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Autore: Chaosreborn_the_Sad    03/06/2008    1 recensioni
Una festa vista da vari punti di vista e la mattina dopo la stessa. E' preferibile aver letto anche "Without Inspiration" (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=239933&i=1), sezione Originali - Romantico, per conoscere meglio i personaggi e comprendere meglio la storia.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jess - Nulla di Tale

 

Ed ancora una storia basata sulla vita di Kyle&co.

Questa si colloca al 22 giugno 2008 qualche mese dopo Without Inspiration (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=239933&i=1) e Untitled (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=133469&i=1), rispettivamente il 15 ed il 12 dicembre 2007.

Si tratta della stessa mattina, narrata da vari punti di vista diversi.

Buona lettura.

The Morning After

Jess – Nulla di Tale

Sono le sei e mezza del mattino.
Il sole ormai è sorto da più d’un’ora.
Jessica apre gli occhi color nocciola. Vede sopra di lei il soffitto di nylon verde della sua tenda.
Si chiede dove sia. Poi ricorda.
La festa. O meglio, il baccanale, come lo definiva il suo amico Kyle.
Fa per muoversi, quando s’accorge di qualcosa steso accanto a lei.
Un ricordo le attraversa la mente.
- Posso dormire nella tua tenda, stasera?-.
- Sicuro-.
La sua amica Mary le aveva chiesto se poteva dormire con lei, poiché il suo ragazzo era fuori città, durante quella festa. Non si fidava di alcuni degli altri invitati, che avrebbero potuto tentare d’approfittare.
Solo che quello disteso accanto a Jess non è Mary. Decisamente non è Mary.
Innanzitutto, è sprovvisto di seni. In più, i suoi capelli sono castani. Infine, un accenno di barba gli copre le guance.
- Ma non ci siamo già visti da qualche parte?-.
- Può essere. Magari un sabato sera, in giro-.
Una bottiglia di Jim Beam era stata stappata.
- Bevi Bourbon? Ed io che pensavo tu fossi una di quelle ragazze da cocktail- aveva detto il ragazzo, con una nota di sollievo nella voce.
Jess aveva preso due lunghe sorsate, per poi guardare il suo interlocutore negli occhi.
- Non offendermi- aveva semplicemente detto. Con un sorriso.
Jess si sforza di ricordare di più. Solo immagini sfocate di diversi episodi avvenuti quella sera. Tra cui ella che infila la testa di Jack in una vasca da bagno, aiutata da Kyle, ed una in cui sempre Kyle rischiava di venire alle mani con uno sconosciuto di nome Giovanni.
Tenta di ricordare il nome del ragazzo disteso accanto a lei.
Si perde in molti momenti a fissare i suoi lineamenti. Lo trova bello.
Sta ancora cercando di ricordare come si chiami, quando egli si muove.
Stiracchia le braccia, apre gli occhi e si mette a sedere. Ella è ancora stesa accanto a lui.
- Ciao-.
Jess non sa che cosa dire. Rispondere “ciao” le sembra stranamente stupido. Si sente arrossire. Senza motivo.
- Ti sei ripresa, vedo- continua il ragazzo, con un sorriso.
- Come?- riesce a dire.
- Beh, ieri sera sei crollata a dormire, verso le due. Dicevi che cominciava a venirti un po’ di mal di testa-.
- Non ricordo- risponde ella, sentendosi immensamente stupida. Si mette a sedere anch’ella.
- Da dove non ricordi?- chiede egli, gentilmente. La cosa l’avrebbe insospettita, in un altro momento. Ma adesso si sente solo confusa.
- Non lo so-.
Jess scava ancora di più nei suoi ricordi. Forse ha bevuto uno shot di troppo. Non da star male, certo, ma abbastanza da farle annebbiare i ricordi. Poi un’ennesima immagine appare.
- Comunque, piacere, io sono Enrico-.
Ella aveva stretto la mano del ragazzo.
- Jessica-.
- Ricordo che ci siamo presentati- dice.
Egli ride.
- Beh, avrò i miei difetti, ma dormire con una ragazza di cui non so il nome dubito rientri fra quelli- risponde.
I due restano qualche momento in silenzio.
- Come ti senti?-.
- Mh… ho voglia di caffè- è la risposta che Jess riesce ad articolare.
- Immagino- risponde Enrico. Il ragazzo si alza ed esce dall’igloo. Jessica lo segue.
La scena non è delle migliori. Si direbbe che Enrico è stato fortunato a trovare una tenda. Più di una persona sta dormendo sul prato, al momento. Altri invece chiacchierano, seduti.
Enrico si fruga nella tasca. Trova ciò che cerca. Estrae una Lucky Strike dal pacchetto. Affonda il pacchetto di nuovo nella tasca, cercando l’accendino.
- Jess?-. Gli sembra strano chiamarla così. Dopotutto la conosce solo dalla sera prima. Ma qualcosa gli dice che alla ragazza non sarebbe dispiaciuto.
- Sì?- risponde ella, alzando gli occhi verso di lui. Egli gli mostra la cicca.
- Hai un accendino, per caso? Vorrei fumarmi una sigaretta. Poi andrò a cercarti il caffè- dice.
Ella si volta e ritorna nella tenda. Esce dopo un minuto con una sigaretta rollata tra le labbra ed un accendino in mano. I due si accendono le sigarette e fumano in silenzio.
È Jess a rompere il silenzio.
- Sai se Kyle sta bene?- domanda. Forse non è la domanda più adatta per avviare il discorso, ma sente di doverla fare.
- Kyle?-.
- Biondo, occhi azzurri, capelli lunghi. Ricordo che ieri stava per pestarsi con un altro. È come un fratello, per me, quindi mi preoccupa non sapere che fine abbia fatto-.
- Ora ricordo- risponde Enrico.
Il ragazzo tira una boccata profonda alla sua sigaretta, pensoso.
- Non so che fine abbia fatto. Ricordo che lo stavano trattenendo un paio di altri, ma nel mentre ti stavo accompagnando in tenda. Poi ho preferito rimanere con te-.
- Sei veramente gentile a tenermi compagnia-.
- E chi vorrebbe la compagnia di qualcun’altra?-.
Jess aveva sorriso. Il ragazzo anche. Egli s’era seduto accanto a lei, fuori della tenda.
- Ti gira ancora la testa?-.
- Molto di meno. Penso che sia solo sonno, ora-.
- Scusami, non avrei dovuto far quel commento sui cocktail-.
- Perché?- aveva domandato la ragazza.
- Forse non avresti bevuto mezza bottiglia di Jim Beam da sola-.
Un altro ricordo le aveva passato la mente.
- Comincio a ricordare- risponde la ragazza.
I due spengono le sigarette sul terreno e si avviano tra le tende, i dormienti, verso i loro amici.
- Buongiorno- dice loro Jess.
Molti hanno delle occhiaie molto accentuate. Altri sbadigliano. Dean, uno degli organizzatori, sta coccolando la sua ragazza, che rischia di addormentarsi tra le sue braccia.
La sua amica Helena dormiva stesa su un letto d’erba. La testa poggiata sul grembo di Kyle, sdraiato anch’egli. I Rayban, strategicamente indossati, coprono i suoi occhi, mentre i lunghi capelli biondi gli fanno da cuscino.
- Ciao Sis’…- risponde Kyle.
- Come state?-.
Qualcuno risponde “Bene”, altri semplicemente dicono di esser stanchi.
Al contrario, ella è più che sveglia, essendosi fatta un paio d’ore di sonno.
Si siede accanto a Kyle e Helena. Enrico accanto a lei.
- Jess, perché non ci presenti il tuo amico?- chiede Ruggero, un moro seduto poco lontano da Kyle, abbracciato alla sua dolce metà, la rossa Florentia.
- Gente, lui è Enrico- risponde Jessica, riacquistando la sua classica sicurezza di sé, che aveva perso momentaneamente quando sola con il ragazzo.
Enrico accenna un inchino di fronte alla platea, che gli fa sapere i loro nomi.
- Qualcuno sa dirmi dove posso trovare del caffè, in questo posto? Lo chiederei a Ben, ma non ho la più pallida idea di dove sia. Non vorrei interromperlo mentre è con Agnese-. Ben, il proprietario del campo diviso in terrazzamenti dove s’era tenuto il baccanale, era il secondo dei tre organizzatori.
Dean scocca un’occhiata a Kyle, il terzo. Egli gira la testa di lato e posa lo sguardo oscurato sul ragazzo.
- Sul terrazzamento più basso, nella casupola dove ci sono gli attrezzi e dove stavano i superalcolici. Ho portato due moke io stesso, insieme ad un paio di fornelletti. Dovresti trovare del caffè, là vicino-.
Il ragazzo si alza e ringrazia Kyle. Jessica decide di seguirlo.
- Senti…- comincia, mentre stanno scendendo una scaletta di pietra che collega il terrazzamento più alto, dove stavano, a quello di mezzo.
- Dimmi-.
- Volevo solo ringraziarti, per avermi aiutata ieri sera-.
- Ma dai. Non potevo lasciarti andare barcollante in giro per i terrazzamenti. Come minimo saresti caduta sulla scala-.
Jess sorride, ricordando di come Kyle, l’anno prima, era caduto su quella stessa scala che Enrico aveva appena preso in considerazione.
- Vero- risponde ella.
I due arrivano fino alla meta, trovando ciò che cercavano. Jess s’abbandona su una sedia, mentre l’altro armeggia con il fornelletto. Rischiando di bruciarsi almeno due volte.
Dopo essersi bevuti una moka intera, parlando del più e del meno, decidono di fare un atto di carità verso gli altri. Lavano la moka, afferrano qualche bicchiere pulito e ritornano in cima al campo, portandosi dietro il tutto.
- Ho un’altra domanda- esordisce Jessica, mentre stanno salendo la rampa di cemento che collega il primo ripiano al secondo.
- T’ascolto-.
- Ieri sera, tu ed io… non è che abbiamo…-.
- Ti ho detto che non sono tipo da dormire con una ragazza della quale non so il nome. Non sono neanche tipo da arrivare a tanto con una persona conosciuta la sera stessa, solitamente-.
- Quindi nulla di tale-.
- Per dirla tutta, abbiamo passato una mezz’ora abbracciati a baciarci. Non è colpa mia, hai cominciato tu- dice il ragazzo, ridendo.
Jess sorride.
- Non ti credo-.
- E va bene, ho cominciato io. Ma tu sei quella che m’è saltata indosso, dopo. Ma, comunque, nulla di tale- risponde egli.
Si uniscono di nuovo al resto del gruppo. In men che non si dica, tutti stanno fissando la moka che si sta scaldando sul fuoco a gas del fornello da campeggio.
Mentre Enrico è occupato a controllare il caffè e a conversare con Patrick, un altro dei loro amici che è appena uscito dalla sua tenda, Kyle fa cenno a Jess d’avvicinarsi.
- Simpatico l’amico tuo- asserisce. Ella annuisce.
- Ma… è successo qualcosa tra voi due?-.
Jess arrossisce e gli sorride, enigmatica.
- Nulla di tale- ripete. Kyle le sorride a sua volta, sempre scrutandola da dietro le lenti.
- E fra te e Helena?- domanda Jessica.
- Nulla di tale- risponde Kyle.

 

 

Nulla di tale, come avete potuto vedere. Spero che vi sia piaciuto. Tra non molto sarà anche svelato il motivo per cui Kyle portava gli occhiali da sole alle sei di mattina quando, si sa, il sole picchia forte.

Al prossimo capitolo. E RECENSITE, che fa sempre piacere =)

  
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