gli sembrò strano,visto che aveva sempre amato sia leggere che dormire.
Aveva sempre adorato leggere perché trasportava la sua mente in altri mondi e in altre storie,così da dimenticare la sua,di storia. Almeno temporaneamente.
Allo stesso modo gli piaceva dormire. Non solo perché poteva riposare,ma perché a volte gli capitava di sognare,e Dio,quanto gli piaceva. Grazie ai sogni poteva immaginare cose che non avrebbe mai fatto o avuto,o situazioni in cui non si sarebbe mai potuto trovare,anche solo per pochissimo tempo.
Questo gli bastava. Ma poi come ogni volta,arrivava il momento in cui i sogni notturni finivano,e si svegliava.
Allora tutto andava perduto,come se non fosse mai accaduto.
Beh,in un certo senso era così,ma alcuni sogni riuscivano veramente a migliorare qualche brutta giornata.
In quanto agli incubi,non ne aveva più da molto tempo.
Da bambino,aveva smesso di aver paura di cose come i demoni e l’Uomo Nero quando aveva capito che i veri mostri non si nascondono sotto un letto o dentro un armadio socchiuso,ma bensì nella vita di tutti i giorni,nelle persone di tutti i giorni.
 
 
Dopo poco tempo,arrivò sua madre. Una donna più sui cinquanta che sui quaranta.
I suoi capelli neri erano raccolti e sembrava essere sempre di fretta.
Era una terapista per adolescenti,lavorava in una piccola comunità di recupero in città di mattina,mentre di pomeriggio si occupava della casa.
-Bryan.- disse,ma il figlio aveva fatto finta di non sentirla entrare.
-Bryan!- ripetè lei,ad alta voce.
Il ragazzo fu costretto a rispondere.
-Ciao,mamma.-
-Ecco,così ti voglio.-
La madre raccolse i sacchetti della spesa e li portò in cucina. Lei sapeva che qualcosa nel figlio non andava. Non era più felice da molto tempo.
Da quanto tempo non lo vedeva sorridere? Non avrebbe potuto rispondere. Ma lui non voleva mai parlare dei suoi problemi,quindi non poteva fare niente che non avesse già tentato di fare.
-Che cosa vuoi per cena?- gli chiese,dall’altra stanza.
-Quello che vuoi.- rispose Bryan,secco.
-Mi dispiace,dovrai sforzare la tua immaginazione un pochino di più. Ah,questa sera verrà anche tuo padre per cena,visto che stacca prima dal lavoro.-
-Wow. Cucina..ehm..quello che vuoi.- rispose,poi si incamminò verso la sua stanza.
-Dove stai andando? Sei sempre rinchiuso in quella camera,ma che cavolo.- lo riprese la madre.
-Non mi rompere.-
Subito dopo,si sentì lo sbattere di una porta,seguito a ruota dal sospiro esasperato di una donna di mezz’età.
Bryan si sedette sul letto,con lo sguardo che puntava sulla libreria. Avrebbe voluto far parte di tutte quelle storie,ma aveva il presentimento che a lui non sarebbe stato assegnato un lieto fine. La sua vita era vuota. Poteva sembrare insensibile,ma non lo era affatto.
L’unica cosa che lo faceva sentire parte di qualcosa era la scuola.
Delle materie scolastiche preferiva di gran lunga l’inglese a tutte le altre,ma non avrebbe saputo dire perché.
Si sdraiò sulle coperte,e rimase a fissare il soffitto.


 

SPAZIO AUTORE/
Salve a tutti quelli che stanno leggendo,questo è il primo capitolo della mia storia a capitoli (ma dai!) 
Dal terzo capitolo arriverà il secondo personaggio principale,con cui verrà formata la coppia Bryan/Dell,quindi spero che continuerete a seguire la storia.
Grazie a tutti! 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Ashihei