Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: jovina    18/01/2014    2 recensioni
Lizzie e Jamie non erano amici. A malapena si conoscevano.
Nessuno dei due era intenzionato ad avere un qualsiasi tipo di rapporto con l’altro, escluso quello lavorativo. Ma una sciarpa, rossa come il filo del destino, cambierà le cose...
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3: Impressioni di una notte



 
 
«Questi stupidi capelli non vogliono stare al loro stupido posto! », esplose Lizzie lanciando una forcina per capelli contro lo specchio.
Sua sorella, appoggiata allo stipite della porta, osservava silenziosamente i suoi preparativi.
Lizzie si voltò verso di lei quasi sull’orlo delle lacrime; «Maggie per favore, potresti aiutarmi? », la implorò con tono lamentoso.
La donna si staccò dalla parete e la raggiunse: «Sei molto agitata. Hai paura che qualcosa vada storto? »
Lizzie sospirò. «Si. Jamie ha cercato di rassicurarmi in tutti i modi, ma…»
«Ma non hai idea di cosa aspettarti da un evento come questo e hai paura di deluderlo. Giusto? », concluse per lei Maggie.
Come fa a entrare a questo modo nella mia testa?!
«Si, ho paura di fargli fare una figuraccia»
Dallo specchio, la ragazza vide Maggie sorridere.
«Però! Questa si che è una novità! Tu che tieni tanto a un ragazzo da non volerlo mettere in imbarazzo. Non credevo che dopo Phil sarebbe successo ancora»
Lizzie si adombrò. «Lo sai che non voglio sentire parlare di lui», fu la sua risposta secca.
Phil era la sua più grande ferita, delusione e paura. Erano rimasti insieme per un paio d’anni appena; e poi un giorno come era venuto se n’era andato.
Si erano conosciuti che Lizzie aveva solo diciassette anni, tramite amici comuni. Lui era figlio di un ricco imprenditore e frequentava istituti privati; era il classico ragazzo viziato con un brillante futuro già scritto.
Arrogante e sicuro di se, era sempre a suo agio e brillante in ogni occasione, formale o meno.
Accanto a lui, Lizzie non era che l’ombra del suo ragazzo. Ma le andava bene così, perché lo amava.
Poi un giorno lui si era presentato davanti alla sua porta, con un borsone in spalla, dicendo che il futuro che lo attendeva non faceva per lui e che voleva girare il mondo.
Disse che se lo amava doveva seguirlo in quel momento. Ma per una volta Lizzie scelse se stessa; rimase a Londra con la sua famiglia e Phil partì senza di lei.
Erano passati tre anni da allora e di lui non aveva saputo più nulla.
Se Maggie sapesse la verità su Jamie non parlerebbe così. Io sto solo cercando di onorare un patto.
Maggie le prese i boccoli fra le mani e cominciò a spazzolarli delicatamente, dandole un’aria elegante e un po’ retrò.
«Sei perfetta! », esclamò con un sorriso; poi uscì dal bagno.
Pochi minuti dopo, Jamie suonò il campanello e Lizzie si precipitò ad aprire la porta.
Il ragazzo la fissò con i grandi occhi blu e sorrise; «Allora, andiamo? », esclamò porgendole il braccio.
 
Jamie fermò la macchina proprio davanti all’entrata del cinema; un lungo e largo passaggio era costeggiato da transenne e illuminato a giorno.
Fotografi e fan si accalcavano per veder entrare i personaggi famosi nella sala.
Jamie fece il giro dell’auto e le aprì lo sportello.
Lizzie lo guardò preoccupata; più si ripeteva che non era nulla di così tremendo e più veniva presa dall’ansia.
Lui sorrise e le porse a mano. «Stai tranquilla. Sei davvero bellissima! Ora devi solo sorridere»
La aiutò a scendere e, quando Lizzie posò i piedi a terra, una valanga di flash la travolse.
Fece come aveva detto lui, sorrise.
Jamie diede le chiavi della macchina al parcheggiatore e le fu subito al fianco. Le cinse la vita con un braccio e, stringendola a se, posò con lei per i fotografi.
«Jamie è la tua nuova ragazza? », urlò un reporter.
Lui rise. «C’è da chiederlo? »
«Datevi un bacio! Per le foto», esclamò un altro.
La ragazza sgranò gli occhi e si voltò verso di lui. Oddio! Questo non era previsto! E adesso?
Jamie la guardò con il solito sorriso rassicurante e le strizzò il fianco.
«Posso? », le domandò.
Per quanto sembrasse tranquillo e rilassato come al solito, dentro il suo cuore stava battendo come un tamburo. Dimmi di si. Dimmi di si. Dimmi di si! Urlava la sua testa.
Lizzie fece un lungo sospiro e si sporse verso di lui. «Se proprio devi…», sussurrò.
Il ragazzo rise di nuovo e poi la baciò. il suo sorriso si scontrò con le labbra di Lizzie per un istante appena. Potente come una scossa.
I due si guardarono. Con un gesto naturale e del tutto inaspettato, Lizzie passò il pollice sulla bocca di Jamie per pulirlo dal rossetto.
L’attore fece un altro paio di foto e rispose a qualche domanda, poi la raggiunse e le posò una mano dietro la schiena.
«Entriamo, che ne dici? », le sussurrò.
Lei annuì e sparirono dentro la sala.
 
Quando Jamie la riportò a casa era ormai molto tardi. Durante il viaggio in auto, fra loro era caduto un gran silenzio.
«Ti sei divertita? », domandò lui d’improvviso.
Lizzie si voltò a guardarlo. «Si, ed è stato anche molto più semplice di quanto pensassi…ero terrorizzata! Sai con tutte quelle foto e la gente che ti fissa…non ci sono abituata», era ancora così nervosa che le uscì una risatina strana che strappò un sorriso a Jamie.
Per l’imbarazzo, Lizzie si guardò le scarpe, nel tentativo di nascondere il violento rossore che le coprì le guance, e si sistemò un ricciolo dietro l’orecchio.
«Ma almeno il film ti è piaciuto? ». Jamie le fece tirare su la testa posandole due dita sotto il mento.
Lei annuì. «Si, si. Mi è piaciuto. Ma confesso che ho sentito la mancanza dei pop corn! »
Risero entrambi, ma alla fine Lizzie si arrese ad un profondo sbadiglio.
«Forse è meglio se ti lascio andare a dormire…», si allungò verso di lei e le diede un bacio sulla guancia; «Buonanotte», le sussurrò a un orecchio.
«Buonanotte», rispose lei. Scese dalla macchina e corse dentro casa.
 
La porta d’entrata sbattè alle sue spalle mentre cominciava a togliersi giacca e sciarpa. Attraversò il corridoio sfilandosi le scarpe e abbandonandole sul parquet. Salì le scale, lasciando correre le dita sulla ringhiera in legno laccato.
Una profonda stanchezza si stava insinuando in ogni suo muscolo.
Arrivò davanti alla porta della sua camera e la spalancò; si fermò davanti allo specchio appeso al muro e si rimirò: gli occhi azzurri, i capelli biondi. Così alto e magro…
Leggo meraviglie su di me sulle riviste, le fan mi adorano…ma allora perché mi sento così solo? Non sono fatto per stare senza una donna. Ma a quanto pare loro non sono fatte per stare con me!
Eppure non mi sembra di essere un uomo così pessimo…
Potrei sempre provare con Olivia…
Ci pensò per qualche istante, ma un brivido lo scosse.
Dio no! Con quella proprio no!
Mi sono davvero impegnato per farmela piacere, ma non sopporto nulla di lei.
Quando parla non ha mai nulla di sensato da dire, solo frivolezze…credo di essermi addormentato a metà di un discorso una volta…
Sospirò. Non faccio altro che collezionare un disastro dopo l’altro: Zoe, Bonnie, Lily…
Si spogliò e si buttò a letto; era esausto.
Ma la sua mente non voleva tacere. Lo assillava con pensieri e parole e immagini.
Quasi senza accorgersene, dietro le sue palpebre chiuse si disegnò il volto delicato di Lizzie.
Ripensò al bacio che le aveva dato, a come lei gli aveva passato le dita sulle labbra. Un gesto così intimo, a cui non era abituato, che lo aveva spiazzato.
A parte mia madre, nessuno mi aveva mai toccato così da quando sono un uomo adulto.
Lizzie è sempre così buona; si preoccupa per me…
Sarebbe bello stare DAVVERO con lei, sospirò.
Quel pensiero lo cullò attraverso le porte di un sonno tranquillo, popolato da sogni che al risveglio non avrebbe ricordato.
 
Il mattino seguente Lizzie se la prese comoda e rimase a letto fino a tardi.
Quando finalmente aprì gli occhi si trovò davanti sua sorella che, appollaiata al fondo del suo letto, sfogliava allegramente una rivista.
«Ci sono le foto di ieri sera…lui è carino…», disse Maggie con aria assente, chiudendo il giornale. Poi puntò i suoi occhi castani in quelli della sorella: «Come è andata? »; si percepiva un’inquietante sottotono folle nella sua voce.
Lizzie sbattè vigorosamente le palpebre nel tentativo di eliminare le ultime tracce di sonno e si tirò su puntando i gomiti sul materasso.
«Cosa vuoi sapere? », bofonchiò.
Maggie era una donna adulta di trent’anni, ma quando loro due erano sole tornava ad essere la ragazzina di un tempo.
«Tutto! », esclamò.
Lizzie le raccontò della serata in ogni piccolo dettaglio.
«E poi quando mi ha baciata è stato strano e bello allo stesso tempo. Insomma è stato come una scossa e…»
«Parli come se non lo avessi mai baciato prima di ieri sera! », la interruppe Maggie con sufficienza, guardandosi le unghie.
Sospetta qualcosa…pensò Lizzie mordicchiandosi un labbro.
«Si, bè…insomma, era il primo bacio “pubblico”! », si giustificò.
Maggie la guardò per un istante, come se stesse soppesando le sue parole. Infine sorrise: «Oh Liz! Sono così felice di vederti finalmente così cotta di un ragazzo! Questo Jamie deve essere davvero speciale…»
La speranza con cui la guardava le strinse il cuore; Maggie era stata così in pena per lei, dopo la rottura con Phil, che ora la vedeva realmente sollevata.
Oh Maggie; non voglio deluderti o mentirti…
Se tengo la bocca chiusa è solo perché l’ho promesso a Jamie.
«Com’è baciare un attore? », le domandò allora la donna con un sorrisetto malizioso.
Fortunatamente il piccolo Bryan cominciò a strillare nella stanza accanto salvandola dall’imbarazzante domanda.
Rimasta sola, Lizzie afferrò il telefono e controllò il display: c’era un messaggio di Jamie.
“Spero che questo pomeriggio tu non abbia impegni, perché sei ufficialmente invitata a casa mia per un pomeriggio cinema! Tu porta il film, io penso ai pop corn!”
Ancora perplessa, la ragazza si alzò dal letto e si diresse in cucina.
Ma che diavolo starà combinando? E poi cos’è un “pomeriggio cinema”?!
Si versò una tazza di tea e bevve, completamente persa nei suoi pensieri. Era sorpresa che Jamie l’avesse invitata per vedere un film.
Vuole forse passare del tempo con me? si domandò. Perché?
 
Era pomeriggio inoltrato quando Lizzie si presentò a casa dell’attore, come avevano concordato.
«Sei venuta! », esclamò lui con un gran sorriso.
Quant’è carino quando sorride così!
«Ti ho detto che sarei arrivata alle 5, e così ho fatto», ribatté lei, «Non avevo idea di quale genere ti piacesse, perciò ho portato il mio film preferito. Spero vada bene»
Jamie la fece accomodare in salotto.
«Bè, io non sapevo quali pop corn preferissi, così li ho presi tutti…direi che siamo pari! », ridacchiò e le indicò il basso tavolino davanti al divano, gremito di qualsivoglia tipo di pop corn. «Che film hai portato? »
Lizzie si sedette sul sofà. «Sabrina, la versione più recente. Lo so è un po’ da femminuccia…»
Jamie si tuffò fra i cuscini, accanto a lei. «Scherzi?! Io adoro quel film! Solo che tendo a non dirlo troppo in giro». Lizzie rise di guasto davanti alla smorfia che fece. «In realtà mi piace di più la versione originale; ma che vuoi farci, sono un nostalgico! »
Lizzie lo guardò di traverso: «Mi stai prendendo in giro? »
Lui scoppiò a ridere. «Si! Non ho idea di che film sia! »
La ragazza gli lanciò un cuscino colpendolo in pieno viso e lo obbligò a far partire il lettore dvd.
Guardò il tavolo con una certa indecisione, ma alla fine optò per dei pop corn classici, salati al burro, e poi si accoccolò fra i morbidi cuscini del divano.
Jamie le si sedette accanto e cominciò a rubare pop corn dalla sua ciotola. Ben presto però le sue palpebre si fecero pesanti; quella notte non aveva dormito molto e ora il sonno si faceva sentire. Lentamente, cominciò a scivolare verso il basso, appoggiando la guancia sulla spalla di Lizzie.
Aveva un’espressione così beata che la ragazza non se la sentì di svegliarlo.
Sembra un bambino. Cosi bello…
Il suo respiro era profondo e regolare. Una ciocca di capelli gli era scivolata sul viso; con una mano, Lizzie gliela spostò dietro l’orecchio, facendogli una carezza.
Jamie sospirò e si mosse contro di lei: spostò il viso più in basso, sul petto di Lizzie, si allungò sul divano e le cinse la vita con un braccio.
Lizzie si ritrovò inchiodata al divano dal peso di Jamie.
Uff! dovrei chiedere un aumento; fare da cuscinetto non rientra fra le mie mansioni! Se non avesse quell’espressione adorabile lo avrei già spinto via!
Jamie non si mosse più e la ragazza tornò a seguire il suo film.
Quasi inconsapevolmente cominciò ad accarezzargli i capelli, senza accorgersi del sorriso beato che si dipingeva sul viso del ragazzo.
 
Jamie…Jamie…
La voce di Lizzie si materializzò nella sua mente, riportandolo alla realtà.
Aprì gli occhi.
«Jamie, svegliati»
La voce di lei era carezzevole, ma conservava una leggera nota d’allarme.
«Che c’è? », bofonchiò lui, «Stavo sognando! »
«C’è un uomo nel tuo giardino che ti ha scattato delle foto»
Jamie alzò lo sguardo e intravide dalla finestra un giornalista che correva verso la staccionata.
Improvvisamente perse anche l’ultimo velo di sonno e si rabbuiò. «CI stava fotografando, me e te…Mi dispiace, avrei dovuto chiudere le tende»
Si alzò e tirò i tendaggi; una calda luce aranciata pervase la stanza.
Jamie tornò a sedersi e allungò un braccio sullo schienale del sofà, dietro le spalle di Lizzie. Aveva l’abitudine di sedersi sempre molto vicino a lei.
Non che la cosa mi infastidisca, pensò lei.
«Cosa mi sono perso? », le domandò riferendosi al film.
«Nulla di che; lei è appena tornata da Parigi…»
Il ragazzo le cinse le spalle. «Non devi stare così composta. Mettiti comoda»
Suonò come un ordine. La storia del giornalista lo aveva talmente infastidito che ora la sua espressione era dura, come quelle delle statue.
Sentendosi quasi in dovere Lizzie prese coraggio è si spostò: tirò su le gambe e poggiò il viso nell’incavo fra la spalla e il collo di Jamie. Gli abbandonò una mano sul petto; sotto il palmo sentiva il suo cuore battere come un martello.
Piano piano, Jamie cominciò a rilassarsi di nuovo. «Mi piace stare con te; mi sento…comodo», le sussurrò, piegando la testa verso e appoggiandola a quella di lei.
Lizzie si sentì scaldare il cuore e un gran sorriso le sbocciò sulle labbra. Lasciò scivolare la mano sul fianco di lui e lo strinse.
«Anche io sto bene con te…»
 
 

 
 
CHIACCHIERE
Bonsalve a tutti!
Ecco un nuovo capitolo per voi. Spero vi sia piaciuto! (incrocio le dita)
Dunque, che ne pensate? Jamie e Lizzie si stanno avvicinando e non mancheranno equivoci, gesti inconsueti e ovviamente non tarderà ad arrivare una certa perfida ragazza che “amo” tanto…
Se volete lasciare qualche suggerimento o dirmi che ne pensate, scrivete due righe qui sotto.
A presto!!
  
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