Mentre camminavi per la strada di notte
lei ti guardava ormai premurosa
non piangevi, ma camminavi su ceramiche rotte
l'inganno celato dentro una rosa.


Gli spilli sulla pelle creati dal disagio
il vuoto dentro l'anima disegnato dalla distanza
i tuoi occhi che mi guardano, il tuo cuore batte adagio
non capivo quando dicevi che abitava la tua stanza.


Lei che come fosse aria vive di passi finti
nel suo falso mondo che sfiora l'animismo
ci uniscono sulla tela gli amori da noi dipinti
ne fa parte come un colore questo stupido narcisismo.


Morire è a noi concesso se lo facciamo dietro le quinte
avvelenati di ricordi finchè l'illusione non ti avrà folgorato
sentirai straziato le risate degli attori che le hanno vinte
ed io di poter guardare il tuo spettacolo segreto, mi sentirò onorato.


Ti strapperai via il cuore sentendoti morire
mi guarderai piangendo rimanendo senza fiato
poi alzerai la testa e mi sentirai dire
"Amore, oggi non muori perchè il mio te l'ho donato".