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Autore: Princess_Mars    17/01/2014    6 recensioni
Vivere un amore? Troppo complicato per la povera Usagi, che non ha fatto in tempo a vivere il sogno meraviglioso di essere innamorata del ragazzo più bello del mondo, che si ritrova a vivere un brutto incubo dove lui l'ha lasciata senza una ragione dicendole di non averla mai amata e allontanandola da lui.
Usai, è depressa, triste e si trova inoltre a dover combattere una nuova battaglia, nuovi nemici da affrontare e un principe misterioso che si innamora perdutamente del suo alter-ego, Sailor Moon.
In un primo momento resta meravigliata, ma alla fine si lascerà tradire dal suo bisogno di dolcezza e romanticismo, quelle stesse cose che Mamoru le aveva tolto. E' stata proprio la rottura con Mamoru a far si che il nemico prendesse il sopravvento su di lei e stavolta toccherà proprio a lui, nelle vesti di Endimion, salvare la Terra, il futuro, la donna che ama e nel contempo il loro destino.
Ciao a tutte, ben ritrovate!!! Sono tornata come promesso con il mio seguito di "Moonlight Desentsu": come avevo già accennato sarà una rivisitazione di Sailor moon: la luna splende.
Molte cose cambieranno, rispetto all'opera originale, spero di non deludervi. Buona lettura!
Genere: Avventura, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demando/Diamond, Mamoru/Marzio, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Endymion/Serenity, Mamoru/Usagi
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
Capitoli:
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Era il giorno del loro matrimonio, finalmente. I loro amici stappavano le bottiglie di spumante e si stavano recando alla sala ricevimenti per festeggiare insieme a loro. Sorridevano e si guardavano, non resistettero, dovevano scambiarsi un altro bacio.
Le labbra non fecero in tempo a sfiorarsi che un forte boato e un terremoto che squarciò la terra da sotto i loro piedi e inghiottì tutti gli invitati. Una voce dal tono profetico li fece trasalire.
“Mamoru se sposerai Usagi una serie di catastrofi si abbatterà sulla Terra e la tua amata morirà tragicamente... devi lasciarla se tieni alla sua vita...”
Mentre Usagi cadeva in un baratro profondo chiamando il suo nome per poi perire e lasciarlo solo nella più completa oscurità.


Usagi si svegliò di soprassalto:
“Ma che razza di sogno...”
Si portò seduta sul letto, poggiandosi sullo schienale e mise la testa tra le mani.
“Cosa significa... e se Mamoru avesse fatto lo stesso incubo? Forse significa che in realtà mi ama e che mi ha lasciata per timore di questi incubi? Devo andare da lui... devo parlargli. Domani pomeriggio, dopo la scuola, sarà la prima cosa che farò!”
Poi si stese di nuovo e con Mamoru nella mente si riaddormentò.

Il Supremo Fantasma era immerso nelle sue macabre riflessioni.
“L’ultima volta ho commesso diversi errori, ma adesso nulla potrà fermarmi, dovevo immaginare prima che sarebbe stato meglio rapire Sailor Moon e non la bambina.
Stavolta sarà tutto più facile, stavolta vincerò io e tutti soccomberanno sotto il mio potere!” – disse concludendo con una risata malefica.


Erano diversi giorni che in città non si registravano attacchi nemici, ma non per questo le ragazze smisero di stare all’erta, in qualsiasi momento avrebbero potuto subire un attacco e non potevano assolutamente distrarsi.
A questa preoccupazione si aggiungeva quella per Usagi e per i suoi strani comportamenti, che dopo l’ultimo incontro con il nemico erano peggiorati.
La loro amica non era più la stessa e la causa non era soltanto la rottura con Mamoru, fino a che non incontrasse quel principe misterioso Usagi era sempre la stessa.
Dal canto suo Mamoru si era chiuso molto di più in se stesso, era angosciato di giorno dalle visioni e la notte non riusciva a trovare riposo a causa dei continui incubi che lo tormentavano non appena riusciva a prendere sonno.
Era una pezza, decise di dedicarsi allo studio per non pensare a tutto quello che stava accadendo ma non servì, era totalmente deconcentrato, cosi pensò bene di prepararsi un caffè.
Non aveva voglia di vestirsi e scendere per andare da Motoki, in verità non aveva voglia di andare perché sarebbe stato poi costretto a parlare con lui e non gli andava, in quel momento desiderava soltanto il silenzio attorno a lui.
In cucina preparò la moka per preparare il suo espresso, quando per prendere la tazza ne scorse una, con un coniglietto disegnato, sorrise amaramente mentre la prendeva in mano.
“Usako... tu non sai quanto sto male... non immagini nemmeno quanto io ti ami e quanto mi manchi... Quando quel tizio ti ha toccata, l’avrei ucciso. Ma ho promesso che mi sarei fatto da parte, però se mai dovesse farti del male io sarò sempre li all’ombra a proteggerti... da chiunque voglia nuocerti, che siano nemici intergalattici o esseri umani.”
Pensò questo, mentre si rese conto che stava piangendo.
Si era ricordato di quando le aveva dato le ripetizioni di inglese per superare il compito e le aveva comprato la tazza con il coniglietto disegnato per prendere il caffè durante la pausa tra un esercizio e l’altro.
In salotto c’era ancora la loro foto, scattata al parco un giorno di primavera in cui erano andati a fare un pic-nic con le altre.

“Mamo-chan dai, facciamo una foto!!! Sarebbe la nostra prima foto assieme”
“Va bene Usako... dove ci mettiamo?”
“Ecco qui va bene... adesso abbracciami e sorridi mentre Motoki ci immortala!”
“Sorrideteeeeeeeeeeeeeee”

Il suono del campanello lo riportò nel presente.
“Ma chi sarà?” pensò scocciato
Aprì la porta e davanti a se si ritrovò una bella ragazza, di carnagione scura e lunghi capelli.
Arrossì un po’, poi tossì e chiese:
“Prego?”
“Mamoru...”
“Si sono io...”
“Lo so che sei tu... sono venuta qui per parlare con te”
“Ma chi sei” – le chiese mentre lei entrava senza chiedere il permesso
“Il mio nome è Setsuna Meio e sono venuta qui perché abbiamo un grosso problema da risolvere”

 
Sapphir era arrivato in quel palazzo che un tempo era un nido di gioia splendente e bellissimo.
Sorrise maligno e si diresse verso una stanza.
“Trovata”
“Cosa vuoi??? VATTENE!”
“Re Endimion... è un dispiacere vederti ancora vivo. Hai sbagliato a mandare la tua bambina nel passato, perché non risolveresti nulla, lo sai?” – gli domandò mentre dalla sua mano stava nascendo una sfera di energia che il re guardò con attenzione e terrore.
Seppur ferito si mise davanti la teca di cristallo dove la moglie giaceva addormentata e cacciò la spada.
“Non temere, a lei non sarà torto un solo capello, sei tu che devo ammazzare. Addio principe della Terra, io fratello sarà felice di prendere il tuo posto. Ormai lei è già nelle nostre mani...” concluse poi ridendo lanciando la sfera contro il bel re che cadde riverso al suolo.
In quel preciso istante Serenity sparì e le guerriere caddero in terra prive di sensi.
Lei arrivò a sentì le pulsazioni di tutte, per fortuna erano vive, poi corse da LUI, prese il polso e lo sfiorò con le labbra, calde lacrime le bagnarono il viso.
Lui aprì gli occhi e la guardò: “Perché piangi?”
“Non sono stata capace di proteggervi...”
“Non è colpa tua...” mormorò Endimion che a stento riusciva a parlare
“Ssh, non parlare. Ora ti porto via... ti nasconderò e ti curerò.”
Endimion perse di nuovo i sensi; nel frattempo le guerriere si erano risvegliate.
“Venite con me, aiutatemi a prenderlo. Dobbiamo nasconderlo”
Le ragazze annirono.
Con il teletrasporto si ritrovarono in una stanza, molto elegante. Allen finestre erano poste delle tende rosse, al centro vi era un tavolino con sopra un vaso di fiori e due divani, uno di fronte l’altro.
C’era anche un letto matrimoniale sul quale posero il re privo di sensi.
“Ora cosa facciamo?”
“Siete temporaneamente sollevate dai vostri incarichi... scappate, nascondetevi... o rischierete la vita. Siete ufficialmente dei latitanti.”
“E il Re... la Regina???” le domando Sailor Venus
“Ora non possiamo far nulla... l’unica cosa da fare è sperare che la piccola Lady abbia trovato le guerriere del passato, ora solo loro potranno aiutarci. ADESSO ANDATEVENE!”
Venus annuì e sparì con le compagne che salutarono la guerriera del Tempo con un cenno della mano.
Il re dormiva, Pluto gli si avvicinò e gli accarezzò il viso; strinse i pugni e mormorò: “La salvereamo, ma adesso voglio godermi questo piccolo e per me tanto importante momento...”
Gli posò le labbra sulle sue e lo baciò.


In quel momento Setsuna lasciò cadere dalle mani la tazza di caffè che Mamoru le aveva offerto.
“Tutto bene?”
“Perdonami... pulisco tutto...”
“Stai tranquilla. Mi sembri sconvolta... cosa succede? Io non ti conosco... potrei capire cosa sei venuta a dirmi?”
“Mamoru, anzi principe Endimion... – le pupille del moro si dilatarono – io sono Sailor Pluto, sono la guerriera eterna, quella che è sempre esistita ed anche guardiana delle porte del tempo.”
“Mi sento confuso...” esclamò il giovane lasciandosi cadere sul divano affianco a lei che arrossì.
“Mi dispiace essere piombata qui, ma ho ricevuto un ordine da te stesso... dal futuro!”
“Fu... futro???”
“Si Mamoru... dal futuro... Tu in quel tempo lontano sei il re del pianeta terra affianco la principessa della luna...” -
“Serenity? Usagi???”
“Si... lei... Voi due nel futuro, siete, o meglio eravate i sovrani del mondo fino a quando non siamo stati attaccati dai nemici della clan della Luna Nera e dal principe Demando.”
“Ti riferisci ai nemici che stanno attaccando la terra in questi giorni?”
Setsuna si limitò ad annuire.
“Non ci sto capendo più nulla... ti prego, dimmi se i miei incubi hanno a che fare con questa storia assurda...”
“Si... – rispose con lo sguardo triste – in verità gli incubi ti erano stati provocati da te stesso nel futuro, come prova del vostro amore. Se tu l’avessi amata e lei ti avesse continuato ad amare nonostante tu la trattassi male, allora il vostro amore era pronto per qualsiasi minaccia, ma abbiamo fatto un errore di calcolo, o meglio ci hanno preso in contropiede...”
“Spiegati, dannazione... ho bisogno di sapere cosa sta accadendo... ho lasciato l’unica persona che io abbia mai amato perché rischiava la vita se fosse stata al mio fianco... cosa sta succedendo???”
“In realtà tutto questo, un una vita parallela è già accaduto, ma il nostro nemico, approfittando di un cavillo spazio temporale è riuscito ad uscire e a ripararsi nel suo oscuro pianeta, da cui appunto proviene.
Voi avevate già ricevuto la visita di Chibiusa, avevate già combattuto questa battaglia, e avete anche sconfitto il nemico. Nemico che ora si è ricomposto, perché il pianete da cui proviene non è mai stato distrutto. Lui ricorda che questa battaglia è avvenuta già e saprà giocare meglio le sue carte stavolta. Ora siamo nei guai, perché il suo obiettivo è proprio la principessa, ovvero Serenity... la tua Usagi, Mamoru.
Mettendo fuori gioco lei, mette fuori gioco anche voi.”
“Usagi ultimamente si comporta in maniera molto strana e quel principe la sta corteggiando... “
“Demando... ah – sospirò- ... lui è stato sempre innamorato di Serenity e ha capito che l’unico modo per conquistarla era prenderla nel passato. Per questo è venuto fin qui, per portarla via con se, soggiogarla e farla innamorare approfittando della vostra rottura...”
“Devo fermarlo!” mugugnò stringendo i pugni.
“Alt... stai calmo. Ormai dobbiamo seguire il corso degli eventi. Raduna le ragazze, oggi vi porto nel futuro: è ora che sappiate per bene ogni cosa. Li troverete Sapphire, il fratello minore di Demando, solo lui ci porterà dal principe.”
Si alzò e andò verso la porta: “Ci vedremo a mezzanotte al santuario di Rei Hino”
Aprì la porta e andò via senza dare a Mamoru la possibilità di rispondere.
In quel momento avvertì un pericolo, non perse tempo, si trasformò il Milord e volò ad aiutare le guerriere.

La situazione sembrava essere tragica. Il combattimento era iniziato già da un po’ di tempo.
Milord però cercava Sailor Moon con lo sguardo.
Aveva sentito che era in pericolo, aveva capito che lei lo cercava.
Le quattro guerriere erano alle prese con le quattro donne misteriose che aveva visto l’ultima volta che avevano combattuto, poi scorse Usagi che stava avendo a che fare con un mostro con il suo scettro.
“Milord...” lo chiamò
“Usagi...” mormorò Mamoru che la osservava da dietro la mascherina.
In quel momento arrivò Demando che gli si mise davanti, impedendogli cosi di intervenire.
“Ci ritroviamo” sibilò ridendo
“So chi sei... e cosa, o meglio CHI vuoi, ma non ti sarà tanto facile conquistarlo...”
“Sei sicuro? Sta a vedere...” rispose scaraventandolo con il solo sguardo contro un albero e immobilizzandolo.
“Maledetto! LIBERAMI...”
“Goditi lo spettacolo... Sorelle venite a me!” ordinò poi alle quattro donne che lasciarono le guerriere e si alzarono nel cielo
“Venite giù se ne avete il coraggio...” urlò Sailor Mars
“Fuggite come conigli...”  continuò poi la guerriera di giove
Demando con un gesto della mano fece comparire una sfera di energia con la quale fece fuori il mostro.
In quel momento la collanina che Usagi aveva al collo, quello stesso ciondolo che il malvagio principe della Luna Nera le aveva regalato, apparve sul petto di Sailor Moon e si illuminò.
Gli occhi della ragazza si spensero e come ipnotizzata, si incamminò verso Demando.
Lui le si avvicinò e le accarezzò il viso, sfidando poi Milord con lo sguardo e le sfiorò la guancia con le labbra.
Milord rimasto immobilizzato dovette stringere i pugni e osservare tutta la scena.
“Ora basta...mi sono stancata!!! Fulmine...”  - Non fece in tempo a completare la formula che una solo occhiata del principe  fece volare in alto Sailor Jupiter per poi scaraventarla per terra.
La guerriera di giove si accarezzò la coscia ferita e dolente.
Intanto Usagi era completamente sottomessa a lui, ipnotizzata dallo sguardo magnetico del principe della Luna Nera.
“Se solo vi avvicinate, ammazzo la bambina!” le minacciò Petz che aveva preso Chibiusa per i codini.
La bambina si dimenava e urlava dal dolore.
“Siete capaci di fare i gradassi solo con i deboli... lasciate la bambina...” urlò loro contro Sailor Mercury
“State ferme e la lasceremo libera... - questa volta a parlare fu Calaveres che fece comparire un pugnale – oppure ...” non continuò, ma si limitò ad avvicinare la punta della lama sul viso di Chibiusa che intanto aveva iniziato a piangere silenziosamente.
Demando guardò Sailor Moon negli occhi che si perse nel suo sguardo, poi cercò di avvicinarsi per baciarle le labbra ma si fermò non appena la sentì sussurrare: “Mamo-chan...”
Si allontanò e guardò Mamoru, poi tornò con gli occhi fissi su di lei e con il suo terzo occhi che in questi casi gli appariva sulla fronte, lanciò un raggio nero contro Usagi che svenne.
Prontamente la prese tra le braccia e si levò nel cielo; in quel momento Mamoru riuscì a muoversi, ma non poté fare più nulla.
Demando era troppo lontano e rideva vittorioso.
“In questo momento annuncio che il futuro è cambiato...” - poi si avvicinò alle labbra della bell’addormentata e le baciò sparendo poi nel nulla, lasciando quest’ultima fastidiosa visione al povero Mamoru che cadde sconfitto in ginocchio.
“Usako!!!” Urlò con tutte le sue forze, mentre le ragazze correvano incontro a Chiubiusa per soccorrerla.

Erano tutti riuniti da Rei e Mamoru aveva appena finito di parlare del misterioso incontro del pomeriggio.
Aveva raccontato loro di Setsuna, del futuro e dell’amore morboso che Demando provava per Serenity.
Rei e le altre lo ascoltarono con attenzione.
“Sei sicuro che possiamo fidarci di lei?” chiese Ami
“E se fosse una loro spia?” – aggiunse Minako
“A che servirebbe ormai? Hanno preso Usagi... che a quanto pare è la futura regina Serenity, la donna di cui il nostro nemico, Demando è innamorato... scusa Mamoru...”
“Non ti preoccupare Makoto...- tossì poi continuò – quegli incubi sembravano cosi reali... mi hanno messo fuori gioco... non avrei dovuto dare ascolto, dovevo confidarmi con lei, magari assieme avremmo trovato una soluzione...”
“Ora non pensare e soprattutto con colpevolizzarti. La volevi proteggere, hai fatto una cosa che avremmo fatto noi tutte – gli disse Rei cercando di rincuorarlo – “ Ora dobbiamo soltanto trovare una soluzione... anzi è quasi mezzanotte, quando dovrebbe arrivare quella ragazza misteriosa?”
“Sono qui!”
Mamoru corse da lei urlando: “Quel maledetto... quel maledetto ha rapito la mia Usako...”
Setsuna abbassò il capo e rispose:
“Si... lo so... è ora che vi porti con me nel futuro”
“Chi sei... prima dicci chi sei... “ Makoto le si avvicinò minacciosa
“Pu!!!” la voce di Chibiusa che si era svegliata li fece girare tutti
“Chibiusa, tu la conosci?” – le chiese Rei
“Si... lei è Pu... è la mia amica... “
Minako la osservava con attenzione, le sembrava di averla già vista.
“E sono anche io una guerriera come voi... sono Sailor Pluto”
“Certo... mi ricordo di te. Sei stata tu che hai risvegliato i miei ricordi!”
Setsuna annuì. “ Mamoru vi avrà già parlato del nostro incontro, presumo”
Le ragazze annuirono.
“Ci sono molte cose che non sapete e che devo mostrarvi, vi porterò nel mondo del futuro.””
“Torniamo a casa?” squittì Chibiusa
“Si, ma non sarà un ritorno gioioso. Devo preparare le guerriere a questa guerra e per renderle forti devo mostrare loro a cosa stiamo andando incontro. Ormai il futuro è compromesso, come lo sei tu piccola...”
“Cosa vuoi dire?” – sbraitò Mamoru
“La piccola Chibiusa rischia di scomparire...” mormorò triste Setsuna
“Cosa hai detto???” – urlarono in coro le quattro ragazze
Setsuna si alzò
“E’ inutile stare qui a perdere tempo... dovete venire con me nel futuro, solo cosi capirete tutto. TRASFORMATEVI!”

Il viaggio verso il futuro non fu troppo insidioso, arrivarono facilmente a destinazione.
Chibiusa attivò la sua Chiave del Tempo e le ragazze dopo aver formato un cerchio assieme a Milord sparirono per poi trovarsi in un’altra dimensione.
“Tenevi ben stretti, non staccatevi per nessun motivo” – li ammonì Pluto
Si ritrovarono nella stessa camera dove Setsuna, in un futuro lontano aveva nascosto il re Endimion.
“Mamoru, qui si trova il futuro te stesso...”
Mamoru la guardava con aria interrogativa
“Ci sei tu... ma non potete assolutamente incontrarvi... potreste rischiare la vita... potresti...”
Mamoru seppur confuso stava iniziando a capire qualcosa.
“Dovete sapere, che ci fu una glaciazione, che ha congelato l’intero pianeta Terra. Questa era glaciale durò ben 900 anni e finì soltanto quando la neo incoronata regina Serenity svegliò il mondo con la sua corona nel quale era conservato il cristallo d’argento.”
“La neo incoronata... – mormorò Sailor Mars
“REGINA SERENITY?” continuò poi Venus
Pluto annuì, poi continuò “Al termine della glaciazione, i neo sposi Mamoru e Usagi, sono stati incoronati Re e Regina della Terra e la loro piccola bimba divenne la principessina,la nostra piccola lady che noi tutte promettemmo di proteggere e difendere
Cosa che adesso non siamo riuscite più a fare”
“Pluto, chi è la piccola lady?” le chiese Mercury
“E’ la figlia di Endimion e Serenity... è Chibiusa!”
Le quattro ragazze restarono sbalordite, Mamoru arrossì e si bloccò per un momento
“Si Mamoru... tu e Usagi avreste fatto una figlia...”
“Perché dici che avremmo fatto una figlia...”
“Perché adesso, in questo futuro, la tua Usagi è la moglie di Demando e sono i regnanti di Nemesis e della Terra!”
“Come è potuto accadere?” – urlò Venus
“E’ stata colpa mia!” pronunciò una voce maschile che non era quella di Mamoru, seppur sembrasse molto somigliante.
Gli altri si girarono. L’uomo misterioso rimase nell’ombra.
“Stai fermo li Mamoru... non possiamo guardarci!”
“Allora tu sei...”
“Si... sono re Endimion... o almeno lo ero fin quando siamo stati attaccati...”
“Si può sapere cosa sta accadendo qui?” – sbraitò Jupiter
“E’ l’unica possibilità che avete per riportare tutto alla normalità, Pluto vi mostrerà com’è il mondo del futuro” disse poi sparendo
“Papà... papà...!” urlò Chibiusa che gli corse incontro.
Lui la prese in braccio e la strinse forte.
“Voi andate, lei resta qui con me”
Gli altri annuirono e Pluto li accompagnò fuori per poi scortarli a Palazzo.

Si erano infiltrati in quella che una volta era la casa di Serenity ed Endimion, alias Usagi e Mamoru.
Si ritrovarono in un largo atrio, quello stesso atrio che li vide o li avrebbe visti ballare abbracciati.
Mamoru era così confuso, non sapeva più cosa pensare, cosa fare; l’unica cosa che voleva era andare a riprendersi la sua Usagi che adesso era prigioniera di Demando.

“Benvenuti...” un’altra voce maschile li sorprese
Si misero all’erta.
“Sapphire”
Tutte si girarono verso Pluto che aveva appena pronunciato quel nome
“Posso fare qualcosa per voi?” domandò ironico l’uomo dai capelli blu come la notte
“Si bell’imbusto... sloggiare e lasciarci in pace, prima che ...”
“Prima che...” rispose lui alla guerriera di giove avventandosi contro di lei e avvicinando il viso al suo.
“Prima che te le suoni!” urlò lei dandogli una ginocchiata in mezzo le gambe.
Sapphire urlò dal dolore e si massaggiò la parte dolente.
“Maledetta guerriera...”
La catena dell’amore di Sailor Venus lo colse all’improvviso e lo legò come un salame, mentre Mercury offuscò i suoi sensi visivi grazie alle bolle di nebbia.
Lo circondarono.
“Dicci cosa è successo...” questa volta fu Milord, minaccioso a parlargli, puntandogli il bastone in gola.
“Credo che tu lo sappia benissimo... mio fratello è innamorato della tua donna e l’ha rapita... qui non li troverete. Il vostro viaggio è stato inutile!” concluse tossendo
“Quindi tu sei il fratello del principe Demando...” esclamò Venus
“Il mondo è cambiato e voi non potete fare nulla...”
“Siamo sicuri? Io non direi...” disse Jupiter
“Io opto per ripagarlo con la stessa moneta.” – continuò Mars
“Quindi tu adesso verrai con noi”
“Dove?”
“Nel passato!”
“Non vi seguirò mai! – sbraitò lui. Poi fissò Pluto e le disse – “ Tu poi dovresti essere contenta della situazione... finalmente avrai ciò che hai sempre segretamente desiderato... mio fratello ti ha più volte proposto...” – Ma non finì la frase che Jupiter gli diede uno schiaffo di rovescio sul muso.
“Sta zitto!” gli urlò contro
“Lo sappiamo che non ci seguirai, per questo noi ti costringiamo!” – lo ammonì Venus stringendo la sua spirale e facendolo urlare, non dando peso a quello che il nemico stava poi continuando a dire alla loro collega.
“Mio fratello vi farà fuori... TUTTE!”
“Non sai con chi hai a che fare allora... grazie Pluto per averci portato da lui! Adesso possiamo ricattare Demando!” – esclamò Mercury trionfante
Pluto annuì sorridendo: “Adesso devo riportarvi nel vostro tempo, io devo difendere la terra da qui. Vi accompagno a prendere la bambina.”
“Va bene!” – rispose Milord
“Si, ma credo sia meglio evitare problemi con lui”
“Cosa vuoi dire Makoto?” – le chiese Venus
“Questo!” rispose ridendo Jupiter dando un cazzotto a Sapphire che svenne.
Le ragazze e Mamoru la guardarono allibiti, ma pensarono che ebbe un’ottima idea, cosi si incamminarono verso la sede in cui erano nascosti Pluto e Endimion.

Quando tornarono lo videro in lacrime, disperato seduto per terra.
“Endimion! Cos’è accaduto...? Dov’è la piccola Lady?” gli chiese Pluto allarmata
Endimion non rispondeva, continuava a battere i pugni per terra disperato.
“Rispondi!” continuò la guerriera
Endimion la guardò con gli occhi arrossati, colmi di lacrime, dove si leggeva la disperazione di un padre affettuoso e uomo innamorato che aveva perso le ragioni della sua vita.
“La bambina... è scomparsa!”
“Ma come è potuto accadere?” – gli chiese Venus preoccupata e spaventata
“Stavamo giocando e all’improvviso il suo corpo ha iniziato a scomparire. Si stava facendo trasparente, lei era spaventata... e io... io...”
Pluto gli si avvicinò e gli prese una mano; Venus osservò attentamente questo particolare, poi ripensò alle parole di Sapphire.
Le ragazze e Mamoru si guardarono tra di loro, incapaci di comprendere come fosse accaduto il tutto.
“Mamoru, fossi in te agirei prima che sia troppo tardi”
“Cosa vuoi dire Pluto?”
“Se Chibiusa che figlia tua e di Usagi è scomparsa nel nulla, vuol dire che nel passato Usagi ha dimenticato il vostro amore e che Demando ha ottenuto ciò che voleva”
Mamoru restò spiazzato, il cuore prese a battergli forte e iniziò a sudare freddo.
Mars vedendolo in difficoltà gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla:
“Sta tranquillo, la salveremo. Ma devi essere in te, solo tu puoi salvarla dalle grinfie di quel mostro!”
Mamoru annuì.
Pluto si alzò in piedi e alzò il suo bastone e con un fascio di luce aprì un varco:
“Ora andate. Mi raccomando ragazzi, combattete e vincete, siete la nostra unica speranza!”
“Si” – risposero in coro, ma mentre andavano via Venus e Pluto incrociarono i loro sguardi, ma quest’ultima abbassò il suo, come se fosse mortificata, poi sparirono e si ritrovarono improvvisamente di nuovo in camera di Rei.

“Lui viene con me. Dopotutto voi vivete con le vostre famiglie e temo che sarebbe troppo difficile spiegare chi è e cosa ci fa... soprattutto spiegare perché ha questa luna capovolta sulla fronte”
Le ragazze annuirono.
“Lo rinchiuderò nel ripostiglio, domani verrete cosi faremo quattro chiacchiere con lui. Magari ci metterà in contatto con suo fratello”
“Va bene Mamoru” – rispose Rei
“Ci vediamo domani ragazze, buonanotte!”
“Vuoi una mano per trasportarlo?” – gli domandò Makoto
“No, grazie Makoto. I cazzotti li so tirare anche io! – concluse - ridendo “Ciao!”
Rimaste sole le ragazze si guardarono tra loro.
“Mamoru ha quindi lasciato Usagi a causa di incubi in qui la vedeva morire?” – esordì Ami
“Certo che è una questione molto delicata!” – esclamò Rei
“Sapete ragazze...” – Minako si guardò fuori dalla finestra osservando le prime luci dell’alba – “ho come l’impressione che Sailor Pluto abbia una cotta per Endimion”
“Come???” gridarono le ragazze in coro
“Non sò, ma stavo riflettendo sulle parole di Sapphire... ve le ricordate, vero?”
“Che il fratello ci farà fuori..???”
“No, Makoto... Mi riferivo a quando si è rivolto verso Pluto e le ha rinfacciato a quanto poteva essere felice ora che poteva avere ciò che sempre aveva desiderato... poi quando siamo tornati al loro rifugio, ha stretto la mano di Endimion... un po’ come farebbe una donna innamorata.”
“Ci ho fatto caso anche io sai?” – fece Rei
“E’ evidente che è innamorata di lui...” – concluse Ami
Le ragazze si strinsero tra loro.
“Ora non pensiamo a lei, ma alla nostra amica e alla piccola Chibiusa!” – disse Ami
“Hai ragione Ami” – rispose poi Rei
“Le salveremo... riporteremo Usagi indietro e lei farà la pace con Mamoru” – continuò Makoto
“E torneremo a vivere le nostre vite, con la nostra amica!” concluse Minako con gli occhi lucidi.

Usagi si trovava sospesa in aria. Attorno a lei c’era la pace e la più completa oscurità.
Aveva gli occhi chiusi, i capelli sciolti che scendevano giù diritti.
Era nuda sotto un velo che le copriva il seno e le parti intime, e sospeso accanto a lei c’era il supremo fantasma che le stava facendo il lavaggio del cervello.
“Il tuo Mamoru non ti ama, non ti ha mai amato.
Le tue amiche ti hanno abbandonata, non ti hanno mai voluto bene.
Sei sola... hai solo il principe Demando. Tu ami Demando.
Sei sottomessa al mio potere cara Usagi e quando i risveglierai tu ricorderai essere
soltanto la principessa Serenity e di essere pazzamente innamorata del tuo principe e signore Demando”
Erano ore che le ripeteva queste parole, e all’improvviso sulla fronte della ragazza si formò una mezzaluna capovolta di colore nero, mentre il ciondolo che portava al collo si illuminò.
“Dimmi Grande Saggio!”
“La ragazza è pronta... al suo risveglio sarà sottomessa completamente al tuo potere, la troverai innamorata di te. Questa collanina le servirò per trasformarsi in una guerriera, la guerriera della Luna Nera che combatterà per te”
Demando rise, poi le prese in braccio e sparì.

“Ridi stolto, ridi adesso. Perché tra poco piangerai tu e tutta la tua stupida famiglia. Presto il potere del Cristallo d’Argento sarà sostituito dal potere del Cristallo Nero e io vi ucciderò tutti e sarò l’unico e incontrastato padrone dell’universo!

Demando portò Usagi in una lussuosa stanza.
Era enorme con diverse finestre, decorate da tende bianche con orli dorati. Il letto a baldacchino era alto con un copriletto bianco perla di seta.
Petali di rose decoravano poi il giaciglio dove il principe pose Usagi che dopo averla baciata sulla bocca la lasciò dormire sola.
“Desidero ardentemente farti mia, ma non posso commettere azioni avventate, mia dolce principessa.
Forse ho sbagliato i modi, ma sappi che io ti amo tanto e ti renderò felice. Regneremo insieme e non ti mancherà nulla. Dopotutto non sono cosi cattivo. Buonanotte amore mio” – concluse premendo ancora le labbra sulle sue.

Ed ecco che ho terminato questo quarto capitolo. Allora, adesso vi spiego qualcosa con ordine: anche Usagi ha fatto il famoso incubo che tormenta Mamoru ogni notte da quando fa coppia fissa con Usa.
Lei inizia a capire che ci sia di sotto qualcosa di grosso e decide di parlarne con Mamoru, ma essendo notte fonda pensa bene di andare da lui la mattina successiva.
Purtroppo il giorno dopo vengono attaccate e lei spera tanto che Milord venga in suo soccorso per parlargli, ma Demando avvertendo grazie al ciondolo che lei sta pensando a Mamoru interviene e la rapisce a seduta stante.
Per quanto riguarda Setsuna, beh si lei è cotta di Mamoru ma anche se potrebbe approfittare della situazione non lo fa, decide di godersi quel piccolo momento che ricorderà solo lei, ma sa bene che le cose devono tornare al posto loro.
Ultima cosa: magari sarete un po’ confuse, ma adesso vi spiego per bene: ho creato una sorta di mondo parellelo. Se avete capito cosa ho scritto nel capitolo, vedrete che Setsuna dice a Mamoru che loro hanno gia combattuto quella battaglia; infatti mi riferisco proprio alla seconda serie dell’anime.
Diciamo che nella mia storia ci sarà una svolta... come se il Grande Saggio si fosse riformato e avesse ricordato cosa era successo e volesse cambiare il corso degli eventi, memore di quanto era già accaduto.
Chiacchiere a parte, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non vi abbia deluso.
Grazie a tutte voi che mi seguite, vi abbraccio e vi do l’appuntamento al prossimo capitolo.
Valentina.





 


   
 
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